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dubbio amletico....

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  • dubbio amletico....

    Nella sceltga del giusto accoppiamento stringhe di pannelli e inverter occorre tener conto delle tensioni massime e minime della stringa e delle correnti non solo per non oltrepassare i limiti ma anche pre rimanere entro i valori massimi e minimi affinchè l'MPP possa lavorare correttamente.
    Ora, dato che con il tempo l'efficienza dei pannelli diminuisce, che succede alla tensione e alla corrente dei pannelli ? Non si rischia che scegliendo un inverter ottimale oggi, tra x anni quando il rendimento è sceso di una certa quota si rischi di avere anche gli inverter non in grado di lavorare in modo corretto ?
    Se l'efficienza diminuisce del 10 %, la tensione e la corrente Mpp di quanto diminuiranno ?
    Qualcuno ha qualche idea in merito ?

    Ciao

  • #2
    Normalmente è il range di tensione quello che deve essere valutato per la scelta dell'inverter. Il valore di corrente interessa solo come valore massimo e non come valore minimo.
    Perciò, a mio parere, anche ammesso (e non concesso) che nel tempo il valore della tensione decresca, l'unica criticità potrebbe essere legata alla riduzione del valore minimo di tensione per effetto della temperatura, nel caso in cui già in fase di progetto tale valore fosse già vicino o pari al valore minimo accettato dall'inverter.
    GIULIANO
    _____________
    ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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    • #3
      Suppongo che un pannello da 75 Wp che perda il 20% di efficienza possa comportari come un pannello da 60Wp; ora se dimensiono un inverter SMA 2500 con 9 stringhe da 4 pannelli in serie da 75Wp, il tutto va... ma se il pannello si comporta come uno da 60 si ha una tensione a 70 gradi inferiore alla tensione minima per l'MPP. Non solo, il rapporto della potenza nominale passa dal 103% al 125% e quindi si ha una perdita di rendimento nell'inverter.
      Se aumento il numero di pannelli per stringa posso avere dei problemi: 1) ho un calo di rendimento, dato che gli inverter hanno un rendimento superiore per tensioni di ingresso basse 2) potrei non arrivare al numero giusto di pannelli e quindi rinunciare a della potenza (es non potrò usare 36 pannelli ma 35, 7x5, lo so che perdo poco, ma di perdita si tratta) e se uso 6x6 posso avvicinarmi pericolosamente alla massima tensione supportata dall'inverter 3) pur avendo una tensione MPP al limite avrò sempre una perdita di rendimento nell'inverter
      Quindi in teoria se ho spazio per 36 pannelli, o ne uso 35 oppure devo cambiare tipo di inverter,....e pur tenendo conto di ciò, non solo ho una perdita di rendimento nei pannelli, ma anche nell'inverter..
      Il ragionamento fila o mi sono perso qualcosa ?

      Ciao

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      • #4
        Di certo una cosa: La perdita del 20% avverrà non prima di 25 anni, per cui credo che il problema potrà essere affrontato a quella data.
        Io non so dirti quanto costerà un inverter nel 2034, ma immagino che avrà molto probabilmente un rendimento superiore al 98% ed un costo inferiore a quello attuale.
        GIULIANO
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        ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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        • #5
          Be ho considerato il 20% di perdita di rendimento, ma in alcuni casi il problema potrebbe presentarsi anche dopo una perdita del 10/12%.
          Penso che in un buon dimensionamento certi fattori vanno considerati.. o no ?
          Ciao

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