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Buonasera, apro questa nuova discussione per chiedere un parere tecnico su come poter realizzare un nuovo impianto fotovoltaico in una casa già dotata di 2 impianti fotovoltaici.
Attualmente in casa abbiamo un impianto fotovoltaico da 3,96 kW del 2008 orientato a Sud-Est, con conto energia e uno da 2 kW del 2016 orientato a Sud-Ovest.
Nel prossimo futuro i consumi elettrici sono destinati ad aumentare, a causa dell’acquisto di una seconda autovettura elettrica, la prima è stata acquistata due anni fa mentre la seconda è in arrivo.
Il consumo elettrico annuale è attorno ai 7000 kWh, siamo in 5 persone, con un autoconsumo di circa 50% (prima dell’acquisto della vettura elettrica e di una pompa di calore per il riscaldamento dell’acqua sanitaria l’autoconsumo era solo del 30%).
Abbiamo a disposizione un tetto piano di 70 m2 e una tettoia di 50 m2 orientata a sud dove poter installare un nuovo impianto fotovoltaico indipendente dagli altri due esistenti. Su queste due superfici potrei installare altri pannelli fotovoltaici per un massimo di 10 o 12 kW. Queste due superfici sono a circa 50 metri di distanza dai due impianti fotovoltaici esistenti e dal contatore.
Sono al corrente che oltre ai 6 kW si deve passare da un contatore monofase ad uno trifase, volevo capire meglio cosa comporta.
Al momento non ho nessun carico trifase in casa, forse in futuro potrebbe essere utile avere la trifase per caricare più rapidamente le autovetture elettriche, con una colonnina di ricarica a 380 V. Finora per la ricarica abbiamo utilizzato solo la normale Schuko con 2,3 kW, 10 Ampere, con conseguenti lunghi tempi di ricarica.
Se collegassi al nuovo contatore un inverter da 10 kW trifase del nuovo impianto e gli altri due inverter monofase ciascuno su una fase distinta, ci sarebbe uno sbilanciamento, è una cosa consentita? Oppure è un problema?
Attualmente in casa abbiamo un impianto fotovoltaico da 3,96 kW del 2008 orientato a Sud-Est, con conto energia e uno da 2 kW del 2016 orientato a Sud-Ovest.
Nel prossimo futuro i consumi elettrici sono destinati ad aumentare, a causa dell’acquisto di una seconda autovettura elettrica, la prima è stata acquistata due anni fa mentre la seconda è in arrivo.
Il consumo elettrico annuale è attorno ai 7000 kWh, siamo in 5 persone, con un autoconsumo di circa 50% (prima dell’acquisto della vettura elettrica e di una pompa di calore per il riscaldamento dell’acqua sanitaria l’autoconsumo era solo del 30%).
Abbiamo a disposizione un tetto piano di 70 m2 e una tettoia di 50 m2 orientata a sud dove poter installare un nuovo impianto fotovoltaico indipendente dagli altri due esistenti. Su queste due superfici potrei installare altri pannelli fotovoltaici per un massimo di 10 o 12 kW. Queste due superfici sono a circa 50 metri di distanza dai due impianti fotovoltaici esistenti e dal contatore.
Sono al corrente che oltre ai 6 kW si deve passare da un contatore monofase ad uno trifase, volevo capire meglio cosa comporta.
Al momento non ho nessun carico trifase in casa, forse in futuro potrebbe essere utile avere la trifase per caricare più rapidamente le autovetture elettriche, con una colonnina di ricarica a 380 V. Finora per la ricarica abbiamo utilizzato solo la normale Schuko con 2,3 kW, 10 Ampere, con conseguenti lunghi tempi di ricarica.
Se collegassi al nuovo contatore un inverter da 10 kW trifase del nuovo impianto e gli altri due inverter monofase ciascuno su una fase distinta, ci sarebbe uno sbilanciamento, è una cosa consentita? Oppure è un problema?