Dati del primo anno di esercizio dell'impianto FV, da 23 Luglio 2018 (data di allacciamento) a 23 Luglio 2019.
I dati sono desunti dai contatori ENEL di scambio e produzione.
Energia prodotta = 6643 kWh (la App di SolarEdge registra invece 6920 kWh, il 4% in più, essendo la misura presa nell'Inverter ed essendoci tolleranze varie nei metodi di misura)
Fabbisogno dell'edificio = 3436 kWh (in significativa diminuzione rispetto agli anni passati: l'unica modifica è la sostituzione di un frigorifero datato con uno di classe energetica A+++, avvenuta ad Agosto 2018; poi possono essere intervenuti anche fattori stagionali)
Energia auto-consumata = 1463 kWh (pari al 22% della produzione e al 43% del fabbisogno dell'edificio)
Energia immessa in rete = 5180 kWh (78% della produzione)
Energia prelevata dalla rete (quindi "pagata" in bolletta) = 1973 kWh (57% del fabbisogno)
Bilancio contributi netti ricevuti sino al 23/07/2019 (avendo sottratto IVA, oneri Enel Distribuzione per la lettura del contatore di produzione ed oneri del GSE): +171 € (c'è dentro tutto il 2018 ma solo il primo contributo GSE che sono "briciole", per fare una valutazione completa devo aspettare i dati totali di tutto il 2019, la cifra di +171 € è destinata a salire, secondo le previsioni).
Una valutazione del costo reale delle bollette è per ora prematura in quanto in esse c'è sempre una quota stimata sulla base dei mesi precedenti, fatta considerando mesi in cui non c'era l'impianto.
Alcune considerazioni:
1) E' un vero "peccato" regalare il 78% di energia prodotta alla rete; d'altra parte l'accumulatore, di cui l'impianto al momento non è dotato, costa ancora molto e non lo ritengo conveniente
2) Il fabbisogno dell'edificio non è molto elevato (3436 kWh per due famiglie composte da 2 persone ciascuna), ma questo avviene perché non ci sono climatizzatori. In autunno verranno montati e quindi questa componente subirà sicuramente un incremento importante (così il 78% verrà sfruttato per la climatizzazione). Dai climatizzatori si attende anche un "aiuto" per le mezze stagioni e in inverno quando c'è un po' di sole, per ridurre il consumo di gas metano per riscaldamento.
3) Si potrebbe lavorare sulle tariffe, magari pensando a una bioraria con costo zero in fascia F3. Da valutare quando i dati fiscali delle bollette saranno più chiari, tenendo però in conto lo sbattimento di dover seguire il mercato libero e i cavilli dei vari contratti.
I dati sono desunti dai contatori ENEL di scambio e produzione.
Energia prodotta = 6643 kWh (la App di SolarEdge registra invece 6920 kWh, il 4% in più, essendo la misura presa nell'Inverter ed essendoci tolleranze varie nei metodi di misura)
Fabbisogno dell'edificio = 3436 kWh (in significativa diminuzione rispetto agli anni passati: l'unica modifica è la sostituzione di un frigorifero datato con uno di classe energetica A+++, avvenuta ad Agosto 2018; poi possono essere intervenuti anche fattori stagionali)
Energia auto-consumata = 1463 kWh (pari al 22% della produzione e al 43% del fabbisogno dell'edificio)
Energia immessa in rete = 5180 kWh (78% della produzione)
Energia prelevata dalla rete (quindi "pagata" in bolletta) = 1973 kWh (57% del fabbisogno)
Bilancio contributi netti ricevuti sino al 23/07/2019 (avendo sottratto IVA, oneri Enel Distribuzione per la lettura del contatore di produzione ed oneri del GSE): +171 € (c'è dentro tutto il 2018 ma solo il primo contributo GSE che sono "briciole", per fare una valutazione completa devo aspettare i dati totali di tutto il 2019, la cifra di +171 € è destinata a salire, secondo le previsioni).
Una valutazione del costo reale delle bollette è per ora prematura in quanto in esse c'è sempre una quota stimata sulla base dei mesi precedenti, fatta considerando mesi in cui non c'era l'impianto.
Alcune considerazioni:
1) E' un vero "peccato" regalare il 78% di energia prodotta alla rete; d'altra parte l'accumulatore, di cui l'impianto al momento non è dotato, costa ancora molto e non lo ritengo conveniente
2) Il fabbisogno dell'edificio non è molto elevato (3436 kWh per due famiglie composte da 2 persone ciascuna), ma questo avviene perché non ci sono climatizzatori. In autunno verranno montati e quindi questa componente subirà sicuramente un incremento importante (così il 78% verrà sfruttato per la climatizzazione). Dai climatizzatori si attende anche un "aiuto" per le mezze stagioni e in inverno quando c'è un po' di sole, per ridurre il consumo di gas metano per riscaldamento.
3) Si potrebbe lavorare sulle tariffe, magari pensando a una bioraria con costo zero in fascia F3. Da valutare quando i dati fiscali delle bollette saranno più chiari, tenendo però in conto lo sbattimento di dover seguire il mercato libero e i cavilli dei vari contratti.
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