Oggi discutevo con un amico che si occupa di pulizia di impianti fotovoltaici che lamenta quanto spesso gli accada di "prendere la scossa" toccando le cornici o i telai dei moduli.
Sorvolando sulle questioni già dibattute sulla correttezza o meno di mettere a terra i telai o le cornici, propongo due quesiti:
1- chi si occupa delle manutenzioni degli impianti e si trova a dover verificare l'isolamento delle stringhe su un impianto privo di messa a terra dei telai, come effettua la verifica? Tira giù un cavo temporaneo fissato sui telai per poter verificare le tensioni tra il cavo temporaneo e i poli positivo e negativo delle stringhe?
2- quando si "prende la scossa" toccando i telai, a mio parere, la causa è dovuta alle correnti elettrostatiche, perchè anche se ci fosse una dispersione, cioè una perdita di isolamento o un cavo delle stringhe esposto che tocca le strutture, la corrente continua circola sull'anello della stringa, non può certo scaricarsi a terra; confermate o mi offrite un punto di vista diverso?
Sorvolando sulle questioni già dibattute sulla correttezza o meno di mettere a terra i telai o le cornici, propongo due quesiti:
1- chi si occupa delle manutenzioni degli impianti e si trova a dover verificare l'isolamento delle stringhe su un impianto privo di messa a terra dei telai, come effettua la verifica? Tira giù un cavo temporaneo fissato sui telai per poter verificare le tensioni tra il cavo temporaneo e i poli positivo e negativo delle stringhe?
2- quando si "prende la scossa" toccando i telai, a mio parere, la causa è dovuta alle correnti elettrostatiche, perchè anche se ci fosse una dispersione, cioè una perdita di isolamento o un cavo delle stringhe esposto che tocca le strutture, la corrente continua circola sull'anello della stringa, non può certo scaricarsi a terra; confermate o mi offrite un punto di vista diverso?
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