Buonasera Car.boni,
non è la prima volta che discutiamo sull'argomento, io sono un progettista non mi sono mai avventurato nell'installazione come molti colleghi, forse la propensione per i tetti non è legata con i maggiori guadagni che tale attività comporta per un installatore.
In fin dei conti gli obiettivi ecologici sono uguali per le due tipologie, a me sembra che un impianto a terra ben fatto si possa occultare, se questo è importante dal punto di vista paesaggistico, meglio di un impianto a tetto.
I terreni liberi od abbandonati da decenni in Italia sono infiniti, raggiungendo l'obiettivo di 3.000 Mw solo con impianti a terra verrebbe "consumata" una superfice di 8.000-10.000 Ha.
L'Italia ha una superfice di circa 30.000.000 Ha, i 3.000 Mw potranno occupare 1/4 di millesimo ovvero lo 0,0025% dell'Italia.
Io comprendo piccoli impianti sui tetti, la maggiorazione per impianti su tetto è giustificata per i maggiori costi e per incentivare i privati, che in fin dei conti sono quelli che finanziano il Conto Energia.
Cosa diversa sono i grandi tetti, magari quelli di "La Perla" che ha chiuso l'attività, non utilizza i capannoni ed ha trovato così il modo di renderli produttivi.
Sfruttare la maggiorazione del Conto Energia su un capannone improduttivo questo proprio non lo comprendo come si possa giustificare.
In fin dei conti è un business e quindi sopra i capannoni o sopra la terra si tratta sempre di investimenti, ognuno cerca di guadagnare sfruttando le peculiarità della legge.
L'obiettivo è l'efficienza energetica, pertanto per me non è giustificabile un impianto su tetto se non su una attività produttiva, ove l'efficienza è rappresentata dal consumo dell'energia prodotta in loco, senza le perdite di trasmissione.
Riguardo al fatto che l'inefficienza degli impianti la pagano gli imprenditori non sono daccordo.
Ciò potrebbe essere vero qualora incassassero la stessa tariffa incentivante degli impianti a terra, ma dato che la tariffa che incassano è maggiorata per la collocazione su edifici, le inefficienze le paghiamo tutti.
non è la prima volta che discutiamo sull'argomento, io sono un progettista non mi sono mai avventurato nell'installazione come molti colleghi, forse la propensione per i tetti non è legata con i maggiori guadagni che tale attività comporta per un installatore.
In fin dei conti gli obiettivi ecologici sono uguali per le due tipologie, a me sembra che un impianto a terra ben fatto si possa occultare, se questo è importante dal punto di vista paesaggistico, meglio di un impianto a tetto.
I terreni liberi od abbandonati da decenni in Italia sono infiniti, raggiungendo l'obiettivo di 3.000 Mw solo con impianti a terra verrebbe "consumata" una superfice di 8.000-10.000 Ha.
L'Italia ha una superfice di circa 30.000.000 Ha, i 3.000 Mw potranno occupare 1/4 di millesimo ovvero lo 0,0025% dell'Italia.
Io comprendo piccoli impianti sui tetti, la maggiorazione per impianti su tetto è giustificata per i maggiori costi e per incentivare i privati, che in fin dei conti sono quelli che finanziano il Conto Energia.
Cosa diversa sono i grandi tetti, magari quelli di "La Perla" che ha chiuso l'attività, non utilizza i capannoni ed ha trovato così il modo di renderli produttivi.
Sfruttare la maggiorazione del Conto Energia su un capannone improduttivo questo proprio non lo comprendo come si possa giustificare.
In fin dei conti è un business e quindi sopra i capannoni o sopra la terra si tratta sempre di investimenti, ognuno cerca di guadagnare sfruttando le peculiarità della legge.
L'obiettivo è l'efficienza energetica, pertanto per me non è giustificabile un impianto su tetto se non su una attività produttiva, ove l'efficienza è rappresentata dal consumo dell'energia prodotta in loco, senza le perdite di trasmissione.
Riguardo al fatto che l'inefficienza degli impianti la pagano gli imprenditori non sono daccordo.
Ciò potrebbe essere vero qualora incassassero la stessa tariffa incentivante degli impianti a terra, ma dato che la tariffa che incassano è maggiorata per la collocazione su edifici, le inefficienze le paghiamo tutti.
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