Ciao a tutti.
Apro questa discussione per far chiarezza su un argomento dove c'è tanta confusione (almeno dalla mia esperienza).
Ci sono abitazioni alimentate da contatori in monofase, classico 3 kW, dove per alti consumi, si realizzano impianti con potenze maggiori di 7/8 kWp e quindi in trifase. (per Enel il limite è di 6 kW in corrente alternata per il passaggio da mono a trifase).
In fase di progettazione, io cerco sempre di equilibrare i cari nelle diverse fasi, quindi tre inverter di ugual potenza o, meglio (visto che è da un po' a questa parte che i produttori di inverter hanno messo nel mercato inverter trifase per stringhe, quindi non centralizzati) un inverter trifase. Fin qua penso tutto giusto.
Per quanto riguarda il prelievo, ho sempre detto al cliente di utilizzare le tre fasi, quindi di dividere i carichi dell'abitazione equamente nelle tre fasi. In questo modo c'è l'esigenza di adeguare lo schema elettrico dell'abitazione da mono a trifase.
Oggi ho parlato con un tecnico enel che per loro, non importa niente se i carichi sono equilibrati e che mi consiglia di utilizzare un'unica fase per tutto. Tale soluzione, se ritenuta giusta, sarebbe un vantaggio economico per il cliente, in quanto non ci sarebbero le ore di lavoro e il materiale (cavo elettrico FG7 tipo 4x6 mmq) da conteggiare per l'adeguamento.
Chiedo pareri sull'argomento, grazie.
Mauro
Apro questa discussione per far chiarezza su un argomento dove c'è tanta confusione (almeno dalla mia esperienza).
Ci sono abitazioni alimentate da contatori in monofase, classico 3 kW, dove per alti consumi, si realizzano impianti con potenze maggiori di 7/8 kWp e quindi in trifase. (per Enel il limite è di 6 kW in corrente alternata per il passaggio da mono a trifase).
In fase di progettazione, io cerco sempre di equilibrare i cari nelle diverse fasi, quindi tre inverter di ugual potenza o, meglio (visto che è da un po' a questa parte che i produttori di inverter hanno messo nel mercato inverter trifase per stringhe, quindi non centralizzati) un inverter trifase. Fin qua penso tutto giusto.
Per quanto riguarda il prelievo, ho sempre detto al cliente di utilizzare le tre fasi, quindi di dividere i carichi dell'abitazione equamente nelle tre fasi. In questo modo c'è l'esigenza di adeguare lo schema elettrico dell'abitazione da mono a trifase.
Oggi ho parlato con un tecnico enel che per loro, non importa niente se i carichi sono equilibrati e che mi consiglia di utilizzare un'unica fase per tutto. Tale soluzione, se ritenuta giusta, sarebbe un vantaggio economico per il cliente, in quanto non ci sarebbero le ore di lavoro e il materiale (cavo elettrico FG7 tipo 4x6 mmq) da conteggiare per l'adeguamento.
Chiedo pareri sull'argomento, grazie.
Mauro
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