Buonasera a tutto il forum,
la situazione attuale è una casa indipendente su 3 lati (la metà di una bifamiliare) in zona di campagna nel centro italia, Toscana (zona a vincolo paesaggistico, purtroppo). Due piani, di cui uno seminterrato e quello superiore fuori terra, tetto a due falde esposizione nord/sud.
Al momento la casa ha un classico impianto a termosifoni alimentato a GPL ma dovendolo ristrutturare completamente la nostra idea di riscaldamento è di tutt'altro avviso.
In primo luogo, faremo un cappotto interno con lana di roccia per coibentare e sostituiremo gli infissi con analoghi a taglio termico.
Per riscaldare, da amanti della stufa legna pensavamo a una idrostufa a legna più un collettore solare per la produzione ACS, a cui nel caso aggiungere -per le situazioni di emergenza- uno scaldabagno elettrico o qualcosa di simile.
Il problema è... tutti i termotecnici fin'ora consultati, quando sentono la mia idea, sgranano gli occhi e dicono che questo tipo di impianti non funziona, hanno mille problemi etc etc etc... proponendo, ad esempio, riscaldamento con split elettrici per le situazioni di "urgenza" (es la mattina, quando ti alzi e vuoi scaldare velocemente casa...) e poi una stufa a legna ventilata per riscaldare la casa quando ci siamo. Per l'ACS, o scaldabagno elettrico o a GPL.
Lo trovo francamente miope, perché avendo il tetto a disposizione vorrei sfruttarlo sia per l'elettrico (fotovoltaico, che farò appena possibile...) che per un collettore solare produzione ACS/aiuto al riscaldamento invernale.
Voi che siete esperti, cosa suggerite?
Grazie mille.
la situazione attuale è una casa indipendente su 3 lati (la metà di una bifamiliare) in zona di campagna nel centro italia, Toscana (zona a vincolo paesaggistico, purtroppo). Due piani, di cui uno seminterrato e quello superiore fuori terra, tetto a due falde esposizione nord/sud.
Al momento la casa ha un classico impianto a termosifoni alimentato a GPL ma dovendolo ristrutturare completamente la nostra idea di riscaldamento è di tutt'altro avviso.
In primo luogo, faremo un cappotto interno con lana di roccia per coibentare e sostituiremo gli infissi con analoghi a taglio termico.
Per riscaldare, da amanti della stufa legna pensavamo a una idrostufa a legna più un collettore solare per la produzione ACS, a cui nel caso aggiungere -per le situazioni di emergenza- uno scaldabagno elettrico o qualcosa di simile.
Il problema è... tutti i termotecnici fin'ora consultati, quando sentono la mia idea, sgranano gli occhi e dicono che questo tipo di impianti non funziona, hanno mille problemi etc etc etc... proponendo, ad esempio, riscaldamento con split elettrici per le situazioni di "urgenza" (es la mattina, quando ti alzi e vuoi scaldare velocemente casa...) e poi una stufa a legna ventilata per riscaldare la casa quando ci siamo. Per l'ACS, o scaldabagno elettrico o a GPL.
Lo trovo francamente miope, perché avendo il tetto a disposizione vorrei sfruttarlo sia per l'elettrico (fotovoltaico, che farò appena possibile...) che per un collettore solare produzione ACS/aiuto al riscaldamento invernale.
Voi che siete esperti, cosa suggerite?
Grazie mille.
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