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Impianto fotovoltaico "predisposto" per batterie... ha senso?

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  • Impianto fotovoltaico "predisposto" per batterie... ha senso?

    Buongiorno,
    sto per procedere alla realizzazione di un impianto fotovoltaico, con annesso termodinamico per ACS e riscaldamento/raffrescamento di una parte di casa con pompa di calore.

    Dato che sento parlare sempre più spesso di batterie di accumulo per gl impianti fotovoltaici (e anche della loro immaturità tecnologica), mi piacerebbe tenere in considerazione da subito la possibilità futura di arricchire l'impianto che sto realizzando oggi con delle batterie, per fare in modo di massimizzare l'autoconsumo e di ricorrere alla rete elettrica esterna solo in caso di necessità.

    Per questo vi chiedo: devo fare attenzione da subito nella scelta di qualche elemento dell'impianto che sto realizzanto, come ad esempio l'inverter? oppure quando aggiungerò le batterie dovrò per forza di cose sostituire determinati elementi?

    Scusate l'ignaranza in materie, spero di aver posto un quesito chiaro e sensato...

    Grazie!

  • #2
    Dato che non ci sono apparrecchi certificati per utilizzo sulla rete italiana ogni cosa che tu vai a montare non influenzerà la possibilità di installare un accumulo in futuro:

    - caso accumulatore lato dc, prenderà energia direttamente dai pannelli e poi la trasferirà all'inverter, per cui non devi predisporre niente.
    - caso accumulatore lato ac, prenderà energia direttamente dalla rete elettrica di casa per cui lo puoi montare dove vuoi.

    Una considerazione puoi farla se cerchi di aumentare il tuo autoconsumo e prevedi di installare le batterie in futuro puoi pensare di acquistare un inverter SMA che è predisposto per integrazione con accumulatore lato ac (sunny island) (attualmente non certificato in italia ma operativo in germania) oltre che si integra con home manager e puoi controllare tramite prese programmabili accensione degli elettrodomestici, se cerchi sul forum troverai dei post specifici.

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    • #3
      Ti ringrazio molto.
      Si certo, quello che voglio fare è proprio aumentare l'autoconsumo.
      Valuerò gli SMA, anche se si corre il rischio che al momento in cui sarà possibile/conveniente installare le batterie, magari un inverter acquistato qualche anno prima non sarà più a norma e non basterà l'aggiornamento del firmware per risolvere... sbaglio???

      Grazie ancora!

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      • #4
        Non hai capito forse quello che intendevo dire, nessun inverter con accumulo è certificato per uso in italia, a causa di una carenza della normativa. Il sistema da me riferito non ha un inverter predisposto per accumulo ma ha un inverter in grado di dialogare con tutto il sistema proprietario SMA, la quale ha anche un inverter dedicato per lo stoccaggio con batteria, che non è certificato per utilizzo in italia ma ampiamente in uso in germania.

        Quello che ti sto dicendo di valutare è inverter denominato C, poi puoi mettere tutto il resto che controlla escluso inverter l che non ancora certificato per italia. (il contatore F non è piu necessario)

        Il vantaggio del sistema è che gli inverter dialogo tra loro gestendo i cicli di carica e scarica in base alla disponibilità, oltre che il controllo dei carichi con le prese.
        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   SMA-Home-Manager-Schema.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 33.3 KB 
ID: 1945965

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        • #5
          il contatore F purtroppo è necessario eccome, c'è anche un thread apposta

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          • #6
            Non hai capito questo contatore si intende come sensore che misura la corrente per il sistema, niente a che fare con il contatore di produzione che installa enel. Difatti i dati li invia direttamente inverter al sistema.

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            • #7
              ah, ok. Pardon

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              • #8
                Mi risulta che i sistemi di accumulo non possono immettere energia in rete.
                Pertanto, se si dovesse verificare questa condizione:
                - Picco di produzione
                - Batterie cariche
                - Assorbimento quasi nullo (casa vuota in estate ad esempio).
                l'energia prodotta dall'impianto fv, non potendo essere immessa in rete ne stoccata grazie agli accumulatori, viene persa.
                Se invece inserisco un sistema di accumulo con regolatore di carica a posteriori, cioè dopo aver realizzato il classico impianto connesso in rete, dovrei avere un duplice vantaggio: sistema di accumulo per massimizzare l'autoconsumo e SSP per l'energia che non autoconsumo e non accumulo.
                Sbaglio?
                Non può essere questo un escamotage per aggirare una vuoto normativo che, negando lo SSP, costringe coloro che scelgono un impianto fotovoltaico con accumulo a buttare nel cesso energia pulita che potrebbe costituire un guadagno per chi la produce e un vantaggio ambientale per la collettività visto che con lo SSP si rende disponibile anche ad altri?

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                • #9
                  La tua considerazione su sistema accumulo e SSP è corretta.
                  A chi viene negato SSP, mi sembra per impianti superiori ai 100kw, e non credo che gli serva visto che chi un impianto del genere o autoconsuma tutto, o accede al ritiro dedicato.

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                  • #10
                    Vi ringrazio...
                    ...quindi alla mie domande:

                    1) devo fare attenzione da subito nella scelta di qualche elemento dell'impianto che sto realizzando?
                    2) quando aggiungerò le batterie dovrò per forza di cose sostituire determinati elementi?

                    la risposta è per entrambe NO.

                    Nel senso che posso procedere oggi alla realizzazione di un normale impianto FV tradizionale senza dovermi curare della fotura possibilità di aggiungere il sisema di accumulo, per poi aggiungerlo in futuro senza problemi tecnici e massimizzando i vantaggi?

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                    • #11
                      naturalmente si

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                      • #12
                        Grazie delle info

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