Inizio una nuova discussione sui i criteri di dimensionamento dell' inverter. Leggendo i vari post ho notato filosofie diverse esempio Recoplan. La Guida Blu dice che nel nord (pag 159) si scelgono con una potenza max in ingresso del 90/95% della potenza nominale dell' inverter.Voi che ne dite? o meglio nei due casi limiti 19.9kWp e 49.9kWp voi quanti inverter e di che potenza mettete?
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
Criteri di scelta e di dimensionamento dell' inverter
Comprimi
X
-
Infatti non ho capito perché recoplan sostiene di sovradimensionarli.
Se il costruttore mi da una potenza definita es. da 1800 a 2400 Wp, io lo monto in un impianto che in condizioni di cella di 10° circa, il campo mi dia al massimo 2200-2300 Wp.
Attendiamo altri commenti.RILASSATEVI...... : http://it.youtube.com/user/lucabonfi
-
Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioInizio una nuova discussione sui i criteri di dimensionamento dell' inverter. Leggendo i vari post ho notato filosofie diverse esempio Recoplan. La Guida Blu dice che nel nord (pag 159) si scelgono con una potenza max in ingresso del 90/95% della potenza nominale dell' inverter.Voi che ne dite? o meglio nei due casi limiti 19.9kWp e 49.9kWp voi quanti inverter e di che potenza mettete?
il principio è proprio quello di far lavorare l'inverter con la massima efficienza per cui, effettivamente, optando per un inverter sovradimensionato in siti caratterizzati da scarso soleggiamento e/o esposizione non ottimale si rischia, su base annua, di aver prodotto meno di quanto potrebbe produrre un inverter leggermente sottodimensionato; la sensazione di utilizzare inverter sovradimensionati scaturisce dal fatto che sicuramente l'inverter così dimensionato nei periodi più "caldi" non "taglierà la potenza" e quindi si avranno picchi maggiori di produzione, di contro però, nel resto dell'anno l'inverter lavorerà con scarse efficienze!
In altre parole occorre sempre fare il conteggio, su base annua, della producibilità dell'impianto, infischiandosene della potenza massima raggiunta.
Spero di essere stato chiaro ma vado di corsa!!!
Ciao,
Antonio Vincenti
Commenta
-
Originariamente inviato da Antonio Vincenti Visualizza il messaggioIn altre parole occorre sempre fare il conteggio, su base annua, della producibilità dell'impianto, infischiandosene della potenza massima raggiunta.
Dal tuo post capisco che qui da noi in sicilia conviene sovradimensionarlo un pò. Di quanto?RILASSATEVI...... : http://it.youtube.com/user/lucabonfi
Commenta
-
Originariamente inviato da riccobo Visualizza il messaggioPerché dovremmo infischiarcene della potenza massima raggiunta?
Alla fine della giostra ciò che conta è la producibilità non la potenza massima raggiunta da un impianto!
Originariamente inviato da riccobo Visualizza il messaggioDal tuo post capisco che qui da noi in sicilia conviene sovradimensionarlo un pò. Di quanto?
Cordiali saluti,
Antonio Vincenti
Commenta
-
Ok grazie della risposta, posso chiederti per tipologia di inverter cosa intendi?RILASSATEVI...... : http://it.youtube.com/user/lucabonfi
Commenta
-
Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioInizio una nuova discussione sui i criteri di dimensionamento dell' inverter. Leggendo i vari post ho notato filosofie diverse esempio Recoplan. La Guida Blu dice che nel nord (pag 159) si scelgono con una potenza max in ingresso del 90/95% della potenza nominale dell' inverter.Voi che ne dite? o meglio nei due casi limiti 19.9kWp e 49.9kWp voi quanti inverter e di che potenza mettete?Neofita con grandi desiderio di imparare
Commenta
-
Premesso he io non ho questo libro per cui se publichi la pagina ti ringrazio..
Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioLa Guida Blu dice che nel nord (pag 159) si scelgono con una potenza max in ingresso del 90/95% della potenza nominale dell' inverter.
Originariamente inviato da riccobo Visualizza il messaggio...sostiene di sovradimensionarli.
Se il costruttore mi da una potenza definita es. da 1800 a 2400 Wp, io lo monto in un impianto che in condizioni di cella di 10° circa, il campo mi dia al massimo 2200-2300 Wp.
Originariamente inviato da Antonio Vincenti Visualizza il messaggioil principio è proprio quello di far lavorare l'inverter con la massima efficienza concordo per cui, effettivamente, optando per un inverter sovradimensionato in siti caratterizzati da scarso soleggiamento e/o esposizione non ottimale si rischia ... leggete i miei interventi : io non ho mai considerato condizioni NON OTTIMALI
... nel resto dell'anno l'inverter lavorerà con scarse efficienze!Perchè mai ? oggi la curva tipica del rendimento di un inverter ha il picco tra il 30% e il 75% della potenza....
alcuni produttori di inverter BARANO sulla effettiva potenza degli inverter... ad esempio una ditta estera per un inverter che immette in rete al massimo 2,750W ca consiglia un impianto con una potenza massima di 3300Wstc per di più citando in MODO INAPROPRIATO uno studio di un prestigioso istituto di ricerca .
Perche tutto ciò semplicemente per risparmiare 4 soldi nell'inverter ed avere un impianto che ... rende poco !
----
comunque per avere maggiori info leggete questo vecchio post
Ciao da Recoplan
Commenta
-
Originariamente inviato da recoplan Visualizza il messaggioIo noto un malcostume :
alcuni produttori di inverter BARANO sulla effettiva potenza degli inverter... ad esempio una ditta estera per un inverter che immette in rete al massimo 2,750W ca consiglia un impianto con una potenza massima di 3300Wstc ........
Ora (a parte il fatto che ciò mi infastidisce un po' perchè certe valutazioni preferisco farle da me), se si va a far due conti spesso ci si accorge che già per potenze (di impianto) più basse di quella massima consigliata l'inverter si troverebbe in condizione di saturazione per lunghi periodi nell'arco di un anno.
Non so però se si possa parlare di "barare".
La mia spiegazione è che di catalogo ne fanno uno, e non può andar bene contemporaneamente in Italia e in Germania e in Finlandia...
Andrebbe benissimo invece se si limitassero a fornire con precisione le caratteristiche in ingresso e uscita dell'inverter!
Commenta
-
Ciao Antonio, è un piacere risentirti sul forum. Con il mio post volevo sentire un pò di pareri (possibilmente dettati dall' esperienza) sui criteri di scelta degli inverter.
Fatti salvi i controlli sulle tensioni e/o correnti c'è il vecchio nodo da sciogliere:
esempio pratico: ho uno Sma Sb 2500-IT Potenza ccmax 2700W Pcamax 2500W
Bene come scelgo la potenza di picco del mio campo fotovoltaico?
Quanto varrà il rapporto tra Potenza ccmax inverter / Potenza fotovoltaico di picco ?
PS Che bel regalo ci ha fatto il Palermo con la Juve ...
Commenta
-
codice HTML:Ciao Antonio, è un piacere risentirti sul forum. Con il mio post volevo sentire un pò di pareri (possibilmente dettati dall' esperienza) sui criteri di scelta degli inverter. Fatti salvi i controlli sulle tensioni e/o correnti c'è il vecchio nodo da sciogliere: esempio pratico: ho uno Sma Sb 2500-IT Potenza ccmax 2700W Pcamax 2500W Bene come scelgo la potenza di picco del mio campo fotovoltaico? Quanto varrà il rapporto tra Potenza ccmax inverter / Potenza fotovoltaico di picco ?
da Zuccaro:
Pmaxcc consigliata: 2700W
Pmax cc: -20% Pmaxcc consigliata: 2160W
da Guida Blu: (non ce l'ho leggo dal post)
Pnom.ac: 2300W
Pmax cc: 95% Pnom.ac : 2185W
fatti salvi i controlli su tensione & corrente, la potenza di picco in CC io la sceglierei di 2100-2200 allora.Il rapporto Pmaxcc/Pfot= 2700/2200=1,22.
Aspetto commenti.
ciao
Commenta
-
Per Doge1784 , se ti avvicini al fotovoltaico ti consiglio essenzialmente 3 libri
1) Sistemi fotovoltaici ed. Flaccovio di A. Vicenti semplice ed efficace.
2)Sistemi fotovoltaici di A. Caffarelli (quello con la copertina rossa) è un pò più complesso , ma ha esempi e schemi di impianti realizzati.
3) Fotovoltaico Guida blu.ed TNE è completo di tutti i riferimenti legislativi.
Secondo me questi 3 libri non possono mancare nella biblioteca di un progettista fotovoltaico!
Commenta
-
Per Paolo (Recoplan) questa è la pagina della Guida TNE
Ciao LeoFile allegati
Commenta
-
Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioPer Paolo (Recoplan) questa è la pagina della Guida TNE
Ciao Leo
Nella nota 1 a fondo pagina è scritto testualmente:
"Se la potenza in ingresso supera la potenza massima consentita dall'inverter, questo dissipa in calore la potenza eccedente."
Questo non è assolutamente vero: se così fosse, l'inverter diventerebbe una stufa.
Per contenere dimensioni e COSTI la struttura dissipativa dell'inverter viene normalmente dimensionata allo stretto necessario per garantire che la potenza dissipata dai suoi componenti interni durante la trasformazione dell'energia causi un salto termico, rispetto all'ambiente (tipicamente considerato al max 40/45 °C), tale da non portare gli stessi componenti oltre la temperatura di rottura.
Il concetto è abbastanza semplice (il calcolo preciso invece normalmente è un vero bordello...): l'inverter ha potenza massima di uscita (AC) Pac_max, ha rendimento n, quindi la potenza che lui dissipa P_inv è al massimo:
P_inv = Pac_max * (1-n)
e la temperatura T raggiunta dai componenti è:
T = Tamb + Pinv * Rt
dove Tamb è temperatura ambiente e Rt è la resistenza termica del dissipatore.
Quindi, se l'eccesso di energia in ingresso venisse dissipato direttamente dall'inverter in calore, si potrebbero avere tre situazioni:
1) l'energia eccedente dissipata in calore causa un aumento di temperatura sopportabile dall'inverter, il che vuol dire che i dissipatori erano sovradimensionati rispetto alle reali esigenze e quindi è stato fatto pagare + alluminio/ferro/ventole (nessuno regala niente, specialmente di questi tempi e specialmente con la concorrenza che c'e' in giro).
2) l'aumento di temperatura va oltre la soglia sopportabile dai componenti dell'inverter ma chi l'ha progettato ha fatto bene il suo lavoro e quindi l'inverter va in blocco (fino a quando la temperatura scende o fino a quando qualcuno lo riabilita manualmente).
3) l'aumento di temperatura va oltre la soglia sopportabile dai componenti dell'inverter e uno di questi si rompe (R.I.P).
Quello che succede è ben diverso e abbastanza più furbo: nessuno obbliga l'inverter a trasformare tutta l'energia che ha in ingresso.
Si deve pensare all'energia lato DC solo come energia "potenzialmente disponibile" e di fatto è l'inverter stesso che decide quanta di questa energia trasferire in uscita e lo fa tramite il regolatore MPPT che normalmente (letteralmente) insegue il punto di massima potenza ma se serve può essere "bloccato" a lavorare in qualsiasi punto ed in particolare, in questo caso, viene bloccato nel punto in cui la potenza di ingresso Pdc_max è quella necessaria a generare la massima potenza di uscita:
Pdc_max = Pac_max / n
L'energia eventualmente in eccesso che non viene trasferita in uscita resta nei moduli... ossia sono i moduli stessi che la dissipano in calore: questo non è un problema perchè già normalmente disperdono dal 80 al 90% dell'energia che ricevono dal sole (e possono anche dissipare il 100% dell'energia ricevuta senza alcun problema).
Tornando all'argomento del thread, la Pdc_max calcolata sopra è la massima potenza lato DC che l'inverter può trasferire in uscita.
Quindi il campo FV va dimensionato su questo valore o meglio il contrario: l'inverter andrebbe dimensionato a partire dalla Pdc che il campo FV può generare.
Il problema è che la potenza generata dal campo varia in base a molti fattori (tanto per fermarsi ai principali: irraggiamento, disposizione/orientamento pannelli, temperatura) e la Pn dei moduli a STC è solo un dato di riferimento. Non ci può essere una risposta o una regola fissa unica e valevole in tutte le situazioni: bisogna valutare caso per caso per capire quanto e quanto spesso ci si scosta dalle condizioni STC, ed in base a questo decidere se in un certo impianto conviene sovra o sotto dimensionare un inverter e di quanto.
In questo sono di aiuto i programmi di simulazione (uno su tutti, tanto per non fare nomi, PVSYST) che permettono di valutare in tempi brevissimi la producibilità di un impianto con vari scenari e/o variando diversi parametri e componenti del sistema e che soprattuto tengono conto anche di comportamenti non lineari (come il rendimento dell'inverter).
Perchè alla fine conta solamente quanti kWh si riescono a spremere in un anno.Gianfranco
---------------------
"Oh, Morning Sun / Before you will rise / Before you’ll come and shine again on us
Let me find, let me find, let me find / Some comfort in the night"
(Elisa - The Waves)
Commenta
-
Ha quanto ne ho capito io il rendimento massimo dell'inverter è intorno al 50-60% della potenza massima dichiarata, quindi è bene far lavorare l'inverter intorno a quei valori per la maggior parte dell'anno.RILASSATEVI...... : http://it.youtube.com/user/lucabonfi
Commenta
-
Originariamente inviato da riccobo Visualizza il messaggioHa quanto ne ho capito io il rendimento massimo dell'inverter è intorno al 50-60% della potenza massima dichiarata, quindi è bene far lavorare l'inverter intorno a quei valori per la maggior parte dell'anno.
Bisogna però sempre verificare bene i dati col particolare modello di inverter con cui si ha a che fare, perchè la curva di rendimento in funzione della potenza (quella per capirci da cui viene poi estrapolato il "rendimento europeo") dipende da come è realizzato l'inverter e purtroppo molti produttori di inverter non rendono disponibili queste curve (ne tantomeno quelle in funzione della tensione o corrente lato DC, che anche se meno significative possono dare altre indicazioni).
Tanto per fare un esempio, la SMA con l'ultima famiglia di inverter TL7-8-9000 ha ottenuto risultati eccezionali, con un rendimento costantemente sopra il 97% (con punte del 98%) lungo tutto il range di potenze, a parte quelle più basse: in questo caso si può pensare di far lavorare l'inverter su potenze mediamente più elevate (ma anche qui poi bisogna stare attenti e valutare bene quanto margine tenere, perchè poi questi inverter tagliano di brutto la potenza sopra il valore nominale, non c'e' nessun margine di sovraccarico).Gianfranco
---------------------
"Oh, Morning Sun / Before you will rise / Before you’ll come and shine again on us
Let me find, let me find, let me find / Some comfort in the night"
(Elisa - The Waves)
Commenta
-
Ciao MicroDruid
Con il mio post volevo sentire un pò di pareri pratici (possibilmente dettati dall' esperienza) sui criteri di scelta degli inverter.
Fatti salvi i controlli sulle tensioni e/o correnti c'è il vecchio nodo da sciogliere:
esempio pratico:
Sono a Torino azimuth 0° inclinazione 30° nessuna ombra
ho uno Sma Sb 2500-IT Potenza ccmax 2700W Pcamax 2500W
Bene come scelgo la potenza di picco del mio campo fotovoltaico?
Quanto varrà il rapporto tra Potenza ccmax inverter / Potenza fotovoltaico di picco ?
LUCABOS dice fatti salvi i controlli su tensione & corrente, la potenza di picco in CC io la sceglierei di 2100-2200 allora.Il rapporto Pmaxcc/Pfot= 2700/2200=1,22.
E tu?
Commenta
-
Basta avere il grafico del rendimento dell'inverter e vedere in quale range di potenza lavora bene.RILASSATEVI...... : http://it.youtube.com/user/lucabonfi
Commenta
-
Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioCiao MicroDruid
Sono a Torino azimuth 0° inclinazione 30° nessuna ombra
ho uno Sma Sb 2500-IT Potenza ccmax 2700W Pcamax 2500W
Bene come scelgo la potenza di picco del mio campo fotovoltaico?
Quanto varrà il rapporto tra Potenza ccmax inverter / Potenza fotovoltaico di picco ?E tu?
Ma avresti un risultato paragonabile in termini di efficienza complessiva (ovviamente non in termini di produzione) anche con un campo di soli 2.1 kWp.
Dovessi scegliere io, scarterei comunque il 3 kWp perchè "impicca" un po' troppo l'inverter che molto probabilmente non durerebbe 20 anni, ma nemmeno 10.
Il 2.1 è decisamente un valore di rispetto per l'inverter, ma secondo me in questo caso un buon compromesso potrebbe essere proprio tra i 2500 e i 2700.
Solo che, ti faccio notare, forse stai inquadrando il problema dalla prospettiva "sbagliata" (quantomeno da una prospettiva inconsueta).
Per farti una analogia automobilistica è come se avessi detto: "ho un treno di pneumatici Pirelli P-Zero 205/50R17, voi su che macchina li montereste?"
Ovviamente di solito si parte dalla macchina e poi si scelgono gli pneumatici più adeguati alle caratteristiche/prestazioni dell'auto ed all'uso che se ne vuole fare.
Dovendo dimensionare un impianto FV ed i suoi componenti, direi che è più logico partire dal campo, inizialmente dimensionato in base ai kWp necessari a produrre un tot di KWh (con l'obiettivo di coprire i consumi) oppure in base ai kWp che fisicamente si riesce a far stare nella superficie a disposizione (con l'obiettivo di massimizzare la produzione).
Una volta individuato il campo, ci si pone la domanda: che inverter è meglio abbinare a questo campo?
E si seglie tra i vari modelli possibili, considerando quanto un modello sia sovra/sottodimensionato rispetto al campo, il suo costo e ovviamente la produttività annuale stimata.
Ossia, se ho ad esempio un campo da 2.9 kWp a torino azimuth 0° tilt 30°, scelgo l'sb2500 o il 3300?
Vanno bene entrambi, con un leggero vantaggio del 3300. Se devo scegliere io scelgo il 3300, pur conscio del fatto che pagherò di più per non avere gran che in più (però durerà sicuramente molto più del 2500...)
Se non devo decidere io e/o ci sono diversi pro e contro, faccio scegliere a chi caccia i soldi spiegando ovviamente vantaggi e svantaggi di entrambe le scelte.Gianfranco
---------------------
"Oh, Morning Sun / Before you will rise / Before you’ll come and shine again on us
Let me find, let me find, let me find / Some comfort in the night"
(Elisa - The Waves)
Commenta
-
Ciao Gianfranco, grazie per la tua risposta. La mia richiesta era per fare un pò di brainstorming sui diversi criteri di scelta dell' inverter. In modo particolare mi ha colpito il
rapporto tra Potenza ccmax inverter / Potenza fotovoltaico di picco .E le variazioni tra nord e sud. Nella Guida blu ci sono due esempi:
1) Roma 3200/2940 =1.088
2)Torino 8250/8160 =1,011
E' chiaro che il nostro obbiettivo è produrre + energia possibile , a Torino lavoro con un indice =1 (tiro per il collo l' inverter) a Roma devo avere un indice maggiore ?
Mi piacerebbe sentire Paolo (Recoplan) e altri ancora dire la loro.
Commenta
-
Originariamente inviato da microdruid Visualizza il messaggioMi permetto di far notare una *imprecisione* presente nella pagina della Guida TNE ...Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioNella Guida blu ci sono due esempi
Questo nulla toglie alla validità di Tuttonormel ed alla professionalità di Vito Carrescia , incentrata sulla applicazione delle norme e sulla sicurezza degli impianti !
ciao da Recoplan
Commenta
-
Ciao Leo
Orientativamente le tue considerazioni finali possono essere valide, così come sono quotabilissime quelle di microdruid.
Però non puoi attenderti dei numeri, perchè non avrebbe senso.
Ovviamente non sono d'accordo con la sceta di Lucabos, che forse era solo una provocazione, in quanto l'inverter sarebbe esageratamente sovradimensionato.
In ogni caso si tratta di una scelta da fare avendo perfetta conoscenza di tutte e le variabili che entrano in gioco, quindi relativamente ai moduli, allo stesso inverter, e alle caratteristiche del campo, nonchè quelle climatiche della località.
Io per esempio sto al sud e in una zona con una notevole ventosità, perciò se in aggiunta devo usare dei moduli che hanno anche una bassa sensibilità all'aumento di temperatura ne tengo conto.
Poi è ovvio che nella pratica cerchi di trovare il compromesso migliore, anche facendo i conti con le taglie di inverter esistenti, e non sempre sei soddisfatto al 100% della combinazione finale, diciamo che ti accontenti di quella che ritieni migliore.
In ogni caso, se si vuole, si può sempre fare (come esercizietto ma anche come verifica preliminare) un calcolo approssimativo della potenza netta in ingresso nell'inverter: ciò che serve, oltre alle caratteristiche dei moduli e dell'impianto (ipotizzando una perdita lato CC plausibile), sono l'irraggiamento e la temperatura ambiente.
Si tratta in fin dei conti di scrivere una formuletta e poi ci si può sbizzarrire a variare le coppie Irraggiamento/Tamb e vedere cosa ne vien fuori!
Fatto ciò il gioco consiste nel valutare quali sono queste coppie che mi porterebbero l'inverter in saturazione. E a questo punto si tratta di valutare quante volte all'anno potrebbero verificarsi queste condizioni "critiche" (ammesso che si possano verificare) per il mio impianto.
Se si fa un lavoro del genere probabilmente i rischi di toppare clamorosamente diminuiscono!
Commenta
-
Ho appena letto una bellissima relazione su un impianto fotovoltaico , realizzato in Svizzera a Reazzino-Cugnasco di 103,7kWp Hanno montato 3 inverter da 33kW (nominali)cadauno Negli anni di monitoraggio l' impianto nON ha mai superato la soglia dell' 80% di produzione. Ne segue che nella Svizzera conviene montare inverter all' 80% della potenza nominale dell' impianto FV
Commenta
-
E in Sicilia?
Chiedo a Recoplan di cosa ne pensa di quello che ho detto precedentemente:
"Ha quanto ne ho capito io il rendimento massimo dell'inverter è intorno al 50-60% della potenza massima dichiarata, quindi è bene far lavorare l'inverter intorno a quei valori per la maggior parte dell'anno."
Puoi dirmi se ho capito bene?RILASSATEVI...... : http://it.youtube.com/user/lucabonfi
Commenta
-
Originariamente inviato da Leo1 Visualizza il messaggioPer Doge1784 , se ti avvicini al fotovoltaico ti consiglio essenzialmente 3 libri
1) Sistemi fotovoltaici ed. Flaccovio di A. Vicenti semplice ed efficace.
2)Sistemi fotovoltaici di A. Caffarelli (quello con la copertina rossa) è un pò più complesso , ma ha esempi e schemi di impianti realizzati.
3) Fotovoltaico Guida blu.ed TNE è completo di tutti i riferimenti legislativi.
Secondo me questi 3 libri non possono mancare nella biblioteca di un progettista fotovoltaico!Neofita con grandi desiderio di imparare
Commenta
Commenta