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Parallelo imp. fotovoltaico e gruppo elettrogeno

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  • Parallelo imp. fotovoltaico e gruppo elettrogeno

    Salve, premetto che sono nuovo nel forum e quindi scusatemi se sto postando in una sezione sbagliata.

    In un edificio dove normalmente facciamo manutenzione e dove è installa to un gruppo elettrogeno di emergenza da 630KVA il cliente ha fatto installare un impianto fotovoltaico, chi ha realizzato l'impianto fotovoltaico ha allacciato lo stesso nella sezione privilegiata.

    Normalmente il fotovoltaico funziona in parallelo con ENEL, ma in caso di mancanza rete e l'entrata in funzione del gruppo elettrogeno si ha il parallelo tra G.E. e l'impianto fotovoltaico. Secondo il mio avviso questo non è corretto.

    Probabilmente finche la potenza delle utenze è superiore alla potenza delle fotovoltaico non ci sono "grossi" problemi, ma si possono verificare situazioni in cui la corrente prodotta dal fotovoltaico sia superiore a quella assorbita dalle utenze? e in questo caso cosa succede?

    Oltre al fatto che penso ci siano dei problemi con il GSE in quanto l'impianto fotovoltaico in alcune situazioni (vedi mancanza rete ENEL) si troverebbe a funzionare ad isola.


    Ringraziandovi finora un saluto a tutti e complimenti per l'ottimo forum.
    Ciao

  • #2
    Per funzionare in parallelo con l'Enel il singolo inverter, o per potenze maggiori di 20kW, il campo fv, deve essere dotato di un dispotivo di interfaccia che escluda il funzionamento del campo sul lato c.a.
    Quindi in mancanza di alimentazione dalla rete elettrica il campo fv non deve poter funzionare.

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    • #3
      scusami nel post precedente non l'ho specificato: l'impianto realizzato è da 40Kwp suddiviso su un totale di 9 inverter e quindi, giustamente, c'è il dispositivo esterno d'interfaccia.

      alla mancanza ENEL l'interfaccia esclude il funzionamento del campo fotovoltaico lato c.a., ma in questo caso l'impianto è stato allacciato a valle della commutazione rete-gruppo elettrogeno, mi chiedo cosa succeda quando l'interfaccia rileva la tensione (in questo caso generata dal G.E.)?
      penso che l'interfaccia rinserica il campo fotovoltaico, con le problematiche descritte precedentemente!!!!!

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      • #4
        Originariamente inviato da marcov70 Visualizza il messaggio
        .......chi ha realizzato l'impianto fotovoltaico ha allacciato lo stesso nella sezione privilegiata......
        Ha fatto bene
        Originariamente inviato da marcov70 Visualizza il messaggio
        .......Probabilmente finche la potenza delle utenze è superiore alla potenza delle fotovoltaico non ci sono "grossi" problemi, ma si possono verificare situazioni in cui la corrente prodotta dal fotovoltaico sia superiore a quella assorbita dalle utenze? e in questo caso cosa succede? ....
        La tensione sale e l'inverter si disconnette in tutta sicurezza, cioè niente.
        Originariamente inviato da marcov70 Visualizza il messaggio
        ........Oltre al fatto che penso ci siano dei problemi con il GSE in quanto l'impianto fotovoltaico in alcune situazioni (vedi mancanza rete ENEL) si troverebbe a funzionare ad isola......
        Non c'è nessuna norma che impedisce questa configurazione.
        Nel programma 10.000 tetti FV (precedente il CE) era esplicitamente previsto il funzionamento in isola su carichi privilegiati, non c'è nessuna truffa nei confronti di nessuno.

        Sono solo un appassionato.
        Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
        Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
        Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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        • #5
          grazie gisolar per la tua risposta
          io in materia di fotovoltaico ammetto di essere molto ingnorante: quindi vogliate scusarmi se dico qualche stupidaggine

          dalla tu risposta non capisco come faccia la tensione a salire...
          seguendo il tuo ragionamento, nel momento che l'impianto fotovoltaico si disconnette, la tensione scenderebbe e quindi l'impianto si riattiverebbe innescando un circolo vizioso

          mi hanno spiegato che gli inverter fotovoltaici sono dei generatori di corrente e che la quantità dipenda solo dal irraggiamento del sole.... è corretto?
          è da questa considerazione che nascono tutti i miei dubbi??? (vedi il mio primo post)

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          • #6
            L'effetto di iniettare potenza su una rete non in grado di smaltirla è proprio l'aumento della tensione.
            Questo avviene anche sui bus DC in campo industriale, se alcuni motori sono in "frenata" diventano generatori, la tensione del bus aumenta ed un inverter inietta in rete l'eccesso di potenza per mantenere i parametri del bus ai valore nominali.
            Per contro un carico eccessivo su una rete non in grado di erogarla provoca un abbassamento della tensione.
            Ho letto diversi post di utenti con impianti standard, cioè senza GE, che in presenza di forte soleggiamento ed una linea enel inadeguata hanno avuto continui allarmi per tensione alta, innescando il circolo vizioso da te descritto.
            Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
            Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
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            • #7
              tecnicamente il discorso non fa una piega....

              ottimo gigi...

              Ciao

              Fox
              16 moduli ST170M Conergy Inverter IPG3000 vision

              alla tv -calcio +rally

              http://www.evalbum.com/2123

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              • #8
                Originariamente inviato da tonini_mingoni Visualizza il messaggio
                tecnicamente il discorso non fa una piega....

                ottimo gigi...

                Ciao

                Fox
                Concordo anche io che teoricamente il discorso funziona, anche perchè 40 kW di FV su un gruppo da 630 kVA dovrebbe permettere al sistema di autoregolarsi (autoregolazione della potenza da parte del GE,ovviamente).
                Questo però a condizione che il sistema assorba sempre una potenza SUPERIORE a quella generata dal FV ( per avere sicurezze 40 kVA) poichè altrimenti il sistema diventa instabile e tutto va in blocco.
                GIULIANO
                _____________
                ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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                • #9
                  Ciao e grazie a tutti per le risposte.
                  Ultimamente sono stato assente a causa di vari impegni di lavoro e personali.

                  1 - Avevo posto lo stesso quesito anche ad un tecnico della SMA questa è la risposta:
                  "Ciao Marco, ho avuto una sorta di risposta dai nostri tecnici: nel caso di funzionamento in isola del sistema, quindi con impianto FV tenuto connesso alla rete locale dal gruppo generatore, un'eventuale potenza erogata dagli inverter non compensata da un consumo dell'utenza, il generatore farebbe da carico, danneggiando sia l'alternatore che tutto il sistema.
                  Mi dicono ci sono dei dispositivi che in caso la corrente assorbita abbia verso opposto a quello permesso intervengono staccando il generatore.
                  Spero ti sia sufficiente come indicazione, altrimenti chiedi pure.
                  A presto, ciao"

                  2 - dopo le vostre risposte ho discusso la cosa con il progettista dell'impianto fotovoltaico il quale mi ha detto che per lui il problema non sussiste in quanto il dispositivo d'interfaccia disconnette l'impianto fotovoltaico alla mancanza di tensione e che poi deve essere ripristinato manualmente.
                  Ribadisco che sono ignorante in materia di impianti fotovoltaici, ma questo punto mi chiedo se è normale che il dispositivo d'interfaccia debba essere ripristinato manualmente anche per un banale black-out (il progettista mi ha detto di si) scusatemi ma mi sembra una str***ta, se succede nei week-end uno deve correre solo per tirare su un interruttore?
                  Al di la di questo gli ho fatto presente che comunque chi si trova a ripristinare il dispositivo d'interfaccia non può (essendo il gruppo elettrogeno lontano) sapere se in quel momento è alimentato da rete o da gruppo elettrogeno... A questo punto mi ha blaterato qual'cosa del tipo che mi sto facendo solo seghe mentali e che l'impianto va bene così...

                  Voi cosa mi dite: ha ragione il progettista? sono solo io che mi faccio seghe mentali?

                  Ciao a tutti e grazie ancora

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                  • #10
                    Il binomio dispositivo di interfaccia-protezione di interfaccia non è altro che una piccolissima centralina con contattore,quindi è automatica.Ovvero chiude nuovamente i contatti quando le condizioni per cui è tarata si ripristinano.Se poi in questo impianto è stato montato un dispositivo di interfaccia particolare (ovvero col riarmo manuale) magari posta la marca ed il modello.Pero' non ho memoria di un dispositivo esterno di interfaccia che abbia il riarmo manuale........

                    Per quanto riguarda la questione se il carico non è suffciente da consumere la potenza prodotta dall'impianto FV io provo a ragionare così:
                    i moduli continuano ad essere bombardati dai fotoni che liberano i portatori di carica elettrica.Questi pero' non possono entrare in circolo perchè la rete elettrica (intesa come impianto interno elettrico) è satura.Quindi rimangono sui morsetti del modulo.Quando molti portatori di carica si accumulano l'effetto è che la tensione via via diventa sempre più elevata.
                    Se il valore di tensione si alza troppo, potrebbero rovinarsi in ordine:

                    - tutti gli inverter
                    -tutti i sezionatori ed altri apparati presenti nella linea in continua
                    - i moduli stessi
                    - forse anche i cavi

                    ....dimenticavo....ammesso che l'impianto continua ad essere in esercizio , il contatore della produzione continuerà a contare kWh.Se non ricordo mail il conto energia non ammette impianti in isola quindi non so se è regolare che l'energia prodotta durante l'assetto in isola sia contabilizzata per il calcolo dell'incentivo

                    Pero' mi veniva in mente anche questo:anche quando un modulo è esposto al sole a circuito aperto avviene la liberazione dei portatori di carica,che andranno a creare tensione.....
                    Concludendo direi che si , l'effetto finale di una non possibilità di far circolare i portatori di carica nel circuito porterà un aumento di tensione,ma se la lunghezza delle stringhe è stata dimensionata secondo i parametri di sicurezza non credo che possa danneggiare niente (dell'impianto FV) in quanto la tensione più del valore a circuito aperto non puo' andare a parita di condizioni ambientali a contorno.

                    Ero stato forse un po' troppo catastrofista.....
                    Ultima modifica di MttJpn; 09-12-2009, 13:52.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da marcov70 Visualizza il messaggio
                      Ciao ..."...ho avuto una sorta di risposta.... danneggiando sia l'alternatore che tutto il sistema..
                      mah, mi sembra una non risposta, troppi mediatori tra chi fa la domanda e chi la riceve.
                      Mi sembrano piuttosto catastrofisti , mi pare strano che si rompe tutto e non interviene invece una qualsiasi stupida protezione che nel caso dovesse verificarsi l'evento comunque raro non blocchi tutto come scritto da gsughi.
                      A questo punto l'unico che può dare una risposta certa è il produttore del Gruppo elettrogeno, che probabilmente ha già ricevuto richieste in tal senso e conosce bene il comportamento del proprio sistema.

                      MttJpn, perchè si dovrebbero rompere gli inverter? non si scollegano automaticamente quando la tensione supera i valori massimi descritti nella DK? o vale solo per inverter di piccola taglia?
                      Riguardo l'aspetto legale se ne parlò anche in altre vecchie discussioni, e mi ricordo che nessuno tirò fuori uno straccio di normativa che impediva un collegamento del genere, che ripeto, era esplicitamente previsto nel programma 10.000 tetti FV.
                      Sul sito del gse, tra l'altro non c'è negli esempi di collegamento del contatore un sistema con GE, ma non è neanche escluso (sorvoliamo sulla frase "Ai fini dell’erogazione degli incentivi il GSE ritiene che:" ) tra l'uscita del contatore di produzione e l'ingresso di quello di scambio sono affari dell'utente, l'impianto (legalmente) non è in isola, ha un POD.
                      Comunque se qualcuno conosce una normativa che contraddice quanto scritto sarei grato se inserisse il link.
                      Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
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                      • #12
                        Io pensavo alla tensione di ingresso in continua dell'inverter che se supera una certa soglia (generalmente 600V per inverter piccoli) si puo' danneggiare.Ma poi ragionando mi sono reso conto che se le stringhe sono state dimensionate in maniera corretta, questo evento non potrà accadere in quanto la tensione a circuito chiuso (che comunque si alzerà se l'evento descritto si verifica) non potrà mai raggiungere e superare quella a circuito aperto.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da MttJpn Visualizza il messaggio
                          Il binomio dispositivo di interfaccia-protezione di interfaccia non è altro che una piccolissima centralina con contattore,quindi è automatica.Ovvero chiude nuovamente i contatti quando le condizioni per cui è tarata si ripristinano.Se poi in questo impianto è stato montato un dispositivo di interfaccia particolare (ovvero col riarmo manuale) magari posta la marca ed il modello.Pero' non ho memoria di un dispositivo esterno di interfaccia che abbia il riarmo manuale........
                          Sono andato a "spiare" l'impianto eseguito, calando un velo pietoso sulla qualità dei cablaggi, ho verificato che il dispositivo di interfaccia è un Carlo Gavazzi DPC72 che agisce sulla bobina di minima tensione installata nell'interruttore generale. Quindi ogni volta che manca tensione l'interruttore apre ed è necessario l'intervento manuale per il ripristino.

                          IO PENSO, ANCHE SE MAGARI NORMATIVAMENTE CORRETTO, SIA UNA CAVOLATA, VOI COSA NE PENSATE?

                          Per quanto riguarda il parallelo tra imp. fotovoltaico e gruppo elettrogeno mi sembra di capire dai vari interventi che non si possa fare (se non garantendo sempre un carico pari ad almeno la potenza del fotovoltaico) in quanto il sistema anche se "forse" senza danneggiarsi (gli inverter sono predisposti con sicurezze auto ripristinanti, ma normalmente i gruppi elettrogeni no: in caso di anomalia il gruppo si spegne e va in blocco creando un disservizio) diventerebbe instabile.

                          E' GIUSTA LA MIA INTERPRETAZIONE?

                          Grazie e ciao a tutti

                          Commenta


                          • #14
                            Se non ho capito male il Dispositivo Gavazzi pilota una bobina che comanda un contatto ausiliaro NA che agisce sull'interruttore generale che funge da dispositivo di interfaccia.

                            Quando c'e' l'evento (che non è solo legato alla mancanza di tensione di una fase, ma anche alla frequnza della tensione e al valore efficace) il dispositivo gavazzi disalimenta la bobina che farà scattare il contatto che è meccanicamente accoppiato all'interruttore generale.In questo modo per riarmare il tutto c'e' bisogno dell'intervento manuale.

                            A me non piace come il sistema è stato congeniato.Avrei preferito che l'impianto FV(visto che senza batterie è difficile impiegare un impianto FV come gruppo di continuità), fosse stato conesso a monte del quadro di scambio , e che il sistema dispositivo di interfaccia/protezione di interfaccia fosse stato fatto con un contattore in modo che al ripristinarsi delle condizioni corrette, il dispostivo gavazzi rialimentasse la bobina che a sia volta chiude il contatto e l'impianto FV si rimette in marcia.
                            Ultima modifica di MttJpn; 11-12-2009, 13:59.

                            Commenta


                            • #15
                              secondo me gli inverter non vanno in parallelo al gruppo elettrogeno perchè hanno "l'anti islandig".
                              Oltre alla presenza della tensione, esso verifca l'impedenza equivalente mostrata dalla rete che li alimenta.
                              Se viene rilevata una rete a bassa ipedenza (alta corrente di cto cto, in pratica la rete pubblica) è tutto ok. Nel caso l'impedenza di rete rilevata fosse superiore al limite impostato (tipicamente 1 ohm) viene disconnesso l'inverter.
                              L'impedenza equivalente mostrata da un gruppo elettrogeno è sicuramente superiore a quella mostrata dalla rete pubblica...quindi secondo me, in isola semplicemente non va!

                              Per curiosità, se ti è possibile fai una prova e fammi sapere.

                              Commenta


                              • #16
                                Bluedeep,
                                sul forum ci sono almeno due persone che hanno, per curiosità, connesso l'inverter ad un UPS da qualche centinaio di W, quindi con una impedenza molto più alta di un mostro da 640kVA, con successo.
                                Ho trovato il link solo sulla vecchia piattaforma
                                UPS in parallelo all'inverter
                                Ultima modifica di gigisolar; 11-12-2009, 18:49. Motivo: aggiunto il link
                                Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
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                                • #17
                                  ok penso di avere capito.
                                  E' fuori discussione che se c'è l'anti isola col controllo di impedenza l'inverter non va in parallelo se non con la rete pubblica.

                                  Da quello che ho capito con una breve ricerca tale controllo in italia (così come in spagna) non è obbligatorio, mentre in germania ed USA si.

                                  "Posto" questa guida Power One (molto interessante).

                                  Esperienza personale:
                                  Ho lavorato con un sistema in isola con cella a combustibile e batterie. Il Voltage Source (generatore di tensione) era svolto da un sunny island da 5kW collegato ad un banco di batterie, mentre la cella a combustibile lavorava in grid connected (generatore di corrente). Per fare andare il sistema abbiamo dovuto disattivare direttamente sul firmware dell'inverter della cella a combustibile l'anti islanding perchè era fatto con il controllo dell'impedenza di rete.....quindi non avrebe mai fatto il parallelo rilevando l'impedenza mostrata da sunny island+batterie.


                                  saluti
                                  File allegati

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                                  • #18
                                    dimenticavo:
                                    l'inverter montato sulla cella a combustibile era tedesco.

                                    saluti

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                                    • #19
                                      grazie per il documento molto interessante.
                                      Riguardo il limite dell'impedenza, credo che 1 ohm non sia affatto poco, sarebbe interessante sapere l'impedenza del gruppo elettrogeno descritto sopra.
                                      ho sempre pensato che l'impedenza di una linea enel fosse nell'ordine di milliohm
                                      Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
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                                      • #20
                                        Ciao e buon anno a tutti....

                                        Nel dubbio che ci fossero dei problemi relativi al conto energia tempo fà avevo posto, via e-mail, il quesito direttamente al GSE....
                                        dopo un pezzo il GSE mi ha risposto "subito"....

                                        MIO QUESITO:
                                        Buongiorno,
                                        sono con la presente a richiederle un'informazione:
                                        in un edificio (uso uffici-direzionale) dove è installato un gruppo elettrogeno di emergenza, il cliente ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico (40Kwp e con dispositivo di interfaccia esterno), l'impianto fotovoltaico può essere allacciato alla sezione privilegiata dell'edificio. Mi spiego meglio:
                                        Normalmente il fotovoltaico funziona in parallelo con la rete di distribuzione, ma in caso di mancanza rete e l'entrata in funzione del gruppo elettrogeno si ha il parallelo tra G.E. e l'impianto fotovoltaico. Questo è consentito? L'impianto fotovoltaico anche se solo in caso d'emergenza può funzionare in "isola" con il gruppo elettrogeno: questo comporta "problemi" con il riconoscimento del conto energia?
                                        Ringraziandovi finora per la risposta, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.


                                        RISPOSTA GSE
                                        Egregio signor,
                                        La informiamo che, ai sensi dell'art. 4 comma 6 del DM 19 febbraio 2007, gli impianti fotovoltaici che intendono inoltrare richiesta di incentivo, devono essere collegati alla rete elettrica. Per ulteriori precisazioni in merito alle modalità di connessione La invitiamo a consultare il Gestore di rete locale.
                                        Distinti saluti


                                        voi cosa ne dite?


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                                        • #21
                                          Scusa Marcov70 ma non ho capito..

                                          Con quella risposta il GSE che cosa voleva dire?

                                          Si può esercire il fotovoltaico insieme ad un gruppo elettrogeno anche se solo per emergenza?
                                          I giorni di funzionamento in isola si possono segnalare al GSE in qualche modo?

                                          Grazie. A presto!

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