Neve, qualche considerazione e qualche domanda - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Neve, qualche considerazione e qualche domanda

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Neve, qualche considerazione e qualche domanda

    La nevicata di ieri notte ha coperto interamente i pannelli del mio impianto FV.
    Fin qui nulla di che, se non l'azzeramento dell'energia prodotta, ma la temperatura poco
    sopro lo zero ha permesso il parziale scioglimento della neve caduta.
    Bene, l'impianto tornerà a produrre, invece nulla.
    Guardando il tetto, ove si trova, mi sono reso conto che la disposizione dei pannelli,
    in caso di neve ha la sua importanza.
    Come si evidenzia nella firma, i pannelli sono rettangolari installati sulla falda del
    tetto con il lato lungo verticale, le celle sono collegate in serie verticali
    secondo uno schema a zig-zag.
    Normale, direte voi, si normale, peccato però che complice l'inclinazione del tetto e la
    temperatura al di sopra dello zero, i pannelli risultavano (tutti)
    parzialmente coperti da neve nella parte inferiore degli stessi.
    Tutto ciò provocava l'assenza di produzione di energia.
    Armato di scopa a manico lungo (per ragnatele) ho provveduto a rimuovere la neve rimanente
    e come per incanto (alle ore 15.00) i pannelli hanno ripreso a produrre energia.
    Armato di pazienza mi sono documentato ed ho 'scoperto' che tali pannelli
    (ma penso quasi tutti) dispongono di 3 diodi bypass per prevenire le eventuali
    ombre sulle celle.
    Avendo le celle collegate in serie (penso per ottenere una tensione di lavoro utile)
    la configurazione non permette la generazione di energia nelle condizioni descritte.

    Ora le domande:
    - perche' la serializzazione delle celle non avviene secondo uno zig-zag orizzontale?
    - perche' le singole celle non dispongono di diodi by pass singoli?
    - perche' gli installatori assemblano i pannelli a pochi centimetri di distanza anche quando non esistono vincoli di spazio?

    Confido e spero nell'aiuto del forum
    grazie
    Bruno54
    Imp. 5,04 Kwp parz. Int. - 21 moduli BOSCH M60-240 wp (S1=10p - S2=11p)- Inverter Aurora PVI 6.0 OUTD - Monitoraggio Aurora PVI Desktop Radio - Lat. 45.019... Lon. 9.548... - Località: Gragnano Trebb. - PC - Emilia Romagna - Azimuth 168° S-E - Tilt 16° - Connesso dal 29/10/2012 - http://pvoutput.org/list.jsp?userid=15451

  • #2
    Ciao Bruno, cerco di risponderti per punti.

    Originariamente inviato da Bruno54 Visualizza il messaggio
    - perche' la serializzazione delle celle non avviene secondo uno zig-zag orizzontale?
    Alcuni costruttori di moduli adottano il collegamento in serie disposto orizzontalmente.

    Originariamente inviato da Bruno54 Visualizza il messaggio
    - perche' le singole celle non dispongono di diodi by pass singoli?
    Perché ogni cella produce una tensione di circa 0,5 Volt e ogni diodo fa cadere, in alcune circostanze, circa 0,4 Volt o addirittura 0,6 Volt.

    Originariamente inviato da Bruno54 Visualizza il messaggio
    - perche' gli installatori assemblano i pannelli a pochi centimetri di distanza anche quando non esistono vincoli di spazio?
    Principalmente per una questione estetica.


    Saluti
    "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

    Commenta


    • #3
      Atomax, grazie per lerisposte
      Mi sapresti inidcare quali costruttori adottano il collegamento in serie disposto orizzontalmente ?
      Grazie
      Bruno54
      Imp. 5,04 Kwp parz. Int. - 21 moduli BOSCH M60-240 wp (S1=10p - S2=11p)- Inverter Aurora PVI 6.0 OUTD - Monitoraggio Aurora PVI Desktop Radio - Lat. 45.019... Lon. 9.548... - Località: Gragnano Trebb. - PC - Emilia Romagna - Azimuth 168° S-E - Tilt 16° - Connesso dal 29/10/2012 - http://pvoutput.org/list.jsp?userid=15451

      Commenta


      • #4
        Si, il primo che mi viene in mente è Sovello.
        "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

        Commenta


        • #5
          Non capisco il problema ?!?!
          Se ci sono problemi di ombre orizzontali , come in caso di neve , si mettono in orizzontale, io li ho cosi'... ma poi mi becco le ombre verticali se ci sono per molto piu' tempo della neve....
          AUTO BANNATO

          Commenta


          • #6
            Bruno che io sappia sicuramente la serie dei Panasonic che ho in firma.
            FW 3KWp:12 Panasonic VBHH250AE01+PVI 3000-OUTD
            Azimut +5;Tilt 30° connesso 19/06/2012-Udine

            Commenta


            • #7
              Io appoggio la versione di Spider, il suo è un ragionamento che si fa sempre in fase di posizionamento (se uno ha piacere di far bene il suo lavoro, chiaro).
              Però devo anche segnalare che è piuttosto rischioso il posizionamento orizzontale con tetti a basso tilt (< 20°), perché la neve tende ad impaccare e appoggiarsi per giorni sul lato lungo del frame di alluminio, rischiando di fletterlo o staccarlo del tutto dal modulo.
              E' anche per questo che quasi tutti i produttori impongono il doppio fissaggio sul lato lungo a prescindere dal posizionamento verticale o orizzontale del modulo.

              Ricordo di aver visto foto di un caso simile nell'inverno del 2004/2005 da parte di un installatore mio cliente.
              In quel caso i moduli erano 72 celle 8x9, quindi in formato quasi quadrato (ormai caduto in disuso), e fissati sul lato verticale senza pensare a questa problematica.

              Per finire la mia personale esperienza: ho 19 moduli 54 celle 6x9 tutti fissati sul lato verticale, compresi i 4 che ho posizionato orizzontalmente.
              Mi sono fidato a farlo perché sono 4 moduli isolati, senza niente sopra, quindi la neve che eventualmente "strappa" è soltanto quella che cade sopra quel modulo lì.
              Tinkering with Renewables - il mio canale YouTube

              Commenta


              • #8
                Nosferatu non ti seguo ?! se monto i pannelli verticali metto le barre orrizzontali e i fissaggi lato lungo , io li ho messi orizzontali e le barre sono verticali e quindi fissaggi sempre su lato lungo , nel secondo caso ho un po' piu' di lavoro perche' le barre sono piu' corte e quindi piu' staffe....

                qui : http://www.energeticambiente.it/tecn...he-fare-6.html se ne discuteva un anno fa'....
                AUTO BANNATO

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                  io li ho messi orizzontali e le barre sono verticali e quindi fissaggi sempre su lato lungo
                  Perfetto, io cercavo semplicemente di riportarmi al caso generale.
                  Spesso vedo in giro impianti in cui si "gira" il modulo in orizzontale, ma si continua a fissarlo sul lato verticale, che a quel punto diventa quello corto.
                  L'ho fatto anch'io a casa mia, ben sapendo che stavo aumentando i rischi meccanici.
                  Se avessi montato Schott Solar non avrei avuto di questi pensieri... mi ricordo che li garantivano anche se fissati sul lato corto.
                  Tinkering with Renewables - il mio canale YouTube

                  Commenta


                  • #10
                    Tutti accrocchi per risparmiare
                    AUTO BANNATO

                    Commenta


                    • #11
                      Ma scusate lato lungo o lato corto la luce non é la stessa?

                      Lato lungo: 1,64 m circa, il fissaggio raccomandato é a 0,32 m dai vertici, quindi la distanza tra gli ancoraggi é 1 m.

                      Lato corto: 1 m circa, la distanza tra gli ancoraggi é 1 m.

                      Commenta


                      • #12
                        Si , ma se metti gli ancoraggi come dici, praticamente negli spigoli , avrai il lato lungo senza nessun appoggio nel 1,60-1,70 una bella differenza da essere appoggiato 1mt con 30 cm di qua' e di la' che fanno una spinta contraria in caso di peso....
                        AUTO BANNATO

                        Commenta


                        • #13
                          Mah, non direi, dipende dalla distanza a cui sono posizionati gli appoggi, sia in un caso che nell'altro. In caso di pannelli in orizzontale su profili orizzontali, sul lato lungo non appoggiato si ha un comportamento a lastra, per cui si sommano due flessioni, ma poichè lo sbalzo è minimo sostanzialmente non dovrebbero esserci grosse differenze. La cornice poi non dovrebbe uscire dal vetro, dato che è quasi complanare, a meno che non si formi ghiaccio sotto sotto. Poi la neve può accumularsi anche di lato, per effetto del vento. Una soluzione potrebbe essere aggiungere dei profili nelle file di estremità.
                          Impianto: 18.80kw n.80 Schüco 235w - n.2 SMA Sunny Tripower 8000TL -Azimuth +29°/-151° Tilt 9° in funzione dal 23-08-2012 l mio impianto su rendimento-solare.eu
                          In casa: stufa a legna autoprodotta + impianto tradizionale + n.2 pdc aria-aria Airwell 7000BTU classe A - misuratore di potenze istantanee Wattson Solar Plus - ACS: pdc aria-acqua Ariston Nuos Evo 110

                          Commenta


                          • #14
                            Forse intendete di mettere un unico profilato orizzontale a cui si appoggiano il lato lungo basso di un pannello e il lato lungo alto dell'altro pannello?!?!
                            Mi sa' che anche questo sia proibito da chi fa' i profilati ....
                            Negli altri casi , se lascio il lato lungo senza appoggio va fuori dalle specifiche del costruttore del pannello.....

                            Comunque l'anno scorso si sono viste rotture anche nei pannelli messi a regola d'arte : profilo orizzontale , pannello verticale , perche' la neve accumulata assieme a quella dei pannelli piu' alti ha superato la resistenza di quei 30 cm. a sbalzo del pannello piu' basso...... forse ci sono foto nella discussione che ho evidenziato....
                            AUTO BANNATO

                            Commenta


                            • #15
                              ieri parlavo con un installatore, mi ha detto che un suo cliente ha avuto parecchie cornici dei moduli staccati con il peso della neve che è scivolata giù tutta di un botto, sto parlando del nevone del febbraio scorso
                              1° impianto FV 5.94kWp, 2° impianto FV 19,74kWp
                              PDC Rotex HT 11kW + Hybridcube 500l + termostufa a pellet Edilkamin Kira H22

                              Commenta


                              • #16
                                Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla discussione, mi sono reso conto
                                che il 'semplice' problema della neve sui pannelli in realtà si compone di alcune
                                rilevanze da non trascurare.
                                Inizialmente ho iniziato la discussione partendo dall'evidenza che i pannelli innevati
                                si 'scoprono' sempre partendo dalla parte alta (per le installazioni oblique)
                                e mi domandavo se non fosse meglio utilizzare dei pannelli sempre rettangolari
                                (1m x 1,6m) ma con le connessioni delle celle in serie secondo la successione orizzontale.
                                Ringrazio chi mi ha fatto notare che i diodi bypass si 'mangiano' una cella dal punto di vista
                                della tensione. Nel caso di pannelli costituiti da 6 colonne da 10 celle ciascuna e dotati
                                di 3 diodi bypass, tali diodi sono posti (generalmente) ogni 2 colonne e sono alloggiati
                                nella scatola di connessione posta di solito nella parte posteriore alta del pannello.
                                Una diversa disposizione/numerosita' dei diodi porta sicuramente ad un incremento di costi,
                                incremento dovuto certamente al maggior numero dei diodi ma anche (e penso soprattutto)
                                alla maggiore difficoltà di costruzione per il maggior numero di connessioni da riportare
                                all'interno della scatola di connessione.
                                Non so se tali diodi possano essere alloggiati in punti diversi (vedo problemi dovuti
                                all'isolamento soprattutto).
                                Grazie a voi, comunque mi e' scattato un campanello di allarme, in quanto penso che quasi
                                nessun venditore/installatore metta in guardia da ciò che puo' succedere dal punto
                                di vista meccanico, vedasi quanto segnalato in una discussione similare di circa un anno fa'
                                http://www.energeticambiente.it/tecn...he-fare-6.html
                                Ritengo che il fenomeno dell'accumulo di neve sui bordi bassi dei pannelli non sia da trascurare
                                soprattutto con l'invecchiamento dei pannelli stessi.
                                Per quanto mi riguarda ho verificato ( la mia installazione me lo permette con una certa facilita')
                                che l'accumulo di neve in caso di temperature basse tende a gelare costituendo un blocco unico
                                che puo' aumentare notevolmente il peso e quindi anche lo sforzo che le cornici devono
                                sopportare in caso di distacco di sezioni innevate poste sui pannelli stessi, o su file di pannelli installate superiormente.
                                Osservando le installazioni nella mia zona (Piacenza) noto che praticamente tutte le installazioni
                                sono costituite da file di pannelli orizzontali (2/3/4 linee) praticamente attaccate le une
                                alle altre (2cm circa di spazio fra i pannelli), fatto questo che aumenta la probabilita'
                                che il distacco della neve ghiacciata sull'ultima fila in basso porti al fenomeno del
                                distacco della cornice e/o rottura del vetro e delle celle stesse.
                                Non intendendo fare allarmismi, infatti non ho ulteriori notizie di tali fenomeni
                                e quanto segnalato da http://www.energeticambiente.it/memb...vio-bravi.html rimane per il momento l'unico caso.
                                Sarebbe utile sapere come e' stato affrontato e risolto?
                                Saluti
                                Bruno54
                                Imp. 5,04 Kwp parz. Int. - 21 moduli BOSCH M60-240 wp (S1=10p - S2=11p)- Inverter Aurora PVI 6.0 OUTD - Monitoraggio Aurora PVI Desktop Radio - Lat. 45.019... Lon. 9.548... - Località: Gragnano Trebb. - PC - Emilia Romagna - Azimuth 168° S-E - Tilt 16° - Connesso dal 29/10/2012 - http://pvoutput.org/list.jsp?userid=15451

                                Commenta

                                Attendi un attimo...
                                X