Si possono interrompere i poli di una stringa singolarmente con dei portafusibili unipolari o e sempre da preferire un bipolare in presenza di un sezionatore da continua a valle?
Perchè dovrebbero essere preferibili i bipolari ?
Non ne vedrei la necessità, visto che sempre vanno manovrati a vuoto.
O ci sono altre ragioni ?
GIULIANO
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....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.
Colgo l'occasione di queso thread per una domanda: nel mio impianto da 10kWp (2+2 stringhe) non ho il sezionamento in continua ma solo dei fusibili bipolari, e li sto usando in caso di (rara) necessità per sezionare i circuiti dc. Leggo che ciò non è corretto; perchè? devo quindi sezionare l'ac a valle degli inverter e quindi avere le stringhe a vuoto prima di sezionare la dc coi fusibili? Grazie
Spero tu abbia un sezionatore lato DC integrato nell'inverter; se così è sei a posto dal lato norma e dal lato sicurezza poichè basta sezionare sull'inverter per estrarrre i fusibili in sicurezza poichè a quel punto non sono più sotto carico.
Non ho un sezionatore vero e proprio lato DC. Però i miei fusibili bipolari sono montati su un supporto (tipo un coltello) che permette di sezionare il circuito ed eventualmente estrarli senza assolutamente toccarle i fusibili stessi. Ritenevo che questo facesse le veci del sezionatore. Sono a posto o devo montare qualche sezi0onamento di tipo particolare? Grazie
Con la DC si scherza poco, quindi le veci non le deve fare o è un sezionatore sotto-carico o non lo è...devi vedere nelle caratteristiche del sezionatore se lo certificano come tale
La variante alla CEI 64-8 di Ottobre 2008 impone alla sezione 712 l'uso di un interruttore di manovra in corrente continua.
A mio avviso la norma esagera in tal senso perche' basta aprire dal lato corrente alternata e poi successivamente aprire i sez portafusibile dal lato corrente continua.
La norma mira ad evitare che, per errore, si possa aprire i sezionatori portafusibile sotto carico con il pericolo che cio' comporta.
Sono dell'idea che le manovre di impianto debbano essere effettuate da persone competenti ad evitare di sbilanciare il compromesso tra sicurezza e costo troppo dalla parte del costo.
Inoltre, ad applicazione cieca della norma, vedo in giro molti impianti in cui e' presente il sezionatore in corrente continua ma i sezionatori portafusibili sono comunque perfettamente accessibili dalla mano inesperta cioe' nulla e' fatto per impedire che i sez portafus possano essere aperti prima dell'interruttore di manovra.
Grazie a lorenz e massimo per le competenti risposte. A questo punto, penso di dover mettere un sezionatore sulla dc, anche se non sarà praticamente mai usato e anche se comunque sarebbe possibile sezionare l'ac a valle degli inverter evitando il problema dell'apertura fusibili sotto carico (operazione peraltro da me fatta parecchie volte, con attenzione ma senza inconvenienti, durante le prove per la messa in servizio). Mi stupisce che il progettista non lo abbia previsto già in origine; forse che la normativa di metà 2008 lo consentiva? Grazie
Grazie a lorenz e massimo per le competenti risposte. A questo punto, penso di dover mettere un sezionatore sulla dc, anche se non sarà praticamente mai usato e anche se comunque sarebbe possibile sezionare l'ac a valle degli inverter evitando il problema dell'apertura fusibili sotto carico (operazione peraltro da me fatta parecchie volte, con attenzione ma senza inconvenienti, durante le prove per la messa in servizio). Mi stupisce che il progettista non lo abbia previsto già in origine; forse che la normativa di metà 2008 lo consentiva? Grazie
Esatto, la norma CEI 64-8 lo consentiva prima della variante V1 di Ottobre 2008.
Se il progetto elettrico e' stato ufficializzato prima del 1 Ottobre 2008 (mediante DIA) allora l'impianto e' a norma senza l'interruttore di manovra lato corrente continua.
Colgo l'occasione per ricordare che per accedere agli incentivi e' richiesto che il progetto sia strettamente a norma CEI; la regola d'arte non e' sufficiente.
Un impianto a regola d'arte ma non a norma CEI non e' incentivabile ed il GSE puo' rifiutare l'incentivo. E' molto importante inviare un progetto "adatto" allo scopo.
Io non concordo con questo modo di porre la questione da parte del legislatore. La regola dell'arte dovrebbe essere accettabile. A mio avviso, la mera applicazione delle norme CEI porta il bravo progettista a limitare l'espressione della propria arte professionale.
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