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    Ciao a tutti, sono nel mondo del fotovoltaico, ma purtroppo non ho nozioni tecniche, soprattutto in elettronica.
    Non capisco a cosa serve e come funziona il sistema MPPT presente negli inverter.
    Cosa cambia nell'avere tale soluzione in ogni singolo pannello?
    Se avete anche testi tecnici, li studio volentieri.
    Vi ringrazio.

    Stephan

  • #2
    Con un pò di google:
    http://www.solarfreaks.com/download/file.php?id=85

    Qui trovi anche codice c++:
    Wind Power Conversion _ MPPT algorithm : Grid connected systems

    http://www.solarbuildings.ca/c/sbn/f...0algorithm.pdf

    http://www.die.ing.unibo.it/pers/gra...s/IFAC2005.pdf
    Impianto FV da 4,64 kWp, 16 pannelli REC TWINPEAK 2 SERIE 290W, inverter SOLPLUS SP35.
    Impianto Attivo dal 27/05/2010, 2° CE, SSP. Pannelli REC attivi dal 2/9/2019

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    • #3
      ti ringrazio, però io non conosco l'elettronica, dovrei capire anche cosa vuol dire carico variabile ad esempio...

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      • #4
        Originariamente inviato da stephan Visualizza il messaggio
        dovrei capire anche cosa vuol dire carico variabile ad esempio...
        Proviamo a fare un esempio banale....
        Supponiamo che la potenza dei pannelli sia equivalente alla potenza generata dalla tua automobile.
        Supponiamo, inoltre, che il livello di pendenza della strada sia equivalente al carico.
        Tu che guidi sei l'MPPT e più sei bravo nella guida più potenza riesci ad ottenere dalla tua auto (entro i limiti di potenza della stessa).
        Premesso questo, addentriamoci nell'analogia.
        La tua macchina sviluppa 100kW a 4000RPM. A regimi inferiori (o superiori) invece, sviluppa sempre meno potenza.
        Ciò che vuoi è estrarre dal motore della tua auto la massima potenza, quindi se ti trovi in una strada pianeggiante (pendenza 0%), andrai in 5a marcia a 4000RPM. Ora inizia un pò di salita (pendenza 5%), in pratica aumenta il carico. Anche a gas totalmente aperto, il motore si porterà ad un regime inferiore (diciamo 3000RPM). Chiaramente assorbirai meno potenza dalla tua auto e per riportarla al valore massimo dovrai scalare in 4a marcia. Man mano che la salita si fa più dura (il carico aumenta), dovrai scalare ulteriormente di marcia al fine di mantenerti sempre a 4000RPM. Se sei in 1a a 4000RPM e di colpo inizia la pianura (o la discesa), il motore vorrà portarsi a regimi superiori (supponiamo 5000RPM). Anche in questa condizione l'auto svilupperà meno di 100kW. Ciò che farai sarà incrementare la marcia.
        Un MPPT in elettronica lavora allo stesso modo del guidatore che cambia le marce, la differenza è che lo fa in modo continuo (le marce sono solo 5 o 6).
        Maggiore è il "grado di continuità" della cambiata (un MPPT elettronico è come se avesse 65000 marce o anche più!) e maggiore sarà il rendimento dell'inverter (in condizioni di irraggiamento costante). Di contro ci metterà molto tempo per scalare o incrementare 65000 (o più) marce, nel caso in cui l'irraggiamento varia velocemente (passa una nuvola). La ricerca di algoritmi che ottimizzano precisione e velocità è oggetto di ricerche abbastanza intense tutt'oggi.
        Venendo al carico...
        Un pannello FV ha una sua potenza che dipende dall'intensità della luce che lo investe, così come l'automobile ha una potenza che dipende da quanto è "schiacciato" l'acceleratore (chiaramente entro i limiti della stessa).
        Un pannello FV è però collegato ad un inverter che assorbe potenza da esso, così come l'auto è "collegata" alla strada (attraverso le ruote) che assorbe potenza da essa.
        Maggiore è la potenza che l'inverter assorbe dai pannelli e maggiore è il carico, così come nell'esempio dell'auto, maggiore è la pendenza della strada e maggiore è il carico al quale è sottoposto il motore.
        Se l'inverter vuole assorbire troppa potenza dai pannelli, questi cedono (così come l'auto in salita in 5a o 6a marcia), quindi l'inverter dovrà "scalare di marcia" al fine di diminuire il carico dei pannelli ed assorbire la massima potenza che possono erogare in quell'istante.
        L'esempio non è dei migliori, ma spero che ti abbia chiarito un po' di più la questione...
        Saluti
        "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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        • #5
          Mamma mia Atomax, quanto sei bravo!
          Davvero, complimenti, per la competenza, la capacità di elaborare analogie comprensibili anche a chi non ha dimistechezza con la tua materia e, soprattutto, per la pazienza che dimostri sempre con i ...pivelli.

          Ciao
          4,42 kWp:26x170 Wp Solterra SOL170H mono
          Power One PVI 4.2 outd; Solarlog 200
          incl.16°; azimut -36° EST; Lurate Caccivio CO
          Radiografia del mio impianto on-line: http://www.luratecaccivio.org
          http://www.sonnenertrag.eu/it/lurate...201/12635.html

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          • #6
            Un professore che avevo all'industriale diceva sempre che un buon esempio rende meglio di 100 spiegazioni.
            Tutt'ora all'università cerco sempre di ridurre, anche argomenti complessi, a semplici esempi di "vita quotidiana" (chiaramente non sempre ci riesco e/o è possibile). A volte è estremamente difficile, ma quando ci riesco sono certo che l'argomento ce l'ho nel sacco.... (o quasi...).
            Non è il caso dell'esempio del post precedente.....
            Ciao e grazie!
            "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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            • #7
              Originariamente inviato da stephan Visualizza il messaggio
              .
              Cosa cambia nell'avere tale soluzione in ogni singolo pannello?
              I pannelli sono collegati in serie su una stringa, quindi in tutti i pannelli di una stringa la corrente e' uguale.

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              • #8
                Ciao Atomax,
                grazie delle spiegazioni.
                A livello pratico, il funzionamento dell'mppt l'ho compreso.
                Vorrei avere i mezzi per addentrarmi maggiormente nel problema "elettronico". Ad esempio, l'inverter, che lavora sulla stringa, valuta ad ogni istante la potenza erovata, valutando v e i, poi varia il punto di lavoro della stringa e vede se il prodotto VI aumenta, e così cerca il max.
                Per variare il punto di lavoro che cosa varia? tensione ai capi?corrente??...e come fa a variarla?
                MPPT sull'inverter comunque mi sembra un sistema poco efficiente dato che valuta il max su una stringa, poi nella realtà magari finziona comunque bene perchè la stringa lavora tutta allo stesso modo.
                Nella mia testa è molto meglio un sistema come solar mag*c, anche se non capisco perchè tale prodotto è necessario su tutti i pannelli dell'impianto.
                comunque...vorrei chiedere nozioni tecniche, ma comprensibili anche ad un non elettronico..ma molto appassionato e volenteroso

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                • #9
                  Originariamente inviato da stephan Visualizza il messaggio
                  Per variare il punto di lavoro che cosa varia? tensione ai capi?corrente??...e come fa a variarla?
                  Ciò che viene variato è il duty-cycle del segnale di pilotaggio del primo modulo che compone un'inverter. Questo modulo è chiamato solitamente BOOSTER. E' un convertitore DC/DC che abbassa la tensione dei pannelli (o può anche aumentarla) conservando la potenza (se abbassa la tensione aumenta la corrente e viceversa). Pensa ad una stringa che lavora a 400V. La sinusoide che l'inverter fornisce in uscita ha un valore efficace di 230V (valore di picco di 325V) quindi dovrà esserci per forza un dispositivo che abbassa la tensione in ingresso. Pensa invece alla tensione della stringa al mattino o alla sera (o quando l'irraggiamento è scarso), questa può scendere a valori inferiori a 325V e quindi l'inverter non riuscirebbe a generare una sinusoide di valore efficace pari 230V, dovendo rinunciare ad immettere energia in rete. Questo convertitore DC/DC viene comandato da "impulsi elettrici" che hanno una determinata durata (duty-cycle). Più sono lunghi e più la tensione in uscita dal DC/DC è alta (in realtà può essere anche il contrario, ma per semplicità pensiamola così...). Più questa tensione è alta e più la sinusoide d'uscita ha tensione elevata e quindi l'inverter cerca di immettere più corrente in rete, di conseguenza i pannelli vengono caricati" maggiormente.
                  Se si diminuisce il tempo di questi impulsi di pilotaggio, la tensione in uscita dal DC/DC è inferiore e i pannelli vengono caricati in minor misura. Il dispositivo che effettua l'MPPT lavora su questi tempi.

                  Originariamente inviato da stephan Visualizza il messaggio
                  MPPT sull'inverter comunque mi sembra un sistema poco efficiente dato che valuta il max su una stringa
                  In realtà gli MPPT attuali raggiungono rendimenti davvero sorprendenti. La perdita di potenza, una volta agganciato il punto di max potenza dei pannelli, è pari allo 0,2%. Se ho capito bene, ciò che vorresti fare è avere un MPPT per ogni pannello.
                  In linea puramente teorica, questo sistema sarebbe ottimo, ma se facciamo i conti con la pratica (e anche l'economia) ci accorgiamo che il gioco non vale la candela. Se hai 20 pannelli dovresti avere 20 MPPT che comandano 20 convertitori DC/DC, più piccoli di uno unico e quindi dal rendimanto sicuramente inferiore. Senza tener conto del costo sprpositato di un tale sistema e dei 40 (o 21) conduttori che dovrebbero partire dai pannelli. Tutto questo per recuperare quanto? Forse meno di quanto non verrebbe disperso dai 20 convertitori DC/DC.
                  Saluti
                  "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                  • #10
                    Molto interessante.
                    Non mi spiego però sistemi come solarmag*c oppure il sistema pensato dalla STMicro ed altri che ho visto alla fiera di verona e di monaco.
                    Se fosse così poco conveniente, tali sistemi avrebbero vita breve, mentre ho visto che sistemi di monitoring dell'efficienza del pannello si diffondono poco, mentre questi suscitano molto interesse.
                    Effettivamente però c'è anche da considerare la differenza tra ciò che si vende, e si promette, e ciò che veramente si compra...
                    Ritengo comunque che per come sono fatti i pannelli, si abbiano grosse perdite...
                    ti ringrazio,ma tu che fai nella vita?

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                    • #11
                      Originariamente inviato da stephan Visualizza il messaggio
                      ti ringrazio,ma tu che fai nella vita?
                      Sono un ingegnere elettronico e attualmente sto conseguendo la laurea magistrale sempre in ing. elettronica. Ho comunque un laboratorio di elettronica, grazie al quale ho avuto sempre la possibilità di mettere in pratica quanto studiato.
                      Saluti
                      "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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