Buongiorno a tutti... ho alcuni dubbi che vorrei esporre qui, sperando che un dibattito ed un confronto siano utili ad evitarmi errori...
Nell'ambito di un cantiere per il 110 avevo intenzione di andare ad installare del FTV e relativo accumulo. I calcoli esatti del dimensionamento ancora non me li hanno forniti ma oggi, incontrando il tecnico che mi dovrà disegnare la parte di impianto elettrico civile [ovvero esclusa quella dell'impianto FTV, che è in carico ad un altro tecnico] mi ha posto dei paletti che mi hanno alquanto scombussolato i piani.
La casa oggi ha due allacci, entrambi a me intestati, uno monofase da 3kW per le utenze domestiche e un altro trifase da 6kW per la pompa del pozzo e l'impianto di irrigazione [quest'ultimo probabilmente è sovradimensionato rispetto alle esigenze della pompa]. Era mia intenzione orientare l'impianto verso la trifase [chiedendo un aumento di potenza in base al dimensionamento ma ad oggi ipotizzabile in 9/10kW] questo considerando che dovrò servire due appartamenti, entrambi dotati di tutti gli elettrodomestici standard + induzione, cosi da dismettere il monofase
L'idea era quella di usare una fase per ciascun appartamento, per le alimentazioni luci e FM, la terza fase riservandola alla PDC, cosi da ottenere un sistema più o meno bilanciato.
Ma vengo al dubbio riguardante il FTV: il tecnico con cui parlavo stamattina asserisce che il dimensionamento dei pannelli DEVE essere in funzione della potenza del contatore che io richiedo, ovvero che NON potrei immettere in rete una corrente che vada oltre quello che è il mio contratto di fornitura, ovvero la potenza richiesta.
A suo dire, peraltro, i 6kW trifase già presenti dovrebbero bastare. Ora, premesso che io vorrei prelevare dalla rete il meno possibile, e questo grazie all'accumulo e al FTV, mi pareva di aver letto chiaramente che la potenza immessa non è vincolata al proprio contatore.
Non so se riesco a spiegarmi, ma provo coi numeri: se io mantenessi la potenza contrattuale agli attuali 6kW [trifase] secondo lui sarebbe inutile installare più di 6kW di pannelli FTV. Anzi, a suo dire addirittura sarebbe pericoloso perchè laddove, avendo installato p.e. 10kW di FTV, andassi ad immettere in rete [in un momento in cui non stessi consumando nulla e l'accumulo fosse pieno] una potenza superiore ai 6kW del mio contratto il gestore potrebbe distaccarmi dalla rete ed obbligarmi ad un aumento della potenza contrattuale.
A me questa cosa pare un'eresia... O meglio, mi pareva di aver letto il contrario... ero pressochè sicuro che il limite in immissione -sempre che ci sia- al massimo esiste per gli impianti monofase, ma di sicuro non per i trifase, che possono essere tranquillamente dimensionati in base alle proprio esigenze/desideri.
Ora io non è che voglio approfittare del "tanto paga lo Stato" ma pensavo, anche in ottica di una futura automobile plug in, di installare un 12/14kW di FTW con altrettanto di accumulo o qualcosina in più. Naturalmente se dovessi fare un contratto trifase da 14kW mi parrebbe assurdo, posto che le utenze di tutta casa non credo che possano andare sopra gli 8/9kW di picco di consumo, peraltro molto rari da raggiungere sporadicamente.
La domanda è: mi sono confrontato con una persona impreparata? Mi sta citando una normativa errata, o magari obsoleta e superata? Sapreste darmi un riferimento normativo da poter inviare alla sua attenzione?
Oppure sbagliavo io...
Altra domanda: mi ha parlato anche di adempimenti di legge [collaudi, controlli, manutenzioni, verifiche tecniche o altri obblighi periodici per il proprietario dell'impianto] che dovrebbero scattare sopra ad una potenza di FTV di 11,2kW... Questa cosa mi giunge nuova, mi pareva di aver letto che fossero 20kW il limite massimo per un impianto di privato, prima di incorrere in obblighi e oneri di natura complessa. Sapreste dirmi a cosa si riferiva, e quali sono gli adempimenti da effettuare per un impianto FTV, anche in base alla taglia?
Grazie a tutti della collaborazione!
Nell'ambito di un cantiere per il 110 avevo intenzione di andare ad installare del FTV e relativo accumulo. I calcoli esatti del dimensionamento ancora non me li hanno forniti ma oggi, incontrando il tecnico che mi dovrà disegnare la parte di impianto elettrico civile [ovvero esclusa quella dell'impianto FTV, che è in carico ad un altro tecnico] mi ha posto dei paletti che mi hanno alquanto scombussolato i piani.
La casa oggi ha due allacci, entrambi a me intestati, uno monofase da 3kW per le utenze domestiche e un altro trifase da 6kW per la pompa del pozzo e l'impianto di irrigazione [quest'ultimo probabilmente è sovradimensionato rispetto alle esigenze della pompa]. Era mia intenzione orientare l'impianto verso la trifase [chiedendo un aumento di potenza in base al dimensionamento ma ad oggi ipotizzabile in 9/10kW] questo considerando che dovrò servire due appartamenti, entrambi dotati di tutti gli elettrodomestici standard + induzione, cosi da dismettere il monofase
L'idea era quella di usare una fase per ciascun appartamento, per le alimentazioni luci e FM, la terza fase riservandola alla PDC, cosi da ottenere un sistema più o meno bilanciato.
Ma vengo al dubbio riguardante il FTV: il tecnico con cui parlavo stamattina asserisce che il dimensionamento dei pannelli DEVE essere in funzione della potenza del contatore che io richiedo, ovvero che NON potrei immettere in rete una corrente che vada oltre quello che è il mio contratto di fornitura, ovvero la potenza richiesta.
A suo dire, peraltro, i 6kW trifase già presenti dovrebbero bastare. Ora, premesso che io vorrei prelevare dalla rete il meno possibile, e questo grazie all'accumulo e al FTV, mi pareva di aver letto chiaramente che la potenza immessa non è vincolata al proprio contatore.
Non so se riesco a spiegarmi, ma provo coi numeri: se io mantenessi la potenza contrattuale agli attuali 6kW [trifase] secondo lui sarebbe inutile installare più di 6kW di pannelli FTV. Anzi, a suo dire addirittura sarebbe pericoloso perchè laddove, avendo installato p.e. 10kW di FTV, andassi ad immettere in rete [in un momento in cui non stessi consumando nulla e l'accumulo fosse pieno] una potenza superiore ai 6kW del mio contratto il gestore potrebbe distaccarmi dalla rete ed obbligarmi ad un aumento della potenza contrattuale.
A me questa cosa pare un'eresia... O meglio, mi pareva di aver letto il contrario... ero pressochè sicuro che il limite in immissione -sempre che ci sia- al massimo esiste per gli impianti monofase, ma di sicuro non per i trifase, che possono essere tranquillamente dimensionati in base alle proprio esigenze/desideri.
Ora io non è che voglio approfittare del "tanto paga lo Stato" ma pensavo, anche in ottica di una futura automobile plug in, di installare un 12/14kW di FTW con altrettanto di accumulo o qualcosina in più. Naturalmente se dovessi fare un contratto trifase da 14kW mi parrebbe assurdo, posto che le utenze di tutta casa non credo che possano andare sopra gli 8/9kW di picco di consumo, peraltro molto rari da raggiungere sporadicamente.
La domanda è: mi sono confrontato con una persona impreparata? Mi sta citando una normativa errata, o magari obsoleta e superata? Sapreste darmi un riferimento normativo da poter inviare alla sua attenzione?
Oppure sbagliavo io...
Altra domanda: mi ha parlato anche di adempimenti di legge [collaudi, controlli, manutenzioni, verifiche tecniche o altri obblighi periodici per il proprietario dell'impianto] che dovrebbero scattare sopra ad una potenza di FTV di 11,2kW... Questa cosa mi giunge nuova, mi pareva di aver letto che fossero 20kW il limite massimo per un impianto di privato, prima di incorrere in obblighi e oneri di natura complessa. Sapreste dirmi a cosa si riferiva, e quali sono gli adempimenti da effettuare per un impianto FTV, anche in base alla taglia?
Grazie a tutti della collaborazione!
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