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Diritto di superficie - Dubbi

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  • Diritto di superficie - Dubbi

    Ciao a tutti, sono nuovo nel forum.
    Sono in contatto con una società che vorrebbe installare 4MW su 10Ha di terreno della mia azienda. Il mio dubbio è: che garanzia dovrei chiedere x lo smaltimento? Nella mia regione è prevista una fideiussione obbligatoria di € 12/Kw...è sufficiente o è ridicola in base al potenziale costo di smantellamento? Che fideiussione dovrei richiedere? Ci sono altri aspetti da curare in particolare nel contratto preliminare?
    A ciò si collega un altro dubbio: 3.500€/Ha in caso di diritto di superficie, 35.000€ per la vendita...secondo me nessuno accetterebbe la vendita a queste condizioni...sarà che chi installa sa che lo smaltimento sarà un problema e vuol far ricadere tutto sul proprietario? L'ignoranza tende a farmi pensare male...
    Grazie mille

  • #2
    Buonasera Einseries,
    benvenuto nel forum.
    La curiosita' m'impone una domanda : qual'e' la Regione, ove immagino risiedi, che prevede una fideiussione obbligatoria a garanzia dello smaltimento?
    C'e' un'altro dubbio, i 3500 €/Ha immagino siano all'anno.
    Nn entro nel merito se s'e un prezzo giusto/alto/basso, dico solo che ultimamente i prezzi sono leggermente saliti ma tutto dipende dal mercato della zona.
    Il pagamento del canone del diritto di superficie va garantito con una fidejussione bancaria a prima richiesta di un valore pari al almeno tre annualita'.
    In questa garanzia rientra l'obbligo, da parte dell'impresa, di ripristinare lo stato dei luoghi.
    Di se per se lo smaltimento nn costituisce un problema nn essendo rifiuti speciali ma solo alluminio, vetro e silicio ma solo un costo qualora l'impresa nn provvedesse.
    Puoi alzare il valore della garanzia.........Solo una trattativa tra le parti puo' risolvere il problema.
    Chiarisci un po di piu'.
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      Ciao car.boni, grazie per la risposta.
      La Regione è il Molise e i 3500 €/Ha sono annuali.
      La garanzia a prima richiesta funziona come la cauzione quando si affitta una casa, giusto? Se non faccio danni quando vado via il proprietario dà indietro la somma versata.
      Con la risposta che mi hai dato, fermo restando la trattativa privata, intendi dire che 3 annualità come garanzia dovrebbero essere sufficienti a stare più "tranquilli" in caso di mancato ripristino dei luoghi? Sono paranoico ma non vorrei guadagnare 100 oggi per pagare 1000 domani...

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      • #4
        Originariamente inviato da einseries Visualizza il messaggio
        ..........La garanzia a prima richiesta funziona come la cauzione quando si affitta una casa, giusto? Se non faccio danni quando vado via il proprietario dà indietro la somma versata.............. fermo restando la trattativa privata, intendi dire che 3 annualità come garanzia dovrebbero essere sufficienti a stare più "tranquilli" in caso di mancato ripristino dei luoghi? ..........

        Ciao Einseries,
        la garanzia fidejussoria "a prima richiesta" e' ben di piu' di una semplice cauzione.
        Stiamo parlando di 105000 €, che per un impianto che costa 100 volte tanto sono poca cosa e sono (forse) insufficienti per ripristinare un domani l'area ma nonostante cio' vedi subito la reazione della controparte, se rifiuta, se protesta o propone forme alternative alla soluzione richiesta (tipo assicurazioni ecc ecc) oppure vanta chissa' quale solidita' e' meglio lasciar perdere.
        L'impresa nn e' affidabile e come puo' esserlo se a fronte di un investimento di 10 milioni di € nn e' in grado di garantire il pagamento dei canoni, e di tutte le altre obbligazioni contrattuali, con l' 1% di tale somma?.
        Riflettici ..........
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          Vero..come concetto è ok come garanzia..ovvio che poi loro possono dichiarare sempre fallimento all'ultimo anno se lo smaltimento fosse problematico (a livello di € ovviamente)...in fondo lascierebbero sul campo solo l'1% dell'investimento..io la vedo più simbolica che pratica come garanzia (anche se tutt'altro che inutile), ma può far capire meglio le intenzioni di chi installa l'impianto...

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          • #6
            Originariamente inviato da einseries Visualizza il messaggio
            .............ovvio che poi loro possono dichiarare sempre fallimento all'ultimo anno se lo smaltimento fosse problematico (a livello di € ovviamente)...in fondo lascierebbero sul campo solo l'1% dell'investimento....

            Ciao Einseries,
            vedi....... qui subentrano fattori morali, etici e personali dei soggetti che realizzano l'impianto.
            Tutto puo' succedere ma probabilmente Tu stai esasperando un po il problema.
            Chi intende prestare garanzie di questo tipo guarda molto alla propria credibilita' e nn puo' certamente rovinarsi la "faccia" per una cosa cosi.
            Inserisci nel contratto che l'impresa nn puo' cedere a terzi societa' ed impianto senza che ci sia da parte Tua un "gradimento" di chi subentra.
            ciao car.boni
            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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            • #7
              ciao Einseries,
              quello che dice car.boni è valido, se non ti fidi di quelli con qui stai trattando contattami in privato perchè anche io sono interessato, dopo attenta valutazione, ad acquisire diritti di superfice.
              sentiamoci
              Michele55

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              • #8
                Ho proposto la garanzia a prima richiesta con 4 annualità, loro (visto anche la mancata insistenza del mio legale) sostengono che non è possibile, che "si tratta di un'uscita di cassa enorme", nonostante io abbia sottolineato che non è nulla rispetto al loro investimento. Tuttavia, sono disposti a rilasciare una fideiussione di 17.000 € per MW.
                Cosa ne pensate?

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                • #9
                  Buongiorno Einseries,
                  Tu ha chiesto garanzie per 140000 € e loro ne offrono meno della meta', 68000 €.
                  Questo dimostra la loro buona volonta', e' stato il primo incontro, ce ne sara' un altro ed e' chiaro che per chi paga son sempre tanti e per chi li riceve son sempre pochi.
                  Si trovera' un accordo, la via di mezzo Ti porta dove Ti avevo detto inizialmente ...........
                  Auguri.
                  ciao car.boni
                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                  • #10
                    Una puntualizzazione sola.

                    Devi specificare esattamente, e devi far specificare esattamente, quale rischio la polizza dovrebbe coprire. Se la fideiussione/polizza fideiussoria è stata rilasciata a garanzia del pagamento dei canoni di locazione, allora tu puoi escuterla solo quel motivo e non per il ripristino dei luoghi e viceversa.

                    Pertanto, se intendi coprire entrambi i rischi, allora devi farli specificare tutti e due.

                    Peraltro, non capisco perché vuoi il ripristino dei luoghi al posto dell'impianto... io, piuttosto, pretenderei che mi venisse lasciato l'impianto, se ancora funzionante, ovvero che venisse rimosso solo se non più funzionante.

                    Fra 20 o 25 anni il prezzo dell'energia elettrica sarà solo aumentato e non credo che ti farebbe schifo avere ancora una bella resa da quell'impianto... o no?

                    Federico

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                    • #11
                      Buongiorno a tutti,
                      giusta la puntualizzazione di Federico, per me era ovvio ma per altri potrebbe nn esserlo.
                      Sulla convenienza di farsi lasciare l'impianto anziche' rimuoverlo ho qualche perplessita' che riassumo cosi :
                      - un impianto tra 25 anni sara', anche se potra' continuare a produrre, comunque obsoleto e tecnologicamente superato. Conviene quindi eventualmente, per chi ci sara', ridiscutere un nuovo contratto.
                      - oggi i costi di smaltimento si conoscono, quelli di domani no e nemmeno le problematiche connesse.
                      Potrebbe, per quel ne sappiamo, anche diventare un onere pesante il dover smaltire un impianto.
                      ciao car.boni
                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                      • #12
                        Hai ragione, Car.boni, per quello dicevo di prevedere entrambe le ipotesi.

                        Mettiamo, però, che quell'impianto abbia un calo di efficienza pazzesco, che so, il 50%, e che, quindi, fra 20 o 25 anni produca solo 2MWp...
                        Per come la vedo io 2MWp gratis costano sempre zero, mentre non so quanto costeranno 4 MWp con nuove soluzioni.

                        Se, poi, proprio non va, ha sempre l'alternativa di farlo eliminare.

                        Federico

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                        • #13
                          Preciso che non mi hanno proposto 68.000€ di fideiussione, ma 50.000€ (su 10Ha ora pensano di farne 3MW, non 4MW). La cifra proposta, oltre ad essere meno della metà rispetto all'anticipo di 4 annualità, non mi fa stare tranquillo come l'altra garanzia. Sarà un'impressione mia, ma depositare in anticipo qualche annualità mi sembra più vincolante.
                          Per quanto riguarda la garanzia sul pagamento dei canoni, loro pagherebbero trimestralmente e in anticipo, il legale sostiene che non occorrono ulteriori garanzie perchè basta il mancato pagamento di una rata per scatenare procedimenti che arriverebbero addirittura al "sequestro" dell'impianto.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da einseries Visualizza il messaggio
                            .......... Sarà un'impressione mia, ma depositare in anticipo qualche annualità mi sembra più vincolante.
                            Per quanto riguarda la garanzia sul pagamento dei canoni, ................ il legale sostiene che non occorrono ulteriori garanzie perchè basta il mancato pagamento di una rata per scatenare procedimenti che arriverebbero addirittura al "sequestro" dell'impianto.


                            Ciao Einseries,
                            mah .......... azzardo un giudizio che forse nn dovrei fare ma leggendo cio' che scrivi mi pare scontato : l'avvocato rema dalla parte sbagliata.
                            Torniamo un attimo indietro.
                            La fidejussione da 50000 o 100000 € pari a 1, 2 o 3 annualita', nn importa il valore vale solo come esempio, ha una validita' per tutta la durata del diritto di superficie e, credimi, ha ben altro valore che avere in mano dei contanti per 50000 o 100000 €.
                            Ritorniamo al primo paragrafo.
                            Un legale che sostiene che basta che un "inquilino" (termine virgolettato perche' errato ma serve per identificare il soggetto) nn paghi una rata e che nn servono garanzie ulteriori sta pensando piu' a cio' che guadagnera' in una causa civile piuttosto che a farTi stare tranquillo.
                            E addirittura dire che puo' arrivare a sequestrare l'impianto, teoricamente possibile, mi pare un'affermazione eccessiva.
                            Gli antichi romani dicevano : "si vis pacem, para bellum". Quindi se vuoi stare tranquillo prepara bene il Tuo contratto e limita al massimo i rischi di contenzioso, Un contratto di 25/30 anni e' lungo e cio' che puo' apparire oggi banale o irrilevante potrebbe un domani essere un grave handicap.
                            ciao car.boni
                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                            • #15
                              Allora occorrerebbero 2 fideiussioni per 2 garanzie diverse:
                              - smaltimento impianto (5.000€/Ha..che non mi convincono del tutto)
                              - pagamento canoni (1/2 annualità ???)

                              Inoltre altri "rumors" mi dicono che con il diritto di superficie non si può prevedere l'adeguamento ISTAT, non riesco a trovare fonti che mi confermino quest'affermazione. In 30 anni, è un dato fondamentale direi...

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                              • #16
                                Originariamente inviato da einseries Visualizza il messaggio
                                .........Inoltre altri "rumors" mi dicono che con il diritto di superficie non si può prevedere l'adeguamento ISTAT, non riesco a trovare fonti che mi confermino quest'affermazione. In 30 anni, è un dato fondamentale direi...


                                Ciao Einsseries,
                                come tutti i contratti anche la cessione del diritto di superficie e soggetto a trattativa tra le parti e, come per la o le fidejussioni, puoi inserire nel contratto che il pagamento del canone venga adeguato annualmente ad un indice che nn deve essere necessariamente il classico ISTAT ma puo' essere legato al prezzo dell'energia o a qualsiasi cosa che e' regolato da un indice ed e' legalmente riconosciuto.
                                Abbi pazienza ma il Tuo avvocato queste cose nn le sa? Se le sa e nn le dice allora e' vero che rema contro .....
                                ciao car.boni
                                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                • #17
                                  Il problema dell'adeguamento all'indice ISTAT è duplice.

                                  Da un lato, infatti, la cessione del diritto di superficie si configura come un contratto di compravendita di un diritto reale di godimento che, di norma, prevede un pagamento integrale all'atto della cessione.
                                  Se si prevedesse un pagamento dilazionato nel tempo, di fatto si starebbe utilizzando una fattispecie giuridica come la cessione del diritto di superficie al posto di un'altra, un contratto di locazione.

                                  Per questa ragione non capisco perché tutti si ostinino a preferire un contratto di compravendita da stipularsi davanti ad un notaio al posto di un semplicissimo contratto di affitto di cui basterebbe la registrazione.

                                  Il secondo problema, invece, attiene alla rivalutazione ed a che impatto economico avrebbe per chi realizza l'impianto.
                                  Infatti, il proprietario dell'impianto avrà ricavi fissi se non addirittura in discesa, mentre vedrebbe crescere continuamente il costo di utilizzo dell'area. Teniamo presente che la tariffa incentivante è fissa per 20 anni ma che la resa dell'impianto sarà costantemente in discesa, una discesa che vanificherà anche il prevedibile aumento del prezzo di vendita dell'energia elettrica e determinerà una netta contrazione dei ricavi.

                                  Ipotizzando anche solo una rivalutazione ISTAT del 2,5% all'anno per 20 anni, questo porterebbe ad un aumento del costo del 60% mentre i ricavi, come detto, avrebbero una contrazione.

                                  Ora, a meno che gli investitori non applichino il "metodo Tafazzi", non vedo ragione per cui dovrebbero accettare una rivalutazione ISTAT del canone annuale.

                                  A parte il fatto che reputo parecchio difficile che una società energetica diventi insolvente, specialmente quelle che hano in gestione impianti fotovoltaici, se proprio vuoi stare tranquillo, fai una bella cosa: fatti pagare tutto in anticipo.

                                  Federico

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                                    ............ la cessione del diritto di superficie si configura come un contratto di compravendita di un diritto reale di godimento che, di norma, prevede un pagamento integrale all'atto della cessione.
                                    Se si prevedesse un pagamento dilazionato nel tempo, di fatto si starebbe utilizzando una fattispecie giuridica come la cessione del diritto di superficie al posto di un'altra, un contratto di locazione.

                                    Per questa ragione non capisco perché tutti si ostinino a preferire un contratto di compravendita da stipularsi davanti ad un notaio al posto di un semplicissimo contratto di affitto di cui basterebbe la registrazione..............


                                    Ciao Federico,
                                    permettimi di dissentire.
                                    Quando porto degli esempi li porto sempre con cognizione di causa oppure per esperienza diretta.
                                    Il diritto di superficie pagato nn in unica soluzione ma a canoni annuali e' una condizione possibile e lo posso dimostrare nei fatti per averlo personalmente utilizzato ma nn con una controparte privata ma con un ente giuridico di levatura mondiale.
                                    Il tutto sottoscritto da un Notaio scelto dalla controparte (nn so se mi spiego).
                                    Tutto cio' dopo mesi e mesi di bozze, controbozze, comitati operativi ecc ecc
                                    Nel contratto e' previsto una rivalutazione del canone secondo l'indice ISTAT.
                                    Quello che sostieni e' corretto ma vulnerabile e debole.
                                    L'acquisto del diritto di superficie, qui nn importa come lo si paga (unica soluzione o canone annuale), Ti pone al riparo di cambi di proprieta', fallimenti, sequestri ecc ecc di tutto cio' che sta sotto all'impianto. Nel mio caso si parla di un tetto ma va bene anche per i terreni. Chi mi dice che un domani il proprietario del tereno, per ragioni e motivi suoi, nn possa ipotecare il terreno e se il terreno, una volta ipotecato, viene pignorato per insolvenza che cosa succede all'impianto?
                                    Nel caso di locazione viene pignorato pure lui (o per evitarlo i fastidi e gli imprevisti nn sono quantificabili) mentre nel caso di diritto di superficie no.
                                    Nn mi pare una differenza da poco che giustifica un atto di fronte al Notaio.
                                    Poi, come dico sempre, ognuno ragiona con la propria testa.
                                    ciao car.boni
                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Scusa Car.boni, ma quello che tu dici è un falso problema e ti spiego il motivo.

                                      In primo luogo, che sia fattibile la cessione del diritto di superificie io non l'ho mai messo in dubbio. Ho solo detto, e lo ribadisco, che non ha gran senso optare per il diritto di superficie con pagamento rateale al posto dell'affitto perché un contratto di affitto 20/25ennale senza facoltà di risoluzione anticipata da parte del Locatore darebbe il medesimo risultato.

                                      D'altra parte, l'AdE potrebbe avere a che dire a riguardo dal momento che la tassazione differisce notevolmente fra le due fattispecie (plusvalenza patrimoniale per la cessione del diritto di superficie e reddito da locazione per la locazine 20/25ennale) e diventa davvero difficile giustificare all'AdE perché si imputa a plusvalenza quello che in verità è un reddito.
                                      Visto che proprio tu dici che è meglio non tirarsi addosso possibili problemi, dovresti capire che non è proprio il caso di dare alla AdE un appiglio come questo.

                                      Quanto all'essere al riparo da eventi esterni, un regolare contratto di affitto 20/25ennale, regolarmente redatto e regolarmente registrato è, a tutti gli effetti di legge, un atto opponibile ai terzi e su questo non c'è ombra di dubbio perché c'è abbastanza giurisprudenza da farne un'enciclopedia.

                                      Ti dico di più. Anche nel caso in cui il proprietario di un immobile divenisse insolvente e, pertanto, l'immobile venisse pignoranto, messo all'asta e venduto, nemmeno il Tribunale potrebbe ordinare la liberazione dell'immobile se il contratto di affitto è valido a tutti gli effetti di legge e, pertanto, l'immobile sarebbe messo all'asta con indicazione del fatto che è locato a terzi.
                                      Poiché, di norma, è previsto che il contratto di locazione possa essere risolto solo per giusta causa, fintanto che il locatario è adempiente il locatore non può fare nulla che non sia percepire regolarmente i canoni di affitto.

                                      Ti basta fare una velocissima ricerca per vedere che, quando un immobile va all'asta, la relazione del tribunale indica espressamente se è libero da cose e/o persone o se, invece, è in tutto o in parte locato, per quale periodo e con quale canone.

                                      Pertanto, credere che un contratto di locazione dia minore protezione di una cessione del diritto di superficie è solo un errore perché, di fatto e per legge, entrambi danno una piena disponibilità di un bene e contro entrambi sono esperibili le azioni di nullità o di annullamento.

                                      Se, poi, mi dici che il tuo senso di sicurezza è diverso, allora ti credo, ma a livello giuridico non c'è una grande differenza.

                                      Federico

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                                        ...........Pertanto, credere che un contratto di locazione dia minore protezione di una cessione del diritto di superficie è solo un errore perché, di fatto e per legge, entrambi danno una piena disponibilità di un bene e contro entrambi sono esperibili le azioni di nullità o di annullamento.

                                        Se, poi, mi dici che il tuo senso di sicurezza è diverso, allora ti credo, ma a livello giuridico non c'è una grande differenza..........

                                        Ciao Federico,
                                        premetto che le discussioni sono sempre fonte di conoscenza ed il rispetto delle opinioni altrui e' messa davanti ad ogni altra cosa ma Tu puoi raccontare cio' che vuoi che nn serve a modificare il mio punto di vista e nn solo il mio ma anche quello di autorevoli societa' che hanno seguito questa strada.
                                        Per buttarla sul banale, ma serve per dare un'idea chiara per rispondere al Tuo "non c'e' una grande differenza" tra locazione (e' corretto dire che oltre i 9 anni va redatto da un Notaio e trascritta) e diritto di superficie, Ti porto questo esempio :
                                        c'e' la stessa differenza che passa tra una "fidejussione assicurativa" (la locazione) ed una "fidejussione bancaria a prima richiesta" (il diritto di superficie).
                                        Ognuno e' libero di scegliere la strada che piu' gli piace e di cui si fida ma dire che le due situazioni sono uguali e con le medesime garanzie, beh..... e' dura da credere.
                                        Essendo persona pratica e concreta cerco di limitare al massimo i rischi ed e' proprio per questi motivi che per realizzare l'impianto a tetto ho acquistato il diritto di superficie e ho legato il fornitore e costruttore dell'impianto con una fidejussione bancaria a prima richiesta sulla produzione (tre anni) oltre a quelle normalmente prestate per un contratto EPC.
                                        Nn credo ci sia da aggiungere altro,
                                        ciao car.boni
                                        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                        • #21
                                          Volevo porre una questione.
                                          20 anni son lunghi.
                                          Se il terreno diventa edificabile avrà un valore di svariati milioni di euro che resteranno bloccati, anzi si dovrà pagare uno sproposito di ICI, visto che conosco molte situazioni di terreni agricoli che poi sono diventati edificabili( anche recentemente) è una cosa da tenere conto.

                                          Per l'aumento ISTAT penso che prevederlo sia la cosa migliore.

                                          Un'altra cosa, dire che avrebbero una uscita d cassa enorme mi fa sorgere il dubbio "truffa in agguato", ma non avrebbero nessun motivo di opporsi ad una fidelizzazione bancaria, anche molto più sostanziosa.

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                                          • #22
                                            Ciao Roby, non so come potrei "prevedere" se il mio terreno potrebbe diventare edificabile nei prossimi 30 (e non 20) anni...so che è a 3 Km da un paesino e a 2 Km da un "villaggio" !
                                            Per il discorso ISTAT: ok prevederlo, ma pareri legali mi dicono che non è previsto nel diritto di superficie, quindi bisognerebbe specificare anno per anno i canoni, per evitare spiacevoli sorprese...

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                                            • #23
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                                              Ciao Federico,
                                              premetto che le discussioni sono sempre fonte di conoscenza ed il rispetto delle opinioni altrui e' messa davanti ad ogni altra cosa ma Tu puoi raccontare cio' che vuoi che nn serve a modificare il mio punto di vista e nn solo il mio ma anche quello di autorevoli societa' che hanno seguito questa strada.

                                              Sul rispetto delle opinioni altrui sai che sono perfettamente d'accordo... non per nulla io e Te abbiamo sempre discusso ma non ci siamo mai insultati o presi in giro.... però se vuoi preparo il ring

                                              Ora, io non pretendo di modificare il tuo punto di vista, ci mancherebbe altro, però non è sempre detto che la strada più seguita sia l'unica giusta e/o la migliore possibile, anzi, la storia, anche quella economica, è piena di esempi che dicono il contrario.

                                              Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                              Per buttarla sul banale, ma serve per dare un'idea chiara per rispondere al Tuo "non c'e' una grande differenza" tra locazione (e' corretto dire che oltre i 9 anni va redatto da un Notaio e trascritta) e diritto di superficie, Ti porto questo esempio :
                                              c'e' la stessa differenza che passa tra una "fidejussione assicurativa" (la locazione) ed una "fidejussione bancaria a prima richiesta" (il diritto di superficie).
                                              Purtroppo l'esempio che hai fatto è decisamente errato. Esistono e sono perfettamente legali, lecite ed utilizzabili, anche nei confronti degli enti pubblici, polizze fidejussorie "a prima richiesta" o "a primo rischio assoluto" emesse da società iscritte alla Banca d'Italia ex Art. 106 TUB, nonché iscritte nella sezione speciale ex Art. 107 TUB, o da assicurazioni vere e proprie che hanno le stesse, identiche carattestiche della fideiussione bancaria a prima richiesta.
                                              Queste polizze sono emesse da società che esercitano unicamente l'attività di rilascio di "fidejussioni e cauzioni" e subiscono lo stesso, identico, stretto controllo da parte della Banca d'Italia che subiscono anche le banche e, così come le banche, hanno dei limiti al rilascio di garanzie in funzione del capitale sociale e del capitale liquido o di pronta liquidazione.

                                              Non sto parlando delle "106" farlocche, quelle dei vari scandali sulle fidejussioni false, ma di vere e proprie società che fanno quello e solo quello di lavoro.

                                              Detto questo, un contratto, in special modo quelli trascritti per legge o per volontà delle parti, che abbia ad oggetto un diritto reale di godimento di un bene, è a tutti gli effetti un atto opponibile ai terzi, indipendentemente che si tratti di locazione, comodato, usufrutto, diritto reale di superficie, conferimento in un trust o qualsiasi altra fattispecie.

                                              Anche un semplicissimo preliminare di compravendita, specialmente se trascritto, ha una forza tale che una delle parti può agire in giudizio e chiedere l'esecuzione forzata del contratto stesso, cosa che i giudici non solo una volta hanno deliberato.

                                              La scelta fra l'utilizzo di un negozio giuridico invece di un altro è spesso dettata solo dalla consuetudine e dall'impreparazione degli operatori giuridici.

                                              Se così non fosse, non si spiegherebbe perché in Italia uno strumento grandioso come il trust, negozio giuridico di diritto anglosassone, non abbia soppiantato di netto altri negozi giuridici come la donazione, il fondo patrimoniale, l'intestazione fiduciaria, etc., e non venga utilizzato, ad esempio, in questi casi dove garantirebbe un costo irrisorio ed un notevole risparmio fiscale a fronte di una tutela granitica, nemmeno lontanamente paragonabile a quella degli altri strumenti messi a disposizione dell'ordinamento.
                                              Eppure, benché sia dal 1984 che in Italia il trust è utilizzabile, ci sono si e no 100 notai (su oltre 8.000) che saprebbero costituirne uno e forse 500 avvocati che sanno veramente cosa sia.

                                              La questione non sta nell'aver ragione o nell'avere torto, ma nel rendersi conto che non esiste una verità assoluta e che non sempre la via più seguita è la migliore. Forse la più facile, ma non necessariamente la migliore.

                                              Federico

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                                              • #24
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                                                ...........Esistono e sono perfettamente legali, lecite ed utilizzabili, anche nei confronti degli enti pubblici, polizze fidejussorie "a prima richiesta" o "a primo rischio assoluto" emesse da società iscritte alla Banca d'Italia ex Art. 106 TUB, nonché iscritte nella sezione speciale ex Art. 107 TUB, o da assicurazioni vere e proprie che hanno le stesse, identiche carattestiche della fideiussione bancaria a prima richiesta.
                                                ................
                                                Se così non fosse, non si spiegherebbe perché in Italia uno strumento grandioso come il trust, negozio giuridico di diritto anglosassone, non abbia soppiantato di netto altri negozi giuridici come la donazione, il fondo patrimoniale, l'intestazione fiduciaria, etc., e non venga utilizzato,
                                                .................
                                                La questione non sta nell'aver ragione o nell'avere torto, ma nel rendersi conto che non esiste una verità assoluta e che non sempre la via più seguita è la migliore. Forse la più facile, ma non necessariamente la migliore.

                                                Ciao Federico,
                                                ovvia precisazione la Tua sulle assicurazioni.
                                                Se si parla dello stesso prodotto e' indifferente la provenienza (banca o assicurazione).
                                                La questione e' che molte volte si tende a spacciare per fidejussione cio' che fidejussione nn e'.
                                                Il trust e' un ottimo strumento ma e' usabile solo in determinate condizioni e nn puo' andare bene a tutti ed ecco spiegato il motivo della diffusione degli altri strumenti.
                                                Infine concordo con Te che nn si tratta di avere ragione o torto ma cercare, per ogni situazione ed utilizzando le Tue parole, nn la soluzione piu' facile ma la migliore.
                                                ciao car.boni
                                                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                • #25
                                                  Il pressapochismo, Car.boni, è una brutta bestiaccia e, purtroppo, in Italia noi siamo molto pressapochisti perché preferiamo far tutto da soli al posto che pagare qualcuno che conosca la materia e lo faccia al posto nostro... fa nulla che poi ci costi il doppio o il triplo mettere le cose a posto, perché tanto "prima abbiamo risparmiato".

                                                  Per il resto

                                                  Federico

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Scusa Night, una domanda sulle le tue osservazioni che trovo molto logiche ed interessanti.
                                                    Ti è già capitato di utilizzare in concreto la locazione in luogo del diritto di superficie per terreni o coperture ? Perchè mi chiedevo come si possa inquadrare la costruzione dell'impianto da parte del conduttore visto che non dispone di "ius aedificandi", come una semplice miglioria/addizione al bene locato ?
                                                    grazie.
                                                    henry

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                                                    • #27
                                                      Aggiungo una mia considerazione.... (da totale ignorante....)

                                                      In caso si acquisisca un diritto di superficie sul tetto di un capannone, che succede se l'impresa proprietaria del capannone stesso fallisce?

                                                      ..... bella domanda.....

                                                      qualcuno ha della giurisprudenza o esperienze dirette in merito?
                                                      'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                                                      'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da Gate Array Visualizza il messaggio
                                                        .................
                                                        In caso si acquisisca un diritto di superficie sul tetto di un capannone, che succede se l'impresa proprietaria del capannone stesso fallisce?...........


                                                        Ciao Gate Array,
                                                        il diritto di superficie, essendo un diritto reale di godimento identico alla piena proprieta' con la sola differenza della durata, nn da nessun tipo di problema in caso di fallimento del proprietario del capannone sottostante.
                                                        I problemi ci sono, anche se qualcuno sostiene il contrario, nel caso della locazione.
                                                        ciao car.boni
                                                        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio

                                                          non da nessun tipo di problema in caso di fallimento del proprietario del capannone sottostante. I problemi ci sono, anche se qualcuno sostiene il contrario, nel caso della locazione
                                                          quindi:

                                                          1) in caso di fallimento essendo un elemento attivo (ovvero produce un qualche forma di reddito) NON di proprietà del fallito non ci sono problemi con il curatore (eventuale) o con il collegio dei creditori.

                                                          2) Essendo stipulato con atto notarile registrato, dovrebbe tutelare l'azienda di impianti in caso di cessione, vendita, o altre porcate che possa fare un'impresa per fare cassa. (ahimè! può succedere)

                                                          ...........

                                                          Le domande sono in relazione ad un progetto preliminare per un impianto fatto con diritto di superficie su un capannone di un'impresa privata. Chiaro che avrei preferito una bella scuola, ma mi devo accontentare di questo.

                                                          Sto navigando in rete per recuperare una bozza di contratto da fare visionare preliminarmente dal mio legale....
                                                          avete qualche dritta in proposito? O almeno su specifiche clausole di garanzia da includere a tutela?
                                                          'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                                                          'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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                                                          • #30
                                                            bump....

                                                            night... car.boni ...dove siete.....
                                                            'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                                                            'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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