il geom. capocantiere dice maglia , ma ha preso la commessa ad opere iniziate.
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se io collego a terra una massa estranea all'impianto di messa a terra, in questo caso la struttura di ancoraggio di un impianto fotovoltaico, quando questa ha una resistenza di terra superiore ad un certo valore, (200 - 500 - 1000 OHM)-(a seconda dei casi), e malauguratamente l' impianto di terra non funziona come dovrebbe, rischio di far trovare questa massa ad un potenziale pericoloso per chi dovesse entrare in contatto con la stessa, allo stesso tempo costruisco un elemento captante per eventuali scariche atmosferiche, alla fine non ritengo sia indispensabile che l'inverter rilevi o meno questo problema.
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Originariamente inviato da DMG Visualizza il messaggiose io collego a terra una massa estranea all'impianto di messa a terra, in questo caso la struttura di ancoraggio di un impianto fotovoltaico, quando questa ha una resistenza di terra superiore ad un certo valore, (200 - 500 - 1000 OHM)-(a seconda dei casi), e malauguratamente l' impianto di terra non funziona come dovrebbe, rischio di far trovare questa massa ad un potenziale pericoloso per chi dovesse entrare in contatto con la stessa, allo stesso tempo costruisco un elemento captante per eventuali scariche atmosferiche, alla fine non ritengo sia indispensabile che l'inverter rilevi o meno questo problema.
Scusa, ma il ragionamento non sta in piedi... è come dire che il differnziale non serve perchè tanto, se è rotto, non scatta...
L'impianto di terra ovviamente DEVE funzionare. E, trattandosi solo di un cavo e di un dispersore, mi risulta difficile credere che si possa guastare...
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se io collego a terra una massa estranea all'impianto di messa a terra, in questo caso la struttura di ancoraggio di un impianto fotovoltaico, quando questa ha una resistenza di terra superiore ad un certo valore, (200 - 500 - 1000 OHM)-(a seconda dei casi), e malauguratamente l' impianto di terra non funziona come dovrebbe, rischio di far trovare questa massa ad un potenziale pericoloso per chi dovesse entrare in contatto con la stessa, allo stesso tempo costruisco un elemento captante per eventuali scariche atmosferiche, detto ciò non ritengo sia indispensabile che l'inverter rilevi o meno la dispersione di un modulo verso terra (potenziale elettrico non pericoloso), e se malauguratamente tutti quanti i moduli disperdessero verso terra, cosa alcuanto improbabile, si riscontrerebbe valutando altri parametri di funzionamento dell'impianto.
Detto ciò non intendo dire di lasciar perdere il problema del modulo diffettoso, se l'impianto e ben manutento o manutenzionato (BO?) con cadenza periodica il problema è risolvibile in "ugual maniera".
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se io collego a terra una massa estranea all'impianto di messa a terra, in questo caso la struttura di ancoraggio di un impianto fotovoltaico, quando questa ha una resistenza di terra superiore ad un certo valore, (200 - 500 - 1000 OHM)-(a seconda dei casi), e malauguratamente l' impianto di terra non funziona come dovrebbe, rischio di far trovare questa massa ad un potenziale pericoloso per chi dovesse entrare in contatto con la stessa, allo stesso tempo costruisco un elemento captante per eventuali scariche atmosferiche, detto ciò non ritengo sia indispensabile che l'inverter rilevi o meno la dispersione di un modulo verso terra (potenziale elettrico non pericoloso), e se malauguratamente tutti quanti i moduli disperdessero verso terra, cosa alcuanto improbabile, si riscontrerebbe valutando altri parametri di funzionamento dell'impianto.
Detto ciò non intendo dire di lasciar perdere il problema del modulo diffettoso, se l'impianto e ben manutento o manutenzionato (BO?) con cadenza periodica il problema è risolvibile in "ugual maniera".
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non che la cosa sposti di molto il problema PRATICO, ma la norma di cui si parla spesso a proposito della proibizione del collegamento a terra di componenti in doppio isolamento, la CEI 64-8, si applica ad impianti UTILIZZATORI ed un impianto fotovoltaico a rigor di termini NON E' un impianto utilizzatore.
(tanto per creare un po' di scompiglio ... se mai ce ne fosse bisogno)_____
MazE
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struttura a terra si o no
Vi propongo un caso concreto:
Gazebo completamente in ferro poggiante direttamente a terra ed annegato nel basamento di calcestruzzo (gettato dopo aver posato la struttura in ferro)
Questa struttura si può considerare già a terra oppure devo provvedere alla messa a terra con picchetto a parte oppure collegarla con l'impianto di terra del fabbricato principale (a cui verrà anche collegata la terra dell'impianto FV)
ciao a tutti Mattia
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L'impianto fotovoltaico, è vero, non appartiene agli impianti utilizzatori ma la struttura metallica di ancoraggio è a tutti gli effetti una massa estranea nei confronti dell'impianto di terra quindi dovrebbe rispettare la normativa vigente; cosi come la struttura in cemento armato che, quasi sicuramente ha una resistenza verso terra inferiore ai parametri citati, essendo una massa estranea, andrebbe collegata al'impianto di messa a terra.
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Originariamente inviato da daniele72 Visualizza il messaggioPosso capire divergenze e opinioni varie sulla messa a terra delle strutture per un inverter senza trasformatore, nel caso non si dia affidamento totale al doppio isolamento per tempi molto lunghi
Ma se ho un inverter con trasformatore di isolamento a cosa mi serve? Il primo guasto non causerebbe problemi e verrebbe segnalato dall'avvisatore relativo alla perdita di isolamento.
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Originariamente inviato da DMG Visualizza il messaggioquindi stiamo considerando il fatto che la struttura va comunque messa a terra anche se le norme mi dicono il contrario, come posso certificare un impianto in queste condizioni?
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Originariamente inviato da matt Visualizza il messaggioQuesta struttura si può considerare già a terra oppure devo provvedere alla messa a terra con picchetto a parte oppure collegarla con l'impianto di terra del fabbricato principale (a cui verrà anche collegata la terra dell'impianto FV)
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Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggioUna struttura del genere, norme alla mano, devi collegarla in maniera equipotenziale all'impianto di terra esistente (ovvero: con un corda da 6mmq minimo fino alla morsettiera dell'impianto di terra)
Il collegamento era già necessario per l'inverter e gli scaricatori
Fa qualche differanza il tipo di inverter in quanto si sta montando un power One PVI 3000 senza trasformatore.
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Originariamente inviato da DMG Visualizza il messaggioLa "massa estranea", dalla normativa vigente, deve essere collegata a terra solo se la sua resistenza verso terra scende al di sotto dei valori gia citati.
Particolarmente per la struttura di sostegno... è sufficiente che uno dei fissaggi vada a sfiorare un tondino di uno dei travetti, e la resistenza verso terra scenderà a poche decine di ohm o meno.
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Originariamente inviato da DMG Visualizza il messaggioLa "massa estranea", dalla normativa vigente, deve essere collegata a terra solo se la sua resistenza verso terra scende al di sotto dei valori gia citati.
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essendo un po' pignoli tutte le parti conduttrici non appartenenti ad apparecchieture elettriche sono da "considerarsi" masse estranee.
I telaio dei moduli stessi essendo a diretto
contatto con la sruttura di ancoraggio dovrebbe essere considerata una massa estranea, essendo i modili stessi in doppio isolamento.
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Originariamente inviato da DMG Visualizza il messaggioessendo un po' pignoli tutte le parti conduttrici non appartenenti ad apparecchieture elettriche sono da "considerarsi" masse estranee.
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Dico anche io la mia:
una struttura e vicino dei cavi in doppio isolamento.
La struttura non è una massa e la messa a terra di qualcosa che massa non è ........non è vietata ma nemmeno obbligata.
Io la evito perchè costa ed attira i fulmini più di prima..........e sono a norma (credo).
Se invece entra in gioco la necessità di un LPS allora il discorso cambia e la struttura andrebbe messa a terra nel caso non fosse possibile rispettare la distanza di sicurezza anche qual'ora si usassero cavi in doppio isolamento.
Se la dist di sicurezza è rispettabile ed il doppio isolamento realizzabile allora ritorna in auge il concetto di non-massa per la struttura che se inclusa nella zona 1 dell'LPS non necessita di messa a terra.
Io la vedo cosi.
Saluti
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Originariamente inviato da matiux75 Visualizza il messaggioPer realizzare un impianto fotovoltaico a terra, il mio comune mi ha obbligato a fare richiesta di permesso di costruire, adesso passato tutto l'iter burocratico iniziato nel novembre 2007, prima del rilascio del permesso di costruire mi chiede il progetto dell'impianto ai sensi degli artt. 107-121 del DPR 380/2001 (ex art.6 legge 46/90) e successive modifice ed integrazione, questo progetto dell'impianto fotovoltaico è dovuto? Prima ho dovuto spendere soldi per la pratica edilizia, adesso ne devo spendere altri per il progetto ma è possibile questo?
Seconda cosa, sia il 37/08 (art.1), che il 380/01 (art. 107), che la 46/90 (art.1) parlano (o parlavano) di impianti all'interno di edifici, o delle relative pertinenze. Ne consegue che il 37/08 ora e il 380/01 e la 46/90 non sono applicabili ad impianti a terra.
Potrebbe sorgere un dubbio se l'impianto a terra è a servizio di un'abitazione. Allora il 37/08 potrebbe essere applicabile. Ma comunque, con impianto sotto i 6 kW, con abitazione inferiore a 400 mq e, se non si rientra negli altri casi previsti dall'art. 5, il progetto lo fa direttamente il responsabile tecnico dell'azienda installatrice dell'impianto fotovoltaico.
Comunque, indipendentemente dal 37/08, per ottenere gli incentivi del Conto Energia, è necessario sempre e comunque un progetto dell'impianto redatto da un professionista abilitato.
Saluti.
Federico
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Originariamente inviato da IngMassimo Visualizza il messaggioDico anche io la mia:
una struttura e vicino dei cavi in doppio isolamento.
La struttura non è una massa e la messa a terra di qualcosa che massa non è ........non è vietata ma nemmeno obbligata.
Io la evito perchè costa ed attira i fulmini più di prima..........e sono a norma (credo).
Devi misurare la resistenza verso terra della struttura (e magari fare la misura solo dopo averla abbondantemente innaffiato sia la struttura che il terreno circostante).
Solo tale misura potrà dirti se deve esser collegata equipotenzialmente o meno.
E di tale misura, dopo averla fatta, sarà bene prender nota e citarla sulla relazione tecnica che giustifichi il mancato collegamento a terra.
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Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggioSul fatto che sia a norma o meno... dipende.
Devi misurare la resistenza verso terra della struttura (e magari fare la misura solo dopo averla abbondantemente innaffiato sia la struttura che il terreno circostante).
Solo tale misura potrà dirti se deve esser collegata equipotenzialmente o meno.
E di tale misura, dopo averla fatta, sarà bene prender nota e citarla sulla relazione tecnica che giustifichi il mancato collegamento a terra.
Io la CEI 64-8.
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Originariamente inviato da IngMassimo Visualizza il messaggioQuale normativa stai applicando tu ?
Io la CEI 64-8.
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Ciao Archimede,
interressante la tua interpretazione: non ci avevo pensato.
Mi sono documentato e mi trovo abbastanza d'accordo anche se un pò frastornato dal nuovo punto di vista.
Dando un occhiata in giro ho visto che sul libro TNE sul FV pag 108 c'e' una osservazione che tende ad interpretare le masse di cui si parlava come non estraee.
Mi piacerebbe capire come ragionano gli autori per uniformare tutte le opinioni in merito siano esse concordi o contrarie:
In particolare si dice:
"In genere non sono da considerare masse estranee i supporti metallici dei moduli montati sul tetto, poichè la loro terra naturale non può essere indipendente da quella dell' edificio alla quale sono collegate le masse."
Che si intenda con "terra naturale" oppure con "indipendenza" davvero non mi è chiaro.
Non mi è chiaro nemmeno come conciliare questa visione delle cose con quella che, non a sproposito, proponi tu.
Parliamone per capire tutti meglio.
Saluti
Massimo
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Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggioEmbeh?!?
Scusa, ma il ragionamento non sta in piedi... è come dire che il differnziale non serve perchè tanto, se è rotto, non scatta...
L'impianto di terra ovviamente DEVE funzionare. E, trattandosi solo di un cavo e di un dispersore, mi risulta difficile credere che si possa guastare...
In questi casi il rischio per le persone sarebbe molto più alto con un collegamento a terra della struttura che senza.
Peggio ancora se consideriamo anche che il rischio di fulminazione sulla struttura aumenta.
Inoltre penso che il circuito di rilevamento delle dispersioni interno all'inverter sia abbastanza sensibile da rilevarla anche se la struttura non è collegata a terra (esiste sempre una dispersione anche se minima), bisognerebbe verificare. E cmq se la dispersione è reale, la si rivelerebbe anche indirettamente dai dati dell'inverter.
Considerando quanto sopra, direi che per gli impianti FV in cui le strutture sono accessibili solo per manutenzione, la "protezione" di terra possa rivelarsi controproducente.
Ciao,
Eubrun
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Originariamente inviato da IngMassimo Visualizza il messaggioScusa Federico,
in che senso il DPR 380 del 2001 non è applicabile ?
Il DPR 380 del 2001 è il testo unico sull'edilizia.
Saluti
Massimo
Saluti.
Federico
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Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggioNel senso che per gli impianti è superato dal D.M. 37/08.
Saluti.
Federico
il testo unico sull'edilizia a me risulta in vigore ed ha poca attinenza con il DM37/08.
Il primo si occupa di procedure autorizzative in campo edilizio ed il secondo della normativa sugli impianti. Sono entrambi in vigore con competenze diverse.
ciao
Massimo
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Originariamente inviato da IngMassimo Visualizza il messaggioCiao Federico,
il testo unico sull'edilizia a me risulta in vigore ed ha poca attinenza con il DM37/08.
Il primo si occupa di procedure autorizzative in campo edilizio ed il secondo della normativa sugli impianti. Sono entrambi in vigore con competenze diverse.
ciao
Massimo
Saluti.
Federico
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Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggioCerco di spiegarmi meglio. Il testo unico sull'edilizia è in vigore, tranne la parte relativa alle norme sulla sicurezza degli impianti(articoli da 107 a 121) che, in base alla legge 17/07 è stata automaticamente abrogata a decorrere dall'entrata in vigore del 37/08.
Saluti.
Federico
Ciao
Massimo
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