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Riflessioni sugli inverter fv

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  • Riflessioni sugli inverter fv

    Da quando mi sono dedicato allo studio (ed alla commercializzazione) degli inverter fotovoltaici per applicazioni grid connected ho scoperto un mondo affascinante. Quanta tecnologia dentro quello scatolotto più o meno colorato!

    Tanto si parla, ad esempio, di efficienza massima, europea (ed anche photon). E' un dato pubblicato sul datasheet. Se ne prende nota e se ne fa un cavallo di battaglia per la scelta del proprio inverter preferito.

    Io ho provato a scavare in profondità ed a cercare di capire cosa si nasconde dietro l'efficienza del nostro inverter.

    Aperta la prima porta (studio della topoligia) se ne possono aprire infinite per scendere sempre più in profondità e scoprire tutti (o quasi) i perché.

    Ed è solo allora, terminato il viaggio, che ci si rende conto che gli euro/Wp sono una bestialità dalla quale rifuggire e che talvolta i giudizi di certe riviste specializzate, per quanto documentati, sono alquanto superficiali.


    ... to be continued
    Ultima modifica di fotoflash; 26-09-2010, 21:23.

  • #2
    Originariamente inviato da fotoflash Visualizza il messaggio
    ... to be continued
    siamo tutt'orecchi...

    mp

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    • #3
      Premesso che se dovessi scrivere qualcosa di inesatto mi piacerebbe essere corretto, posso cominciare partendo dalla classificazione degli inverter fotovoltaici:

      in base alla topologia possiamo classificare gli inverter in questo modo:

      a) inverter senza convertitore dc/dc
      a.1) inverter senza isolamento galvanico
      a.2) inverter con isolamento galvanico

      b) inverter con convertitore dc/dc
      b.1) inverter senza isolamento galvanico
      b.2) inverter con isolamento galvanico
      b.2.1) alta frequenza
      b.2.2) bassa frequenza

      Adesso che abbiamo fatto questa prima classificazione possiamo addentrarci nella spiegazione di ciascuna classe e tentare di spiegarne vantaggi e svantaggi. Naturalmente sarà un discorso che prenderà del tempo dunque, se mi consentite, lo porterò avanti piano, piano.

      ... to be continued
      Ultima modifica di fotoflash; 28-09-2010, 07:20.

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      • #4
        ...
        Questo tipo di classificazione mette in evidenza l'esistenza di due grandi famiglie di inverter:
        quelli con convertitore dc/dc e quelli che ne sono privi.

        Cosa sono i convertitori dc/dc? Sono dei dispositivi statici che hanno il compito di convertire il trasferimento di potenza elettrica dall'ingresso verso l'uscita con livelli di tensione-corrente diversi, ad esempio innalzando o diminuendo il valore della tensione fra i morsetti di ingresso e di uscita.

        Questo tipo di conversione è molto utile in campo fotovoltaico in quanto permette di adattare, regolare la tensione di uscita della stringa fotovoltaica, estrinsecamente variabile in funzione dei parametri energetici ambientali, ad un valore ottimale per il successivo stadio di conversione dc/ac. Inoltre, quando presente, il convertitore dc/dc è l'esecutore dei comandi inviati dal controllo/DSP addetto all'inseguimento del punto di massima potenza.

        Ovviamente, come dispositivo reale, il dc/dc converter ha un rendimento di conversione tale per cui l'energia immessa in ingresso è sempre maggiore dell'energia da esso erogata.

        Contribuisce dunque da un lato ad estrarre la maggior quantità possibile di energia fotovoltaica attraverso la regolazione dc/dc della tensione e da un lato a diminuire l'energia che lo attraversa in funzione del proprio rendimento.

        Si aprono a questo punto questioni di grande rilevanza: quando è possibile omettere il convertitore dc/dc e sotto quali condizioni? sono maggiori i benefici o i costi ad esso associati.

        Questa domanda non è affatto banale. Per rispondere a questa domanda occorre:
        - conoscere la caratteristica I-V di un modulo fotovoltaico
        - conoscere la caratteristica I-V di una serie di moduli fotovoltaici
        - conoscere le tecniche di regolazione MPPT (maximum power point tracker)
        - conoscere tutte le topologie di convertitore dc/dc impiegate in campo fv (step down, step up, step down-up, con o senza trasformatore etc ...) ed i vantaggi/svantaggi a queste associate.

        Non me ne vogliano i lettori di questo thread ma, giunto qui, sono costretto ad entrare in merito a ciascuno dei temi sopra elencati

        ... to be continued

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        • #5
          Step_up

          Potresti darmi delle info sugli step-up e le norme che li regolano
          Grazie

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          • #6
            Bellissimo post! io proprio in questi giorni ho dovuto "rilevare" los chema elettrico della parte di potenza di un inverter made in Korea. Ti posso dire che non c'è nessun DC/DC converter. I pannelli caricano tramite un diodo di potenza la bancata di condensatori e due mosfet fanno un ponte ad H tramite due bobine direttamente sulla rete. Ovviamente c'è qualche relè di mezzo ma null'altro. A schema finito mi è proprio sembrato semplice, forse troppo semplice. Mi piacerebbe rilevare lo schema di un SMA e comparare le soluzioni adottate. Diciamo che il confronto mi fà paura perchè voglio illudermi che certi marchi mettano davvero "la differenza" nei loro inverter e non si lascino tentare dai facili guadagni.

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            • #7
              Mi hanno proposto una soluzione con delle cassete di step up cpn mppt incorporate e l'inverter presenta due ingressi semplici da 500kw la cosa mi preoccupa nel momento in cui non mi forniscono le caratteristiche io dell'inverter

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