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Producibilità film sottile vs. mono/policristallino

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  • Producibilità film sottile vs. mono/policristallino

    Sapete dirmi come valutare tecnicamente la maggiore producibilità di un modulo a film sottile vs quelli mono/poli cristallini?

    mi spiego meglio:

    se utilizzo da web PVGIS e inserisco un azimuth EST o OVEST, e tilt 30, quindi orientamento non ottimale, mi aspetto una differente producibilità, a parità di KWp, tra i moduli con differente tecnologia (film/cristallino). In particolare mi aspetterei un dato di producibilità del film sottile maggiore di 10-15% rispetto al poli. Invece da PVGIS ottengo gli stessi valori.

    Mi aiutate a capire?

    grazie
    maunkt

  • #2
    Anche io sono nella tua stessa situazione, tutti parlano di una produzione più alta su base annua del film sottile.
    RILASSATEVI...... : http://it.youtube.com/user/lucabonfi

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    • #3
      Sto valutando anch'io la questione della producibilità dell'amorfo.. inoltre mi sto chiedendo questo: in caso di tetto curvo con esposizione Est-Ovest da ricoprire con moduli amorfi, come inserire correttamente i dati di inclinazione e orientamento?

      Cioè avrò mezza copertura esposta a -90° (est) e l'altra mezza a +90° (ovest)...

      Voi come fate?

      grazie

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      • #4
        Se la copertura è molto grande io la dividerei in campi con orientamento "omogeneo" e calcolerei la produzione per ciascun orientamento (ovviamente ciascun campo avrà un ingresso a MPPT indipendente). Viceversa avrai perdite per disaccoppiamento molto elevate rispetto alla produzione stimata per l'orientamento medio del campo.
        GIULIANO
        _____________
        ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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        • #5
          Originariamente inviato da riccobo Visualizza il messaggio
          Anche io sono nella tua stessa situazione, tutti parlano di una produzione più alta su base annua del film sottile.
          hanno aggiornato i dati del PVG,
          quindi si ha una ufficialità per una maggior produzione di circa il 3%, poi scrivono CIS e bisognerebbe capire se contempla l'amorfo.. in ogni caso il primo anno si avrebbe una produzione maggiore al 10%.
          Ciao
          Sorridi e tendi la mano..

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          • #6
            Ribadisco il concetto che mi frena nell'utilizzare l'amorfo che certamente consente una producibilità di qualche punto % maggiore rispetto ai vari cristallini.
            20 anni di esposizione ambientale sono lunghi anche per i mono o i poli che però ci sono già stati su vasta scala e in diverse condizioni per circa 30 adesso.

            Nelle celle in amorfo per il loro piccolissimo spessore di materiale attivo non è possibile ancora eseguire saldature. le celle tra loro si collegano attraverso colle conduttrici o impasti di materiali collosi contenenti argento.

            le bandelle di collegamento sono di rame, i contatti sulle celle di argento

            in pieno sole il rame delle bandelle si allunga molto di più dell'argento creando tensioni elevate a saldature (dei cristallini) o colle o paste dei film sottili.

            Fino a che questo metodo di collegamento tra le celle non verrà migliorato, in condizioni di esposizione ottimale potrebbe valere la pena di perdere questi punti percentuali in più.
            in condizione non ottimale o molto più a nord della mia isola il problema è molto meno penalizzante.

            spero possa aiutare la riflessione. Il problema come ha detto qualcuno assai più esperto di me non è realizzare un impianto che produca un pochino di più ma che produca per più di 20 anni

            saluti

            Nicola

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