Ciao a tutti ragazzi,
volevo chiedervi come facevate normalmente a scegliere la lunghezza delle stringhe quando si va a dimensionare l'inverter. Mi spiego meglio, conosco bene le formule che tengono conto dell'aumento della tensione con il diminuire della temperatura. Mi sorgono però dei dubbi:
1 - nel valutare la tensione minima di innesco dell'inverter, ovvero che sia superiore a Vmpp (min) è corretto tenere conto di una caduta in % circa 1,5% sui cavi in DC? La guida Blu non ne accenna.
2 - considerando che la maggior parte dei moduli garantisce una potenza dell'80% a 25 anni dal valore iniziale, se ne dovrà tenere conto nella scelta della Vmpp (min)? Nel senso a 25 anni è probabile che il pannello funzioni peggio e al limite eroghi una tensione che è l'80% del valore iniziale a questi si somma la caduta sui cavi in DC.
Pertanto quando vado a scegliere l'inverter o la tensione di stringa, è buona norma tenere conto di questi aspetti?
Ce ne sono altri?
volevo chiedervi come facevate normalmente a scegliere la lunghezza delle stringhe quando si va a dimensionare l'inverter. Mi spiego meglio, conosco bene le formule che tengono conto dell'aumento della tensione con il diminuire della temperatura. Mi sorgono però dei dubbi:
1 - nel valutare la tensione minima di innesco dell'inverter, ovvero che sia superiore a Vmpp (min) è corretto tenere conto di una caduta in % circa 1,5% sui cavi in DC? La guida Blu non ne accenna.
2 - considerando che la maggior parte dei moduli garantisce una potenza dell'80% a 25 anni dal valore iniziale, se ne dovrà tenere conto nella scelta della Vmpp (min)? Nel senso a 25 anni è probabile che il pannello funzioni peggio e al limite eroghi una tensione che è l'80% del valore iniziale a questi si somma la caduta sui cavi in DC.
Pertanto quando vado a scegliere l'inverter o la tensione di stringa, è buona norma tenere conto di questi aspetti?
Ce ne sono altri?
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