Inverter senza trasformatore: messa a terra, dispositivi di protezione. - EnergeticAmbiente.it

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Inverter senza trasformatore: messa a terra, dispositivi di protezione.

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  • #31
    Grazie per gli interventi. Vi allego un disegno di come secondo me potrebbe essere utile il differenziale a monte del trafo di isolameto ed il motivo della suo inserimento. I guasti che andrei a rilevare sono in dc, per quelli in ac ,come ad esempio sul trafo di isolamento, vale quello che ci siamo detti prima.
    Aspetto pareri.
    Gianluca
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    • #32
      Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
      I guasti che andrei a rilevare sono in dc, per quelli in ac ,come ad esempio sul trafo di isolamento, vale quello che ci siamo detti prima. Aspetto pareri. Gianluca
      Sempre di "doppio" guasto si tratta..... minchia troppo pessimistico anche perchè un includi nella valutazione del rischio le protezioni elettroniche dell'inverter, che sono tante ed estremamente efficaci.

      In ogni caso (anche per mettere a tacere chicchessia) un differenziale da 300 non ha mai fatto male a nessuno.... quindi se da una parte non è necessario.... dall'altra chissenefrega!
      'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
      'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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      • #33
        Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
        Vi allego un disegno di come secondo me potrebbe essere utile il differenziale a monte del trafo di isolameto ed il motivo della suo inserimento.
        L'inverter rileva guasti a terra a monte di se stesso, quindi lato cc, non rilevando invece quelli a valle.

        In questo caso si tratta di una protezione aggiuntiva che la norma non obbliga a mettere, ma che concettualmente non e' sbagliata.

        mp

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        • #34
          Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
          L'inverter rileva guasti a terra a monte di se stesso, quindi lato cc, non rilevando invece quelli a valle

          non dipende dall'inverter?
          'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
          'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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          • #35
            [QUOTE=Maurizio Paganelli;119131840]

            L'inverter rileva guasti a terra a monte di se stesso, quindi lato cc, non rilevando invece quelli a valle.

            Quindi il guasto segnalato nel mio primo disegno (guasto sul trafo bt/bt) non verrebbe in ogni caso rilevato anche con lunghezze della linea importanti?
            Gianluca

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            • #36
              Scusate se mi intrometto,il problema messa a terra dei pannelli si o no riguarda solo l'utilità o può creare altri problemi cioè, per non saper ne leggere ne scrivere posso comunque metterla?
              Impianto FV semintegrato da 6,16 Kwp composto da 28 pannelli Eurener PEPV da 220wp+inverter Power
              One 6000 OUTD & Impianto Solare Termico C.F. Vaillant composto da 4 pannelli Auro Therm Plus + Bollitore VIH S 500 + Caldaia a condensazione Eco Block plus 34 Kw.Località Zogno(Bg) ,Azimut 0°,Tilt 30°

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              • #37

                Array

                Si, hai ragione... e' un periodo in cui sono un po' sfasato.

                Gianluca


                Come mi ha corretto Array, dipende dall'inverter. Un PVI no, per esempio.

                Ma quei pannelli (cornici) sono a massa o no? Perche' le cose cambiano...

                mp

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                • #38
                  Originariamente inviato da Alessio1977 Visualizza il messaggio
                  Scusate se mi intrometto,il problema messa a terra dei pannelli si o no riguarda solo l'utilità o può creare altri problemi cioè, per non saper ne leggere ne scrivere posso comunque metterla?
                  Dipende dall'installazione... per esempio se è presente o meno una cabina di media nelle vicinanze.... non saprei come aiutarti, non è possibile fare un caso generico. Una struttura connessa elettricamente a terra è potenzialmente più pericolosa (in certe situazioni) che una isolata.
                  ... quindi.... la situazione deve essere analizzata caso per caso

                  Se non è "imposto" dal costruttore e il telaio è ben lontano da altre zone di terra e/o impianti LPS, io non lo metterei a terra.
                  'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                  'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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                  • #39
                    Ma quei pannelli (cornici) sono a massa o no? Perche' le cose cambiano...

                    mp[/QUOTE]

                    si i pannelli (cornici) sono collegati a terra (se ti riferisci all'ultimo disegno che ho allegato).
                    Gianluca

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                    • #40
                      Originariamente inviato da Gate Array Visualizza il messaggio
                      Dipende dall'installazione... cabina di media nelle vicinanze....e/o impianti LPS
                      Linea vita a 1-1,5 metri dai pannelli e cabina media (trasformatore su palo) a 80 metri in linea d'aria. Dal trasformatore partono 120 metri di linea aerea e 50 metri interrati, pannelli su struttura in alluminio fissata a travetti in massello d'abete, tu che faresti?

                      mp

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                      • #41
                        Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
                        pannelli su struttura in alluminio fissata a travetti in massello d'abete, tu che faresti?


                        Nessun collegamento a terra anche in funzione del fatto che la struttura è già ben isolata da terra

                        Se la linea vita è più in alto della linea di installazione dei moduli, da valutare se ti possa o meno fare da captatore LPS.... a se l'installazione è a quota bassa stiamo parlando di fantascienza.


                        'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                        'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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                        • #42
                          Originariamente inviato da Gate Array Visualizza il messaggio
                          ... se l'installazione è a quota bassa stiamo parlando di fantascienza.
                          Molto bassa, la fune e' a 60 cm dal colmo.

                          Ok, grazie.

                          mp

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                          • #43
                            Salve a tutti, sono di nuovo qua per chiedervi se concordate sul mio ultimo disegno e quindi sulla possibilità di usare il trafo di isolamento con il centro stella a terra e con il differenziale posto a valle dell'inverter.
                            Scusate l'insistenza ma vorrei più pareri possibili, anche se quelli che ci siamo scambiati erano già più che autorevoli.
                            Ad ogni modo, il mio dubbio è quello se collegare a terra il trafo di isolamento tramite centro stella con le masse collegate alla stessa terra(vedi ultimo disegno allegato) o se lasciare il sistema elettrico isolato e le masse a terra (sistema IT).
                            Nel primo caso secondo voi avrei realizzato un sistema TN-S locale?
                            Grazie mille a tutti.

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                            • #44
                              Originariamente inviato da cegt Visualizza il messaggio
                              Inoltre, essendo i moduli, ed i cavi, in classe II
                              Leggo solo adesso , scrivevi di Trina , dove hai preso che sono in classe II quei moduli?

                              ciao
                              AUTO BANNATO

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                              • #45
                                Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
                                Ad ogni modo, il mio dubbio è quello se collegare a terra il trafo di isolamento tramite centro stella con le masse collegate alla stessa terra(vedi ultimo disegno allegato) o se lasciare il sistema elettrico isolato e le masse a terra (sistema IT).
                                Nel primo caso secondo voi avrei realizzato un sistema TN-S locale?
                                Grazie mille a tutti.
                                Collegando il centro stella del trafo di isolamento, il conduttore di Neutro degli inverters e il conduttore PE a terra realizzi un sistema TN-S.

                                Per la protezione dai contatti indiretti in un sistema TN la norma CEI 64-8 permette di usare solo un Magnetotermico senza Differenziale in quanto in caso di guasto di una fase verso il PE il circuito di guasto si chiude sul Neutro generando un c.to c.to.
                                In questo caso anche se la corrente in uscita dall'inverter è limitata a qualche decina di ampère, la corrente istantanea dovrebbe essere molto più elevata facendo così intervenire il magnetotermico. Corretto?

                                La norma CEI 82-25 invece prescrive espressamente un differenziale.


                                Come vi comportate?

                                Eubrun

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                                • #46
                                  Porto in evidenza solo adesso :

                                  Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
                                  [FONT="Verdana"][SIZE="2"]
                                  [I]La norma 64-8/7:2001 al punto 712.413.1.1.1.2 (pag 126) specifica che se ....
                                  ....Al secondo capoverso si specifica che se il convertitore non
                                  sia per costruzione tale da iniettare correnti continue di guasto a terra,
                                  il differenziale tipo B non è richiesto. Gli inverter dotati di dispositivo
                                  ......
                                  RISPOSTA:

                                  Non riteniamo che si possa omettere tale protezione, anche quando sia
                                  installato un dispositivo in grado di interrompere l'alimentazione qualora ........
                                  Giuseppe Buonincontri
                                  Comitato Elettrotecnico Italiano
                                  [I][EMAIL="Quesiti@ceiweb.it"]Quesiti@ceiweb.it
                                  Quindi fanno una norma e la contraddicono?
                                  AUTO BANNATO

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                                  • #47
                                    Ciao spider,
                                    quella del comitato elettrotecnico italiano, volutamente, visto il caso, scritto a lettere minuscole, è la classica risposta di chi non vuole responsabilità, come ben dici tu fanno una regola e poi non gli basta, ma allora perchè non metterne tre o meglio 5 differenziali tipo B, uno dietro l'altro, nel caso uno o più si guastassero!!
                                    Tanto i soldini spesi non sono mica i suoi!!
                                    Ho già postato un documento della Aurora inverter che spiegava come con alcuni suoi prodotti "suffisso IT" sia superfluo, perchè ridondante, installare il famigerato differenziale tipo B.
                                    Imp. FTV 4,4 kWp . 20 Pannelli XGROUP XG60P. Inverter PVI-4.2
                                    Orientamento Sud 0° - Elevazione 18° - Integrazione totale
                                    attivo dal 12/12/2008

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                                    • #48
                                      Originariamente inviato da and54 Visualizza il messaggio
                                      Ho già postato un documento della Aurora inverter che spiegava come con alcuni suoi prodotti "suffisso IT" sia superfluo, perchè ridondante, installare il famigerato differenziale tipo B.
                                      hanno provato a chiedere un tipo "B" anche con inverter con trasformatore HF perchè "non si sa mai" vedi te!
                                      'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                                      'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da eubrun Visualizza il messaggio
                                        .......
                                        In questo caso anche se la corrente in uscita dall'inverter è limitata a qualche decina di ampère, la corrente istantanea dovrebbe essere molto più elevata facendo così intervenire il magnetotermico. Corretto?

                                        La norma CEI 82-25 invece prescrive espressamente un differenziale.


                                        Come vi comportate?

                                        Eubrun
                                        Ciao, scusate se intervengo, magari dico una banalità ma, in un sistema TN, la Norma 64.8, per attuare la protezione mediante dispositivi di massima corrente a tempo inverso o dispositivi differenziali richiede soltanto che sia soddisfatta, in qualsiasi punto del circuito, la condizione: Zs * Ia minore Uo

                                        Uo è la tensione nominale verso terra dell'impianto, in volt.
                                        - Zs è l'impedenza dell'anello di guasto, in ohm, per guasto franco a massa
                                        - Ia è il valore, in ampere, della corrente che provoca l'intervento del dispositivo.

                                        Poiché nei sistemi TN un guasto franco a massa si traduce in un corto circuito in quanto la corrente di guasto percorre i conduttori di fase e di protezione non interessando in pratica l'impianto di terra, le correnti di corto circuito possono assumere valori elevati nel qual caso la protezione contro i contatti indiretti può essere assicurata da interruttori solo magnetotermici.

                                        La quantità Uo/Zs deve essere valutata nel caso peggiore cioè con l'impedenza di guasto di valore massimo, a cui corrisponde la corrente di corto circuito minima (Uo/Zs=Iccmin)

                                        Nel caso in cui la condizione di protezione non fosse soddisfatta con l’impiego di interruttori magnetotermici è necessario ricorrere a dispositivi differenziali.
                                        L’impiego di dispositivi differenziali soddisfa generalmente la condizione di protezione e non richiede il calcolo dell’impedenza totale dell’impianto Zs
                                        Ultima modifica di nix; 09-12-2010, 15:22.

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                                        • #50
                                          X And54 grazie , comunque avevo gia' letto
                                          adesso sono ad installare 2 danfoss TLX10K e quanto a note tecniche non sono inferiori alla PowerOne che reputo precisa e veloce nelle risposte , nella loro dichiarazione RCMU che si trova qui : http://www.danfoss.com/IPP/Templates/ProductPresentation/Collection/ContentThreeColumnNessie.aspx?NRMODE=Published&NRNODEGUID={7FC6E5A1-F556-4761-9AF9-8850B849272C}&NRORIGINALURL=%2fBusinessAreas%2fSolar%2bEnergy%2f Commercial%2binverters%2fTripleLynx%2b10k.htm%3fsh owliterature%3dtrue%26literaturetype%3dapprovals%2 520and%2520certificates&NRCACHEHINT=Guest&literaturetype=approvals%20and%20certificates&showliterature=true

                                          riportano piu' o meno le stesse cose del PowerOne e fanno riferimento alle VDE e CEI 64-8/7:

                                          -----
                                          L'unità di controllo della corrente residua (RCMU) in dettaglio:
                                          Tutti gli inverter della gamma TLX sono del tipo senza trasformatore e quindi necessitano di un
                                          RCMU. Tutti gli inverter della gamma TLX sono dotati di RCMU integrato.
                                          La funzione di protezione contro i guasti verso terra è conforme allo standard di sicurezza imposto
                                          in Germania dalla Norma VDE V 0126-1-1:2006-02 e dalla IEC 60755. Questo comporta tre livelli
                                          di intervento con soglie rispettivamente a 30mA/sec, 60mA/sec e 150mA/sec. I tempi di intervento
                                          limite si riducono al crescere della velocità di variazione della corrente di guasto e, partendo da
                                          0,3 sec per la variazione di 30mA/sec si riducono rispettivamente a 0.15 sec e 0.04 sec per va-
                                          riazioni di 60mA e 150mA.
                                          1
                                          Poiché l’ inverter TLX contiene un RCMU integrato al suo interno, si dichiara che l’inverter per
                                          costruzione non è tale da iniettare correnti continue di guasto a terra. Pertanto secondo la norma
                                          IEC 60634-7-712 e la Norma CEI 64-8, par. 712.413.1.1.1.2 non è richiesto un dispositivo a cor-
                                          rente residua (RCD) di tipo B a valle dell’inverter; al suo posto è sufficiente un RCD di tipo A con
                                          limite di 300 mA.

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                                          saluti
                                          AUTO BANNATO

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                                          • #51
                                            salve a tutti,
                                            ho moltissima confusione riguardo il collegamento o meno delle strutture di sostegno a terra..
                                            ho letto in questo post, molte argomentazioni contrastanti, a tal punto che non sono riuscito a farmi un idea chiara di cosa rappresenta la regola dell' arte..
                                            quello che mi chiedo, se i pannelli sono di classe 2, i cavi pure, e la struttura si trova su un tetto non proprio facilmente accessibile.. che senso ha collegare a terra? anzi, la 64-8 non lo vieta?

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