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Configurazione in Scarico - Dubbi

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  • Nel gruppo miscelatore è inserita la pompa che manda l'acqua su per una colonna, fino ai piani. Pompa, comandata da termostati, che funziona indipendentemente se l'acqua proveniente dal puffer passa dalla caldaia o va direttamente nell'impianto tramite la valvola deviatrice a tre vie

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Nome:   Schema-impianto.jpg 
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Dimensione: 107.6 KB 
ID: 1930617

    Ricapitolando: se la temperatura del puffer è a "X" gradi, la deviatrice fa passare l'acqua dalla caldaia che, portando la temperatura del fluido a "Y" gradi, la manda nei radianti, tramite il miscelatore-pompa. Se la temperatura all'interno del puffer è già di "Y" gradi, quindi ottimale per scaldare la casa, la deviatrice bypassa la caldaia e sermpre, tramite il gruppo miscelatore-pompa, va nei radianti.

    Questa è l'idea. Spero di essermi spiegato. in caso contrario chiedi ancora.

    Ciao.
    Ultima modifica di Maverick one; 21-05-2012, 13:52.

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    • Aggiungo. il ritorno dai radianti nel puffer, si trascina con se anche l'eccesso di ac che proviene o dal puffer o dalla caldaia, quindi è sempre una sola pompa che fa muovere il tutto.

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      • Ho visto le caratteristiche tecniche della mia caldaia (santandrea 32kw). Riesce a modulare a minima potenza, fino a 9Kw. Secondo voi, andrà bene o potrà avere eccessivi pendolamenti?

        Grazie.

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        • La mia è un' abitazione con una superficie di 160 mq e un fabbisogno energetico di circa 70kWh/mq, riscaldo tutto con una PDC da 8 kW...
          Per evitare qualche accensione dovresti regolare le isteresi della caldaia.

          Ciao
          Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

          Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
          http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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          • Grazie, ho già tentato ma non ho rrovato nessuna indicazione sul manuale. Se pendolerà, contatterò direttamente la Santandrea.

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            • Rieccomi qui,

              dopo tanto tribolare per avere un tecnico che fosse in grado (o che avesse voglia..) di sistemare l'impianto come dico io e non come lui pensa di fare, costingendo me a "subire" esperimenti, ho preso la decisione di di farmelo da me, con l'aiuto di un amico per le saldature a rame e qualche consiglio.

              Dal 31-10 il mio impianto è in "scarico".

              Per adesso, ma non fa testo perchè le temperature qui sono molto miti per il periodo, consumo metano notevolmente ridotto.

              Quando ci daranno almeno tre mesi di confronto rispetto allo scorso anno, potrò darvi delle %. Da segnalare che una stanza dove prima avevo delle dispersioni per un terrazzo mal coibentato, è stata isolata dall'interno e quindi le dispersioni della casa si saranno notevolmente ridotte.

              Il pro di questa configurazione, a mio parere, è che si riesce a far lavorare molto di più i pannelli solari, questo perchè la temperatura del boiler si stabilizza fra 25 e 30 gradi e la caldaia interviene di meno e scendendo comen impostazione di temperatura da 37 gradi dell'anno scorso a 33 di quest'anno e che quindi, la caldaia parte quando la temperatura di mandata dell'impianto scende a 26 gradi e si stacca a 37 o quando chiudono i termostati ai piani.

              I contro sono principalmente tre: la caldaia lavora per brevi periodi e quindi difficilmente andrà in condensazione (aspettiamo il freddo però..). C'è bisogno sempre della caldaia istantanea per l'acs e la stratificazione si riduce a 2/3 gradi.

              Queste le mie prime impressioni e considerazioni con la configurazione "in scarico".
              Ultima modifica di Maverick one; 16-11-2012, 09:01.

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              • Oltre a quanto sopra, aggiungo che ho trovato il sistema per far lavorare la caldaia con tempi più lunghi.

                La regolazione della caldaia adesso è a 35 gradi, quandi parte appena la temperatura di mandata ll'impianto arriva sotto i 28 gradi. Nel mio impianto, sotto la miscelatrice è presente una valvola che permette di immettere nell'accumulo il calore che non riceve l'impianto.

                Mi spiego meglio: La mia termostatica è regolata per immettere nel pavimente acqua a max 32/33 gradi. Se la caldaia (per esempio) lavora a 37 gradi, la termostatica taglia e miscela il tutto con l'acqua di ritorno, quindi, appena la caldaia raggiunge la temperatura di sicurezza, si stacca.

                Regolando quella valvola, la caldaia la faccio lavorare con qualche grado più alto, la termostatica si prende solo il calore che gli necessita e tramite ritorno dei pavimenti, il resto del calore viene immesso nell'accumulo.


                Due i vantaggi: la caldaia lavora per periodi più lunghi perchè non va in sovratemperatura e perchè il calore che viene immesso nell'accumulo, sarà riutilizzato dall'impianto senza che la caldaia intervenga. Quando la temperatura dell'accumulo scende, il processo inizia di nuovo.

                Ciao e spero che queste mie esperienze possano essere di aiuto al resto del forum.

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                • Interessante... puoi inserire uno schemino del collegamento accumulo-termostatica-caldaia?

                  Ciao
                  Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                  Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                  http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                  • Certo, spero che si capisca.

                    Schema impianto.pdf

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                    • Hai montato una miscelatrice a 4 vie per il futuro termocaminetto?
                      A cosa serve la deviatrice fra l' accumulo e la caldaia?

                      Ciao
                      Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                      Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
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                      • La miscelatrice è montata fra accumulo/caldaia e impianto.

                        la deviatrice fra accumulo e caldaia serve a deviare la stessa quando la temperatura dell'accumulo, per effetto del solare o del futuro termocamino, sarà ottimale per l'impianto.

                        In parole povere, quando la temperatura di mandata dell'impianto è superiore a 31 gradi, la cladaia è by-passata, quando la temperatura di mandata scende sotto i 30 gradi, la deviatrice fa intervenire la caldaia.

                        Semplice ed efficace.

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