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Errore Relè su inverter AROS

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  • Errore Relè su inverter AROS

    Buongiorno a tutti,
    mi trovo per le mani uno strano problema verificatosi su un inverter AROS 2800.

    Si tratta di un impianto trifase formato da 3 inverter AROS 2800, uno per ogni fase.
    Due anni fa, alcuni giorni dopo un forte temporale, uno di questi 3 inverter (precisamente quello collegato alla fase L1) si è sconnesso dalla rete andando in blocco e sul display appariva solo ed esclusivamente questo messaggio "Errore relè".
    Inviato alla casa madre e fatto sostituire, tutto è tornato alla normalità.

    Alcuni mesi fa, stesso identico problema e proprio sull'inverter sostituito collegato alla fase L1: sempre errore relè, sempre alcuni giorni dopo un violento temporale.

    Ora mi chiedo: possibile che le scariche dei fulmini, pur essendoci un SPD che copre le tre fasi ad arrivo linea (quadro vicino al contatore), vadano a danneggiare solo una linea?

    C'è anche da dire che riavviandolo, l'inverter funziona regolarmente fino al calare del sole ma la mattina rimane disattivato.

    Quale potrebbe essere, secondo voi, il problema? Ho alcune ipotesi ma vorrei un confronto con voi per discuterle assieme.

    Vi ringrazio!

  • #2
    Quanto dista il quadro contatore dall'inverter?
    Tipo, marca, modello SPD?
    Se hai ipotesi, che aspetti ad esporle?

    mp

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    • #3
      Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
      Quanto dista il quadro contatore dall'inverter?
      Tipo, marca, modello SPD?
      Se hai ipotesi, che aspetti ad esporle?

      mp
      Il quadro contatore dista dagli inverter circa 25mt

      Obo Betterman V20 3+NPE (Classe II Uoc=280Vac In=20kA Up<1,3kV)

      Perchè potrebbe essere una fesseria come ipotesi!!!

      Credo, comunque, che una di queste possa essere la necessità di un ulteriore SPD ad arrivo Inverter.

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      • #4
        Ma gli SPD nei due eventi occorsi sono mai intervenuti?
        Hai avuto altri danni sull'impianto elettrico?
        Montare ulteriori SPD vicino agli inverter non è un male...però penso sia inutile.
        Anche perchè riferisci che dopo qualche giorno dal temporale appare l'allarme sul display.
        A volte non ci sono spiegazioni: è il caso che agisce.
        Ultima modifica di Beppe66; 14-09-2012, 17:51.
        1,26 kWp 6 x SANYO HIP210NKHE1,Prov. Brescia,Azimuth -90°,Tilt 17°,inverter Riello-UPS 1500 in esercizio dal 01/09/2009
        Produzioni: 2010=1325; 2011=1476; 2012=1387; 2013=1294; 2014=1305; 2015=1327; 2016=1344; 2017=1350; 2018=1239; 2019=1329; 2020=1431.... 2021=0 kWh

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        • #5
          @cegt...il quadro contatore dista dagli inverter circa 25mt

          E ti pareva... oltre i 15 metri e' come che non ci sia, e gia' a 10-12 metri gli 1,3 kV di Up sono un miraggio. E sempre che sia stato cablato correttamente, altrimenti e' come che non ci sia, anzi meglio proprio se non c'e'.

          E questa era una delle ipotesi, le altre?

          mp

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          • #6
            Per dimensionare correttamente un Spd devi conoscere la tensione di tenuta all'impulso dell'apparecchiatura da proteggere.
            Questo dato in genere non lo trovi tra le caratteristiche dell'inverter ma devi richiederlo alla casa costruttrice.
            Inoltre si devono conoscere le caratteristiche della struttura, l'ubicazione, le caratteristiche delle linee entranti nella medesima, la distanza dalla cabina di trasformazione MT/BT , la tipologia delle strutture nelle immediate vicinanze della struttura stessa.

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            • #7
              quoto mp

              gli scaricatori vanno messi subito a monte dell'apparecchiatura da proteggere, entro massimo 10 m.
              il collegamento delle fasi allo scaricatore con sez=sez. dei cavi principali, il collegamento a terra meglio se in entra-esce con il conduttore di terra principale, e comunque almeno sempre di sez. almeno 10 mmq e collegato alla barra equipotenziale principale cercando di minimizzare il più possibile la lunghezza e quindi la resistenza dei conduttori.
              6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
              9.670 kWh nel 2013
              (1611 kWh/kWp)
              9.590 kWh nel 2014 (1598 kWh/kWp)

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              • #8
                Originariamente inviato da MaPPaZZo Visualizza il messaggio
                quoto mp



                gli scaricatori vanno messi subito a monte dell'apparecchiatura da proteggere, entro massimo 10 m.
                Se non conosci la tensione di tenuta all'impulso dell'apparecchiatura da proteggere 10 mt, di distanza, o anche meno, posso ancora essere troppi. Viceversa puoi avere anche distanze superiore ed avere comunque l'apparecchiatura protetta. Va quindi sempre verificato il livello di protezione effettivo che è la somma del livello di protezione dello scaricatore più la caduta di tensione sui conduttori che collegano l'SPD.
                L'entra/esci dei conduttori di fase, neutro e terra sull'SPD contribuisce senz'altro all'abbassamento della tensione del livello di protezione effettivo.

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                • #9
                  @MaPPaZZo

                  In realta' ha poca importanza la sezione del conduttore di terra, che puo' essere anche minimo 4 mm2 in assenza di parafulmine, e minimo 10 mm2 in presenza di esso. Ha invece molta importanza l'impedenza del collegamento ai capi del SPD, quindi la lunghezza totale del collegamento al punto di inserzione ai capi dell'SPD non deve superare i 50 cm., e la sezione dei cavi deve essere tale da garantire la tenuta alla corrente di cortocircuito in quel punto.

                  Inoltre vanno tenuti separati (20-30 cm di distanza) e possibilmente mai paralleli, i cavi che alimentano le apparecchiature protette dagli altri.

                  mp

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                  • #10
                    @ferlu ...se non conosci la tensione di tenuta all'impulso dell'apparecchiatura da proteggere 10 mt, di distanza, o anche meno, posso ancora essere troppi. Viceversa puoi avere anche distanze superiore ed avere comunque l'apparecchiatura protetta.

                    Oltre i 15 metri mai, a meno che tu non voglia che invece della sovratensione, sia Up/f+DUr a danneggiare l'apparecchiatura.

                    Per Up il costruttore (tutti, non ho trovato eccezioni, se non peggiorative) indica la distanza massima, che non e' mai superiore ai 15 metri e per distanze superiori raccomanda un secondo SPD coordinato col primo.

                    Ma quello che conta e' in realta' Up/f e per esso la lunghezza massima del collegamento SPD/apparecchiatura, con linea che abbia impedenza d'onda pari a 70-80 ohm, per Up/f max 2,5 kV, non supera che qualche metro, oltre la tensione e' gia' raddoppiata e via via aumentando la distanza.

                    In altre parole l'apparecchiatura e' sempre sottoposta ad una sovratensione almeno doppia del livello di protezione effettivo Up/f del SPD da cui dovrebbe essere protetta, a meno che il SPD non sia installato entro qualche metro dai suoi morsetti.

                    mp

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                    • #11
                      Per gli inverter non mi pare errato considerare come livello di tolleranza alle sovratensioni impulsive la categoria I (1,5 kV) conformemente alle IEC 60364-4-44, IEC 60664-1 e IEC 60730-1.
                      Converrete comunque che la maggior sezione dei conduttori, unitamente all'efficienza e alla superficie di scambio dell'impianto dispersore, contribuisce a diminuire la resistenza e quindi la sovratensione che si genera in seguito alla corrente di scarica.
                      6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
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                      • #12
                        @MaPPaZZo...Per gli inverter non mi pare errato considerare come livello di tolleranza alle sovratensioni impulsive...

                        Per i moduli, secondo IEC 61215, 3 kV (spesso sono 4 kV); per gli inverter Cat. III, quindi 4 kV. Power One dichiara Cat. IV (6 kV) grazie allo spinterometro Epcos, componente "pregiato" e non comune in altre marche di inverter.

                        Il SPD adatto per proteggere un inverter e' quindi un Tipo II installato immediatamente a valle dell'inverter, eventualmente coordinato con un SPD Tipo I ad ingresso linea, se l'impianto e' alimentato da linee aeree.

                        Lato campo SPD di tipo II immediatamente a monte dei sezionatori per proteggere l'inverter e, per collegamenti superiori a 15 metri, altro SPD Tipo II o Tipo I+II piu' prossimo possibile al campo, se si vuole proteggere anche questo.

                        E ovviamente non ha senso montare un SPD solo lato DC o solo lato AC.

                        mp
                        Ultima modifica di Maurizio Paganelli; 17-09-2012, 10:09.

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                        • #13
                          hai ragione, ho ritrovato il documento di power one sull'immunità ai disturbi, e in effetti i P-1 monofase sono dati come classe III lato DC e come classe IV lato AC (classe III i trifase) ... al momento mi sfuggiva

                          per aros non so, mai utilizzati e l'informazione non mi pare sia divulgata..l'unica sarebbe chiedere tramite assistenza
                          6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
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                          • #14
                            Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
                            @ferlu ...se non conosci la tensione di tenuta all'impulso dell'apparecchiatura da proteggere 10 mt, di distanza, o anche meno, posso ancora essere troppi. Viceversa puoi avere anche distanze superiore ed avere comunque l'apparecchiatura protetta.

                            Oltre i 15 metri mai, a meno che tu non voglia che invece della sovratensione, sia Up/f+DUr a danneggiare l'apparecchiatura.

                            Per Up il costruttore (tutti, non ho trovato eccezioni, se non peggiorative) indica la distanza massima, che non e' mai superiore ai 15 metri e per distanze superiori raccomanda un secondo SPD coordinato col primo.

                            Ma quello che conta e' in realta' Up/f e per esso la lunghezza massima del collegamento SPD/apparecchiatura, con linea che abbia impedenza d'onda pari a 70-80 ohm, per Up/f max 2,5 kV, non supera che qualche metro, oltre la tensione e' gia' raddoppiata e via via aumentando la distanza.

                            In altre parole l'apparecchiatura e' sempre sottoposta ad una sovratensione almeno doppia del livello di protezione effettivo Up/f del SPD da cui dovrebbe essere protetta, a meno che il SPD non sia installato entro qualche metro dai suoi morsetti.

                            mp

                            Prima di tutto va verificata o meno l'autoprotezione della struttura. Nel caso di struttura autoprotetta non è indispensabile installare Spd ed eventualmente si fa un analisi economica della convenienza.
                            Se la struttura non è autoprotetta ma Nl+Nd è inferiore a 0,1 fulmine all'anno si possono installare Spd di classe 2 all'arrivo della linea elettrica. Nel caso non sia verificata la condizione precedente si devono installare SPD di Classe I o combinati.
                            In genere un Spd di classe I ha una UP molto più elevata rispetto ad uno di classe II quindi è bene coordinare a valle dell'Spd di classe I un Spd di classe II. Le distanze che le case costruttrici di Spd danno fanno riferimento a questo tipo di coordinamento e riguardano nello specifico distanze minime per evitare fenomeni oscillatori e distanze massime per avere valori di Up anche inferiori a quelli dello stesso Spd.
                            In genere le strutture di civille abitazione da un attenta analisi risultano autoprotette, o per lo meno hanno un Nl+Nd minore di 0.1,
                            per cui non vengono mai installati Spd di classe I, per ragioni economiche, ma Spd di classe II.
                            Comunque con qualsiasi software dedicato si possono verificare facilmente le distanze massime protette dall'Spd, ripeto sempre tenendo in considerazione la classe della zona da proteggere, intesa come tenuta degli isolamenti o della tenuta all'impulso dell'apparecchiatura da proteggere
                            Per quanto riguarda la Up/f+DU, essa si riferisce unicamente alla lunghezza dei collegamenti dell'Spd e non alla distanza dell'apparecchiatura da proteggere. In questo caso è chiaro che una distanza di pochi metri inibisce completamente la protezione stessa, come da figura allegata.


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                            • #15
                              Ferlu, mi puoi dire per cortesia da quale testo hai ricavato quel grafico?

                              Grazie,
                              mp

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                              • #16
                                Ciao Maurizio,
                                "Protezione contro le sovratensioni", di G.B. Lo Piparo e Carrescia , Edizione TNE.
                                Prego.

                                Commenta


                                • #17
                                  Molto bene.

                                  Il testo andrebbe aggiornato, comunque prosegui oltre quel grafico, che dovrebbe essere al 7.5.2, fig. 7.2 8 (nella mia edizione) e troverai "fenomeni di propagazione" con la definizione di DUr, che non e' DU a cui ti sei riferito. Finisci il capitolo e passa al successivo "Installazione degli SPD", fino al riassunto "in breve" in cui e' scritto "Piu' un SPD e' vicino all'apparecchiatura, meglio la protegge".

                                  In quella decina di pagine troverai anche al 7.5.5 "Livello di protezione Up secondo CEI 81-10, leggendo il quale capirai perche' mi risparmio (per la presa per i fondelli piu' che per la spesa) di comprare software che su tale norma sono implementati, soprattutto riferendomi proprio a DUr e anche al coordinamento che ora, con la componentistica attuale, vale zero metri per Dehn e 1 metro per ABB e altri fra i migliori sul mercato; certo che se uno monta x, poi si tiene anche la maggior energia passante e allora installa come dieci anni fa e ottiene anche la protezione di allora e anche i rischi insiti in vecchie tecnologie e vecchie componentistiche.

                                  mp

                                  PS: per evitare malintesi ho chiesto dove hai ricavato il grafico solo per essere a conoscenza del testo, non perche' vi abbia trovato qualcosa di interessante, ne' tanto meno qualcosa che possa confermare l'errata affermazione "In questo caso è chiaro che una distanza di pochi metri inibisce completamente la protezione stessa, come da figura allegata".
                                  Ultima modifica di Maurizio Paganelli; 19-09-2012, 09:19.

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                                  • #18
                                    Non mi sembrava la sede per dover fare uno trattato sugli Spd.
                                    Comunque andando avanti netta lettura del testo noterai certamente che: il valore massimo che la sovratensione può raggiungere ai capi dell'apparecchiatura, secondo la teoria delle onde riflesse, e : Uappx=2 Up/f e si stabile quado DUr=Up/f, cioè per una lunghezza del tratto di circuito tra Spd e Apparecchiatura lpx=Up/f/K.
                                    Per lunghezze di circuito superiori a lpx la sovratensione ai capi dell'apparecchiatura si mantiene costante e pari a Uappx.
                                    Percui Uapp=Up/f se llpx.
                                    L'esempio che segue poi fa riferimento ad una calata sottoposta a sovratensione con un Spd installato a 25(sig) metri di distanza dal'Spd.
                                    Lo ripeto per l'ultima volta, è sempre fondamentale conoscere le tensioni di tenuta all'impuso delle apparecchiature da proteggere nonchè il grado d'isolamento delle Zone che si vogliono proteggere.
                                    Inoltre ritengo che un buon Software aggiornato, che non deve sostituire le capacità discriminatorie della persona che l'ulilizza, se non altro faccia risparmiare soldi al committente dei lavori.
                                    A volte con un buon SPD posizionato e dimensionato in maniera corretta può protegge meglio di soluzioni più complesse ed economicamente dispendiose.
                                    Fermo restando, e questo lo sto ripetendo dal primo post, che è chiaro che un SPD installato vicino ad un apparecchiatura la sollecita di meno ma comunque posto ad una distanza corretta può proteggerne ugualmente tale apparecchiatura ed anche altre. In ultima analisi è sempre la convenienza economica che deve avere la prevalenza.
                                    Saluti.

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