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diodi di blocco, necessari?

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  • diodi di blocco, necessari?

    Ciao ragazzi, oggi parlando con l'installatore e affinando il discorso tecnico ho chiesto se mi poteva mettere due string-box (uno per ogni mppt dell'aurora) in modo da raccogliere le stringhe sotto la protezione dei diodi.
    Lui mi ha detto che non sono necessari i diodi e lo string-box, che era una spesa inutile perchè i diodi sono già inseriti nella cassetta di terminazione dei First e che il parallelo lo fa con gli spinotti doppi e mi crea i due mppt di ingresso...

    ...tutto ok? continuo su questa strada?

    (NB, evitare il box di parallelo mi andrebbe come idea in quanto non saprei dove metterlo e risparmierei qualcosina...anche se perdo la monitorazione stringa x stringa...)

  • #2
    ecco la risposta:

    Test pannelli/stringhe in parallelo a diversi irraggiamenti.

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    • #3
      Ma a cosa si riferisce l'installatore riguardo la cassetta di terminazione ?
      Avrai visto che comunque sono consigliabili come minimo dei fusibili per il parallelo di stringhe.

      ciao
      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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      • #4
        dice che sono già compresi nella scatoletta attaccata al modulo dove escono i due cavi + e -...comunque metto dei fusibili e via!

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        • #5
          Originariamente inviato da LElio Visualizza il messaggio
          dice che sono già compresi nella scatoletta attaccata al modulo dove escono i due cavi + e -...comunque metto dei fusibili e via!
          Aspe', nella scatoletta attaccata al modulo ci saranno i diodi di by-pass per la salvaguardia delle celle del singolo modulo. Qui si parlava di unire le stringhe, sarebbe preoccupante se l'installatore non avesse capito di cosa stavi parlando .

          Mi sembra tu sia abbastanza informato, comunque la problematica e' come unire piu' stringhe in parallelo per indirizzarle ad un MPPT di un inverter.
          In teoria unendo stringhe in parallelo c'e' la possibilita' che una si stabilizzi ad una tensione maggiore di un'altra, in quel caso la corrente della stringa a tensione maggiore si riversa nella stringa a tensione minore.

          Questo sotto carico e' improbabile.
          Una stringa anche parzialmente ombreggiata mantiene una tensione abbastanza elevata, almeno finche' non intervengono i diodi di by-pass sul modulo. Perche' la corrente fluisca dalla stringa a tensione superiore a quella a tensione inferiore quest'ultima dovrebbe avere una Voc inferiore alla tensione sotto carico dell'altra stringa.

          Per tamponare possibili problemi si ricorre ai diodi di stringa, che impediscono che la corrente entri 'al contrario' in una stringa. I diodi hanno pero' un assorbimento per cui molti preferiscono mettere dei fusibili, che staccano quando la corrente supera la soglia di sopportazione della stringa per corrente inversa.

          Una cosa che mi chiedo e' cosa succede se l'inverter non applica nessun carico, ad esempio in caso di black-out. In questo caso tutte le stringhe dovrebbero andare in Voc, salvo riversare corrente dalle stringhe a tensione superiore a quelle a tensione inferiore. Anche questo e' un carico, per cui immagino tutto si stabilizzi senza troppa corrente inversa.

          Altro dubbio e' se i moduli CdTe hanno una soglia di intervento dei diodi di by-pass sul modulo piu' bassa dei moduli cristallini, per cui la tensione su una stringa si abbasserebbe e si potrebbe avere corrente inversa anche per normali ombre.

          Scusa il pippone ma ne ho approfittato per fare il punto delle mie conoscenze al riguardo, cosi' se sbaglio qualcuno mi correggera'.

          ciao
          Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
          Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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          • #6
            Io aggiungo : cosa succede la mattina quando comincia ad alazarsi il sole e casomai ho una stringa 'illuminata' e una ancora no , delle due in parallelo e l'inverter non e' ancora partito?
            Secondo me e' sempre bene mettere un diodo per stringa per non fare scorrere corrente inversa e soprattutto chi e' che ha detto che il diodo assorbe , dalle mie conoscenze un diodo ha una caduta di tensione di 0,6 - 0,7V cioe' una perdita di potenza di qlc watt , per una stringa fatta con pannelli da 7-8A di corrente si ha una perdita , alla massima corrente , di 4-5w a diodo ....... in media ci sara' una caduta di potenza di 2w .... su due stringhe da 1500+1500 una perdita massima dello 0,3%..........

            Saluti
            AUTO BANNATO

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            • #7
              Concordo i diodi sono indispensabili, a parte il fatto che il loro costo paragonato alla possibilità di scoprire i propri pannelli pieni di hot spot è a dir pèoco irrisorio, stessoo dicasi per le perdite che a volte sono di gran lungainferiori a quelle dovute a cavi o giunzioni varie.
              Ragionando senza scomodare l'elettrotecnica non c'è differenza rispetto al "microcosmo " del pannello dove per lo stesso motivo le serie di celle vengono protette con diodi da tutte le case costruttrici del mondo.

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              • #8
                Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                Io aggiungo : cosa succede la mattina quando comincia ad alazarsi il sole e casomai ho una stringa 'illuminata' e una ancora no , delle due in parallelo e l'inverter non e' ancora partito?
                Secondo me e' sempre bene mettere un diodo per stringa per non fare scorrere corrente inversa e soprattutto chi e' che ha detto che il diodo assorbe , dalle mie conoscenze un diodo ha una caduta di tensione di 0,6 - 0,7V cioe' una perdita di potenza di qlc watt , per una stringa fatta con pannelli da 7-8A di corrente si ha una perdita , alla massima corrente , di 4-5w a diodo ....... in media ci sara' una caduta di potenza di 2w .... su due stringhe da 1500+1500 una perdita massima dello 0,3%..........

                Saluti

                ciao,scusate se mi inserisco nella discussione, giusto per capire meglio il problema, io personalmente verifico sempre il valore della corrente inversa del modulo FV, di solito quando sono sotto le 3 stringhe non è necessario il fusibile di stringa per proteggere i moduli dalla corrente inversa. Ho verificato che non tutti i costruttori forniscono il dato però dalla letteratura tecnica ho visto che questo puo essere comunque stimato intorno a 2,5 - 3 volte la Isc.
                Ciao.
                Gianluca

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
                  di solito quando sono sotto le 3 stringhe non è necessario il fusibile di stringa per proteggere i moduli dalla corrente inversa. Ho verificato che non tutti i costruttori forniscono il dato però dalla letteratura tecnica ho visto che questo puo essere comunque stimato intorno a 2,5 - 3 volte la Isc.
                  No capisco il ragionamento, la corrente di Isc di cui parli sembra riferita ad un solo modulo ma in una stringa ce ne sono parecchi, quindi anche con due sole stringhe in parallelo puoi avere correnti superiori alla Isc di modulo che passano da una stringa all'altra in corrente inversa.

                  Ecco cosa dice 'mamma SMA': Corrente inversa in un suo documento. anche qui si parla delle perdite dovute ai diodi di blocco e la SMA consiglia decisamente i fusibili:
                  Qualsiasi corrente inversa nella stringa viene bloccata grazie ai cosiddetti diodi di stringa che sono collegati
                  in serie con la singola stringa. Il diodo si trova collegato in serie con la stringa del generatore corrispondente,
                  viene attraversato dalla corrente di stringa e causa alte perdite continue. Inoltre l'avaria del diodo può
                  condurre o la perdita della funzione di protezione oppure l'avaria di tutta la stringa.
                  [...]
                  La corrente inversa nella stringa può essere limitata al massimo consentito grazie ai fusibili di stringa che sono
                  collegati in serie con le singole stringhe. Le perdite nei fusibili di stringa sono nettamente minori rispetto a quelle
                  con i diodi di stringa.
                  [...]
                  ciao
                  Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                  Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                    No capisco il ragionamento, la corrente di Isc di cui parli sembra riferita ad un solo modulo ma in una stringa ce ne sono parecchi, quindi anche con due sole stringhe in parallelo puoi avere correnti superiori alla Isc di modulo che passano da una stringa all'altra in corrente inversa.

                    Ecco cosa dice 'mamma SMA': Corrente inversa in un suo documento. anche qui si parla delle perdite dovute ai diodi di blocco e la SMA consiglia decisamente i fusibili:

                    ciao
                    ciao, i moduli sono in serie quindi anche se sono tanti la corrente è la stessa, il contributo della corrente di guasto per esempio nel caso di 3 stringhe in parallelo relativamente a una di queste è dovuta a quella delle altre 2 quindi considerando una maggiorazione di 1,25 sulla Isc si ha che nel mio caso 1,25 (n-1) Isc [ questa è la massima corrente di guasto dovuta alle n-1 stringhe; formula generale dove n sono le stringhe in parallelo collegate allo stesso inverter] <= 2,5-3 Isc [massima corrente inversa tollerata dai moduli della stringa in esame] quindi:
                    2,5 Isc <=2,5 - 3 Isc quindi, in questo caso, non è necessario poteggere i moduli dalla corrente inversa.

                    ciao,
                    Gianluca

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                    • #11
                      Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
                      ciao, i moduli sono in serie quindi anche se sono tanti la corrente è la stessa
                      Hai ragione, cavolo che scemenza che ho scritto !

                      La SMA (nel documento) raccomanda anche di dimensionare per la stringa: cavi connettori etc..., non per la corrente di stringa (che sarebbe adeguato quando la stringa lavora normalmente) ma per la corrente di corto circuito, che come fai notare e' superiore.

                      ciao
                      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da LElio Visualizza il messaggio
                        Ciao ragazzi, oggi parlando con l'installatore e affinando il discorso tecnico ho chiesto se mi poteva mettere due string-box (uno per ogni mppt dell'aurora) in modo da raccogliere le stringhe sotto la protezione dei diodi.
                        Mi sembra di capire che nel tuo caso ( il tuo inverter ha 2 MPPT e tu fai entrare una stringa su ogni MPPT), l'installatore ha perfettamente ragione, i diodi sono inutili e dannosi, in quanto oltre a farti perdere una leggerissima potenza, possono essere causa di guasto. in passato è comunque stato discusso ampiamente sui diodi, con la conclusione che erano inutili sotto le 3 stringhe in parallelo.

                        Ciao
                        1) impianto 3kW, 24 moduli Kyocera 125GHT-2, inverter Power-one Aurora 3600
                        2) impianto 14,52kW, 66 moduli Trina 220W, 3 inverter Power-one Aurora 6000
                        http://www.energeticambiente.it/tecn...nstallato.html

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                        • #13
                          Un po' incuriosito dalla problemtica della corrente inversa ho cercato qualche datasheet dei moduli Firstsolar al CdTe: http://www.firstsolar.com/Downloads/...heet_s2_IT.pdf.
                          Per questi moduli (First Solar FS Series 2 PV Module):

                          Short Circuit Current ISC(A) 1.23

                          Limiting Reverse Current IR(A) 2

                          Noticina sulla reverse current:
                          The procedure specified in EN50380, Section 3.6.2 is designed for
                          crystalline silicon modules. Because of the cell configuration of thin
                          film modules, extreme voltage and power levels are required to induce
                          reverse currents in the modules, resulting in temperatures well beyond
                          normal operating ranges or the temperatures intended for the test.
                          Because of this, the IR rating for the module is lower than the fuse
                          requirement for safe operation of the module.

                          Piu' sotto leggo:
                          Bypass Diode None

                          Mi piacerebbe sentire il parere di qualcuno esperto in thin film.

                          ciao
                          Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                          Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                            Piu' sotto leggo:
                            Bypass Diode None


                            ciao
                            quindi nessun diodo per i first? comuque grazie mille per le risposte! l'impianto si configura in 8 stringhe, ovvero 4 in parallelo per ogni mppt...quindi potrei comunque cavarmela con i fusibili anche alla luce che i first non hanno diodi bypass?

                            Commenta


                            • #15
                              Io non posso dire di piu', non conosco i Firstsolar CdTe, ma mi sembra che abbiano caratteristiche particolari rispetto ai cristallini, per esempio non hanno i diodi di by-pass di modulo.

                              Il montaggio di stringhe in parallelo presuppone la possibilita' di correnti inverse su una stringa che vada giu' di tensione per qualunque motivo. I diodi di blocco eliminano il problema alla radice, alcuni (compresa la SMA) dicono che tolgono potenza all'impianto e che sarebbe meglio evitarli.

                              I fusibili ammettono una certa quantita di corrente inversa e sono tarati per staccare quando tale corrente supera il limite di sopportazione della stringa 'bacata'. Presuppongono anche che il circuito di stringa sia sovradimensionato per reggere tale corrente.

                              Nel caso la massima corrente inversa possibile sia inferiore alla capacita' di sopportazione della stringa si puo' fare a meno anche dei fusibili.

                              Il punto e' stabilire questo limite, normalmente guida il limite di corrente inversa del modulo, come detto da gianlucalilliu, che spesso e' inserito nel datasheet del modulo. Pero' nel tuo caso e' un valore molto basso, 2 A su 1.23 di Isc e c'e' quella noticina che non sono sicuro di saper interpretare.

                              Io ti consiglio di procurarti il manuale di installazione della Firstsolar (anche una sbirciatina basta) visto che mi sembra che hai accesso a qualcosa di piu' rispetto ad un normale cliente. Anzi se hai notizie faccele sapere pure a noi.

                              ciao
                              Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                              Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da enersafe Visualizza il messaggio
                                Concordo i diodi sono indispensabili, a parte il fatto che il loro costo paragonato alla possibilità di scoprire i propri pannelli pieni di hot spot è a dir pèoco irrisorio, .
                                .
                                HotSpot?? ovvero? si possono rovinare i moduli se c'è corrente inversa?

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                                  Il punto e' stabilire questo limite, normalmente guida il limite di corrente inversa del modulo, come detto da gianlucalilliu, che spesso e' inserito nel datasheet del modulo. Pero' nel tuo caso e' un valore molto basso, 2 A su 1.23 di Isc e c'e' quella noticina che non sono sicuro di saper interpretare.

                                  Io ti consiglio di procurarti il manuale di installazione della Firstsolar (anche una sbirciatina basta) visto che mi sembra che hai accesso a qualcosa di piu' rispetto ad un normale cliente. Anzi se hai notizie faccele sapere pure a noi.

                                  ciao
                                  esatto, non hanno il diodo perchè in teoria è come se fosse una grande cella unica...nel mio impianto le stringhe hanno una corrente di 1.10 Ampp ...2A è il limite di corrente inversa quindi sarei ancora dentro giusto?

                                  Il manuale mi pare di averlo visto in giro (se era lui) ma è in inglese e lo custodiscono gelosamente...comunque provo a vedere!

                                  Commenta


                                  • #18
                                    HOT SPOT:

                                    Una la cella ombreggiata, comportandosi da diodo
                                    in polarizzazione inversa, sarà soggetta alla
                                    tensione prodotta da tutte le altre celle in serie ad
                                    essa collegate, la quale risulta nettamente
                                    superiore alla tensione di perforazione del diodo.
                                    Quando un diodo in polarizzazione inversa viene
                                    sottoposto a tensioni che superano la tensione di
                                    perforazione della giunzione avviene il fenomeno di
                                    scarica, per cui una corrente elevata attraversa la
                                    giunzione per un breve periodo di tempo,
                                    surriscaldando la cella che si danneggia in breve
                                    tempo. Tali tipologie di danneggiamenti parziali
                                    sono chiamati hot-spot.

                                    ---- ma sul first non succede però giusto?

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Originariamente inviato da LElio Visualizza il messaggio
                                      esatto, non hanno il diodo perchè in teoria è come se fosse una grande cella unica...nel mio impianto le stringhe hanno una corrente di 1.10 Ampp ...2A è il limite di corrente inversa quindi sarei ancora dentro giusto?

                                      Il manuale mi pare di averlo visto in giro (se era lui) ma è in inglese e lo custodiscono gelosamente...comunque provo a vedere!

                                      ciao, provo a darti un mio parere,anche se non conosco bene i moduli. guardando la scheda tecnica ho visto che la Isc ha un valore di 1,23 A, supponendo di ripetere i ragionamenti di prima con 3 stringhe in parallelo avresti :
                                      1,25 Isc x 2(stringhe)X1,23 = 3,71 A - questo valore è evidentemente superiore al massimo valore della corrente inversa sopportata dal modulo.
                                      Il fusibile di cui si parla nella scheda tecnica, penso che sia utile per la protezione della corrente inversa. Il ragionamento sul fusibile e sulla sua portata ( 10 A > della massima corrente inversa sopportabile dal modulo) lo interpreto dicendo che a causa delle elevatissime temperature la portata del fusibile si riduce garantendo la protezione per correnti già per 3,71 A.
                                      E' una mia interpretazione, bisognerebbe capire di quanto si innalza la temperatura del modulo e di quanto si riduce la portata del fusible in quelle condizioni. Penso anche, che chi ha costruito il modulo abbia già pensato a questo quindi il tutto sia per così dire già perfettamente funzionante.
                                      Non so se il contrubuto possa esserti d'aiuto.. diciamo che per lo meno ciò provato!
                                      ciao.
                                      Gianluca

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                                      • #20
                                        I moduli FS hanno un limite sulla corrente inversa di 10A. Sui datasheet c'è scritto 2A semplicemente perchè la normativa di riferimento impone dei test creati per moduli cristallini e quindi il numero che risulta non è rappresentativo dell'utilizzo dei moduli CdTe.
                                        Quindi se occorre fare meno di 7-8 stringhe di moduli FS, queste si possnono collegare in parallelo senza preoccuparsi di nulla, ne dei diodi de dei fisubili. Qualore occorra mettere in parallelo più di 8 stringhe, queste vanno unite in parallelo a gruppi di numero non superiore a 6 e ogni gruppo va parallelato all'inverter con l'interposizione di un fusibile da 10A ciascuno.
                                        Alcuni distributori FS (es Phoenix Solar) vendono dei fasci di cavi predisposti per il parallelo già sul tetto con connettori maschio/femmina disposti alla giusta distanza in base all'orientamento dei moduli.
                                        Ciao.

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da enersafe Visualizza il messaggio
                                          Concordo i diodi sono indispensabili, a parte il fatto che il loro costo paragonato alla possibilità di scoprire i propri pannelli pieni di hot spot è a dir pèoco irrisorio,
                                          Gia'.. peccato che gli HotSpot si eliminano al massimo con i diodi di bypass... ma qua mi sembra si parli di diodi di blocco ( che non servono a nulla.. ).

                                          F.
                                          Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                          Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                          • #22
                                            Ritornando un attimo al test del secondo messaggio fatto da LElio, dei grafici sui diodi, ecc. posso dire che:

                                            1) Una cella solare è simile a un diodo (http://www.energeticambiente.it/elet...ovoltaica.html). La tensione ai capi dipende dall'illuminazione in modo NON proporzionale anche se maggior luce (irraggiamento) significa maggio tensione. C'è più proporzionalità per la corrente, eventualmente.

                                            2) Se non "genera" è a tutti gli effetti un diodo... che fa passare corrente dal positivo del pannello (e dentro il pannello.. quindi corrente "entrante" nel positivo) verso il negativo (ovvero a rovescio di quando la genera... -> corrente "uscente" dal positivo)

                                            3) va da se che un pannello NON illuminato (diverso da poco illuminato) collegato ad uno simile illuminato "ciuccia" corrente da quest'ultimo

                                            4) Questa corrente dipende principalmente da due fattori, nella situazione di uno (o più) pannello (/i) non illuminato (leggete bene quanto ho appena scritto.. ): dalla tensione delle celle del pannello generatore, dalla caduta di tensione delle celle del pannello assorbitore/carico.

                                            5) Dal momento che per far passare corrente in un diodo bisogna portare la tensione verso la soglia.. e, per la cella generatrice, appena si tira corrente si provoca una caduta della tensione.. è probabile che le due tensioni non siano poi molto divergenti, conseguentemente la corrente è probabile non salga ai valori di targa del pannello generatore.. in quanto quello assorbitore rappresenta in tal caso un cattivo/blando carico. Tuttavia in quella condizione (leggete bene quanto ho appena scritto.. ) rappresenta una corrente che è sottratta al "vero" carico/utilizzatore.

                                            6) questa situazione è legata ad una minore produzione (infatti stiamo affermando che uno o più pannelli sono non illuminati, quindi quelli che lo sono rappresentano meno del 100% delle possibilità di sistema.

                                            7) questi descritti sono casi limiti, ovvero avere uno o più pannelli completamente non illuminati (tipo coperti con qualcosa) .. nel caso ci sia una tenue illuminazione ci si riconduce verso il caso del test.. ma non è detto che ci si ritrovi in quelle condizioni, ovvero non è detto che non ci sia assorbimento da parte del pannello in ombra e addirittura una debole generazione da parte dello stesso. Dipende dalle differenze tra zona ombra/illuminazione (contrasto), dal tipo di pannelli, ecc.

                                            8) per amor del vero bisogna dire che la parte in ombra sarà più fredda, cosa che ha effetti sulla tensione di diodo (cella) tendendo a favorire la situazione dell'esperimento.

                                            9) ovviamente il diodo di blocco rappresenta una perdita, in quanto provoca una caduta (Vf) che per la corrente che lo attraversa determina una potenza (persa), da sommare tra tutti i diodi presenti.

                                            10) Tuttavia questa caduta assomiglia molto a quella di una singola cella (è un diodo!), conseguentemente più è elevato il numero di celle in serie che compongono il pannello (leggi più è alta la tensione di targa) e meno impatta il diodo di blocco.

                                            11) Ad esempio su una tensione sui 28V, supponendo 1V la caduta del diodo.. significa impattare per circa lo 3-4% durante la piena insolazione.. ma potrebbe voler dire recuperare qualche milliampere (quindi anche mW o W) nei casi di pannelli in ombra, ovvero in condizioni di già scarsa corrente/potenza!

                                            12) Conseguentemente è preferibile il suo utilizzo, valutando caso a caso l'eventuale eliminazione su pannelli a bassa tensione (tipo <10-14V)
                                            Ultima modifica di gattmes; 11-02-2010, 14:12.
                                            Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio

                                              7) questi descritti sono casi limiti, ovvero avere uno o più pannelli completamente non illuminati (tipo coperti con qualcosa) .. nel caso ci sia una tenue illuminazione ci si riconduce verso il caso del test..


                                              ma non è detto che ci si ritrovi in quelle condizioni,
                                              No,
                                              ci si ritrova SEMPRE in quelle condizioni quando l'impianto fotovoltaico in esame e' composto da celle cristalline ( per l'amorfo e il film sottile la situazione potrebbe essere diversa ).

                                              Il test l'avevo fatto per dimostrare la teoria delle curve V/I dalle quali gia' si poteva chiaramente dedurre il risultato per via teorica... il test e' stato solo la dimostrazione che con uno sbilanciamento della luminosita' di 18 volte ( valore impossibile nella realta ) il pannello in ombra produce ..altro che assorbe.

                                              Il risultato mi era chiaro tuttavia sembrava difficile capire che una cella poco illuminata possiede gia' una VOC sufficiente a determinare l'impossibilita di correnti inverse in caso di sbilanciamento dell'illuminazione.

                                              Tieni presente che i diodi di blocco erano, fino a qualche anno fa, usati praticamente solo in Italia... Un Ing della SMA in fiera mi aveva detto chiaramente che non servono a nulla e che il loro uso era dovuto all'arretratezza dei nostri progettisti ed installatori, che ancora non conoscevano bene cosa stavano facendo.

                                              Ad ogni modo vedo sui forum e nelle varie discussioni che i tecnici che sconsigliano l'uso di tali dispositivi sta aumentando enormemente ( fino a qualche anno fa era considerato eretico non usare i diodi di blocco.. ora e' perfettamente normale. ).


                                              Ciao,
                                              F.
                                              Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
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                                              • #24
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