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  • #31
    Originariamente inviato da podista65 Visualizza il messaggio
    ...anche se esposte tutte e due a est?...
    Scusa podista ma nell'altra discussione dicevi che le tue falde sono est e ovest, ora qui dici che sono tutte due a est. Potresti chiarire?
    Inoltre scrivi:

    ...Visto che per rientrare nel V ce anche l'iverter sembra debba essere di costruzione europea...
    Questo non è corretto. Al V conto energia puoi accedere anche con pannelli o inverter non europei. Il fatto di essere fatti in Europa ti da' un incentivo leggermente maggiore.
    Tieni presente però che con il nuovo conto energia (che premia l'autoconsumo) è molto più importante produrre il massimo possibile e avere una produzione di picco elevata.
    Cioè, dato che più autoconsumi e più guadagni, la prima cosa da fare è scegliere il sistema che produce di più in tutte le condizioni che si presenteranno in 20 anni di vita dell'impianto.

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    • #32
      Mi sembra che qui si sparino un po' di inesattezze.
      Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
      ****
      1) Il mismatching va' valutato sulla corrente e anche differenze del 5 % in potenza (che con i moduli attuali sono improbabili) di solito sono distribuite tra tensione e corrente, quindi la differenza di corrente e' circa la meta'. Inoltre piccoli mismatch in corrente vengono ammortizzati con perdite irrisorie con spostamenti lungo la curva V-I del punto di lavoro dei singoli moduli.
      2) Avvia l'impianto molto prima e lo fa spegnere molto dopo ? Balle, a quelle ore l'energia e' minima se si avvia prima raccoglie poco e niente. In ogni caso un Powerone volendo si puo' avviare anche con luce scarsissima, la potenza naturalmente sara' 0.
      3) Questo e' un argomento ragionevole anche se forse un po' sopravalutato, pero' se si hanno fonti di sporcizia continua, tipo alberi, uccelli, vulcani (Catania e dintorni dell'Etna...) e' da considerare rilevante.
      4) Si adesso l'impianto funziona senza tensione.... Mentre e' in produzione avra' tensioni analoghe ad un impianto tradizionale sui 330 V.

      Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
      Tieni presente però che con il nuovo conto energia (che premia l'autoconsumo) è molto più importante produrre il massimo possibile e avere una produzione di picco elevata.
      Cioe' e' meglio un impianto che produce tanto invece di uno che produce poco... si si sono d'accordo.

      Comunque quete soluzioni di impianti evolute sono certamente interessanti, e' il prezzo che pero' fa' dubitare che siano convenienti. Poi come detto un inverter mediamente dura 10 anni per cui tra 10 anni si potra' cambiare struttura impianto spendendo molto meno per soluzioni piu' sofisticate di quelle attuali.

      Sulla sostituzione dei moduli non c'e' molto da preoccuparsi, i moduli attuali sono molto simili tra loro, soprattutto se si scelgono comuni policristallini sui 200-250 W da 60 celle. Poi tra 10 o 15 anni chissa che moduli ci saranno, in ogni caso sicuramente esistera' la possibilita' di montarli con convertitore di tensione che costera' molto meno di ora.

      La stringa unica e' piu' efficiente di due stringhe (parlando di impianti da 3 kWp circa con moduli tipicamente intorno ai 230 W) perche' in questo modo si raggiunge una tensione piu' elevata con miglior rendimento dell'inverter.

      ciao


      Note di Moderazione:

      Ultima modifica di gymania; 19-09-2012, 18:19.
      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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      • #33
        Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
        Mi sembra che qui si sparino un po' di inesattezze.
        Concordo.

        Mi sembra che qui si sparino un po' di inesattezze.

        1) Il mismatching va' valutato sulla corrente e anche differenze del 5 % in potenza (che con i moduli attuali sono improbabili) ....... Se tu potessi monitorare uno o più impianti pannello per pannello vedresti che è proprio così. Le differenze arrivano fino al 5%. Di certo il fallimento di importanti marche europee non aiuta: la qualità dei pannelli non è sempre assicurata.

        2) Avvia l'impianto molto prima e lo fa spegnere molto dopo ? Balle, a quelle ore l'energia e' minima se si avvia prima raccoglie poco e niente. In ogni caso un Powerone volendo si puo' avviare anche con luce scarsissima, la potenza naturalmente sara' 0.....Al solito si cita Power One, come se fosse il dio inverter. Ribadisco che è inutile parlare per sentito dire: impianto monitorato per 6 mesi, pannello per pannello. La produzione (grazie alla maggior produzione mattutina e serale) aumenta di qualche punto percentuale. A seconda delle falde da 1 a 3%. Troppo poco? Tutto fa brodo col 30% in meno di incentivi.

        4) Si adesso l'impianto funziona senza tensione.... Mentre e' in produzione avra' tensioni analoghe ad un impianto tradizionale sui 330 V....Le varie circolari dei vigili del fuoco confermano un problema di sicurezza sugli impianti FV, che in una giornata di sole restano in tensione (fino a 1.000V) creando grossi problemi in caso di interventi in emergenza. Con quelli che ho sentito chiamare sistemi distribuiti, se stacchi il generale tutti quei dispositivi si spengono perciò al massimo circola la tensione del singolo pannello.

        Comunque quete soluzioni di impianti evolute sono certamente interessanti, e' il prezzo che pero' fa' dubitare che siano convenienti. Poi come detto un inverter mediamente dura 10 anni .... concordo, ho visto una presentazione e power one aveva una durata media stimata di 9,3 anni.

        La stringa unica e' piu' efficiente di due stringhe (parlando di impianti da 3 kWp circa con moduli tipicamente intorno ai 230 W) perche' in questo modo si raggiunge una tensione piu' elevata con miglior rendimento dell'inverter.

        a disposizione per chiarimenti
        Ultima modifica di gymania; 19-09-2012, 18:21.

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        • #34
          Allora documenta i tuoi dati.

          (Tra l'altro se scrivi in quel modo non si riesce a citare le tue affermazioni.)

          1) Citi "mismatching medi" del 3-5 %, su quali e quanti moduli hai fatto questa statistica ? Ce la stai proponendo come un valore assoluto ma immagino non sia cosi'. Poi come ho detto un mismatch in potenza non si traduce affatto in una perdita di potenza equivalente per moduli serie.

          2) Bene di nuovo citi dei valori, immagino rilevati da te. Adesso chiarisci di cosa parli, hai monitorato due impianti identici ma configurati con sistema d'inverter diversi minuto per minuto in 6 mesi ? Anzi visto che parli di falde diverse immagino piu' di un'impianto, bene pubblica i grafici dell'andamento delle potenze.

          Fornisci anche i grafici di rendimento dell'inverter Solaredge e delle sue Powerbox. Cosi' vediamo cosa succede in caso di potenze minime e se rimangono sui valori di rendimento dichiarati. Almeno Powerone quei grafici li pubblica.
          In questo modo sara' possibile verificare immediatamente la veridicita' di quanto affermi.

          4) Hai parlato di rischio di folgorazione e incendio pari a zero. Evidentemente non e' vero visto che normalmente l'impianto e' sotto tensione.

          Parli della durata media stimata di un inverter Powerone. Qual'e' quella di un sistema inverter Solaredge + 12 powerbox ?

          ciao
          Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
          Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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          • #35
            Buonasera!

            Effettivamente un mismatch al 5% è decisamente eccessivo (neanche i peggiori moduli cinesi credo che riescano nell'impresa al ribasso...!)
            In ogni modo un valore di perdita in potenza complesiva compresa tra 1 e 2% in funzione della qualità dei moduli è perfettamente credibile e riscontrabile; magari ci possono essere dei casi fortunati in cui si possono rilevare perdite minori, ma poi bisogna vedere anche la stabilità delle caratteristiche nel tempo, cioè se queste variano tutte più o meno nello stesso modo... o in modo un po' casuale nel tempo (non so esprimermi a riguardo!).

            Sulla pubblicazione di dati, effettivamente è una nota di demerito a sfavore di SolarEdge, al contrario di PowerOne che li pubblica addirittura in forma grafica; in generale, da un punto di vista squisitamente progettuale, tendo a stare alla larga da prodotti per i quali mancano dati e grafici, soprattutto se i produttori si mostrano restii a fornirli su esplicita richiesta! E' anche vero, però, che i grafici forniti spesso non sono garanzia di ciò che riportano: molte volte sono uno specchio per le allodole...!

            Anche per quanto riguarda il rischio incendio e folgorazione qui bisogna fare una precisazione: è vero che le powerbox rappresentano un sistema di sicurezza... ma non è vero che annullano il rischio! Questo sarebbe semplicemente impossibile, visto che DEVE transitare potenza da qualche parte... ed è proprio questa a generare il rischio maggiore.

            Per la durata... bhé, siamo nell'ignoto! Credo che nessun produttore sia in grado di prevedere la durata del proprio inverter...
            In ogni modo, credo che la durata di un SolarEdge sia paragonabile a quella della concorrenza, o al massimo possono presentare un leggero vantaggio visto che manca la parte di MPPT che viene "affidata" alle powerbox; al contrario, i convertitori di tensione non pensso facciano testo nell'analisi visto che la vita utile di un convertitore statico di tensione è... "tendente ad infinito" se usato nel rispetto dei parametri nominali! Tenendo conto che le powerbox SolarEdge sono dimensionate per 300W e un modulo generalmente non supera i 250W di potenza nominale... credo che possiamo fidarci per almeno una ventina d'anni ad occhi chiusi!

            A presto
            21xPanasonic VBHN240SE10 + 21xSolarEdge OP300MV + 1xSolarEdge SE5000 = 5,04kWAbruzzo, Azimut 232°, Tilt 20°Produzione specifica Luglio 2013: 5,23kWh/kWgg

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            • #36
              Originariamente inviato da anacleto84 Visualizza il messaggio
              Buonasera!

              Effettivamente un mismatch al 5% è decisamente eccessivo (neanche i peggiori moduli cinesi credo che riescano nell'impresa al ribasso...!)
              ...

              Sulla pubblicazione di dati, effettivamente è una nota di demerito a sfavore di SolarEdge, al contrario di PowerOne che li pubblica addirittura in forma grafica; in generale, da un punto di vista squisitamente progettuale, tendo a stare alla larga da prodotti per i quali mancano dati e grafici...

              Anche per quanto riguarda il rischio incendio e folgorazione qui bisogna fare una precisazione: è vero che le powerbox rappresentano un sistema di sicurezza... ma non è vero che annullano il rischio! ....

              Per la durata... bhé, siamo nell'ignoto! ...
              Buongiorno. Ho meno esperienza sugli ottimizzatori ma con i micro inverter tutti i grafici sono visibili pannello per pannello e, credimi, si può arrivare anche al 4-5%. Forse non è tutto mismatch: è una somma di mismatch + leggera polvere/sporcizia. Però ti assicuro che queste differenze ci sono. Comunque la parte grafica e reportistica è eccezionale e puoi rilevare qualsiasi dato ogni 5 minuti.

              Sicurezza incendio: se spegni il generale i micro si spengono. Perciò non c'è rischio di archi elettrici e comunque tensioni molto basse circolanti.

              Durata: sinceramente non mi sono posto il problema. Un inverter che deve gestire 3000 Watt è sicuramente più sollecitato e le statistiche dicono che entro 10 anni devi sostituirlo (a spese del proprietario della casa o con una garanzia costosa). Il micro me lo danno con 25 anni di garanzia. Un problema in meno.

              Buon lavoro.

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              • #37
                Quando presi il SolarEdge mi davano 12 anni di garanzia base sull'inverter e 25 sulle p.boxes...Powerone se non sbaglio ne offriva solo 5, qualcosa vorrà dire sulla previsione di vita...
                FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
                FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
                FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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                • #38
                  Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio

                  4) Hai parlato di rischio di folgorazione e incendio pari a zero. Evidentemente non e' vero visto che normalmente l'impianto e' sotto tensione.
                  Gli incendi sono generati da archi, connessioni difettose o morsetti non stretti bene sul lato corrente continua, non sull'alternata. Per questo motivo se l'impianto è cablato in alternata il rischio di generazione di un incendio è prossimo allo zero.
                  Se invece un incendio parte dall'edificio (non dal suo impianto fotovoltaico), i VVFF dicono che con un fungo o generale di emergenza devi togliere tensione a tutto. Questo non succede se hai un inverter unico perchè la parte cc resta sotto tensione.

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                  • #39
                    Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
                    Ho meno esperienza sugli ottimizzatori ma con i micro inverter tutti i grafici sono visibili pannello per pannello e, credimi, si può arrivare anche al 4-5%....
                    ...Comunque la parte grafica e reportistica è eccezionale e puoi rilevare qualsiasi dato ogni 5 minuti.
                    Evidentemente non parliamo degli stessi grafici...! Una cosa sono le caratteristiche di funzionamento di un componente; altra cosa sono sono i report temporali. Sono due cose molto diverse!
                    Io faccio riferimento a caratteristiche che dovrebbe fornire il produttore in base a prove fatte sul componente che non sono affatto banali da realizzare...!; il grafico più intuitivo e facilemnte confrontabile riporta il decadimento del rendimento dell'inverter con la potenza immessa e con la tensione di funzionamento, esattamente quello pubblicato da PowerOne e SMA nei rispettivi cataloghi. Questi tipi di grafici sono confrontabili tra loro, almeno in linea teorica, poichè sono generalmente adimensionalizzati, ma soprattutto non dipendono da fattori esterni, quali i moduli, il luogo di installazione, i collegamenti, ecc. ecc. proprio perchè sono (dovrebbero essere) realizzati in condizioni controllate e con tolleranze di misura molto strette.
                    Al contrario, i grafici di report non hanno alcun valore progettuale (infatti sono tracciati postumi alla progettazione e realizzazione dell'impianto...), ma soprattutto hanno un puro valore indicativo, dipendono da infiniti fattori locali e soprattutto... hanno tolleranze che fanno ridere i polli, proprio perchè l'inverter NON è uno strumento di misura!
                    A questo punto la domanda sorge spontanea:

                    Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
                    credimi, si può arrivare anche al 4-5%. Forse non è tutto mismatch: è una somma di mismatch + leggera polvere/sporcizia. Però ti assicuro che queste differenze ci sono.
                    Come è stato realizzato il confronto sul quale è basato questo 4-5%? Condizioni, strumenti di misura, tolleranze, prodotti messi a confronto...? Mancano un po' di informazioni per ritenere attendibile una tale affermazione.


                    Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
                    Sicurezza incendio: se spegni il generale i micro si spengono. Perciò non c'è rischio di archi elettrici e comunque tensioni molto basse circolanti.
                    Su questo non posso darti torto effettivamente

                    Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
                    ... Un inverter che deve gestire 3000 Watt è sicuramente più sollecitato...
                    Questo non vuol dire nulla! Allora per analogia un inverter da 250MW (che costa qualche centinaia di migliaia di euro...) dobbiamo sostituirlo dopo 6 mesi solo perché è sollecitato molto di più di un inverter "domestico" da 3kW?
                    Tutto dipende dal dimensionamento dei componenti...!


                    Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
                    Il micro me lo danno con 25 anni di garanzia. Un problema in meno.
                    Ammesso che il produttore esista ancora tra 15 anni... bisogna vedere quali sono le clausole di quella garanzia! Spesso le garanzie a termine così lungo sono davvero ridicole! A volte hanno clausole del tipo "se tra 20 anni s'è scolorita l'etichetta... la garanzia non è più valida"!
                    In sostanza credo che garanzie oltre i limiti reali di previsione della durata, credo che sia solo un fatto puramente commerciale! Spesso aziende che detengono piccole quote di mercato non hanno molti strumenti per invogliare ad acquistare i propri prodotti... uno di questi è la garanzia (... ricordo che la concorrenza non si fa mai sul prezzo: le imprese non si danno la zappa sui piedi!).

                    @junp
                    Quindi non c'è questa diretta corrispondenza tra garanzia e previsione di vita! E poi, come ho già detto, i 25 anni sulle powerbox sono facilemnte giustificabili dal fatto che sono componenti tutto sommato molto semplici e che se ben dimensionate possono davvero essere eterne! Sugli inverter crederei molto di più alla strategia commerciale, piuttosto che alla sicurezza di durata: personalmente nutro qualche dubbio sulla reale esistenza di questa azienda tra 10-15anni visto che il mercato è praticamente monopolizzato dai grandi produttori che costruiscono inverter da sempre (non solo per FV...)

                    A presto
                    21xPanasonic VBHN240SE10 + 21xSolarEdge OP300MV + 1xSolarEdge SE5000 = 5,04kWAbruzzo, Azimut 232°, Tilt 20°Produzione specifica Luglio 2013: 5,23kWh/kWgg

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                    • #40
                      Originariamente inviato da anacleto84 Visualizza il messaggio
                      Evidentemente non parliamo degli stessi grafici...! Una cosa sono le caratteristiche di funzionamento di un componente; altra cosa sono sono i report temporali. Sono due cose molto diverse!


                      Come è stato realizzato il confronto sul quale è basato questo 4-5%? Condizioni, strumenti di misura, tolleranze, prodotti messi a confronto...?



                      Questo non vuol dire nulla! Allora per analogia un inverter da 250MW (che costa qualche centinaia di migliaia di euro...) dobbiamo sostituirlo dopo 6 mesi solo perché è sollecitato molto di più di un inverter "domestico" da 3kW?
                      Tutto dipende dal dimensionamento dei componenti...!


                      Grafici: si, sono d'accordo. Parlavamo di due cose diverse e forse nella fretta e dal cellulare le ho mischiate. Tutti i produttori hanno i grafici di cui parli tu. Io li ho visti a un corso per micro, li ho visti per Solarmax, per SMA. Se trovo qualcosa di utile lo posto.

                      Quando parlo di differenze del 3-5% mi riferisco alla differenza di produzione tra un pannello e quello a fianco (o comunque sullo stesso tetto, stessa esposizione). Qualsiasi strumento di misura usi, lo stai usando per l'uno e per l'altro pannello. Ciò che voglio sottolineare è la differenza percentuale, non il valore assoluto. Cioè: concordo che magari il sistema di monitoraggio di un impianto non è preciso. Magari ti dice che un pannello sta producendo 200 W e la tolleranza della misura è + o - il 5%. Sta di fatto che il pannello di fianco sta producendo 195 e un altro magari 203, perciò una differenza tra pannelli c'è sempre. Se vuoi fare la media, considera un 2,5%.
                      Quindi: potenza impianto 3kW, energia generata 3.300 kWh/annui. Il 2,5% in più ti da' 82W/h in più ogni anno, cioè circa 1650 su 20 anni di conto energia. Moltiplica per 0,208 (incentivo per impianti da 3kW) = 343 Euro.
                      Mi dirai: beh, in 20 anni è poco. D'accordo. Ma qui abbiamo calcolato il puro mismatching, senza parlare di ombreggiamenti. Oppure senza pensare che dopo un po' di anni un pannello si deteriora di più rispetto a un altro e quindi i rendimenti cambiano.

                      Questione guasti. Mi spiace ma ne so parecchio, per via di esperienze personali e informazioni da tecnici del settore. Un inverter centralizzato da 300kW, europeo/ alta qualità, ha un MTBF pari a circa 6,7 anni (non farmi scrivere la marca, non penso sia possibile sul forum, ma ho visto una presentazione dell'azienda). Un inverter di stringa della stessa marca ha un MTBF di 12,5 anni. Come vedi la potenza conta eccome sulla gestione della vita di macchine elettromeccaniche.
                      P.S. Bisognerebbe spiegare cos'è l'MTBF perchè altrimenti si solleva un vespaio, ma questo non è il posto giusto.

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                      • #41
                        Basta dire che l'MTBF è il tempo medio che intercorre tra 2 guasti , sempflificando così ne viene fuori che maggiore è il valore MTBF e meglio è.
                        Ciao
                        Rob
                        Impianto: 4,58 Kwp - tilt 11°, Orientamento 0° Sud - nr. 14 pannelli 327W/E20 Sunpower
                        Inverter Sunpower SMA SB 5000 TL21 - Roma
                        Monitor : Webbox e MCEESolar
                        WEB monitor Report:
                        http://www.sunnyportal.com/Templates...0-1afe3964c4af

                        Commenta


                        • #42
                          Originariamente inviato da ioschi2003 Visualizza il messaggio
                          Basta dire che l'MTBF è il tempo medio che intercorre tra 2 guasti , sempflificando così ne viene fuori che maggiore è il valore MTBF e meglio è.
                          Esatto, il che non significa che un inverter dura 6,7 anni, come potrebbe pensare qualcuno.
                          E' una semplificazione ma va bene così. Anche perchè si capisce subito come i componenti di una macchina elettromeccanica che processa 3000W abbiano un'usura differente da quelli di una macchina che "lavora" a basse tensioni/correnti. Esempi classici sono pc e telefonini.
                          A proposito: a un corso hanno anche detto che inverter di stringa hanno circa 1600 componenti, l'inverter da 100kW ne ha 3000. L'MTBF dipende anche da ciò, naturalmente.

                          Commenta


                          • #43
                            Stiamo esagerando un po' con le questioni tecniche, comunque l'MTBF si riferisce al tempo tra i guasti... di conseguenza questo comporta la "riparabilità" del componente, cosa che non è così scontata per un inverter domestico (almeno per quanto riguarda la convenienza economica)!
                            A mio avviso si può parlare correttamente di MTBF solo in inverter di una certa taglia; ma per le applicazioni di interesse qui sul forum temo che non sia opportuno introdurlo!

                            ... in ogni modo siamo OT. Quindi direi di interrompere qui o aprire una discussione apposita prima di incorrere in eventuali richiami...

                            Colgo l'occasione per riprendere il discorso principale scusandomi con l'utente "podista65" che ha chiesto un chiarimento, ma il post mi era sfuggito...

                            Originariamente inviato da podista65 Visualizza il messaggio
                            Si hai capito benissimo;il mio consumo
                            annuale è di circa 2.800 Kw...
                            poi tutti mi vogliono fare l'impianto ad una stringa,ma non sarebbe
                            meglio a due stringhe,anche se esposte tutte e due a est?(se decidessi
                            per il power one non ci sarebbero problemi da quanto ho capito)
                            L'impianto ad una sola stringa non è un male se il numero di moduli non è eccessivo (... dove la definizione di "eccessivo" dipende dall'inverter...!)
                            Inoltre, come qualcuno già consiglia, è necesario fare bene i conti perché con il V CE non c'è molto da stare allegri. In linea di massima io direi che l'impianto ideale è quello che riesce ad autoconsumare quasi tutto... quindi abbastanza SOTTODIMENSIONATO!
                            Con un conto proprio "spannometrico" potrei dire che con un consumo da 2800kWh/anno un impianto che ne produce oltre 3500 mi sembra un po' esagerato; piuttosto proverei a verificare il risultato economico di un impianto da 2000-2200kWh/anno contando su un autoconsumo percentualmente maggiore che deve essere coadiuvato da un cambiamento delle abitudini di consumo cercando di seguire il più possibile la curva di produzione giornaliera.
                            Mi rendo conto che la cosa è più facile a dirsi che a farsi... ma il V CE questo impone: l'indipendenza energetica non conviene...!

                            A presto
                            21xPanasonic VBHN240SE10 + 21xSolarEdge OP300MV + 1xSolarEdge SE5000 = 5,04kWAbruzzo, Azimut 232°, Tilt 20°Produzione specifica Luglio 2013: 5,23kWh/kWgg

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                            • #44
                              La vita di un inverter o di un convertitore DC-DC è condizionata principalmente dalla vita dei condensatori d'ingresso.
                              Più ci si avvicina alla potenza nominale della macchina e minore sarà la vita, maggiore è la temperatura di funzionamento e minore sarà la vita, più si paga per questi componenti (produttore) e maggiore sarà la vita.
                              Inoltre anche i convertitori DC-DC (gli ottimizzatori del SE) hanno gli stessi problemi degli inverter avendo anche loro dei condensatori d'ingresso.

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                              • #45
                                Originariamente inviato da Morpheus_ Visualizza il messaggio
                                ... maggiore è la temperatura di funzionamento e minore sarà la vita, più si paga per questi componenti (produttore) e maggiore sarà la vita.
                                Inoltre anche i convertitori DC-DC (gli ottimizzatori del SE) hanno gli stessi problemi degli inverter avendo anche loro dei condensatori d'ingresso.
                                Concordo, sottolineando però che se uso gli ottimizzatori devo fare i conti con la possibilità di guasto degli ottimizzatori stessi + quella dell'inverter. Quindi se per certe applicazioni sono una buona soluzione, bisogna comunque tenere in conto il fatto che si hanno due oggetti elettronici che si possono guastare: inverter (e ciò è normale su ogni impianto) ma anche ottimizzatori.

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                                • #46
                                  Originariamente inviato da anacleto84 Visualizza il messaggio


                                  Inoltre, come qualcuno già consiglia, è necesario fare bene i conti perché con il V CE non c'è molto da stare allegri. In linea di massima io direi che l'impianto ideale è quello che riesce ad autoconsumare quasi tutto... quindi abbastanza SOTTODIMENSIONATO!
                                  Concordo. Autoconsumo + risparmio corrente = circa 0,28 €/W.
                                  Solo energia immessa in rete senza autoconsumo: 0,208

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                                  • #47
                                    Originariamente inviato da ioschi2003 Visualizza il messaggio
                                    ... sempflificando così ne viene fuori che maggiore è il valore MTBF e meglio è.
                                    I metodi per la previsione del MTBF sono i piu' disparati, come la stessa definizione di "guasto". Senza la documentazione specifica e' difficile stabilire tramite quel solo dato, se un prodotto/componente e' piu' affidabile di un'altro.

                                    Ma in mancanza di documentazione, resta solo quel dato...

                                    mp

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                                    • #48
                                      @Morpheus

                                      Il problema sono i condensatori elettrolitici, non qualsiasi condensatore.

                                      Utilizzando per es. condensatori a film plastico la vita stimata passa da 10 a 25 anni.

                                      Sono gia' presenti sul mercato micro inverter e inverter con condensatori a film plastico, inoltre i micro inverter hanno il vantaggio del piccolo, inteso come ridotta potenza, tensione, corrente. E anche componentistica: alcuni con un unico chip fanno conversione, monitoraggio e networking. E alcuni hanno eliminato gli optoisolatori, componenti anche questi a basso MTBF.

                                      mp

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
                                        @Morpheus

                                        Il problema sono i condensatori elettrolitici, non qualsiasi condensatore.


                                        mp
                                        Vero, ma su macchine di una certa potenza. Ho letto alcune ricerche di università (sul web, provo a rintracciarle se interessano) e ho parlato con un produttore di condensatori (grossa azienda italiana ora acquisita da giapponesi o americani, boh, comunque ero lì per altre cose ma il discorso dei pro e contro è venuto fuori perchè quelli a film hanno altri problemi): le nuove generazioni di elettrolitici sono eterne se si parla di taglie piccole. Altra cosa sono quelli grossi che vanno in inverter centralizzati da 100kW...

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                                        • #50
                                          Io ancora non ho capito come funzionano gli ottimizzatori...
                                          Vado a logica:
                                          Pannello con cella/e in ombra , il diodo presente nella sottostriga stacca tutte le celle collegate ad essa in quanto l'intensità di corrente è inferiore alle altre sottostringhe.
                                          L'ottimizzatore abbassa l'intensità a tutto il pannello in modo da far lavorare tutte le celle?
                                          E poi come riesce a convivere con gli altri pannelli in serie della stringa principale avendo abbassato l'intensità?
                                          Si abbassa a tutta la stringa?
                                          FW 3KWp:12 Panasonic VBHH250AE01+PVI 3000-OUTD
                                          Azimut +5;Tilt 30° connesso 19/06/2012-Udine

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                                          • #51
                                            ci sono vari metodi con gli ottimizzatori il solaredge inverter funziona con tensione circa 350 v in base al
                                            numero degli ottimizzatori ogni ottimizzatore converte la corrente in modo di avere corrente costante nella
                                            stringa e la tensione deve rimanere costante ai capi dell'inverter,ciò che varia è la tensione che esce dagli
                                            ottimizzatori meno potenza meno tensione esce dall'ottimizzatore

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                                            • #52
                                              Buonasera!

                                              Il funzionamento degli ottimizzatori in se è banale, ma non è facile spiegarlo se non si hanno opportuni rudimenti di elettrotecnica (almeno la differenza tra tensione e corrente e poco altro). In ogni modo ci provo; se non è chiaro cercherò in seguito di chiarire eventuali dubbi o lacune, per quel che posso.

                                              SISTEMA TRADIZIONALE
                                              L'inseguitore (MPPT) "simula" un carico regolando tensione e corrente cercando continuamente la "combinazione" che permette di erogare il massimo della potenza complessiva (in realtà la tensione varia relativamente poco).
                                              Dalla corrente che scorre nella stringa (uguale per tutti i moduli) è possibile risalire alla tensione fornita da ciascun modulo in base alla propria caratteristica (quindi c'è una "doppia dipendenza" del punto di funzionamento: sia dalla corrente regolata dall'inverter, sia da quella derivante dalla caratteristica del modulo, che devono essere uguali!).
                                              Quando tutte le celle sono raggiunte dalla stessa radiazione e la loro caratteristica è molto simile tra loro tutte le celle si trovano un un punto di funzionamento vicino a quello di massima potenza ("vicino" perchè le celle non saranno MAI tutte identiche a causa della natura del drogaggio).
                                              Quando una cella non è "illuminata" come le altre questa tende a ridurre la corrente che fa scorrere nel circuito fino ad arrivare al punto di inversione (impedita dal diodo di bypass); a questo punto il modulo risulta "zoppo", e per continuare a far scorrere la corrente "imposta" dall'MPPT questa viene distribuita solo su 2 serie di celle, mentre negli altri moduli viene distribuita su 3 serie di celle. Nel modulo zoppo, quindi le celle saranno lontane dal loro punto di massima potenza con una perdita prossima alla potenza dell'intero modulo. Inoltre il nuovo punto di funzionamento risulterà mediamente più distante rispetto alla condizione con tutte le celle funzionanti.
                                              In altre parole il modulo rappresenta un collo di bottiglia per l'impianto.

                                              SISTEMA CON OTTIMIZZATORI
                                              L'inverter non possiede l'MPPT, ma regola i parametri di funzionamento in modo tale che la tensione di stringa risulti sempre quella di progetto e quindi di massimo rendimento (350V per SE), di conseguenza la corrente che scorre nella stringa dipende direttamente (e unicamente!) dalla potenza totale erogata dai moduli. In questo caso, però, la corrente che scorre nella stringa NON scorre direttamente all'interno dei moduli, ma all'interno dei singoli convertitori DC/DC che realizzano anche la funzione MPPT delocalizzata su ogni singolo modulo.
                                              Questo rende indipendente la caratteristica di ciascun modulo dalla corrente di stringa, di conseguenza ogni modulo può funzionare sul punto di massima potenza a prescindere dalla corrente che scorre nel circuito e dalle condizioni di irraggiamento che caratterizzano il singolo modulo.

                                              Mi rendo conto di essermi espresso con termini poco tecnici, quindi non me ne vogliano gli esperti per alcune inesattezze; la presente esposizione è il risultato di una pessima sintesi tra semplicità e completezza senza essere a conoscenza del livello di preparazione degli interlocutori.

                                              A presto
                                              21xPanasonic VBHN240SE10 + 21xSolarEdge OP300MV + 1xSolarEdge SE5000 = 5,04kWAbruzzo, Azimut 232°, Tilt 20°Produzione specifica Luglio 2013: 5,23kWh/kWgg

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                                              • #53
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                                                @Morpheus

                                                Il problema sono i condensatori elettrolitici, non qualsiasi condensatore.

                                                Utilizzando per es. condensatori a film plastico la vita stimata passa da 10 a 25 anni.
                                                Vero, ma alla temperatura nominale, alla corrente nominale e, soprattutto, alla frequenza nominale.
                                                Discostandosi da questi valori la vita attesa diminuisce in genere in maniera esponenziale. Ad esempio aumentando la temperatura di lavoro di 10°C significa diminuire le ore di vita di quasi un fattore 10.
                                                Poi c'è da considerare che gli elettrolitici sono molto più economici e permettono un derating con meno pensieri mentre un film si cerca sempre di sfruttarlo al massimo e oltre.

                                                Ma comunque forse stiamo andando OT, per tornare IT, rispondendo a colisosun, non ho esperienza diretta sugli ottimizzatori ma sicuramente non si comporteranno diversamente dagli MPPT degli inverter tradizionali andando a far lavorare il diodo di bypass del modulo per la parte in ombra.
                                                Per questo aspetto credo che grosse differenze dai sistemi tradizionali non ce ne sono, meglio forse pannelli con più diodi come i day4energy per escludere il meno possibile.
                                                Una buona differenza invece forse possono farla per ottenere il massimo possibile dai vari moduli perchè realizzando in maniera tradizionale una stringa la corrente sarà condizionata dal modulo peggiore, invece con gli ottimizzatori ogni modulo lavora in maniera indipendente e alla massima corrente. Ma quantificare questo miglioramento e valutarne la convenienza è abbastanza difficile...

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                                                • #54
                                                  @Sole impianti ...Vero, ma su macchine di una certa potenza.

                                                  Mi sembra che Power One li monti gia' sul 10 kW, idem SMA non so in quale, e altri in prova su Photon. La nuova generazione di elettrolitici sono gia' in uso in informatica, li ho visti in sostituzione dei classici elettrolitici nella nuova generazione di PLC e DCS Yocogawa, in vari gascromatografi e in strumentazione elettronica in genere abbinati ai film plastici. Il costruttore dichiara che sono migliori anche dei film plastici, resta da risolvere il problema di capacita', tensione e corrente, ma senz'altro prima o poi sostituiranno il classico elettrolitico.

                                                  Che poi chi di noi non ha mai trovato, in elettroniche con 50-60 anni di vita, elettrolitici ancora alla loro capacita' nominale e perfettamente funzionanti? In genere quando si mette mano ad un'elettronica si passa alla sostituzione tout court di tutti gli elettrolitici, ma capita che alcuni siano ancora in piu' che buone condizioni.

                                                  @Morpheus

                                                  L'uno, alla temperatura nominale, corrente nominale, frequenza nominale, e per un elettrolitico si sa che la nominale corrisponde anche alla massima di lavoro, la vita stimata e' 10 anni.

                                                  Con l'altro, alla temperatura nominale, alla corrente nominale, alla frquenza nominale, la vita stimata e' dai 20 ai 25 anni.

                                                  Non capisco quindi il "vero,ma...".

                                                  La vita di un elettrolitico diminuisce di un fattore 10 aumentando la temperatura di lavoro di 10 °C, verissimo, altro motivo per preferire il film plastico, che comunque non e' esente da sue problematiche.

                                                  E se uno progetta in modo x per l'elettrolitico, ugualmente progetta x per il film plastico, col costo che ne consegue, le garanzie che ne conseguono (10 anni generalmente), l'MTBF che ne consegue. Pensare che il costruttore cerchi di sfruttarlo al massimo e addirittura oltre e' un'affermazione che ha quale significato e quale fondamento?

                                                  mp

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                                                  • #55
                                                    Semplicemente il produttore tiene conto di tutti i parametri, compreso la vita attesa dei componenti in determinate condizioni, il loro costo e progetta di conseguenza. Cioè, se per il mercato è accettabile una sostituzione del convertitore dopo 10 anni, sicuramente non faccio in modo che il mio duri 20 o 25 a meno che questo non venga lautamente pagato. Farò semplicemente in modo che per le condizioni di lavoro dei condensatori la vita sia intorno a 10 anni.

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Grazie Anacleto adesso è più chiaro, in pratica , parlando terra terra, ogni modulo produce il massimo che riesce in quel momento e poi si somma tutto all'inverter che in questo caso, montando gli ottimizzatori, non deve avere alcuna funzione di MPPT attiva.
                                                      Quindi ipotizzando di montare quelli della Powerone immagino si debba disattivare la funzione di MPPT sull'inverter.
                                                      FW 3KWp:12 Panasonic VBHH250AE01+PVI 3000-OUTD
                                                      Azimut +5;Tilt 30° connesso 19/06/2012-Udine

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                                                      • #57
                                                        Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                                                        Allora documenta i tuoi dati.

                                                        1) Citi "mismatching medi" del 3-5 %, su quali e quanti moduli hai fatto questa statistica ?

                                                        2) Bene di nuovo citi dei valori, immagino rilevati da te. ... hai monitorato due impianti identici ma configurati con sistema d'inverter diversi minuto per minuto in 6 mesi ?
                                                        1) 12 moduli Solaria da 245 Wp. In circa 6 mesi quello che ha prodotto di più ha reso 222kWh, quello che ha prodotto di meno ha reso 212 kWh. Sinceramente trattandosi di pannelli nuovi e di media qualità la differenza non mi sembra trascurabile. Cosa succederà dopo 10 anni quando i pannelli invecchieranno in maniera diversa? Queste differenze non possono che aumentare, perciò meglio avere un MPPT per ogni pannello.
                                                        2) I dati vengono da un impianto di amico / cliente, monitorato per 6 mesi e con dati aggiornati ogni 5 minuti. Quindi sono certi.

                                                        ciao

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                                                        • #58
                                                          Originariamente inviato da Sole Impianti Visualizza il messaggio
                                                          In circa 6 mesi quello che ha prodotto di più ha reso 222kWh, quello che ha prodotto di meno ha reso 212 kWh.
                                                          PERO !!! Dove sono installati per fare 1812kwh/kwp ?!?!
                                                          AUTO BANNATO

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                                                          • #59
                                                            Originariamente inviato da Maurizio Paganelli Visualizza il messaggio
                                                            @Sole impianti ...Vero, ma su macchine di una certa potenza.

                                                            Mi sembra che Power One li monti gia' sul 10 kW, idem SMA non so in quale, e altri in prova su Photon. ...

                                                            Che poi chi di noi non ha mai trovato, in elettroniche con 50-60 anni di vita, elettrolitici ancora alla loro capacita' nominale e perfettamente funzionanti? In genere quando si mette mano ad un'elettronica si passa alla sostituzione tout court di tutti gli elettrolitici, ma capita che alcuni siano ancora in piu' che buone condizioni.

                                                            mp
                                                            10kW, 10mila watt, sono tanti. Anche 3kW sono tanti. L'elettrolitico soffre molto di più in queste condizioni piuttosto che in condizioni con pochi watt. Almeno questo è quello che desumo dalla mia formazione elettronica e da informazioni avute da un produttore di condensatori. Avevo letto qualcosa online ma non lo trovo ora.
                                                            Dipende dal lavoro che fa un condensatore. Quelli elettrolitici hanno determinati problemi, quelli a film altri. Generalizzare non va mai bene.

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                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                                                              PERO !!! Dove sono installati per fare 1812kwh/kwp ?!?!
                                                              Nord Italia esposizione sud est, mi sa che c'è un problema con la tua formula...

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