Il POS (Piano operativo Sicurezza) andrebbe sempre compilato nel caso di cantieri fissi o mobili dall'impresa che fà il lavoro.
E' esentato dal POS il lavoratore autonomo, artigiano senza dipendenti.
Nel caso ci siano più imprese all'opera scatta la comunicazione all'ASL e la nomina del responsabile della sicurezza.
Qui non si scappa, non ci sono sotterfugi dicendo che una lavora il lunedi e l'altra il martedi, se lavorano sullo stesso titolo edilizio bisogna nominare il responsabile della sicurezza.
Il limite minimo per non nominarlo è il caso di impresa che coinvolge uno o più lavoratori autonomi (artigiani che lavorano da soli senza dipendenti, altrimenti è impresa) e il lavoratori autonomi coinvolti devono svolgere lavori diversi (qui siamo proprio al limite di interpretazione del Testo unico sulla sicurezza).
Il POS, se è stato fatto, deve essere stato fatto firmare al committente e bisogna lasciare una copia firmata in cantiere e una al committente.
Nel caso di una impresa che prende il lavoro e subappalta delle lavorazioni ad altre imprese o lavoratori autonomi, dovrebbe essere la prima ditta a fare il POS e a farlo firmare alle imprese in subappalto.
Nel caso il committente, invece, spezzetti i lavori chiamando varie imprese credo che il POS venga redatto dal responsabile della sicurezza.
I POS, al lato pratico, spesso non vengono fatti nei cantieri privati, anzi mai visto fare
ma se c'è un Responsabile della sicurezza penso proprio che i POS siano a posto.
E' esentato dal POS il lavoratore autonomo, artigiano senza dipendenti.
Nel caso ci siano più imprese all'opera scatta la comunicazione all'ASL e la nomina del responsabile della sicurezza.
Qui non si scappa, non ci sono sotterfugi dicendo che una lavora il lunedi e l'altra il martedi, se lavorano sullo stesso titolo edilizio bisogna nominare il responsabile della sicurezza.
Il limite minimo per non nominarlo è il caso di impresa che coinvolge uno o più lavoratori autonomi (artigiani che lavorano da soli senza dipendenti, altrimenti è impresa) e il lavoratori autonomi coinvolti devono svolgere lavori diversi (qui siamo proprio al limite di interpretazione del Testo unico sulla sicurezza).
Il POS, se è stato fatto, deve essere stato fatto firmare al committente e bisogna lasciare una copia firmata in cantiere e una al committente.
Nel caso di una impresa che prende il lavoro e subappalta delle lavorazioni ad altre imprese o lavoratori autonomi, dovrebbe essere la prima ditta a fare il POS e a farlo firmare alle imprese in subappalto.
Nel caso il committente, invece, spezzetti i lavori chiamando varie imprese credo che il POS venga redatto dal responsabile della sicurezza.
I POS, al lato pratico, spesso non vengono fatti nei cantieri privati, anzi mai visto fare
ma se c'è un Responsabile della sicurezza penso proprio che i POS siano a posto.
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