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problema neve...che fare?

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  • Wilmorel
    ha risposto
    Lunedì 13 Febbraio ore 10, Reggio Emilia via Della Costituzione.
    Il giorno successivo ad una abbondante nevicata, con un pallido sole e temperatura di -1° C, i pannelli ad inseguimento sono sgombri e correttamente orientati.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   inseguitori FV.jpg 
Visite: 1 
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ID: 1929287

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  • Sandrosan
    ha risposto
    per Zumerle, (e altri se possibile)
    Tu che hai provato ad alimentare un pannello da camper, che tensione e che corrente hai applicato? con quale polarità? e in quanto tempo si è riscaldato? In caso di una stringa da 10 x 230W che tensione secondo te ci vorrebbe? io credo oltre i 300V perche 300V è la tensione a vuoto per 10 moduli in serie. hai opinioni in proposito o esperienze dirette? Sai che correnti e tensioni invia solutronic? Grazie in anticipo per ogni tua risposta ciao sandrosan

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  • Sandrosan
    ha risposto
    Per Toninon. (e altri spero)
    Si certo le stringhe vanno staccate dall'inverter, e poi l'inverter va spento e contatore di produzione su OFF cosi non ci possono essere contestazioni.
    Ma scusa perchè dici che devo collegare un carico al generatore FV? Se i moduli sono coperti da neve non producono nulla.
    E se anche non tutti i moduli fossero coperti, se metto un carico non faccio altro che simulare un inverter (anche esso è un carico per le stringhe), cosa che nelle normali condizioni già c'è, quindi nulla cambierebbe, no?

    Quello che vorrei fare io è alimentare le stringhe con una tensione continua e controllare la corrente che inietto, tenerla bassa non oltre i 2 o 3 A per moduli da 230Wp (quidi ben al di sotto della loro corrente max), e vedere se si scaldano un pochino, al fine di far sciogliere la neve.
    Bisogna vedere se un modulo come i miei 230Wp (che hanno una superficie di 1,6 mq circa) facendo passare anche 3 A che moltiplicati per i circa 30V del modulo danno circa 90W si scalderanno a sufficienza da far sciogliere la neve

    Non ho fatto ancora nulla perchè il mio alimentatore in continua arriva solo a 170V (non ho un variac al momento) e una stringa mia di 10 x 230Wp ha una tensione a vuoto di circa 300V. Io penso che se lo collego non circolerà nulla in quanto i 170V sono proppo pochi contro i circa 300 V a vuoto. Qualcono ha mai provato ad alimentare una stringa ? E se si che tensione e corrente ha applicato? con che e quanti moduli?
    Grazie in anticipo a tutti quelli che mi daranno qualche aiuto! Dai che ce la facciamo ...... ciao Sandrosan

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  • Viaggiatore
    ha risposto
    Ciao a tutti, vi riporto la mia esperienza. Ho un impianto a terra, moduli EMMVEE certificati fino a 550kg/mq... molto bene! Peccato che l'anno scorso, solo con 40cm di neve, il vetro di un modulo si è incrinato! Sentita la EMMVEE, mi hanno fatto presente che i moduli erano installati male: i morsetti sul lato lungo non erano stati posti a distanza adeguata uno dall'altro, in modo che vi era troppa cornice libera di muoversi fino a piegarsi a causa del peso e lasciare letteralmente esposto il vetro...l'EMMVEE molto gentilmente mi ha sostituito il modulo in garanzia (non avendo comunque nessuna responsabilità), anche l'installatore si è dimostrato molto professionale, adeguando l'intera installazione (99 kWp).
    Quest'anno mi son preparato con spazzaneve a turbina (per tenere il sottofila sempre sgombro), spalatore di legno bello lungo, TANTA fatica. Al momento mi sembra di non aver avuto danni, considerato che qui ha fatto 2mt di neve... ed il freddo non fa scivolare NULLA anche se i moduli sono installati a 30 gradi...
    Ultima modifica di Viaggiatore; 12-02-2012, 22:04.

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  • pox1964
    ha risposto
    unamela se guardi le mie foto in una c'è lo steccone telescopico con un tira acqua con quello ho quasi pulito
    tutti i moduli però nevica quasi tutti i giorni,i primi giorni ho sbagliato a non pulire e dei cumuli si sono ghiacciati
    la neve fresca si leva velocemente,forse non ne vale la pena ma si rischia di non produrre niente a febbbraio

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  • Schillo
    ha risposto
    Ragazzi avrei un idea.
    Esistono dei film trasparenti con delle resistenze termiche tipo quelle dei lunotti delle autovetture?
    Se si essendo un film trasparente, e dei fili praticamente grossi quanto quelli delle celle, si potrebbe metterli sopra ai pannelli o meglio sotto?
    Che consumi hanno?

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  • toninon
    ha risposto
    Originariamente inviato da Sandrosan Visualizza il messaggio
    Anche a me piacerebbe sperimentare il riscaldamento dei moduli facendo circolare una corrente in continua limitata
    C'e' anche il problema di collegare il generatore fotovoltaico ad un alimentatore, io credo di avere le scatole sigillate dall'ACEA (l'ente distributore di Roma).
    Si raccomanda di staccare l'inverter quando si mandasse elettricita' sui moduli. Chiaramente l'energia arriva dalla rete, se l'inverter e' in funzione la trasforma e la manda al contatore di produzione..., le eventuali contestazioni sarebbero pesanti.

    Dal punto di vista tecnico, dovrai collegare un carico al generatore FV per far circolare corrente (non l'inverter !), quindi la tensione andra' quasi a zero.

    ciao

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  • unamela
    ha risposto
    Buonasera a tutti gli spalatori,

    dalle mie parti non ha nevicato molto, solo 15 cm, siamo fortunati.
    Purtroppo il mio tetto ha un handicap, una pendenza davvero minima, la neve non scivola assolutamente, si scioglie lentamente senza muoversi ma così facendo la produzione è zero kw/h.
    Dopo cinque giorni di mancato rendimento mi son deciso a salire sul tetto.
    Piano piano mi sono aperto un varco pulendo i pannelli uno ad uno con una palettina di plastica (quella per raccogliere la spazzatura, per intenderci) montata su un manico telescopico. Sempre inginocchiato su delle specie di pattini autocostruiti per distribuire il mio peso, gli spostamenti rigorosamente a quattro zampe. Ogni piccola palottata di neve la devo lanciare a circa 5 metri di distanza a mo' di catapulta per farla cadere di sotto.
    Sono 16 stringhe, circa 450 mq di impianto.
    Ad oggi ne ho pulite 12.
    Non ne posso più, è davvero massacrante, spero di poter finire senza far danni e soprattutto senza farmi male.
    E' ufficiale, odio la neve.

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  • Sandrosan
    ha risposto
    Anche a me piacerebbe sperimentare il riscaldamento dei moduli facendo circolare una corrente in continua limitata (penso sui 2 /3 A in modo da non sollecitare le saldature e da non creare shock termici). Ho un alimentatore che eroga 160V/170 in DC (un trafo da 110V e poi raddrizzati e filtrati per bene). Basterebbe alimentare tale trafo con un variac (che non ho attualmente) e andare su piano controllando la corrente che circola nei moduli. Ma nel mio caso ho 2 stringhe da 10 x 230Wp con circa 300V a vuoto.
    Qui la domanda, dovrei avere un alimentatore da oltre 300V per farci passare un po di corrente nella stringa? C'è qualcuno che ha fatto esperimenti simili? Chi ha gia provato con un solo modulo, che tensione ha dovuto erogare per farci passare un po di corrente, e con quale polarità ha collegato alimentatore alla stringa? E che potenza di picco aveva quel modulo?

    Dai che se riusciamo a trovare una soluzione evitiamo di andare sul tetto, e di perdere produzione quando smette di nevicare e torna il sole ma fa troppo freddo affinchè la neve si sciolga come è successo in questi giorni dalle parti mie (brianza).
    Grazie e ciao a tutti
    sandrosan

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  • Lupin4
    ha risposto
    ma nel caso un assicurazione all risk (che io possiedo con Ina) coprirebbe danni di questo tipo?

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  • spider61
    ha risposto
    Oggi sono riuscito ad andare dove ho gli impianti , quello sul tetto pensavo fosse completamente coperto di neve e invece era pulito perfetto ha sbuferiato e quindi non e' riuscita a fermarsi sul tetto la neve, e produceva bene , oggi c'era il sole , l'altro da 20 a terra esposto quasi a sud e 28° di inclinazione invece era completamente coperto dalla neve , circa 10cm. con una tavoletta lunga di legno sono riuscito a far scivolare un pezzo per volta la neve in basso poi piano piano , anche col mio aiuto , il resto e' scivolato giu ' da se , basta che inizi a scoprirsi un certo nr. di pannelli e il sole fa' il resto....

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  • Rich
    ha risposto
    Purtroppo non ho il datasheet dei miei pannelli, quindi non so la loro resistenza meccanica. Mi affido del dato di resistenza standard 240 Kg/mq. A questo punto con 1 metro e settanta di neve e con la neve che dovrebbe avere una densita dai 100 ai 200 Kg/mc speriamo la neve non sia troppo pesante e sia più vicina ai 100 Kg/mc. Purtroppo nei prossimi tre giorni sono previsti altri 50 cm di neve.
    Grazie per il consiglio sulla poliza assicurativa, provvederò ad informarmi.

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  • Schillo
    ha risposto
    Oggi ho finito di pulire un impianto su una falda, domani spero di finire l'altro.
    Un impianto con praticamente solo 5 stringhe su 12 ha fatto 45 kWh, mentre l'altro con sole 2 stringhe su 11 ha fatto 11 kWh.
    Credo di aver fatto bene a pulire.
    Ps, ho fatto uno scivolone con caduta su un angolo di un pannello, ma non si è rotto niente.... meno male...

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  • andreaporta
    ha risposto
    Originariamente inviato da fiat126 Visualizza il messaggio
    RISPOSTA OT

    Stipulata con CAES, Impianto da 6KWp su tetto, Poliza All Risk compreso furto, escluse perdite pecuniarie a 126€ l'anno

    Saluti.
    quoto l'ot, ottime polizze sempre consigliate

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  • fiat126
    ha risposto
    Originariamente inviato da Rich Visualizza il messaggio
    Non sono provvisto di assicurazione visto che al momento dell'installazione dell'impianto mi hanno fatto un preventivo da 400 euro annui, ed ho convenuto di non sottoscriverla.
    RISPOSTA OT

    Stipulata con CAES, Impianto da 6KWp su tetto, Poliza All Risk compreso furto, escluse perdite pecuniarie a 126€ l'anno

    Saluti.

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  • toninon
    ha risposto
    Per i tuoi moduli non ho trovato il datasheet. Se lo hai verifica i valori di resistenza alla pressione. Altrimenti devi assumere i valori minimi, che se non sbaglio sono 2400 Pascal, cioe' circa 240 kg/mq.

    ciao

    Lascia un commento:


  • Rich
    ha risposto
    Vi espongo il mio caso. Quest'anno nel mio paese in romagna cè stata la nevicata più abbondante degli ultimi decenni. Sono caduti 170-180 cm di neve. Due anni fa ho installato un impianto fotovoltaico sul mio tetto. Questo è composto da 20 pannelli EMMETI SUN EP1 230 Wp, che ricoprono una superficie totale di 33,4 mq. L'impianto è integrato nel tetto ed ha una pendezza di 30°. Il tetto è ad una altezza di 14 m dal suolo, quindi non è proprio il massimo con tutta quella neve andare sul tetto.
    Vi dico già che non mi preoccupo della tenuta del tetto visto che è stato ristrutturato completamente nel 2010 e neanche della caduta di neve dal tetto dovuta allo scivolamento sui pannelli( anzi magari scivolasse alla svelta), perchè il terreno sottostante è di mia proprietà ed è un giardino dove non transitano persone.
    Non sono provvisto di assicurazione visto che al momento dell'installazione dell'impianto mi hanno fatto un preventivo da 400 euro annui, ed ho convenuto di non sottoscriverla.
    Mi sapreste dire se mi devo preoccupare e in qualche modo andare sul tetto a togliere la neve sui pannelli o posso aspettare che questa si sciolga o scivoli giù? Grazie

    Lascia un commento:


  • tascappane
    ha risposto
    Originariamente inviato da Innolus Visualizza il messaggio
    usare i pannelli come generatori non convince
    boh io non ho ancora i pannelli, però volevo condividere con voi proprio quanto sperimentato ieri sera col lunotto termico della mia auto.
    premetto che il paese è sommerso dalla neve.
    L'ultima volta che usai l'auto fioccava ancora, ed accesi il lunotto termico per liberare il lunotto.
    Ieri sono andato a far cadere un po' di neve da sopra la macchina, e le neve abbastanza frolle, e venuta via molto facilmente, bastava usare l'avambraccio a mo' di scopa. Sul lunotto invece c'era uno strato di ghiaccio che seguiva proprio il disegno delle serpentine. Tale strato era attaccato fortemente al vetro.

    Pensateci prima di bagnare i pannelli o farli scaldare mentre nevica: forse è meglio aspettare che si sciolga da sola la neve e piuttosto non che si sciolga il ghiaccio.

    il discorso potrebbe essere valido nell'ultimo periodo di permanenza della neve, cmq con temperature sopra lo 0

    Lascia un commento:


  • Lupin4
    ha risposto
    se avrò avuto danni ai moduli li vedrò allo scioglimento della neve, tuttavia mi veniva spontanea una domanda in caso di danni come ci si dovrebbe comportare? Intendo dire come faccio a sapere il modulo ha rispettato o meno le specifiche tecniche di tenuta, esiste una perizia per il peso esercitato dalla neve?

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  • Innolus
    ha risposto
    Originariamente inviato da vivasamp Visualizza il messaggio
    Penso che per i nostri impianti per ora si possa solo portare pazienza.

    Nel Febbraio 2011 ho prodotto 163 kWh, la previsione di PVGIS CMSAF perdite 10% è 200 kWh (3kW, pianura padana nei paraggi di Willmorel...). Questa è l'entità della produzione a rischio per l'intero mese di Febbraio (considerando che Gennaio 2012 è stato meglio di Gennaio 2011). Mettendoci incentivi e autoconsumi in fascia massima si arriva attorno a 120€.
    Dovrei commisurare il costo di una spluzione a benefici dell'ordine di 100€/anno negli anni peggiori.
    beh non hai tutti i torti!
    nel mio caso però l'anno scorso in febbraio ho prodotto 1044 kWh e in gennaio quest'anno ne ho fatti 816 (3 giorni fermo per neve).
    se fai 2 calcoli capisci perché che la neve sul tetto ultimamente mi irriti alquanto..

    concordo con le tue considerazioni sui sistemi di sbrinamento, usare i pannelli come generatori non convince nemmeno me e poi se qualcosa va male anche la garanzia sui pannelli é carta straccia; scaldarli da sotto con una resistenza nemmeno;
    avevo pensato di scaldare i fermaneve (sono dei tubi inox vuoti) ma mi sono reso conto che se la temperatura é bassa e il tetto ghiaccia la neve non scivola nonostante il 44%...

    il sistema idraulico invece mi convince di più: secondo me basta accenderlo quando inizia a fioccare (si potrebbe mettere il sensore pioggia anzi il sensore neve ) e lasciare vuotare bene i tubi quando smette..

    ottima l'idea di coinvolgere aziende e tecnici..


    ciao

    Lascia un commento:


  • Schillo
    ha risposto
    Non ce la facevo più a vedere gli impianto fermi.
    Questa mattina sono salito e fino ad ora sono riuscito a pulire 4 stringhe su 23.
    Domani si continua.

    Lascia un commento:


  • vivasamp
    ha risposto
    Penso che per i nostri impianti per ora si possa solo portare pazienza.

    Nel Febbraio 2011 ho prodotto 163 kWh, la previsione di PVGIS CMSAF perdite 10% è 200 kWh (3kW, pianura padana nei paraggi di Willmorel...). Questa è l'entità della produzione a rischio per l'intero mese di Febbraio (considerando che Gennaio 2012 è stato meglio di Gennaio 2011). Mettendoci incentivi e autoconsumi in fascia massima si arriva attorno a 120€.
    Dovrei commisurare il costo di una spluzione a benefici dell'ordine di 100€/anno negli anni peggiori.


    Nel merito tecnico, le proposte di utilizzare sistemi idraulici non mi convincono (con il gelo, affidabilità?).

    So che qualcuno ha provato ad usare i pannelli come generatori in dc per riscaldare e fare sciogliere residui di neve e ghiaccio, con qualche risultato (che però non mi pare sia stato quantificato nel forum). I problemi che intravedo con tale soluzione sono: necessità di qualche competenza impiantistica per fai-da-te, possibile infrazione di garanzie, affidabilità dei pannelli dopo tale uso, eventuali shock termici, costo ed efficacia del metodo in funzione anche della quantità di neve e delle temperature esterne.

    L'altra soluzione a cui ho accennato in precedenza è quella dei cavi autoscaldanti, da collocare sotto o ai piedi dei pannelli. I cavi autoscaldanti sono una soluzione consolidata per gestire il gelo, etc., ma valgono più o meno gli stessi interrogativi che ho elencato per l'utilizzo dei pannelli come dissipatori.

    Secondo me dovrebbero essere i fabbricanti di pannelli a testare soluzioni del tipo di quelle sopraelencate e a certificarle per i loro prodotti. Mi potrebbe andare bene anche se una azienda installatrice facesse dei test sul campo (o li stesse facendo, con la neve e il freddo di adesso) in modo da potere lei proporli e garantirli all'utente finale. Con qualche forma di garanzia sarei interessato a valutare la soluzione, ma non vorrei pregiudicare un impianto di casa con prospettive di uso a lungo termine con un fai-da-te a rischio. L'ideale sarebbe una soluzione in cui, in caso di neve sui pannelli e produzone 0 o quasi 0, sia possibile per l'utente attivare (con un tasto o a distanza) la modalità di scioglimento neve, in modo da mantenere il controllo sui costi elettrici.

    Per le aziende e i tecnici: se ci fossero esperienze e sperimentazioni in corso da riferire al forum, adesso sarebbero decisamente di attualità!

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  • Innolus
    ha risposto
    infatti..per me i 4000 Pascal al metro di spessore sono un valore a cui si può arrivare in casi nemmeno tanto eccezionali.
    poi di come siano le normative italiane non ne ho idea ma ho letto da qualche parte che i sovraccarichi da neve sono da calcolare per zone, ad esempio zona mediterranea, che non sono sempre omogenee tra loro.
    poi c'é da dire che la neve caduta i giorni scorsi da me era secca come mai..intendo leggerissima a causa del freddo intenso..raramente soffiando con la bocca si riesce far volare via 10 cm di neve. ecco quella neve fresca sicuramente non arriva nemmeno ai 1000 Pascal al m che citavi tu da wiki.

    ciao

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  • toninon
    ha risposto
    E' un valore comunque molto piu' alto di quello indicato da wikipedia (da me riportato qui: http://www.energeticambiente.it/tecn...#post119291506), anche se quello era per neve fresca.
    Quindi con neve 'vecchia' conviene calcolare sui 400 kg/m3 per sicurezza, sarebbero 4000 Pascal per metro di spessore, gia' piu' dei valori di certificazione dei moduli di 2400 Pa. Poi qualche produttore garantisce anche di piu' di questo valore minimo.

    ciao
    Ultima modifica di toninon; 08-02-2012, 12:57.

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  • Innolus
    ha risposto
    buona sera a tutti
    interessante l'argomento neve..
    tra l'altro a naso mi sembra che si considerino valori un po' bassini del sovraccarico da neve: secondo me 1 m di neve molto molto bagnata potrebbe arrivare a pesare anche 400 kg/mq più di quella che hanno calcolato in questo simpatico paesino.. Curiosità invernali.. ..il peso della neve sui tetti | Valsesia Rassa anche se qui più che bagnata sembra compatta e gelata!

    il fatto é che per i sovraccarichi sono tranquillo (le mie falde hanno il 44% di pendenza e fermaneve) ma é da una settimana che che produco corrente per accendere a malapena una lampadina e un pochino mi dispiace.. anzi vorrei trovare una soluzione.
    di tutte quelle che ho letto quella che mi ispira di più é l'idea degli spruzzini: si otterrebbe un vantaggio sia estivo (di una certa percentuale forse un 10 % si aumenterebbe la produzione) che invernale.
    secondo me se si accumula l'acqua piovana in una cisterna diciamo interrata a temperatura decente e se proprio serve portandola a 7-8-10° si potrebbe spruzzare durante le nevicate (siamo a 0°) quindi non troppo shock termico. l'acqua e la temperatura impediscono alla neve di ''attaccare'' e il tetto rimane pulito. secondo me funziona..e poi..prevenire é meglio che curare anche perché su un tetto innevato a 10 m non ci salgo con le scarpe e con i ramponi non é il caso!!

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  • SAUZE
    ha risposto
    io sono uno dei pochi nella mia zona (torino)ad avere i pannelli completamente sgombri da neve e gelo .il segreto ? i pannelli sono su una porcilaia con 23°c all'interno

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  • sportivo
    ha risposto
    neve

    buonasera a tutti...anche ammesso che si riesca a togliere la neve sull'impianto,(a che prezzo?) con questi giorni pumblei la produzione sarebbe comunque minima.........meglio aspettare

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  • Lupin4
    ha risposto
    io è da una settimana che ho due impianti completamenti spenti e non posso avventurarmi sul tetto per sgombrare la neve

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  • spider61
    ha risposto
    Penso che qualche problema lo abbiano anche gli inseguitori :
    Quando viene giu' la neve come inquesti giorni si attaca anche ai cartelli stradali quindi se anche l'inseguitore era in bandiera la neve si e' appiccicata e ghiacciata lo stesso, bisogna poi vedere alla mattina se il blocco di ghiaccio non blocchi poi il movimento ghiacciando l'olio che ci sara' nei riduttori ?!

    Col mio da 20kw che monitorizzo da solarlog , come ho gia' scritto , sono 7 giorni che produce al massimo 100-200wh il giorno , anche perche' nevica di continuo , anche adesso sta' ancora nevicando , lo vedo da una webcam a qualche km. di distanza, siccome non abito li' non sono in grado di andare a vedere , forse giovedi' in uno spiraglio di bel tempo posso andarci .
    Pensavo che inclinato di 28° con parata di 4 pannelli messi in fila , quindi piano inclinato di 6,8mt. almeno le due file in alto rimanessero sempre scoperte dalla neve e invece si vede che si e' appiccicata e ghiacciata li'....

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  • Wilmorel
    ha risposto
    Nessun gestore o proprietario di impianti ad inseguimento, mono o biassiali, può riferirci la propria esperienza in questa situazione?

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