collegamento collettori solari serie o parallelo - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

collegamento collettori solari serie o parallelo

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • collegamento collettori solari serie o parallelo

    salve

    qualcuno sa dirmi, o sa indicarmi dove trovare qualcosa riguardo alle differenze di collegamento dei collettori in serie o parallelo?

    perche se i collettori sono in serie, mi vien da dire che il secondo produce meno del primo, il terzo meno del secondo ecc, perchè la temperatura dell'acqua che entra nei pannelli successivi è sempre più alta di quelli precedenti... quindi il salto termico è minore...

    qualcuno che mi aiuta?
    grazie

  • #2
    In parte hai dato tu stesso la risposta!
    In serie aumenti la temperatura in uscita dal precedente pannello, ma riduci il rendimento finale; ed in più aumenti il carico idraulico. Il circolatore deve lavorare con maggior potenza per vincere la resistenze in gioco. In parallelo aumenti il rendimendo globale, minore carico idraulico ed in più avrai una maggiore stabilità sulla produzione di ACS. E' lo stesso discorso che in elettrotecnica si fà con pile elettriche (serie/parallelo).
    Io ad esempio ho N.4 pannelli in parallelo vedi: Picasa Web Album - Sagre - Pannelli Solari
    Fino a N.6-8 pannelli in parallelo e dopo in serie a coppie di N.2, per grandi impianti.
    Se vuoi essere aiutato, allunga almeno la mano!

    Commenta


    • #3
      intanto grazie della risposta!

      però a me servirebbe un'interpretazione un po piu "fisica".

      mettiamo che nel primo pannello entri acqua a 30 gradi e esca a 70 (sto inventando).
      nel secondo pannello entra acqua a 70...e a quanto esce? di sicuro non compie un salto termico di 40 gradi (magari)...

      non riesco a capire come fare a calcolarla...
      so ke una temperatura media del fluido piu alta nel pannello fa diminuire l'efficienza del secondo pannello...ma senza dei numeri non posso dimostrarlo..

      in pratica non riesco a quantificare gli scambi termici...

      grazie a chi mi aiuta a ragionarci....

      Commenta


      • #4
        numeri e realtà

        Originariamente inviato da DaniF7 Visualizza il messaggio
        ...ma senza dei numeri non posso dimostrarlo..
        non credere che gli altri si mettano dei problemi più di tanto

        in genere i collettori solari sottovuoto hanno un tubo in rame da ø 22, e fino a 90 tubi/3 collettori, si possono mettere in serie, senza avere perdite di carico e di rendimento apprezzabili

        io ragiono in termini di pari-o-dispari, nel senso che se son tre collettori, allora non ha molto senso complicarsi la vita

        se invece so due-quattro-sei collettori (quindi fino a 180 tubi), allora collegarli in parallelo è ancora semplice, con un tee centrale

        ciao

        massimo
        se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

        Commenta


        • #5
          Originariamente inviato da tekneri Visualizza il messaggio
          non credere che gli altri si mettano dei problemi più di tanto
          eh ma io si

          sono uno studentello io

          Commenta


          • #6
            scusa, pensavo fossi un privato che doveva farsi un impianto a casa sua
            sul sito della Lamborghini dovrebbe esserci una bella scheda tecnica, molto istruttiva anche sui bilanciamenti, se la trovo allora te la posto

            Buona ricerca!

            ciao DaniF7

            massimo
            File allegati
            Ultima modifica di tekneri; 08-11-2009, 21:45. Motivo: aggiunta allegato
            se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

            Commenta


            • #7
              grazie massimo!

              qualcosa c'è scritto, ma non approfondito come serve a me..

              altri contributi?

              Commenta


              • #8
                Ciao massimo,
                se non ho capito male sei un impiantista/tecnico.
                Avrei bisogno di farti una domanda, ma prima di scriverla volevo sapere da te se farla qui sul forum o con un messaggio privato.
                Grazie.
                Chiedo scusa a tutti per il piccolo fuori tema.
                Fotovoltaico 4Kw - 15 Pannelli Coenergia 270w con ottimizzatori e inverter Solaredge
                Riscaldamento: PDC 8Kw Mitsubishi PUHZ-SHW80VAA + Hydrotank ERST20C-VM2C

                Commenta


                • #9
                  Riprendo la discussione, perché

                  E' un argomento interessante e soprattutto MOLTO UTILE, e purtroppo MAI approfondito

                  C'è un'altra discussione cui è giusto fare riferimento iniziata da DinoR

                  http://www.energeticambiente.it/termico/14712173-collegamento-serie-o-parallelo-dei-pannelli.html

                  m
                  a purtroppo vuota

                  Considerando che

                  1) I pannelli hanno un andamento decrescente all'aumentare della T del fluido

                  2) le utenze domestiche hanno bisogno di acqua a T relativamente bassa (40-45°C i sanitari, lo stesso per il riscaldamento, anzi per alcuni anche meno, con intervalli utili dai 30°C in su per il riscaldamento e dai 15°C in su per i sanitari)

                  3) Per aumentare la resa totale dell'impianto è meglio lavorare a T più basse, più basse anche a quelle di utilizzo finale (ad esempio scaldare i sanitari fino a 35 ed al tempo stesso integrare il riscaldamento da 30 a 35 piuttosto che fare soli i sanitari fino a 45 riduce il consumo di gas o elettricità per pdc)

                  I costruttori, secondo me, propongono quasi sempre il collegamento in serie per impianti unifamiliari a 3-4 pannelli (propongono il parallelo solo per metrature importanti e a gruppi di pannelli) per semplificare l'installazione (pratica diffusissima anche a livello industriale, spesso a scapito dell'efficienza)

                  Il parallelo è sempre MEGLIO, ma per chi ha 3 o 4 pannelli ripartire equamente le portate è difficile, Tekneri propone di mettere un T centrale, ma non è sufficiente, avremmo nel pannelli vicino al T una portata molto superiore.

                  La soluzione è quella di mettere in tutti i pannelli, tranne uno, una valvola regolatrice (es una a spillo, molto economica) e con dei flussimetri (vanno bene gli economici asametri da smontare poi) equilibrare le portate facendo lavorare la pompa a diverse potenze

                  Ma temo non lo faccia nessuno, peccato
                  Ultima modifica di Mauro1980; 30-10-2011, 10:39.

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                    Tekneri propone di mettere un T centrale, ma non è sufficiente, avremmo nel pannelli vicino al T una portata molto superiore.
                    io ho fatto quasi così e non ho nessun problema..... immagina i miei6 pannelli io entro dal basso sia a destra che a sinistra, ed esco in alto tra il numero 3 e 4........ normalissimo circolatore da 5(cinque) euro
                    Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                    cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

                    Commenta


                    • #11
                      quindi hai due entrate? due paralleli con gruppi di 3 in serie

                      Se l'impianto è geometricamente simmetrico la portata si divide in due parti uguali, altrimenti rischi che sia sbilanciato

                      PS prima o poi ti obbligheremo a mettere quei pannelli sul tetto,

                      Commenta


                      • #12
                        La domanda è: se anche ci fosse uno sbilanciamento quanto influirebbe sull'efficienza dell'impianto?
                        Uno sbilanciamento vorrebbe dire "passa più acqua per un pannello che in un'altro" per cui un pannello diventa più caldo dell'altro quindi disperde più calore. I pannelli però sono fatti per ridurre il più possibile la dispersione di calore, se anche un pannello raggiungesse una temperatura di, ad esempio, 10° superiore agli altri non credo ci sarebbe una dispersione da strapparsi i capelli. Se fosse il contrario i tubi sottovuoto sarebbero una soluzione immonda e ridicola.

                        Commenta


                        • #13
                          infatti per me sono inezzie che forse non vale neanche la pena diquisire......
                          Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                          cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

                          Commenta


                          • #14
                            Se noti i digrammi dei costruttori, ad esempio quello della Lamborghini che Tekneri ha condiviso, a 10°C in meno c'è una riduzione del 10% del rendimento.
                            Se consideri che quei 10°C si vanno a miscelare con correnti più fredde, vanifichi il vantaggio della maggiore temperatura,
                            Per questo continuo a preferire la soluzione in parallelo a patto che venga regolata, ma

                            temo non lo faccia nessuno cogli impianti domestici da 3-4 pannelli

                            I pannelli a tubi sottovuoto non sono una soluzione immonda, ma se noti hanno un collettore di diametro molto superiore a quello dei tubi che assorbono la radiazione

                            Il diametro così più elevato permette di avere pdc di due ordini di grandezza inferiore e ripartire abbastanza equamente le portate

                            Con un T invece non ripartisci niente, la portata va nel pannello più vicino, vanno regolate

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio

                              Con un T invece non ripartisci niente, la portata va nel pannello più vicino, vanno regolate
                              Se fai distanze uguali risolvi senza troppi mal di testa
                              Pannelli 56 tubi U-pipe Apertura 8,84 m2 Orient./Inclin.:SUD-SUD/EST /60°
                              Caldaia Condensazione 24 kW Termostufa Legna: 13,8 kW (3 kW ambiente 10,8 kW Acqua)
                              Puffer 750 L 3 serpentine
                              Riscaldamento: pannelli radianti 130 m2 + Scalda-salviette
                              Località: Cannobio - Prov. VB - Gradi Giorno 2.583 - Zona Climatica E

                              Commenta


                              • #16
                                Frigui può darsi,ma non ne hai la certezza finché non lo misuri

                                Ho visto anche tecnici industriali darmi questa risposta su impianti biologici, dicevano stesso tubo, stesso diametro,le portate si dividono a metà, come no... la realtà era l'opposto

                                Su impianto piccoli (fino a 10 mq) le case propongono agli installatori la configurazione in serie per evitare regolazioni difficilmente eseguibili (il serie è più facile),anche se ciò, a mio parere, va a scapito dell'efficienza

                                Commenta


                                • #17
                                  Io però penso che se si aumenta la portata, o meglio la velocità del fluido, la penalizzazione del collegamento in serie rispetto a quello in parallelo non è significativa.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                    Frigui può darsi,ma non ne hai la certezza finché non lo misuri
                                    Sicuramente la tua esperienza su questo è alta, quindi mi inchino alle tue misurazioni
                                    La mia era solo una supposizione ottenuta per logica... ma se dici che è il contrario misurandola.. ben vengano i test sul campo.
                                    Pannelli 56 tubi U-pipe Apertura 8,84 m2 Orient./Inclin.:SUD-SUD/EST /60°
                                    Caldaia Condensazione 24 kW Termostufa Legna: 13,8 kW (3 kW ambiente 10,8 kW Acqua)
                                    Puffer 750 L 3 serpentine
                                    Riscaldamento: pannelli radianti 130 m2 + Scalda-salviette
                                    Località: Cannobio - Prov. VB - Gradi Giorno 2.583 - Zona Climatica E

                                    Commenta


                                    • #19
                                      ripartire le portate è molto più difficile di quanto sembri, ne sono la dimostrazione alcuni impianti di riscaldamento in condomini completamente sbilanciati con caloriferi da ustione ed altri tiepidi

                                      Detto questo, se c'è qualcuno che deve inchinarsi alle conoscenze sul solare sono io

                                      Un'alternativa per evitare il rischio di avere portate sbilanciate col parallelo è la proposta di Cristian, ovvero il serie, ma con la possibilità di aumentare la portata o meglio far lavorare i pannelli ad un DT (ritorno -mandata) basso così da mantenere massima l'efficienza

                                      Tenendo di soli 5°C la differenza tra mandata e ritorno si mantiene il pannello alla massima efficienza, il bollitore (o il puffer) si scalderà anche in modo più graduale (altro effetto positivo)

                                      Servirebbe però una pompa a potenza variabile che varia la portata in base a questo DT (controllo presente in alcune caldaie moderne, Sime, Riello, ecc...)

                                      Chissà se alcune centraline solari implementano questa logica (forse esiste e lo ignoro)

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Esistono, se non sbaglio quella della rotex fa questo, se guardi l'impianto di sergio fa proprio quello che dici.. aumenta la portata per mantenere il delta T.. io vorrei riuscire a far modulare la pompa del mio impianto ma ancora non ho trovato una soluzione valida.. le temperatura e i rilevatori per fare il resto ci sono già
                                        Pannelli 56 tubi U-pipe Apertura 8,84 m2 Orient./Inclin.:SUD-SUD/EST /60°
                                        Caldaia Condensazione 24 kW Termostufa Legna: 13,8 kW (3 kW ambiente 10,8 kW Acqua)
                                        Puffer 750 L 3 serpentine
                                        Riscaldamento: pannelli radianti 130 m2 + Scalda-salviette
                                        Località: Cannobio - Prov. VB - Gradi Giorno 2.583 - Zona Climatica E

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Anche la sonnenkraft ha la pompa che modula e la centralina è semplice da impostare
                                          ci riesco pure io
                                          5 pannelli piani sonnenkraft 12,5mq accumulo 800 litri orientamento sud inclinazione 54°

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Anche la mia centralina modula (Sorel TDC1).

                                            Riguardo il discorso serie/parallelo non è preferibile il parallelo a priori. Ad esempio con 4-6 collettori sottovuoto non puoi mettere tutto in parallelo. Altrimenti per mantenere una portata minima decente in un collettore (poniamo 2 l/min) devi avere 8-12 l/min sull'intera condotta.. con tutte le perdite di carico che ci sono in un impianto dovrai mettere 2 circolatori in parallelo. Ma a parte il discorso dei circolatori, è vero che fai lavorare i collettori a più bassa temperatura (con minore dispersione) ma è anche vero che fai lavorare tutta la tratta di tubazione a portata maggiore (con maggiore dispersione, maggiori turbolenze e maggiori consumi circolatore).

                                            In genere un impianto in serie costa molto meno sia come componentistica che come consumi e mantenimento.

                                            Un impianto in parallelo per essere ben realizzato deve prevedere delle valvole di bilanciamento della portata (manualli o automatiche) che comunque costano e vanno controllate periodicamente.

                                            Personalmente a basse potenze (utenza domestica, campo collettori da massimo 15 mq) utilizzo serie o serie-parallelo con 2 array ma senza regolazioni. Si cerca di mantenere il circuito il più simmetrico possibile e si verifica l'esito con delle sonde su entrambe le file. E' la soluzione più economica ma se inizi a farlo con 3 o più file senza valvole di bilanciamento impazzisci.
                                            SunHeat

                                            Commenta

                                            Attendi un attimo...
                                            X