Mi ritrovo spesso ad utilizzare dati del PVGIS per simulare condizioni di funzionamento dei miei impianti. In linea di massima, tutto bene quando ci si limita al fotovoltaico. Ma quando vado a studiare i dati termici, le cose si complicano.
Faccio un esempio. Diciamo che l'impianto sia a Milano. Io ottengo una radianza invernale di 141 W/m2 e una massima estiva di 555,6. Giusto, stiamo parlando di medie e quindi se, accidenti, mi piove in Luglio, i miei 1000 e più W/m2 vanno a farsi benedire.
Per questo dico che dal punto di vista PV è corretto : in quel giorno di pioggia non produco (quasi) nessuna EE, e va bene. Ma io faccio collettori PVT, e se riscaldo a 1000 W/m2 per tre ore, magari mi basta e posso permettermi le nuvole nel pomeriggio - in altri termini, quella radianza non è significativa.
Come risolvete voi il dilemma termico?
Faccio un esempio. Diciamo che l'impianto sia a Milano. Io ottengo una radianza invernale di 141 W/m2 e una massima estiva di 555,6. Giusto, stiamo parlando di medie e quindi se, accidenti, mi piove in Luglio, i miei 1000 e più W/m2 vanno a farsi benedire.
Per questo dico che dal punto di vista PV è corretto : in quel giorno di pioggia non produco (quasi) nessuna EE, e va bene. Ma io faccio collettori PVT, e se riscaldo a 1000 W/m2 per tre ore, magari mi basta e posso permettermi le nuvole nel pomeriggio - in altri termini, quella radianza non è significativa.
Come risolvete voi il dilemma termico?