Tensione di attivazione "La saga continua" - EnergeticAmbiente.it

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Tensione di attivazione "La saga continua"

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  • Tensione di attivazione "La saga continua"

    Ciao a tutti

    Dopo aver verificato che a 16 moduli suntech STP in un unica stringa per un inverter PVI 3,6 sono rischiosi (causa Voc a -10°), decido di fare 2 stringhe da 8 su i due mppt, adesso pero' vedo che la tensione di attivazione a 70° C è di default a 200V, mentre io dalle stringhe esco con 195Voc a 70°, devo per forza regolare la tensione di attivazione? se si riesco direttamente da display inverter.

    E' obbligatoria la tensione di attivazione per dare uscita all'inverter?
    Dai post precedenti a 90Volt si accende l'inverter, ma è operativo?


    Grazie mille

  • #2
    Originariamente inviato da zo.daniele Visualizza il messaggio
    mentre io dalle stringhe esco con 195Voc a 70°, devo per forza regolare la tensione di attivazione?
    Io penso di no , perche' la condizione in cui ti trovi con inverter spento o sconnesso e T modulo 70° e' impossibile, se anche fossi a piena potenza e modulo a 70 e per qlc ragione si sconnette l'inverter , dopo 1 minuto i pannelli sarebbero gia' raffreddati da far scendere la Voc....... devi giustamente stare piu' attento alla Voc massima a T bassa.......
    AUTO BANNATO

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    • #3
      Potresti avere dei problemi solamente nel caso in cui l'inverter cessasse la produzione con i pannelli sopra i 70°C visto che in questo caso difficilmente riuscirebbe a ripartire.

      La prima valutazione che devi fare è quindi quanto spesso potresti trovarti sopra i 70°C valutando parametri quali tipo di integrazione, posizione, esposizione, luogo di installazione, ecc. ecc.

      Una volta fatto questo e capito che la situazione rappresenta un rischio medio/basso puoi anche modificare la tensione di attivazione portandola a valori sotto i 195Vdc (che so 180/170Vdc) senza però scendere troppo perchè una bassa tensione di attivazione può comportare dei continui stop and go dell'inverter la mattina durante la fase di accensione.

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      • #4
        Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
        La prima valutazione che devi fare è quindi quanto spesso potresti trovarti sopra i 70°C valutando parametri quali tipo di integrazione, posizione, esposizione, luogo di installazione, ecc. ecc.
        Scusa ma se anche arriva a 70 durante il funzionamento ha solo il problema di trovarsi con Vmp di 150 (dico a caso) ma l'inverter continua lo stesso a produrre fino a che la V non e' di 90V .....
        AUTO BANNATO

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        • #5
          Durante il funzionamento si ma se l'inverter "sgancia" per qualsivoglia motivo (mancanza AC da rete Enel x esempio) non è più in grado di ripartire e potrebbe rimanere fermo a lungo finchè il sole non cali e consenta ai pannelli di raffreddarsi.

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          • #6
            Scusa Daniele, posso sapere di quali moduli STP si tratta?

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            • #7
              I moduli sono modello stp 200 UD

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              • #8
                Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                potrebbe rimanere fermo a lungo finchè il sole non cali e consenta ai pannelli di raffreddarsi.
                Non credo , se sgancia ed e' a 70 non puo' rimanere a quella temperatura per piu' di qlc minuto .......... i 70 non era il sole a produrli ma la corrente del pannello..... soprattutto nel caso specifico , dove i volt di differenza sono solo 5 .
                Ultima modifica di spider61; 04-05-2010, 09:20.
                AUTO BANNATO

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                • #9
                  Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                  Non credo , se sgancia ed e' a 70 non puo' rimanere a quella temperatura per piu' di qlc minuto .......... i 70 non era il sole a produrli ma la corrente del pannello......
                  Sei sicuro di questa affermazione?
                  Secondo me non è corretta.
                  Il pannello produce elettricità con un certo rendimento (ipotizziamo 10%), il resto dell'energia ricevuta la converte in calore o viene riflessa (la riflessione nei pannelli si cerca sempre di evitarla, comunque consideriamola il 5%); ora il resto dell'energia solare (85% nell'ipotesi) viene normalmente convertita in calore che il pannello smaltisce riscaldandosi.
                  Ora, se per qualsiasi motivo l'inverter sgancia, il pannello interrompe la produzione (non passa corrente) e quindi il suo rendimento passa automaticamente a zero, di conseguenza, secondo me, dovrà smaltire ancora più calore (85% + 10%= 95% dell'energia ricevuta) con la conseguenza che invece di raffreddarsi, dovrebbe ulteriormente riscaldarsi.

                  Per provare questo dovrei attendere uno sgancio del mio impianto e verificarlo dai rilevamenti ma, fortunatamente, in oltre due anni di funzionamento non mi è mai successo; la temperatura massima sui pannelli non ha mai raggiunto i 60° (misurati con il sonsore appoggiato sul retro di un pannello).
                  aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricità a gennaio 2022
                  https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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                  • #10
                    Sicuro non sono , ma non consideri la dissipazione verso l'esterno , il pannello non e' un pannello termico dove creo un effetto serra , ho solo una superficie esposta all'esterno che si stabilizza ad un certo livello dato dall'energia assorbita e quella emessa, non mi sembra per niente quello che affermi te cioe' piu' energia produco e meno temperatura ho del pannello e' esattamente il contrario..... che poi la probabilita' che la situazione descritta capiti e' 0 va da se.....
                    AUTO BANNATO

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                    • #11
                      Vedo la discussione prende, ma la conversione contiua-alternata viene eseguita sempre o solo sopra i 200 V

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                      • #12
                        E' scritto abbastanza chiaramente nel datasheet e discusso tante volte nel forum : al raggiungimento della Vstart l'inverter si accende e tenta la connessione alla rete CA , se c'e' irraggiamento e di conseguenza potenza sufficiente , parte e comincia a produrre e continuera' a produrre fino a che la Vmp non arriva a : in alcuni doc. c'e' scritto 90V e in altri a 0,7*Vstart.

                        E' spiegato meglio nel documento messo nel reply #9 di questa discussione https://www.energeticambiente.it/tec...ora-3-0-a.html
                        AUTO BANNATO

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                        • #13
                          Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                          Sicuro non sono , ma non consideri la dissipazione verso l'esterno ???, il pannello non e' un pannello termico dove creo un effetto serra , ho solo una superficie esposta all'esterno che si stabilizza ad un certo livello dato dall'energia assorbita e quella emessa, è quello che ho scritto anche io non mi sembra per niente quello che affermi te cioe' piu' energia produco e meno temperatura ho del pannello e' esattamente il contrario...io ho scritto prima, e ora lo ripeto con altre parole, che l'energia elettrica prodotta dal pannello durante il suo funzionamento (10% dell'energia solare incidente) viene normalmente portata via dagli elettroni attraverso i cavi e se per qualsiasi motivo questo flusso si arresta, l'energia degli elettroni si dissipa all'interno dello stesso pannello (ricombinazione elettroni - lacune) liberando energia TERMICA che obbliga il pannello ad innalzare la sua temperatura per dissiparla all'esterno. .. che poi la probabilita' che la situazione descritta capiti e' 0 va da se.....
                          ciao .
                          aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricità a gennaio 2022
                          https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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                          • #14
                            Originariamente inviato da zo.daniele Visualizza il messaggio
                            .... la conversione contiua-alternata viene eseguita sempre o solo sopra i 200 V
                            Non è corretto, in ingresso gli inverter hanno/possono avere dei circuiti di step-up che alzano la tensione DC per consentire la conversione anche con tensioni dei pannelli molto basse.

                            Questi circuiti abbattono il rendimento e quindi in queste condizioni di tensione l'inverter cala di rendimento.

                            Settare tensioni troppo basse di avvio è poi problematico perchè potrebbero esserci fenomini di avvio/arresto ripetuti in condizioni di bassissmo irraggiamento (mattina presto) dovuti al fatto che la tensione a vuoto è sufficiente alla partenza ma la tensione sotto carico crolla subito sotto la tensione minima indispensabile al funzionamento provocando il blocco di tutto.

                            Abbassare la tensione può essere utile ma a mio avviso deve essere fatto a ragion veduta e il minimo indispensabile.

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