Inpiego inpianto in caso di blackout. - EnergeticAmbiente.it

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Inpiego inpianto in caso di blackout.

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  • #31
    Ciao Maurizio, prova a scaricarti il manuale di installazione del sunnyisland (il modello 5048 o similari), dagli una letta, magari è come ho capito io (posso sbagliarmi non sono un elettrico!)

    Il prodotto nasce anni fa per funzionare in quei paesi dove la linea elettrica pubblica funziona a casaccio (mi viene in mente una zona agricola del brasile dove passa parte dell' anno un mio caro amico!). Il principio di funzionamento è mantenere sempre e comunque in piedi la rete eletrica locale, in collaborazione con altri sunnyisland, con altri normali inverter fotovoltaici, eolici e in emergenza anche di allinearsi al motogeneratore, con le batterie che fanno da supporto al tutto.
    [url=http://www.sma-italia.com/it/news-infos/video/video-sunny-island.html]Video - Sunny Island.

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    • #32
      @scresan ... prova a scaricarti il manuale di installazione del sunnyisland (il modello 5048 o similari), dagli una letta, magari è come ho capito io (posso sbagliarmi non sono un elettrico!)

      Il manuale l'ho letto e, non escludendo di non averci capito nulla, non risulta da nessuna parte che sia possibile un parallelo con la rete.

      Dal nome dell'apparecchio, dallo scopo dichiarato, dal manuale, da ogni dove non risulta che l'apparecchio generi in parallelo alla rete o che gestisca un sistema in parallelo alla rete, e su vari tipi (non in quello da te menzionato, pero') ho letto della possibilita' di funzionamento solo in rete TN.

      Anche i generatori FV non sono mai connessi alla rete del distributore, ma solo in quella ad isola.

      E' insomma un sistema totalmente in isola, non qualcosa, per intenderci, come il Voltwerk.

      La verità e che la produzione e l' accumulo distribuito potrebbero essere il futuro del fotovoltaico, ma le nostre multinazionali (enel, terna e le loro centrali a carbone e nucleari) perderebbero il loro potere ... e con loro chi le controlla!

      Che l'accumulo sia inscindibile dal FV e' assodato e non contestato da alcuno, Terna per es. fa gia' accumulo nelle zone critiche con sovraproduzione di FV, il GSE ha commissionato studi per individuare le migliori tecnologie adatte al nostro sistema, la ricerca e il mercato si stanno muovendo in questa direzione, perche' altra strada non c'e', salvo stoppare il FV (e per ora ci sono riusciti bene, complice l'insipienza e la scarsa lungimiranza di chi in tale mercato ha operato).

      Terna non ha centrali e non gliene frega niente dell'origine dell'energia che deve distribuire, si occupa di distribuzione e non di generazione, per lei 1 GW di FV o di nucleare o di fossile ecc. sempre 1 GW sono, a meno che non pensi che tutto il Paese possa in modo autartico, staccandosi dal resto dell'Europa, ognuno per proprio conto producendo nel proprio orticello, rendersi indipendente rinunciando a qualcuno che gestisca e distribuisca energia elettrica.

      E' invece possibile e auspicabile una rete interconnessa di x piccoli, medi, grandi produttori di FV con relativi sistemi di stoccaggio, e di questo mi sembra parlino tutti.

      Resta Enel e tutti gli altri produttori di EE (e sono decine di migliaia), che gia' da ora vedono ridursi i propri margini o che sono impossibilitati a continuare la loro attivita'.

      E di questo c'e' poco da fregarsi le mani, ma e' costume degli italiani darsi calci nei maroni da soli e quando ci riescono a chi gli sta vicino. Servirebbe una programmazione energetica a lungo termine, perche' non ci sia e' sotto gli occhi di tutti.

      mp

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      • #33
        Ciao Maurizio, sono d'accordo su tutto il discorso enel e c e terna. Credo che se l' energia non viene trasportata, o meglio trasportata poco..... ci rimetta anche terna!

        Per il discorso sunnyisland ti copio la parte del manuale che, secondo te, mi ha confuso le idee:

        14.2 Rete
        Sunny Island supporta il funzionamento in rete di impianti sostitutivi della rete. Si distinguono due stati
        principali: la rete d'interconnessione e la rete ad isola sono collegate oppure la rete
        d'interconnessione e la rete ad isola sono separate. Sulla base di questo dato viene stabilita la
        modalità operativa di Sunny Island. Se la rete ad isola è separata, solo Sunny Island è responsabile
        della sua alimentazione. Se la rete d'interconnessione è collegata alla rete ad isola, anche la rete ad
        isola viene alimentata attraverso la rete d'interconnessione. La tensione e la frequenza nella rete ad
        isola sono identiche a quelle della rete d'interconnessione.
        Modalità operativa "GridCharge"
        In condizioni particolari nella modalità operativa GridCharge (parametro "232.08
        GdMod") è possibile anche l'immissione dalla rete ad isola nella rete d'interconnessione
        per breve tempo.
        14.2.1 Condizioni

        Per l'alimentazione dalla rete devono essere generalmente rispettati limiti molto ristretti di tensione e
        frequenza. Tali limiti non sono necessari nel caso di alimentazione tramite generatore. Pertanto per il
        funzionamento tramite la rete vengono impostati limiti specifici e non sono utilizzati quelli del
        generatore.

        14.2.2 Avvio di Sunny Island

        Sunny Island si avvia sempre nella modalità di funzionamento ad isola. Una volta in funzione viene
        controllata la presenza e la conformità (tensione e frequenza) della rete esterna.

        14.2.3 Funzionamento ad isola

        La rete d'interconnessione e la rete ad isola sono separate, Sunny Island alimenta la rete ad isola.
        Questo stato è caratterizzato dall'attesa della ripresa dell'alimentazione dalla rete.
        Sino a che la batteria dispone di carica sufficiente, i carichi vengono alimentati. Nel funzionamento
        ad isola, la procedura di carica può eventualmente avvenire mediante apparecchi d'immissione CA
        (per es. Sunny Boy).

        Impostazioni di default

        Le impostazioni di default per i limiti di funzionamento tramite la rete sono basate sulle
        seguenti norme:
        • per 230 V_50 Hz: DIN VDE 0126-1-1 (non completa)
        • per 220V_60Hz: UL1741

        AVVISO!
        Sunny Island deve prevedere, per motivi giuridici, in abbinamento alla rete
        pubblica un dispositivo omologato per il monitoraggio di rete con interruttori
        onnipolari assegnati (ENS).

        Sunny Island non soddisfa le direttive VDE 0126-1-1 prescritte in Germania, pertanto
        tenere conto di quanto segue:
        • Prevedere per il funzionamento in abbinamento alla rete pubblica un dispositivo
        ENS omologato.




        Che ne pensi di tutto questo???

        Grazie 1000 per le info, e scusa l' insistenza, ma è dovuta alla mia ignoranza in materia.

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        • #34
          @scresan ...Che ne pensi di tutto questo???

          Che e' diverso dal 2406 che avevo guardato, che mi hai messo in difficolta' e che SMA non mi aiuta per niente.

          Appena ho piu' info riprendo questo 3d.

          mp

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          • #35
            Il problema non credo sia di natura tecnica, ma solo economica.

            innanzitutto la soluzione ongrid: realizzabile solo con un secondo inverter grid +SPI e DC/DC converter con controllo della corrente d'uscita interposto tra batterie e inverter, quest'ultimo modula la corrente in ingresso in funzione della differenza tra energia prodotta e consumata: troppo complicato e costoso

            soluzione offgrid: tipica soluzione con inverter "cinesi" da 3-5 kW cui collegare, magari, elettrodomestici o pompe di calore per la produzione di energia termica quando serve ( tipicamente nelle mattine invernali quando l'impianto è ancora spento).

            A questo accorre aggiungere il costo di regolatori "intelligenti" che ricarichino le batterie solo con eccesso disponibile di energia da FV.

            Resta il (grosso) problema delle batterie:

            se non prendiamo LIFePo o similari dai costi proibitivi, dobbiamo ricorrere a normali piombo acido, minimo 100€ per 12V 100Ah, ipotizzando una scarica al 50% e un 20 % di perdita ( carica a 14,4V, scarica tra 13,8V e 12V) abbiamo 500Wh per ogni batteria caricata, quindi servono 16 batterie per un accumulo da 8kWh.

            Ossia servono 1600€ per le batterie più 10kWh di energia da fonti rinnovabili.


            Con cicli di scarica al 50% possiamo sperare in durate di circa 1000 cicli ( 3 anni da 365 GIORNI), quindi 8kWhx1000= 8000kWh, quindi ogni 3 anni occorre cambiarle.

            Se gli stessi kWh li acquistiamo da ENEL a 0,25€c fanno 2000€, valore a cui si deve sottrarre il recupero dato dal SSP ( per IV CE e precedenti).


            E' quindi chiaro che la cosa non conviene, almeno fino a che il costo dell'energia non supererà i 30€c.

            Se si vuole il backup solo per il frigo congelatore o le luci o le pompe da ricircolo basta un pannello cinese da 0,5€/W con regolatore di carica, una batteria e inverterino da 300W/500W
            Ultima modifica di Flyby72; 29-09-2012, 09:11.
            Fotovoltaico 5,75kWp - 25 moduli Solarwatt 230 Wp - P.O. Aurora PVI 6.0
            Tilt 18°, orientamento 53° SO.
            PRODUZIONE 2012 - 8150kWh (1417 kWh/kWp)
            PRODUZIONE 2013 - 7513kWh (1306 kWh/kwp)

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            • #36
              Ciao Fly, quanto sostieni dal punto di vista economico è vero. Ma ti ricordo che tutto il fotovoltaico non è economicamente conveniente, se non per gli incentivi!

              Partiamo dalle fondamenta, cioè da progetto: teoricamente si puo' fare? Se si esistono i mezzi tecnologici? se si quanto costa economicamente realizzare il tutto? se si quali sono le soluzioni migliori?

              Dopo tuti questi se!!! tenendo conto di tutti i parametri, credo che la soluzione migliore sia come al solito il compromesso!

              Io sto pensando ad una specie di "puffer energetico" come quello delle caldaie, solo che invece di accumulare energia termica, accumuli energia elettrica. Il principio nel termico non è mica quello di accumulare tutta l' energia per 2 o 3 giorni, ma solo per poche ore, tanto da far lavorare in maniera ottimale la caldaia.

              Nel fotovoltaico abbiamo le stesse esigenze: accumulare quei 2- 3 kwh, tanto da fare in modo che il surplus di energia non entri in rete 2 minuti prima del momento in cui noi abbiamo bisogno per i ns consumi. Se riusciamo a livellare tutte le creste dei nostri consumi (grafico) ci avviciniamo all'utilizzo massimo dell' energia autoprodotta.

              La suluzione migliore e piu' professionale sarebbe l'utilizzo degli inverter tipo sma 5048, anche se per ora i costi sono esagerati (3000 euro per l' inverter, e 3000 per un pacco batterie da muletto prof.) + lo spazio e quant'altro!

              ....ma 20 anni fa anche i pannelli erano solo uno strumento per i satelliti ed i militari. Fra 10 anni i sistemi di accumulo distribuiti saranno la normalità!

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              • #37
                Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                Ciao Fly, quanto sostieni dal punto di vista economico è vero. Ma ti ricordo che tutto il fotovoltaico non è economicamente conveniente, se non per gli incentivi!

                Partiamo dalle fondamenta, cioè da progetto: teoricamente si puo' fare? Se si esistono i mezzi tecnologici? se si quanto costa economicamente realizzare il tutto? se si quali sono le soluzioni migliori?

                si può fare sia ongrid che offgrid e già con quanto è esistente.

                ongrid è più complesso perchè bisogna disporre di un secondo inverter grid da modulare in compensazione e quindi, oltre alla logica di controllo, occorre un DC/DC converter di cui occorre pilotare la corrente d'uscita da interporre tra le batterie e l'inverter.

                è molto più facile invece disporre di un cinese offgrid da 3-5kW ( prezzi da 1000 a 1600 dollari) su cui dirottare carichi importanti ( pompe di calore? elettrodomestici? frigo congelatori? illuminazione esterna notturna?).

                A questo punto ci creiamo un accumulo mirato ( 1kWh, oppure 2 o 4 kWh) in funzione delle batterie e della potenza richiesta e dobbiamo gestire un carica batterie che di giorno sfrutti l'eccesso di produzione per caricare le batterie e un interruttore astronomico che piloti un contattore che sposta i carichi da grid a offgrid.

                io ci sto già lavorando ma con le mie esigenze avrei bisogno di un 4kWh per i carichi notturni o di almeno 8-16kWh per integrare le pompe di calore, che nel periodo ottobre/marzo, lavorano essenzialmente dalle 16 alle 21 e dalle 6 alle 9, con consumi istantanei di 2,3kW quando sono accesi i due motori.

                Se trovo delle batterie muletto o ex telecom a gratis lo faccio, altrimenti con i 5-6mila€ che dovrei investire in 10 anni (nella fantasiosa ipotesi che debba solo cambiare una volta le batterie) mi ci scappa il cappotto termico e l'illuminazione a LED.


                in sostanza oltre alla soddisfazione personale di avere un micro/piccolo/medio accumulo, non c'è convenienza. Vedo più utile puntare sulla riduzione dei consumi.

                la cosa cambierà radicalmente se si arriverà in 10 anni a costi più elevati dell'energia ( molto probabile) o a batterie con un costo per kWh inferiore a 50/80€ (molto improbabile).


                altre soluzioni, quando la legge lo consentirà, saranno quelle di mettere fuori conto energia un mini array di pannelli cinesi (da 2 a 4 unità) con SPI, microinverter e logica di controllo in modo da integrare l'impianto domestico nei momenti di maggior consumo o per chi in condominio non può avere l'FV.

                altra rivoluzione nell'accumulo la si avrà quando ci saranno vetture elettriche a costi accessibili, da ricaricare la sera al ritorno dal lavoro, in quel caso ci si ritroverà con l'impianto che produce di giorno e i consumi che si concentrano la sera.
                Fotovoltaico 5,75kWp - 25 moduli Solarwatt 230 Wp - P.O. Aurora PVI 6.0
                Tilt 18°, orientamento 53° SO.
                PRODUZIONE 2012 - 8150kWh (1417 kWh/kWp)
                PRODUZIONE 2013 - 7513kWh (1306 kWh/kwp)

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                • #38
                  gruppo di continuità ups

                  In piccolo, molto in piccolo.
                  Avrebbe senso riciclare un gruppo di continuità UPS per computer da tenere attivo di giorno e tramite timer scollegarlo di notte per aumentare l'autoconsumo.
                  Io ho l'ADSL wireless con il notebook collegato 24 ore al giorno. Ho verificato i consumi e il modem assorbe 7-10w, mentre il notebook con schermo spento 20-25w. Insomma caricherei la batteria dell'UPS di giorno e manderei pc+modem di notte con il gruppo di continuità.
                  Su internet se ne trovano tantissimi, sia nuovi e usati, a prezzi bassissimi.
                  Si sposterebbero i consumi di pochissimi kwh all'anno (50kwh?) ma pur di non svenderli all'ENEL. Oppure tutto il sistema aumenterebbe i consumi totali tanto da rendere assolutamente controproducente questo piccolo spostamento?

                  Inoltre, si potrebbe collegare ad un normale gruppo di continuità da PC una batteria aggiuntiva da auto da 60ah? Oppure no?
                  BOh, voi che dite?
                  1° FV: 2,1kwp: 38° EST - pann Sharp inv. Fronius. 1° CE dal 20/10/2006
                  2° FV: 3.0kwp: 2,0kwp 38° EST - pann Isofoton inv. Aurora + 1,0kwp 52° OVEST - pann amorfo inv. SMA. 4° CE dal 20/08/12
                  Scooter elettrico Penelopo - Motorini Zanini
                  Impianto riciclo acqua piovana autocostruito per lavatrice, orto/giardino, pulizie (1450 l. accumulo)

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                  • #39
                    ciao a tutti, ho visto la discussione solo adesso... ho visto che si e' parlato di Sma Sunny Island ma non di Sunny backup: [url=http://www.sma-italia.com/it/prodotti/sistemi-di-backup.html]Sistemi di backup.
                    Gilbe
                    3,00kWp tot. integrato-12 pannelli 250W Baxthor-SMA Sunny Boy 3000-Siena-azimut sud-sudest (-45)-tilt 17° (a occhiometro). http://pvoutput.org/intraday.jsp?sid=1293&id=1708

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