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Differenza gestione derating per sovratensione da parte dei diversi produttori di inverter?

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  • Differenza gestione derating per sovratensione da parte dei diversi produttori di inverter?

    Premetto che sono rimasto molto "scottato" dagli impianti monofase da 6kW a servizio di civili abitazioni poste in zone "rurali", il problema è arcinoto ed è quello dei distacchi per il superamento delle soglie di tensione interne all'inverter.
    In almeno un caso all'esiguità della rete del pubblico distributore (che però risulta al pelo nei parametri) si somma l'impedenza di una linea di montante di lunghezza rilevante che non puòessere sostituita. In questo, come in altri casi, abbiamo attivato la funzione di derating dell'inverter Power One PVI-6000-TL-OUTD che però diminuisce soltanto i distacchi dell'inverter dalla rete ma non gli elimina. Ho sentito dire da un installatore che negli inveter della marca Selco la funzione di derating per sovratensioni evita invece ogni tipo di distacco e conseguente riconnessione, qualcuno può confermarmelo?
    Qualcuno sa per caso come si comportano gli inverter della SMA nelle stesse circostanze?

    Grazie dell'attenzione

  • #2
    ... le regole dello stacco per chi ha la spi sono dettate dalle norme (cei 0-21 per la BT) e c'è poco da fare : se i voltaggi sono troppo alti per troppo tempo il sistema viene disconnesso. Anche il riavvio è un problema, per i tempi biblici che servono con le nuove rampe imposte affinché gli inverter tornino a massima potenza...... un vero disastro per le tasche dei proprietari!

    Se gli inverter non staccano non seguono la norma. Non saprei come funziona per i piccoli impianti che utilizzano la vecchia norma DK.

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    • #3
      Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
      ... le regole dello stacco per chi ha la spi sono dettate dalle norme (cei 0-21 per la BT) e c'è poco da fare : se i voltaggi sono troppo alti per troppo tempo il sistema viene disconnesso. Anche il riavvio è un problema, per i tempi biblici che servono con le nuove rampe imposte affinché gli inverter tornino a massima potenza...... un vero disastro per le tasche dei proprietari!

      Se gli inverter non staccano non seguono la norma. Non saprei come funziona per i piccoli impianti che utilizzano la vecchia norma DK.
      Grazie mille per la risposta, è davvero un grossissimo problema per i propietari degli impianti, per l'installatore e per il progettista. Tra l'altro io, che sono il progettista, mi sento più caricato di responsabilità. Ero totalmente allo scuro del problema finchè un anno fa non ha iniziato a verificarsi e non ho trovato una risposta "seria" da parte dei produttori degli inverter finchè non ho rintracciato un documento della SMA intitolato "Impatto delle caratteristiche di rete sulla potenza di collegamento di inverter FV". Da allora prima di decidere la taglia dell'impianto fotovoltaico effetto sempre la misurazione dell'impedenza di rete nel punto in cui l'inverter sarà collegato, però per gli impianti già in esercizio è ormai troppo tardi.

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      • #4
        .... c'e da dire che con il regolamento d' esercizio anche enel (terna) devono rispettare la loro parte. Se hai dei problemi di linea devi contattare enel (che ti ha fatto pagare per poter allacciare l' impianto) e farti "regolare" la linea.

        So per certo che enel, attraverso i suoi contattori conosce i problemi di linea prima dei proprietari degli impianti, ma fa finta di niente, ed interviene solo in extremis. Inoltre loro misurano la media delle tensioni per ogni toto minuti, mentre le interfacce (interne agli inverter sotto i 6 kw, o esterne sopra.... almeno ricordo così!) staccano appena si verifica l' anomalia. Il risultato è che spesso in certe situazioni se enel ti sistema la linea è piu' per lo scrupolo del tecnico di zona che per le varie regole!

        ... sai siamo in italia, il bel paese!!

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        • #5
          Il problema è che su uno degli impianti alla linea Enel "rurale" si aggiunge una montante di 50m da 6mmq che non è possibile sostituire, quindi se l'impedenza al contatore pari a 0,73 Ohm mi permetterebbe l'inserzione senza problemi di distacco di un inverter da 6kW, l'impedenza dove è effettivamente l'inveter è connesso, pari a 1,18 Ohm taglia completamente le gambe...

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          • #6
            Mettere un inverter trifase?

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            • #7
              Non si riesce a cambiare il montante esistente che è un 2x6mmq, bisognerebbe fare uno scavo di più di 100m in aree condminiali...

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              • #8
                .... non ti rimane che un sistema di controllo, che al salire dei voltaggi (relè intelligente) intervenga con un carico magari resistivo, tipo una resistenza collegata all' accumulo dell' acs di casa! magari in due step, da 1000+1000 watt. Comunque meglio che i continui stacchi. In più se l' utenza sta già utilizzando dei carichi (lavastoviglie, lavatrice ferro da stiro....) non è detto che il relè intervenga......

                Mi pare che la lovato faccia qualcosa del genere!

                P.S.: puoi utilizzare anche il relè programmabile presente in molti inverter della sma, anche se tale soluzione ti permette di intervenire solo al raggiungimento di una certa potenza in produzione, tipo relè che interviene sopra i 5 kw di produzione........ ma di pro ha che è tutto già pronto!

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                • #9
                  Effettivamente quella è l'unica soluzione che rimane, grazie mille dell'attenzione

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                  • #10
                    Sicuramente utilizzando pompe di calore (ACS) o riscaldamento / raffrescamento in base alla stagione, ottieni il vantaggio di non buttare energia; oltre che le puoi detrarre al 50%.

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                    • #11
                      ..... il difficile con le pdc è la velocità di intervento in caso di sovratensioni!

                      Di sicuro la semplice ed economica resistenza immersa in un accumulo di acs è la soluzione piu' efficace, anche se la meno vantaggiosa in termini energetici.

                      Volendo si potrebbero sommare i due sistemi, con la pdc che funziona nelle ore centrali della giornata ed in emergenza la resistenza che evita i picchi di qualche secondo, tipici dei primi raggi di sole dopo ad esempio una pioggia, o dopo il passaggio di una nuvola!

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