Quante tasse si pagano sui guadagni del fotovoltaico? - EnergeticAmbiente.it

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Quante tasse si pagano sui guadagni del fotovoltaico?

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  • #31
    Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
    ......... In primo luogo, a tutti gli effetti il contratto di leasing finanziario, in Italia ........... è considerato un modo di acquisto della proprietà,
    Ti chiedo scusa, ........ per l'esposizione da "professorino in cattedra", ma si fa prima a scrivere le cose asetticamente
    Ciao Night,
    che sia considerato un modo di acquisto della proprieta' nn ci piove, dipende solo da quando.......
    Quindi l'impianto di cui acquisterai la proprieta', diciamo almeno una dozzina d'anni, sara' gia' un impianto vecchiotto. E' l'identico discorso delle auto, + o -.
    Su tutte le altre Tue considerazioni nn entro nel merito ma posso solo dire che l'AdE guarda ai raggi x queste operazioni e tutte le "alchimie" e manovre contabili.
    Sono cose che ho valutato attentamente con il commercialista ed e' per questo che mi permetto certe affermazioni.
    Poi se mi parli di ENEL il discorso diventa puramente accademico in quanto "loro" fanno parte di una ristretta cerchia di "fuori quota intoccabili".
    Nessun problema per il professore in cattedra
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #32
      Originariamente inviato da Dott.SmartSun Visualizza il messaggio
      Scusa Night, da dove hai preso l'informazione sul trattamento fiscale delle società agricole?
      Io, nella circolare n. 32/E del 6/07/2009 della Agenzie delle Entrate, leggo a pag. 10 che "ai fini delle imposte dirette la tariffa incentivante è irrilevante se il soggetto è un imprenditore agricolo [...] titolare di reddito agrario".

      Dunque se non rileva ai fini delle imposte dirette, non è esatto che la tariffa incentivante segue le regole fiscali del restante reddito derivante dall'attività agricola;
      o sbaglio?

      Grazie

      Dott. SmartSun
      SmartSun, leggendo la legge, soprattutto il punto seguente a quello da te citato, si evince che:

      A) se si tratta di coltivatore diretto (che sia persona o società agricola non conta) che
      B) produce energia elettrica nei limiti fissati dalla legge (ovvero con un impianto di potenza fino a 200kWp + 10kWp per ogni ettaro coltivato) e
      C) paga le imposte secondo il reddito agrario

      ALLORA il contributo in conto energia non rileva ai fini fiscali, ovvero il coltivatore diretto o la società agricola pagherà sempre e solamente il reddito agrario (e quindi, per l'appunto, segue le regole di tassazione delle società agricole, come dicevo prima )

      Diverso è il caso in cui l'imprenditore agricolo o la società agricola abbia un impianto di dimensioni maggiori rispetto a qunto detto al punto B).

      Se, ad esempio, la società agricola avesse il limite di 400kWp (200kWp + 200kWp perché ha 20ha di terreno) ma installasse un impianto da 1MWp, allora il 60% dei contributi del GSE e il 60% dei ricavi dalla vendita di energia sarebbero sottoposti a tassazione ordinaria (IRES e IRAP).

      Come disse la vela al vento, spero di essermi spiegato

      Quindi l'impianto di cui acquisterai la proprieta', diciamo almeno una dozzina d'anni, sara' gia' un impianto vecchiotto. E' l'identico discorso delle auto, + o -.
      Su tutte le altre Tue considerazioni nn entro nel merito ma posso solo dire che l'AdE guarda ai raggi x queste operazioni e tutte le "alchimie" e manovre contabili.
      Il concetto di proprietà è uno dei capisaldi del nostro modo di ragionare italiano, ma in economia più che la proprietà si guarda alla possibilità di sfruttamento economico di un bene.

      E' irrilevante il fatto che tu divenga proprietario dell'impianto dopo 12, 15 o 18 anni perché, se è pur vero che tu l'hai già ammortizzato completamente, nel frattempo quel fattore produttivo ha fatto il suo lavoro e ti ha generato reddito.

      Ora, partiamo dal presupposto che tutte queste operazioni sono da fare a leva, ovvero con ricorso a capitale di terzi, perché costa molto meno del capitale proprio e te lo dimostro in 2 minuti.

      Oggi un impianto da 1MWp costa (autorizzato e montato) ca. € 4/Mil. + IVA. Il problema è che se lo paghi tutto con i tuoi soldi a fine anno ti puoi portare a casa gli utili e i flussi di cassa attivi dovuti agli ammortamenti, per un totale di ca. € 400k/anno e, in 20 anni, un totale di ca. € 8,7/Mil.
      Contando che hai investito € 4/Mil. e hai portato a casa in 20 anni € 8,7/Mil., l'IRR della tua operazione è l'8,65%.

      Supponiamo, adesso, di utilizzare quei 4/Mil. per fare un'operazione più grande con leva 20/80, ovvero un'operazione da 5MWp e € 20/Mil.
      Moltiplicando l'investimento per 5 (che non sarebbe giusto perché per effetto di economie di scala costerebbe già meno), tutti i costi annuali per 5, etc., si ha che ogni anno gli stessi € 4/Mil. ti permettono di avere un Free Cash Flow di ca. € 0,7/Mil. che, in 20 anni, diventa € 19,50/Mil.
      Contanto che tu hai investito sempre gli stessi € 4/Mil., questa volta il tuo IRR è il 17,08%, ovvero circa il doppio di quelle dell'impianto pagato di tasca propria.

      Dimostrato, quindi, che il capitale di terzi costa meno e che farne a meno è davvero stupido, resta solo da scegliere la forma tecnica.

      Puoi scegliere di fare un finanziamento bancario e mettere il valore dell'impianto nell'attivo e il debito bancario nel passivo. Alla fine avrai che in un dato anno, + o - fra l'11esimo e il 12esimo, l'impianto sarà completamente ammortizzato, quindi pari a 0 (zero) nell'attivo, mentre nel passivo ti resterà cmq il debito bancario (perché la durata ideale è 15 anni per bilanciare interessi passivi e IRR).
      Peraltro, così facendo vai pure a imputare un bel po' di soldini fra gli interessi passivi il che non è mai una cosa buona visto che uno degli indici più strettamente osservati è il rapporto fra fatturato e interessi passivi.

      Altra possibilità è che fai un contratto di leasing. Ogni anno porti a costo da 1/12 a 1/15 del costo dell'impianto, in quote costanti comprensive di capitale e interessi (senza imputarli negli interessi passivi ma in godimento beni di terzi), massimizzi il risparmio fiscale e l'AdE non ti può dire proprio un bel nulla perché è legge che i contratti di leasing per beni strumentali devono avere una durata minima pari alla metà dell'ammortamento ordinario + 1 mese, mentre in questo caso addirittura la prolunghi, quindi ti possono solo fare i complimenti perché hai pagato più tasse.

      Lo so, Car.boni, è un discorso complicato per chiunque non sia avvezzo a questo tipo di operazioni... lo era anche per me quando 10 anni fa ho iniziato a fare il mio lavoro, quindi non ti chiedo di credermi sulla parola, ma di darmi il beneficio del dubbio si

      Federico
      Ultima modifica di Night; 30-09-2009, 17:49.

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      • #33
        [QUOTE=car.boni;118987337][FONT="Arial"][COLOR="Navy"][SIZE="2"]

        Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
        SmartSun, leggendo la legge, soprattutto il punto seguente a quello da te citato, si evince che:

        A) se si tratta di coltivatore diretto (che sia persona o società agricola non conta) che
        B) produce energia elettrica nei limiti fissati dalla legge (ovvero con un impianto di potenza fino a 200kWp + 10kWp per ogni ettaro coltivato) e
        C) paga le imposte secondo il reddito agrario

        ALLORA il contributo in conto energia non rileva ai fini fiscali, ovvero il coltivatore diretto o la società agricola pagherà sempre e solamente il reddito agrario (e quindi, per l'appunto, segue le regole di tassazione delle società agricole, come dicevo prima )

        Diverso è il caso in cui l'imprenditore agricolo o la società agricola abbia un impianto di dimensioni maggiori rispetto a qunto detto al punto B).

        Se, ad esempio, la società agricola avesse il limite di 400kWp (200kWp + 200kWp perché ha 20ha di terreno) ma installasse un impianto da 1MWp, allora il 60% dei contributi del GSE e il 60% dei ricavi dalla vendita di energia sarebbero sottoposti a tassazione ordinaria (IRES e IRAP).

        Come disse la vela al vento, spero di essermi spiegato
        A dire il vero no!

        Domanda: Quello che prendo di tariffa incentivante va ad aumentare il reddito agrario e per tanto è tassato e in che misura? Oppure è totalmente esentasse?

        Altre questioni:
        - il costo è ammortizzabile (9% max all'anno)
        - IVA sul costo dell'impianto è detraibile?
        - il contributo in conto scambio (nel caso di ssp) come viene trattato??

        ciao

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        • #34
          Allora....

          Se come coltivatore diretto e/o società agricola paghi SOLO il reddito agrario e/o dominicale E l'impianto che fai non supera i parametri dettati dalla legge, il contributo e il ricavo da scambio sul posto NON vanno ad aumentare il tuo reddito.

          Il costo dell'impianto E' ammortizzabile in ragione del 4,5% il primo anno e il 9% gli anni successivi.

          L'IVA sull'impianto, pari al 10% poiché in aliquota ridotta, E' detraibile poiché si tratta di un bene strumentale.

          Federico

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          • #35
            Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
            ........Lo so, ...... è un discorso complicato per chiunque non sia avvezzo a questo tipo di operazioni... lo era anche per me quando 10 anni fa ho iniziato a fare il mio lavoro,........Dimostrato, quindi, che il capitale di terzi costa meno e che farne a meno è davvero stupido, resta solo da scegliere la forma tecnica..

            Ciao Night,
            tutto bene, nessun discorso complicato, tutto conosciuto ed esaminato ma (e si.... c'e' un bel ma) questo e' tutta teoria, pura accademia.
            Vedi questa sorta di "moltiplicazione dei pani e dei pesci", riferito ai milioni di € e di Mwp, mi lascia perplesso e pur dandoTi ragione sulla fattibilita', teorica, Ti invito a provare, se mai Ti ci sei cimentato, a mettere insieme un progetto da 1 MWp da 4 Mil.€ e vedere cosa vuol dire arrivare in fondo. Per l'arrivo in fondo intendo, oltre ad avere il sito e le autorizzazioni, riuscire a prendere il finanziamento e farlo.
            Chi legge certi messaggi e' portato a pensare che sia tutto facile, tutto raggiungibile e soprattutto alla portata di tutte le tasche.
            Perdona questa "lavata di testa" ma nn puoi ipotizzare operazioni che solo poche (e su questo nn saro' sicuramente smentito) societa' sono in grado di portare a compimento. E le garanzie ? Altro discorso, difficile e complesso.
            La dimostrazione ce lo da il sito GSE dove gl'impianti sopra ad 1MWp si contano sulle punte delle dita (qui posso anche sbagliare perche' nn sono aggiornato).
            ciao car.boni
            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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            • #36
              Aggiungo personalmente un mio commento, visto che sto cercando una banca in grado di finanziare un impianto da 100Kw, e posso dire che se lo fanno vogliono a garanzia quasi un pari importo! Immobile, terreno edificabile, o anticipo consistente, vogliono cose certe e sicure, dei calcoli sui ritorni economici, insolazione, grafici, e tutto quello che si può mettere in tavola non importa!
              Le banche non si fidano del fotovoltaico questo è quello che emerge da 5 consultazioni fatte, secondo la mia impressione!

              Farsi finanziare un impianto sto vedendo è cosa davvero non facile!
              Ultima modifica di celis; 30-09-2009, 21:40.

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              • #37
                Car.boni ha (come solito) pienamente ragione e lo dimostra giusto giusto anche il post di Celis. Ma non è che le banche non si fidano del FV in particolare, oggi devi garantire TUTTE le attività di persona. Del resto come biasimarle, le banche, pur se ladre, dopo aver preso dappertutto sonore incu..ehm intendevo dire "fregature" oggi non si fidano più di niente neppure del FV che è tra le attività più sicure e garantite quasi alla stregua non di un investimento o un'attività ma direi quasi di una rendita. E poi sopratutto c'è assoluta ignoranza della materia: hanno speso tutte le loro migliori inteligenze (?ma quali poi ..boh?) nello studio e nell'elaborazione di assurdi prodotti finanziari per incu.."ehm intendevo "turlupinare" gli ignari clienti che oggi a loro volta non si fidano più neanche loro del CE (che tristeeeessa....)

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                • #38
                  Bene.... avevo scritto la risposta e per un errore del server ho perso tutto.

                  Per rispondere alla tua domanda, Car.boni, ieri a quest'ora, nella sala riunioni di una nota Banca d'Affari italiana, una stretta di mano ha sancito l'accordo definitivo per la cessione ad un grosso investitore estero del 100% delle quote di una S.r.l. con un progetto autorizzato e finanziato per la costruzione di un impianto da 1MWp, con la promessa che nei prossimi 15 giorni gli arriveranno sulla scrivania i pitch di due progetti, rispettivamente da 5MWp integrato e da 10MWp parzialmente integrato

                  Sempre per rispondere alla tua domanda, ho già ricevuto una delibera in pool di due società di leasing per un'altra operazione da 1MWp ma sto discutendo le garanzie e nel frattempo un'altra società di leasing sta per deliberare la stessa pratica da sola.

                  Sono operazioni facili? No e non l'ho mai detto . Anzi, ho più volte consigliato a diverse persone che volevano informazioni su impianti di taglia medio-grande di rivolgersi a dei professionisti perché il fai-da-te non funziona in questo settore.

                  Premesso questo, che le grandi operazioni si stiano facendo è un dato di fatto, come lo è che sono partite molto dopo rispetto agli impianti sui tetti di casa.
                  Il perché è facilmente comprensibile. Da un lato i grandi investitori avevano bisogno di tempo per capire il funzionamento del settore in Italia e hanno iniziato con 500kWp, non con 50MWp, e, dall'altro, i grossi investitori avevano bisogno che i grossi finanziatori si fossero strutturati per questo tipo di operazioni.

                  Adesso che questo condizioni ci sono, i grandi impianti stanno iniziando a partire.

                  Tutto questo è facile? No. Non è come chiedere il mutuo per la casa o il leasing per la macchina, ma è molto più complesso. La sola checklist dei documenti necessari è un foglio A4 con 30 punti diversi.
                  Solo il business plan, ad esempio, non ha nulla a che vedere con quello che esce dai programmi in excel che trovi in giro su internet e che, saranno anche fatti bene, saranno anche precisi, ma non sono quello che le banche chiedono.

                  E' facile far finanziare questi impianti? No, ma ti assicuro che è molto meno difficile che far finanziare cogeneratori per € 6/Mil. da installare nelle carceri di mezzo nord Italia (googola un po' e troverai le diverse gare d'appalto che, mi pare risalgano al 2004/2005).

                  Ti ribadisco che non credo di aver mai detto che tutto questo fosse facile, ma dal non essere facile al non essere possibile c'è una bella differenza.

                  Prendiamo il caso di Celis. Vuole farsi finanziare un investimento da € 0,5/Mil., centomila più centomila meno, andando a bussare alla porta di banche retail... e qui casca l'asino.
                  Le banche ti finanziano l'impiantino da 3-10 kWp sul tetto di casa perché dalla direzione centrale gli è arrivata la comunicazione che la banca lo fa. Quindi il funzionario di turno prende la tabellina della banca, guarda se i dati del cliente rientrano nei parametri avuti dalla direzione generale, apre la pratica al PC e fine, ma quella persona non sa davvero cosa sia il Conto Energia, non ha idea di cosa significhi la sigla GSE né chi sia l'unico azionista di questa società....

                  ... e pensate davvero che questi iterlocutori siano le persone adatte per erogare un finanziamento da quasi un miliardo di vecchie lire? Per foza che poi gli impianti non si fanno!

                  Poco importa se sono 100kWp o 10MWp, perché la differenza fra le due, iter autorizzativo a parte (ma non è detto), è solo il rapporto di grandezza 1 a 100 in quanto l'operazione è sempre un project financing, mini il primo, piccolo il secondo (ricordo che per project financing le banche d'affari normalmente intendono operazioni da 100 Mil. a salire ).

                  Per rispondere all'ultima parte del tuo post, ovvero perché oggi ci sono pochi impianti da 1MWp a salire allacciati, bisogna sapere alcune cose.

                  A parte il ritardo di investitori e finanziatori di cui parlavo prima, la maggior parte di richieste di autorizzazione si è avuto, ovviamente, nelle regioni del sud-Italia in generale e in Puglia in particolare.
                  Questo perché la Puglia è stata fra le prime a dotarsi di una regolamentazione del settore, avendo copiato molto da quella tedesca (basta vedere il loro testo standard della lettera di bancabilità, tradotta pari pari), nonché perché la Puglia permetteva di avere l'autorizzazione per un impianto da 1MWp con una DIA.

                  Per questa ragione in Puglia ci sono autorizzazioni per centinaia di MWp e ENEL si è ritrovata sommersa di STMG e richieste di connessione, molte più di quante fosse in grado di affrontare.
                  Allora, ENEL, al posto di assegnare un "Gol" a poche centinaia di metri, ha iniziato ad assegnarli a kilometri di distanza adducendo motivazioni quali difficoltà negli esprori, nell'ottenimento delle servitù, etc.

                  Ora, uno sviluppatore sa fare il suo lavoro, probabilmente ha contrattato bene la capex dell'impianto a 3,4/4,0 Mil. ma come pensi che reagisca se il costo di connessione stimato in € 150/250k arriva a € 1,5/2,0 Mil.? Ovviamente l'impianto non lo fa più.

                  Per questo motivo altri sviluppatori in altre regioni non hanno più richiesto le DIA ma hanno preferito fare una VIA ed ottenere l'Autorizzazione Unica... ma allora non bastano 2 mesi ma ce ne vogliono 6.

                  Ti sembra che io l'abbia fatta facile? Non mi pare proprio...

                  Celis, Viktor, le risposte per voi sono condensate nel discorso di cui sopra.

                  Celis, se vuoi un consiglio, rivolgiti ad un professionista ma se e solo se, considerando un investimento da € 500k, hai liquidi almeno € 100/125k, altrimenti rischi solo di perdere tempo.

                  Federico

                  Commenta


                  • #39
                    Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                    Allora....

                    Se come coltivatore diretto e/o società agricola paghi SOLO il reddito agrario e/o dominicale E l'impianto che fai non supera i parametri dettati dalla legge, il contributo e il ricavo da scambio sul posto NON vanno ad aumentare il tuo reddito.

                    Il costo dell'impianto E' ammortizzabile in ragione del 4,5% il primo anno e il 9% gli anni successivi.

                    L'IVA sull'impianto, pari al 10% poiché in aliquota ridotta, E' detraibile poiché si tratta di un bene strumentale.

                    Federico
                    Adesso è chiaro come il sole!!!

                    Grazie mille per la pazienza.

                    Ciao, Marco.

                    Commenta


                    • #40
                      [QUOTE=Night;118987551].

                      , rispettivamente da 5MWp integrato e da 10MWp parzialmente integrato
                      10 Mwp di parzialmente integratooo!!! e dove mai???Non staranno mica pensando agli Hangar di Fiumicino?!?

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                      • #41
                        A metà Italia, Viktor, costa adriatica.

                        in un unico lotto ci sono 12 capannoni a tetto piatto per un totale di ca. 150.000 mq sfruttabili e si sta pensando anche di fare delle pensiline fra uno e l'altro per aggiungere altri 5MWp perfettamente integrati.

                        Nessun problema di autorizzazione, nessun problema di connessione, buona produciblità annua, c'è la fila di produttori che vogliono fare la fornitura e la fila di EPC per l'installazione...

                        Federico

                        Commenta


                        • #42
                          effettivo guadagno

                          innanzitutto un saluto a tutti

                          qst è il mio prima mess quindi siate clementi con me e le mie domande ;-)


                          volevo chiedere... si fanno spesso confronti tra la rendita che può avere l'investimento nel fotovoltaico (es un vero e proprio campo fotovoltaico) e i normali titoli finanziari (es BOT)...

                          1) è vero che i titoli finanziari hanno una rendita bassa (soprattutto di questi tempi) ma alla scadenza del sudetto titolo si hanno interessi + capitale iniziale, mentre nel fotovoltaico il capitale iniziale (cioè quello che è utilizzato per l'avviamento dell'impianto e spese di amministrazione) non viene "ripreso"... dico bene o mi sbaglio???

                          2) ho un piccolo terreno (4 ettari) per metà a vigneto e metà scoperto: mi è stato offerto di cederlo in locazione per 20 anni per un impiego nel fotovoltaico: ora quello che mi chiedo è :
                          (A) il futuro locatario sarà un pagatore sicuro in base all'investimento che farà?
                          (B) a quale prezzo dovrei cedere il terreno per tale destinazione? tale contratto d'affito sarà soggetto ad adeguamento ISTAT come un normale contratto o l'importo rimane fisso per l'intera durata? (il terreno è in prov di modena ed è pianeggiante)
                          (C) al termine del contratto (ventennale? o anche più?) che succede? chi tra locatore o locatario dovrà bonificare/smantellare i pannelli? dallo smantellamento si potrà riciclare del materiale con un conseguente guadagno o sarà solamente un costo?

                          Ecco le mie domande da perfetto neofita quale sono...
                          intanto grazie & buona giornata a tutti

                          ENRICO

                          Commenta


                          • #43
                            1) Falso.......non lo riprendi subito perchè non si utilizza solamente il capitale proprio ma il capitale di terzi che deve essere ovviamente remunerato.

                            Commenta


                            • #44
                              Domanda importante

                              MA GENERALMENTE QND SI PARLA DI AFFITTARE TERRENI PER L'ATTIVAZIONE DI CAMPI FOTOVOLTAICI (atti esclusivamente per formare ricchezza) SI INTENDE UN VERO E PROPRIO CONTRATTO DI LOCAZIONE OPPURE CESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE??? qualche esempio, caratteristica, esperienza sono ben accette

                              p o i . . .

                              QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE DEVE AVERE UN TERRENO PER ESSERE DESTINATO A TALE "ATTIVITA'"??? CIOE' QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE IL TERRENO PER ESSERE AUTORIZZATO???


                              g r a z i e

                              enrico82it

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                              • #45
                                Beh innanzitutto direi che la domanda al punto 1 non ha molto senso nel caso di Enrico poichè dandolo in locazione il problema investimento (di soldi SUOI intendo) non sussiste; è semplicemente una locazione o diritto di superficie (caso più probabile in quanto so che quest'ultimo è "bancabile"). Generalmente se l'azienda è seria i gestori dei fotovoltaico sono buoni pagatori poichè la loro attività si basa su un flusso di ricavi (relativamente) certi e costanti almeno rispetto all'attività di impresa che può essere sì molto più remunerativa ma anche molto più rischiosa .
                                Di solito avendo flussi di ricavi NON indicizzati (il Conto Energia appunto) tendono a non essere indicizzati neppure i contratti. Ci potrebbe essere un adeguamento sul prezzo della cessione (importo comunque marginale) , ma è molto difficile, per non dire impossibile, conoscerlo per gli anni futuri. Di solito sul contratto il proprietario può pretendere lo smantellamento a carico del conduttore (come fai ad esserne sicuro: con fideiussione bancaria ventennale o gli pianti una causa se non lo rispetta?) Ma personalmente non credo sia così importante, poichè lo stesso proprietario potrà beneficiare ancora per una decina di anni almeno di una sufficiente produzione elettrica dai vecchi pannelli e poi -ribadisco mia convenzione personale- visto che l'impianto ormai c'è ed è stato a suo tempo autorizzato (autorizzazione senza un termine e quindi "a tempo indeterminato") potrà a sua volta metterci nuovi efficientisssimi moduli a poco prezzo (sono straconvinto, como lo sono tutti, che fra 20/30 anni saremo ampiamente nella grid parity e gli impianti a terra, effettivamente molto invasivi, NON saranno più autorizzati) avendo "a gratis" supporti e scavi impianti già effettuati (che saranno in futuro, a differenza di adesso, il costo maggiore per un impianto FV). Comunque lo smaltimento sarà cosa di routine e non molto costosa in quanto c'è molta materia prima nel modulo (metallo, vetro, silicio che potrà essere riciclato) forse li ricicleranno a costo zero o quasi.
                                Unica mia perplessità : chi va a proporre un impianto a terra in provincia di Modena? La bella e nobile città padana infatti rientra a tutti gli effetti nel (mi si perdoni il termine) "Triangolo della Sfiga" della produzione fotovoltaica (ovvero quella vasta area che più o meno coincide con la bassa padania che va da Bologna a Milano fino a Trieste) con rendimenti che superano a mala pena i 1.000 Kwh/Kwp contro i 1.200/1.300 del Centro Italia (ma anche stranamente di Piemonte, Liguria ed Alto Adige), i 1.300/1.400 del Sud con punte di 1.500 della felice Trinacria (=Sicilia) . Forse se stai sulle colline modenesi, alzandoti un poco, migliori un pò l'insolazione. Per di più il suolo padano è "terra pregiata" (prescindendo dalle affermazioni leghiste) ad alta densità abitativa, con coltivazioni agricole ad alto rendimento e facile lavorabilità quand'anche con possibilità di insediamenti industriali, commerciali o residenziali.
                                Di solito per gli impianti FV si prediligono terreni marginali come le zone semideserte, aride e incolte dell'entroterra siciliano o pugliese (che come ricordato rendono un buon 30/40% in più). Allora ti chiedo: vale la pena smantellare il tuo pregiato e bel vigneto per prendere quei 3, 4 mila (questo è quello che si offre in giro ma a Modena anche meno credo) € annui a ettaro?

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                                • #46
                                  X viktor

                                  intanto grazie per preziosi chiarimenti che mi hai dato...

                                  la terra di cui parliamo è sì davvero prezioso per fini agricoli (sia per culture annuali che pluriennali), ma negli ultimi anni c'è stata una grande involuzione dei profitti e delle rendite nel mondo agricolo... non poche sono le proteste a tale riguardo...
                                  pertanto l'abbandono di reddito agricolo non comporterebbe una così tragica decisione, quella cioè di passare al fotovoltaico anche se solo come locatario del terreno...
                                  certo è vero il discorso che fai: questa zona non giova di giornate limpidissime ma è anche vero che non costringo nessuno a fare quello che mi è stato riferito... perche di parole mediate per ora si tratta e non certo della fase conclusiva del suddetto affare... e cmq a fronte di una minore insolazione viene offerto un minor prezzo di locazione (a me hanno offerto 3000 € all'ettaro contro alcune zone dove le offerte arrivano a 10000 € all'ettaro)...
                                  nel caso di diritto di superficie: significa che alla scadenza (ventennale) i locatori possono riscattare la totale proprietà del terreno diventandone nudi proprietari? se si come si stabilisce il prezzo all'inizio del ventennio???

                                  CIAO & GRAZIE

                                  Enrico

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                                  • #47
                                    X viktor

                                    PS al messaggio precedente: il mio vigneto è vecchio e non meccanizzato, e anche se fosse meccanizzato, 3000 € all'ettaro me li sogno!!! PURTROPPO

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                                    • #48
                                      tasse

                                      Originariamente inviato da Dott.SmartSun Visualizza il messaggio
                                      Dato che sono laureato in Economia e conosco la questione a sufficienza, mi sento di intervenire sul punto dell'IRES e dell'IRAP.

                                      Parto dall'IRES, Imposta sul REddito delle Società, che si applica alle società di capitali (SRL, SPA, SAPA) e che, nel caso di proventi dovuti ad impianti fotovoltaici, è molto semplice da calcolare.
                                      Vi spiego brevemente come, per chi non lo sapesse.
                                      Dobbiamo individuare intanto i proventi; nel caso di un impianto fotovoltaico le voci saranno tre:

                                      1) i contributi del conto energia;
                                      2) il contributo in conto scambio (se è attivo lo SSP) o la tariffa dovuta al RID (ritiro dedicato, cioè vendita dell'energia);
                                      3) risparmi in bolletta (sono un mancato costo, dunque aumentano il MOL perchè ci sono da dedurre meno costi rispetto alla situazione in cui si pagava una bolletta maggiore).

                                      Sommando queste tre voci, di cui le prime due rappresentano introiti espliciti e la terza uno implicito, giungiamo al Margine Operativo Lordo (MOL), chiamato anche EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization).
                                      A questo importo andremo a sottrarre la quota (del 9% annuo) annuale di ammortamento dell'impianto, e giungeremo ad ottenere il Margine Operativo Netto, pià conosciuto come ROC, cioè Reddito Operativo Caratteristico, e anche come EBIT, che sapete cosa vuol dire.
                                      Bene; se per caso avete acceso un mutuo per avere il capitale, sappiate che potrete dedurre la somma annuale delle rate, per la sola quota interessi (gli oneri finanziari, quindi), dal ROC o EBIT che dir si voglia.
                                      Ecco che siete arrivati alla voce Risultato prima delle imposte, che costituisce la base imponibile dell'IRES.
                                      Se non avete acceso un mutuo, invece, avrete un reddito imponibile IRES più elevato, corrispondente al ROC stesso.

                                      Per ciò che riguarda invece l'IRAP, tengo a precisare che, trattandosi di un'Imposta Regionale (sulle Attività Produttive), la sua aliquota può essere scelta dalle singole Regioni all'interno di un range di oscillazione, che attualmente è fra il 3,90% ed il 4,82%.

                                      L'IRAP ha una base imponibile maggiore dell'IRES, in quanto non consente di sottrarre dalla base imponibile i costi per il personale (che non dovrebbero comunque esistere nel caso di un medio impianto FV) e gli oneri finanziari.

                                      Da quanto detto, si deduce che l'IRAP verrà calcolata sul ROC, e non sul Risultato prima delle imposte.

                                      Esempio numerico:

                                      Costo dell'impianto = 500.000 euro IVA esclusa;
                                      Quota annua di ammortamento = 45.000 euro;
                                      MOL dovuto ai proventi vari dell'impianto= 60.000 euro;
                                      ROC= MOL - quota ammortamento = 15.000 euro;

                                      Se non avete acceso un mutuo il ROC costituisce la nostra base imponibile sia per l'IRES che per l'IRAP; se consideriamo ad es. un'IRAP con aliquota del 4,50% avremo che:

                                      IRES = 4125 euro;
                                      IRAP = 675 euro.

                                      La somma totale delle imposte è dunque 4800 euro e l'utile netto sarà di = 15000 - 4800 = 10200 euro l'anno.

                                      Se, al contrario, avete acceso un mutuo che, ad esempio, ha una rata costante "alla francese" (cioè rata costante e quote interessi decrescenti e capitale crescenti) di 5000 euro l'anno, di cui 2500 sono interessi (oneri finanziari) per il primo anno, allora avremo che:

                                      imponibile IRES = ROC - oneri finanziari = 15000 - 2500 = 12500, dunque l'IRES sarà sempre di 3437,50 euro;
                                      imponibile IRAP = ROC = 15000, dunque l'IRAP sarà, ancora una volta, di euro 675.
                                      Ecco che, stavolta, paghereste un totale imposte di euro 3437,50 + 675 = 4112,50 ed avreste un utile netto di:

                                      UTILE NETTO = 15000 - 4112,50 = 10.887,50

                                      L'utile netto è maggiore della prima opzione (no mutuo) perchè abbiamo pagato meno IRES grazie all'abbattimento della sua base imponibile dovuto agli oneri finanziari.

                                      Spero di aver contribuito a far chiarezza!

                                      Saluti!

                                      Dott.SmartSun!
                                      l'esempio e' chiarissimo, mancano gli interessi come dice Rob?

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                                      • #49
                                        Grazie enrico secondo ma intendevo diversamente

                                        grazie per l'intervento enricosecondo mai io intendevo i costi effettivi NON dell'azienda produttrice di energia elettrica (grazie ai pannelli FV), MA riguardante la figura di colui che dà in affitto/locazione (cioè io) il terreno alla suddetta azienda...

                                        sò solo che l'affitto percepito andrà a far parte dell'imponibile per la determinazine dell'IRPEF... e poi???

                                        ho letto da qualche parte che andrò a pagare un ICI maggiore rispetto a prima, in quanto prima era terreno agricolo.... quindi in "soldoni" quanto mi costerebbe passare da un reddito dominicale ad un "affito terreno per FV"???
                                        (ho letto che dovrebbe essere nella categoria catastale D1... ma di piu non so... non so nemmeno come si determina l'ICI sulla rendita catastale... e qsta come si calcola?)


                                        GRAZIE CMQ
                                        ENRICO

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                                        • #50
                                          Originariamente inviato da Dott.SmartSun Visualizza il messaggio
                                          Dato che sono laureato in Economia e conosco la questione a sufficienza, mi sento di intervenire sul punto dell'IRES e dell'IRAP.

                                          Parto dall'IRES, Imposta sul REddito delle Società, che si applica alle società di capitali (SRL, SPA, SAPA) e che, nel caso di proventi dovuti ad impianti fotovoltaici, è molto semplice da calcolare.
                                          Vi spiego brevemente come, per chi non lo sapesse.
                                          Dobbiamo individuare intanto i proventi; nel caso di un impianto fotovoltaico le voci saranno tre:

                                          1) i contributi del conto energia;
                                          2) il contributo in conto scambio (se è attivo lo SSP) o la tariffa dovuta al RID (ritiro dedicato, cioè vendita dell'energia);
                                          3) risparmi in bolletta (sono un mancato costo, dunque aumentano il MOL perchè ci sono da dedurre meno costi rispetto alla situazione in cui si pagava una bolletta maggiore).

                                          Sommando queste tre voci, di cui le prime due rappresentano introiti espliciti e la terza uno implicito, giungiamo al Margine Operativo Lordo (MOL), chiamato anche EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization).
                                          A questo importo andremo a sottrarre la quota (del 9% annuo) annuale di ammortamento dell'impianto, e giungeremo ad ottenere il Margine Operativo Netto, pià conosciuto come ROC, cioè Reddito Operativo Caratteristico, e anche come EBIT, che sapete cosa vuol dire.
                                          Bene; se per caso avete acceso un mutuo per avere il capitale, sappiate che potrete dedurre la somma annuale delle rate, per la sola quota interessi (gli oneri finanziari, quindi), dal ROC o EBIT che dir si voglia.
                                          Ecco che siete arrivati alla voce Risultato prima delle imposte, che costituisce la base imponibile dell'IRES.
                                          Se non avete acceso un mutuo, invece, avrete un reddito imponibile IRES più elevato, corrispondente al ROC stesso.

                                          Per ciò che riguarda invece l'IRAP, tengo a precisare che, trattandosi di un'Imposta Regionale (sulle Attività Produttive), la sua aliquota può essere scelta dalle singole Regioni all'interno di un range di oscillazione, che attualmente è fra il 3,90% ed il 4,82%.

                                          L'IRAP ha una base imponibile maggiore dell'IRES, in quanto non consente di sottrarre dalla base imponibile i costi per il personale (che non dovrebbero comunque esistere nel caso di un medio impianto FV) e gli oneri finanziari.

                                          Da quanto detto, si deduce che l'IRAP verrà calcolata sul ROC, e non sul Risultato prima delle imposte.

                                          Esempio numerico:

                                          Costo dell'impianto = 500.000 euro IVA esclusa;
                                          Quota annua di ammortamento = 45.000 euro;
                                          MOL dovuto ai proventi vari dell'impianto= 60.000 euro;
                                          ROC= MOL - quota ammortamento = 15.000 euro;

                                          Se non avete acceso un mutuo il ROC costituisce la nostra base imponibile sia per l'IRES che per l'IRAP; se consideriamo ad es. un'IRAP con aliquota del 4,50% avremo che:

                                          IRES = 4125 euro;
                                          IRAP = 675 euro.

                                          La somma totale delle imposte è dunque 4800 euro e l'utile netto sarà di = 15000 - 4800 = 10200 euro l'anno.

                                          Se, al contrario, avete acceso un mutuo che, ad esempio, ha una rata costante "alla francese" (cioè rata costante e quote interessi decrescenti e capitale crescenti) di 5000 euro l'anno, di cui 2500 sono interessi (oneri finanziari) per il primo anno, allora avremo che:

                                          imponibile IRES = ROC - oneri finanziari = 15000 - 2500 = 12500, dunque l'IRES sarà sempre di 3437,50 euro;
                                          imponibile IRAP = ROC = 15000, dunque l'IRAP sarà, ancora una volta, di euro 675.
                                          Ecco che, stavolta, paghereste un totale imposte di euro 3437,50 + 675 = 4112,50 ed avreste un utile netto di:

                                          UTILE NETTO = 15000 - 4112,50 = 10.887,50

                                          L'utile netto è maggiore della prima opzione (no mutuo) perchè abbiamo pagato meno IRES grazie all'abbattimento della sua base imponibile dovuto agli oneri finanziari.

                                          Spero di aver contribuito a far chiarezza!

                                          Saluti!

                                          Dott.SmartSun!


                                          Ciao SmartSun,
                                          prima di tutto grazie per il chiarimento... sai per chi non ha studiato economia tutta la parte relativa alla tassazione risulta un po' ostica.
                                          Vorrei chiederti una sola puntualizzazione, riguarda il mancato esborso economico dovuto all'autoproduzione di energia elettrica: per quale motivo questa voce è stata inserita (con segno positivo ovviamente) tra i costi dell'impianto e quindi va a contribuire al MOL?
                                          In altre parole... il mancato esborso economico, da ignorante, io lo vedo semplicemente come denaro che avrei dovuto spendere ma che in realtà per autoproduzione non spendo più, di conseguenza è un qualcosa che a me rimane in tasca (quindi esentasse).
                                          Di conseguenza nel mio piano economico finanziario io lo considererei solo sommandolo all'utile netto dell'srl.
                                          Ti pregherei cortesemente di chiarirmi questa cosa....
                                          Grazie mille in anticipo.

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                                          • #51
                                            La risposta è semplice: se un'azienda spende 20.000 Euro di energia elettrica, questo costo va a diminuire l'utile.
                                            Se, invece, lo stesso anno l'azienda si autoproduce energia elettrica, è ovvio che non spenderà più 20.000 Euro come l'anno precedente, quindi a parità di fatturato e di altri costi, l'EBITDA e l'EBIT saranno saranno superiori e pagherà più tasse.

                                            Federico

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                                            • #52
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                                              ........ se un'azienda spende 20.000 Euro di energia elettrica, questo costo va a diminuire l'utile.
                                              Se, invece, lo stesso anno l'azienda si autoproduce energia elettrica, è ovvio che non spenderà più 20.000 Euro come l'anno precedente, quindi a parità di fatturato e di altri costi, l'EBITDA e l'EBIT saranno saranno superiori e pagherà più tasse........

                                              Ciao Night,
                                              secondo me il discorso e' giusto solo in parte .......
                                              Nel calcolo del conto economico bisogna inserire l'ammortamento dell'impianto, che incide sui costi, mentre ad ammortamento concluso, e' come dici Tu.
                                              ciao car.boni
                                              Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                              • #53
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                                                Ciao a tutti, permettetemi una "provocazione"
                                                secondo voi (parlo degli esperti in materia fiscale) se faccio un impianto da 100 kW su un terreno DA PRIVATO (persona fisica) e attivo lo SSP ma non consumo niente a parte gli ausiliari (praticamente regalando tutta l'energia all'Enel).

                                                Devo pagare le tasse sull'incentivo? Ripeto non sarebbe un impianto al servizio di un attività commerciale, neanche venderei l'energia perchè farei SSP.

                                                In tal caso ovviamente rinuncio all'ammortamento dell'impianto e al recupero dell'IVA, ma se non pago le tasse...

                                                Sicuramente mi è sfuggito qualcosa... ma non so cosa.

                                                Suggerimenti?
                                                Impianto 10,12 kW - 44 pannelli Ningbo Qixin 230W - Inverter PowerOne 10.0 OUTD FS - Località Bari - Tilt 20° - Azimut 0° SUD

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                                                • #54
                                                  Dimostrato, quindi, che il capitale di terzi costa meno e che farne a meno è davvero stupido, resta solo da scegliere la forma tecnica.

                                                  beh
                                                  nigth grazie .
                                                  io sono uno di quelli .
                                                  ma hai conteggiato gl'interessi che 2 - 3 anni fà non erano quelli d'adesso??
                                                  se hai liquidità perchè usare quella di altri?
                                                  per poi per investirli dove?
                                                  in borsa? si è visto dove siamo andati .
                                                  sono al corrente anch'io che se nel 2006 compravo rame invece dell'impianto e lo rivendevo nell'inizio 2008,
                                                  guadagnavo un bel gruzzolo invece che installarmi l' Fv ,
                                                  ma se li avessi investiti in un laser invece dell'FV ,
                                                  avrei sbagliato
                                                  ora lo stesso me lo tirano dietro al 25% in meno ,
                                                  io delle banche mi fido poco ,nessuno da denari per nulla , all'inizio costano poco poi chissà perchè tutto si gonfia .

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                                                  • #55
                                                    ..........
                                                    - se hai liquidità perchè usare quella di altri?
                                                    - se nel 2006 compravo rame invece dell'impianto e lo rivendevo nell'inizio 2008,
                                                    - se li avessi investiti in un laser invece dell'FV ,
                                                    ..........

                                                    Buongiorno a tutti,
                                                    approfitto di questo post di Alby per dire che i se e con i ma nn si va da nessuna parte e dire a posteriori come e cosa si sarebbe dovuto fare e' troppo facile oltre che inutile.
                                                    Ogni attivita' va vista certamente in prospettiva futura ma valutata e calcolata per quel che e' nel momento in cui la si realizza e l'autocritica del "giorno dopo" serve solo per farsi del male.
                                                    ciao car.boni
                                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                    • #56
                                                      non mi recrimino nulla di ciò che ho fatto , anzi da due anni è spero non ancora per molto , è l'investimento + mirato che ho perpetrato,
                                                      e se ( ed è l'ultimo ) prevedevo il futuro, ero già in polinesia con la barchetta......... saluti alberto

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                                                      • #57
                                                        Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                                        Nel calcolo del conto economico bisogna inserire l'ammortamento dell'impianto, che incide sui costi, mentre ad ammortamento concluso, e' come dici Tu.
                                                        ciao car.boni
                                                        Car.boni, non per nulla avevo scritto "a parità di fatturato e di altri costi"
                                                        Inoltre, se si parla di EBITDA, ovvero utile ante interessi, tasse, deprezzamenti ed ammortamenti, è ovvio che l'ammortamento dell'impianto non va a diminuire l'utile.
                                                        Infine, la base imponibile IRAP, in modo molto semplificato, si calcola sommando all'EBITDA il Costo del lavoro, quindi ancora una volta gli ammortamenti non influiscono.

                                                        Alby...

                                                        Io metto sono stress tutte le mie simulazioni e ti posso assicurare che non si perde un centesimo ma, anzi, si continuerebbe a guadagnare anche se i tassi tornassero non a 2 o 3 anni fa ma a 15 anni fa, ovvero con un tasso annuo nominale (Euribor + spread) intorno al 15%.

                                                        Se hai liquidità è comunque meglio usare quella di altri per due ottimi motivi:
                                                        - Se hai 100k € usando solo i tuoi soldi puoi farti un impianto da... quanto? 20/25kWp?
                                                        - Se hai 100k € e li usi in una leva finanziaria 1 a 4, con gli stessi soldi fai un impianto da 100/120kWp, e guadagni sulla differenza fra quanto costa il denaro in prestito e la resa dell'investimento.
                                                        Io credo che, se dei fondi da qualche centinaio di milioni usano la leva finanziaria, un buon motivo ci sia, no?

                                                        Dove investire la liquidità che non hai usato non te lo posso dire io ma sono anche sicuro che è meglio averli in caso servissero. In questo momento, ad esempio, ci sono ottimi affari nel settore immobiliare... compri un paio di appartamenti e li affitti.

                                                        Nemmeno io mi fido al 100% delle banche, però parlo la loro stessa lingua, so esattamente come ragionano e, infine, so anche come tutelare gli interessi di un cliente... se così non fosse, perché mai i miei clienti dovrebbero pagarmi?

                                                        Federico

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                                                        • #58
                                                          Ciao Alberto,
                                                          tengo a precisare che il mio era un elogio e nn una critica.
                                                          Divago un attimo e faccio un paragone poco calcanze ma spero significativo per fat capire il mio ragionamento : in Italia siamo abituati, parlando di calcio, a fare, il giorno dopo la partita, critiche e commenti su come si doveva giocare, chi doveva far giocare l'allenatore, le strategie di gioco e le sostituzioni, gli errori dell'arbitro che nn vede ecc.
                                                          Tutto, come si suol dire "a babbo morto". Troppo facile dirlo dopo.
                                                          Qui e' lo stesso.
                                                          ciao car.boni
                                                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                          • #59
                                                            ciao carboni , ora ho capito il ns simil pensiero , questi post così stringati mi portano all'equivoco.

                                                            per nigth :
                                                            ora ci sono investitori pronti ad aiutarti perchè hanno visto e toccato l'affare ,
                                                            tre anni fa non ci credeva nessuno , tanto che nemmeno la mia banca mi dava un credito " interessante ", il CE era una cosa nuova ai + , nemmeno chi installava capiva realmente il meccanismo , ne ho sentite di caz....e . ,
                                                            in poche parole installavo l'impianto pagavo il leasing con i proventi CE per 17- 18 anni a me rimaneva l'autoconsumo e la vendita ,
                                                            non vedo sta gran differenza col farlo con soldi propri,
                                                            ma non essendo un tecnico di finanza creativa non la posso cogliere .
                                                            ricordiamoci che agl'americani dicevano che la casa si pagava da sola , sono piccole rate ......, poi si sono quadruplicate ......, vuoi il debitore , vuoi la congiuntura , vuoi i bonus mai appaganti , troppe variabili da prevedere .
                                                            saluti alberto

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                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                                                              La risposta è semplice: se un'azienda spende 20.000 Euro di energia elettrica, questo costo va a diminuire l'utile.
                                                              Se, invece, lo stesso anno l'azienda si autoproduce energia elettrica, è ovvio che non spenderà più 20.000 Euro come l'anno precedente, quindi a parità di fatturato e di altri costi, l'EBITDA e l'EBIT saranno saranno superiori e pagherà più tasse.

                                                              Federico
                                                              Night scusami ma non capisco (per mia ignoranza ovviamente).
                                                              Ti pongo di nuovo la questione con un caso pratico: mettiamo di avere un'azienda con elevati consumi, ad esempio 3E6 kWh/anno, che si costruisce un impianto da 1 MW per sopperire a parte di quei consumi.
                                                              Non capisco perchè il MEE dovuto ad energia autoprodotta vada a contribuire al MOL dell'azienda.
                                                              Un mancato costo per l'azienda è semplicemente una liquidità che rimane in cassa invece di essere spesa in una qualche voce di costo.
                                                              Secondo me quindi l'MEE non deve contribuire al MOL (e di conseguenza al risultato ante imposte), ma deve semplicemente essere sommato al flusso di cassa che si ha a valle dell'utile netto.
                                                              Questo è un mio ragionamento e ci tengo a ribadire la mia inesperienza economica.
                                                              Spero tu abbia la pazienza di rispondermi in maniera completa.
                                                              Ti ringrazio in anticipo.

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