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Potere interruzione MT

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  • Potere interruzione MT

    Finora nei vari impianti realizzati (sotto i 100kwp e sempre divisi in + inverters) abbiamo sempre utilizzato come MT interruttori con potere di interruzione da 6kA, e finora non abbiamo mai avuto problemi...
    ora però il fornitore vorrebbe darci dei 4,5kA...
    Usando la regoletta Icn > max (10In e 500A) anche i 4,5kA andrebbero bene (l'interruttore + grande porta 145A, non 500! e poi andrebbero su linee da 20-30A), perà leggendo il forum tanti consigliano interruttori con Icn di 10kA o anche più!
    come mai? ci sono altri fattori da considerare? in nessun caso ho una corrente di corto circuito da 1000A....
    FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
    FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
    FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

  • #2
    Scusa ma perchè non leggi la CEI 0-21? Li ci sono scritti i poteri d'interruzione per impianti in BT sopra i 33kW si parte da almeno 15kA, se ho capito la domanda...perchè non sei chiarissimo

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    • #3
      L'ho vista (ma la 0-21 non dovrebbe divenire operativa dal 1° luglio?)
      Ma li si parla di corrende di corto-circuito nel punto di consegna, e li sono apposto visto che ho sempre un MTdiff con DDI e potere di interruzione 25kA

      a me interessa sapere come dimensione i MT a monte dei vari inverters...la CEI 0-21 prevede
      6 kA per la corrente di cortocircuito fase-neutro nelle forniture trifase
      quindi devo desumere che i 4,5 non vadano bene?

      in pratica la configurazione tipo è:

      inverter con trafo (1,2,n) -> MT (1,2,n) ->MTdiff con DDI -> cavidotto -> MTdiff (di solito uguale a quello con DDI) -> punto di consegna


      i 2 MTdiff sono sempre a 25kA, a me interessa sapere se gli MT (1,2,n) possono essere da 4.5, 6, 10 o quanti kA!
      più chiaro così?
      FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
      FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
      FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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      • #4
        Ok ma scusa verifica l'impianto con un software, tipo iProject di Schneider Electric, è gratuito e ti consente di rimontare tutto l'impianto dal punto di parallelo con la rete fino all'ultima utenza, così carichi quadri, cavi, carichi ecc...
        In questo modo il programma ti dice che Icc hai nel punto dell'impianto che a te interessa

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        • #5
          Scusami ma non sono un elettrico puro e questi programmi non li ho mai usati...o meglio ho sempre fatto a "mano"!
          se tu lo sai usare e se hai un pò di tempo da dedicarmi, sapresti dirmi come inserire questa configurazione:

          4 linee costituire da inverter Santerno TG26->MT32A->

          confluiscono in un MTdiff 125A 25kA Idn 0,3A -> cavidotto interrato 50m 3x50mmq + 25N -> MTdiff 125A 25kA Idn 0,5A -> Punto di consegna

          grazie
          FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
          FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
          FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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          • #6
            Aggiornamento
            Ok, il programma è abbasstanza semplice da usare, riesco a mettere gli interruttori, dimensionare i cavi, fare serie e paralleli...l'unica cosa che non riesco a fare è inserire un generatore fotovoltaico!!!! ma è possibile? o accetta solo utenze passive?
            FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
            FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
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            • #7
              accetta solo utenza passive, praticamente vai al contrario, parti dalla rete fino al FV che lo simuli come una utenza generica, bravissimo

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              • #8
                grazie, magari ti offro da bere...

                però non so quanto questo discorso possa essere valido, e ti spiego il perchè:

                Gli MT sono in teoria preposti a proteggere le utenze da "botte" di corrente provenienti dalla rete (dai fulmini ci sono gli scaricatori)...
                applicare la formula al contrario per il fotovoltaico potrebbe essere controproducente, in quanto non ho una centrale atomica che mi può sparare mille mila Ampere, ma un impianto che nella migliore delle ipotesi arriverà ai valori di targa, al max alla corrente di CC interna... e che ha assorbimenti bassissimi... insomma, sono davvero necessarie queste precauzioni (ripeto, sempre considerato che tuttto l'impianto è protetto da un DG con DDi e ci sono scaricatori ovunque)?
                FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
                FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
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                • #9
                  ci sono altri fattori da considerare? in nessun caso ho una corrente di corto circuito da 1000A....
                  non ho una centrale atomica che mi può sparare mille mila Ampere, ma un impianto che nella migliore delle ipotesi arriverà ai valori di targa, al max alla corrente di CC interna
                  junp scusa se mi permetto ma mi pare che la tua sia una visione un pò troppo ottimistica, nel senso che il potere di interruzione degli interruttori è dettato dal contesto nel quale sono inseriti, PV quasi a parte, in quanto è la rete a monte (e monte è sempre lato ENEL) che alimenta prevalentemente il corto, tralasciando il contributo quasi sempre modesto dell'impianto fotovoltaico...e il tuo grandissimo errore è considerere solo il PV non considerando minimamente il resto.
                  quando dici che hai sempre installato interruttori con potere di interruzione di 6 kA e non hai mai avuto problemi è solo perchè evidentemente non si è mai verificato un corto...e infatti è solo nella condizione di guasto che si vede la bontà della progettazione.
                  Se nel punto di installazione hai una corrente di corto di, mettiamo, 15 kA, ed è un caso abbastanza frequente negli impianti "grossi", e hai messo un interruttore da 6, questo non riuscirà mai ad aprire in quanto i contatti si incollano (letteralmente), il circuito non si apre, il corto persiste e lascio a te immaginare le catastrofiche conseguenze del caso.
                  Con gli impianti elettrici non si scherza, e te lo dico io che sono elettrico puro e ci sbatto la testa da 15 anni.
                  Il potere di interruzione, ripeto, dipende da cosa hai a monte, e la corrente di 1000 A che dici tu ce l'hai molto più frequentemente di quanto tu possa pensare.
                  il metodo che ti ha indicato lorenzadv è valido, ma se e solo se imposti tutta la rete in modo corretto.

                  Gli MT sono in teoria preposti a proteggere le utenze da "botte" di corrente provenienti dalla rete
                  non è vero, i MT servono ad escludere il circuito a valle in caso di sovraccarico/corto circuito e quindi a proteggerlo evitando incendi ecc ecc.
                  6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
                  9.670 kWh nel 2013
                  (1611 kWh/kWp)
                  9.590 kWh nel 2014 (1598 kWh/kWp)

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                  • #10
                    grazie per l'intervento Mappazzo, ho sempre notato la tua conoscenza prettamente "elettrica"....

                    forse avrò avuto una visione un pò "ottimistica" e "semplicistica", ma mi sto confrontando con altri ingegneri installatori e elettricisti che hanno lavorato per anni con Enel (specie in linee MT)...

                    Se leggi bene la mia configurazione, a monte di TUTTO l'impianto (attaccato al contatore Enel) ho un MTdiff 125A 25kA Idn 0,5A (o 1A)
                    poi cavidotto
                    e poi nel quadro generale MTdiff 125A 25kA Idn 0,3A (o 0,5A) abbinato al DDI

                    come vedi ho interruttori ampiamente sopra i 15kA e che in caso di "botte" o "corti" intervengono, o meglio dovrebbero intervenire prontamente, isolando tutto l'impianto...
                    quindi all'interno dell'impianto, ovvero a valle dei summezionati interruttori, correnti da 10-15kA non potranno mai arrivare.
                    O c'è qualcos'altro che non sto considerando o che sto sbagliando?
                    FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
                    FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
                    FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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                    • #11
                      a parte il MTD da 25 kA che potrebbe andare bene nella stragrande maggioranza dei casi, devi sempre e comunque veriificare quella che tecnicamente si chiama filiarità, sostegno o backup: in pratica puoi utilizzare interruttori con potere di interruzione minore della corrente di corto presunta nel punto di installazione solo se l'interruttore a monte è capace di limitare l' i2t a valori tollerabili dall'interruttore a valle.
                      Esistono delle tabelle che vengono fornite dai vari costruttori e che possono essere determinate solo da loro in base a delle prove in laboratorio. In certi casi potresti anche dover sostituire l'interruttore che non ha aperto perchè si è "bruciato" e ti sei salvato in extremis per l'apertura del generale.

                      Il corretto dimensionamento comunque vi è quando è verificata la selettività (imposta dalla CEI 64-8), ovvero deve sempre e solo intervenire l'organo di interruzione posto subito a monte della parte di impianto guasta, limitando a casi veramente estremi il fuori servizio di tutto l'impianto e consentendo quindi l'esercizio delle parti di impianto che non sono soggette a guasto.
                      Oltre ai vantaggi economici (mancata produzione della parte di impianto che ha le carte in regola) vi è quella più odiosa della ricerca e della riparazione del guasto: se hai il fuori servizio di tutto l'impianto o il fuori servizio di una sola linea i tempi non sono sicuramente paragonabili.

                      Adesso entrando nel tuo caso specifico, se sei attaccato in bassa un 25 kA va sicuramente bene in quanto oltre i 15 di solito da ENEL non ci arrivano (ma se sei sotto cabina MT/BT privata potresti tranquillamente averne anche più di 40..).
                      Il cavo di collegamento limita la corrente di corto, ma dipende dalla sezione del cavo e dalla lunghezza e va quindi calcolata caso per caso, ma non è detto che non ci arrivino mai i 15 kA presenti nel punto di connessione.
                      Solo dopo averla calcolata, anche con non troppa esattezza e con delle considerazioni a volte semplicistiche, puoi dire di conoscere l'entità del corto in quel quadro e quindi dimensionare correttamente i vari MT(D).
                      Ho messo il differenziale tra parentesi perchè personalmente preferisco non installare un differenziale a monte di tutto (che potrebbe scattare intempestivamenente perchè sente la somma delle varie correnti di dispersione che possono essere rilevanti per impianti molto ampi) e preferisco poi proteggere ogni singola linea con un differenziale dedicato. Questo lo puoi fare se hai il tutto il tratto dal generale fino al sottoquadro in classe di isolamento doppio o rinforzato (classe II).
                      Almeno quelli a monte devono essere ritardati (chiamati anche selettivi).
                      Anche questa soluzione è a vantaggio della selettività e della continuità di esercizio, con tutti i benefici prima richiamati.

                      oltre a quanto detto non manca nulla (ovvio senza entrare nei particolari del caso), ma ti consiglio vivamente di leggere questo quaderno tecnico...viene descritto in modo abbastanza dettagliato e con degli esempi di calcolo quanto ti ho "accennato": http://www02.abb.com/global/seitp/seitp202.nsf/0/f73d0cf7268d1ba8c12570d200577ff8/$file/QT2_ita.pdf

                      c
                      iao
                      6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
                      9.670 kWh nel 2013
                      (1611 kWh/kWp)
                      9.590 kWh nel 2014 (1598 kWh/kWp)

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                      • #12
                        Si comunque ci sono delle grandi lacune di base per quanto riguarda elettrotecnica

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