Salve a tutti.
Sto realizzando un impianto con pannelli solari tubolari e caldaia a biomassa. Siccome l’idea della caldaia è venuta dopo, i pannelli sono stati collegati ad un boiler singola serpentina da 200litri e dimensionati per questa quantità di acqua. Ancora non ho inaugurato l’impianto ma vi posso dire che un impianto uguale al mio in questi giorni di Febbraio mantiene il boiler da 200lt a 52 gradi.
Adesso mettendo la caldaia mi è stato consigliato un puffer da almeno 500lt e di collegare questo al boiler del solare in modo da integrare il calore nell’ipotesi che i pannelli non siano sufficienti (esempio in inverno con nuvolo prolungato).
Siccome il boiler ancora non è stato mai usato e chi me l’ha venduto è un amico, potrei eventualmente farmelo cambiare.
Quindi le soluzioni che mi si prospettano sono queste:
1) Comprare il puffer e collegarlo al boiler attuale tramite lo scambiatore in basso che se non è già presente si può aggiungere
2) Comprare il puffer e sostituire il boiler prendendolo a doppia serpentina, quindi collegare la seconda serpentina al puffer
3) Sostituire il boiler e prendere un boiler kombi (tank-in-tank) e fare tutto con uno.
4) Compro solo il puffer e lascio il boiler a singola serpentina per l'acs separato. Tanto ho i pannelli tubolari ad alto rendimento e pure l'inclinazione da inverno. Se in casi estremi devo riscaldare un po' con il gpl pazienza...
Ho già chiesto consiglio al gentilissimo DR Nord Est che mi ha dato la sua versione ma non voglio influenzarvi. Ora vorrei sapere da altri cosa scegliereste al mio posto. Il mio dubbio al momento è capire l’esatto funzionamento della soluzione 3: in inverno scaldo tutto il boiler kombi tra caldaia (soprattutto) e pannelli. Ma da Aprile a Ottobre con caldaia spenta, chi mi mantiene sopra i 50°C l’acs se i pannelli sono dimensionati per 200litri? Se non ho capito male nel kombi il serbatoio dell’acs da 200 dovrebbe per contatto prendere o cedere calore al resto dell’acqua. Ma se quest’ultima non viene più scaldata dalla caldaia la dispersione di calore dovrebbe aumentare notevolmente e, in aggiunta al consumo giornaliero di acs, potrebbe sbilanciare il sistema.
Insomma, vorrei evitare di arrivare a giugno e riscaldare l'acs con il gpl oppure dover riaccendere la caldaia a biomassa.
Personalmente sarei più orientato per la soluzione 2 (che ovviamente credo sia anche quella più costosa) o la 4 (la più economica).
<O
Grazie
Sto realizzando un impianto con pannelli solari tubolari e caldaia a biomassa. Siccome l’idea della caldaia è venuta dopo, i pannelli sono stati collegati ad un boiler singola serpentina da 200litri e dimensionati per questa quantità di acqua. Ancora non ho inaugurato l’impianto ma vi posso dire che un impianto uguale al mio in questi giorni di Febbraio mantiene il boiler da 200lt a 52 gradi.
Adesso mettendo la caldaia mi è stato consigliato un puffer da almeno 500lt e di collegare questo al boiler del solare in modo da integrare il calore nell’ipotesi che i pannelli non siano sufficienti (esempio in inverno con nuvolo prolungato).
Siccome il boiler ancora non è stato mai usato e chi me l’ha venduto è un amico, potrei eventualmente farmelo cambiare.
Quindi le soluzioni che mi si prospettano sono queste:
1) Comprare il puffer e collegarlo al boiler attuale tramite lo scambiatore in basso che se non è già presente si può aggiungere
2) Comprare il puffer e sostituire il boiler prendendolo a doppia serpentina, quindi collegare la seconda serpentina al puffer
3) Sostituire il boiler e prendere un boiler kombi (tank-in-tank) e fare tutto con uno.
4) Compro solo il puffer e lascio il boiler a singola serpentina per l'acs separato. Tanto ho i pannelli tubolari ad alto rendimento e pure l'inclinazione da inverno. Se in casi estremi devo riscaldare un po' con il gpl pazienza...
Ho già chiesto consiglio al gentilissimo DR Nord Est che mi ha dato la sua versione ma non voglio influenzarvi. Ora vorrei sapere da altri cosa scegliereste al mio posto. Il mio dubbio al momento è capire l’esatto funzionamento della soluzione 3: in inverno scaldo tutto il boiler kombi tra caldaia (soprattutto) e pannelli. Ma da Aprile a Ottobre con caldaia spenta, chi mi mantiene sopra i 50°C l’acs se i pannelli sono dimensionati per 200litri? Se non ho capito male nel kombi il serbatoio dell’acs da 200 dovrebbe per contatto prendere o cedere calore al resto dell’acqua. Ma se quest’ultima non viene più scaldata dalla caldaia la dispersione di calore dovrebbe aumentare notevolmente e, in aggiunta al consumo giornaliero di acs, potrebbe sbilanciare il sistema.
Insomma, vorrei evitare di arrivare a giugno e riscaldare l'acs con il gpl oppure dover riaccendere la caldaia a biomassa.
Personalmente sarei più orientato per la soluzione 2 (che ovviamente credo sia anche quella più costosa) o la 4 (la più economica).
<O
Grazie
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