Che se non hai il sole per scaldare l'accumulo e hai bisogno di usare la corrente elettrica per riscaldarlo, vuol dire che non hai il sole neanche per far produrre i pannelli fv.

Decisamente scaldare con la resistenza l'acqua in un accumulo non mi sembra conveniente,anche perchè gli accumuli solari sono di elevato litraggio per sfruttare al massimo l'acqua calda durante le ore di non insolazione,ma il discorso non regge se si usa la resistenza.
Se proprio si vuole sfruttare il fotovoltaico allora è meglio far passare l'uscita del termico in un boiler di dimensioni più contenute da 1200W, da accendere solo qualora fosse necessario.
Il discorso del fotovoltaico che non funziona quando non funziona il termico non mi sembra corretto in quanto il conguaglio dei consumi si fa nell'anno.

Il conguaglio dei consumi si fa nell'anno ma la quota ripagata dal GSE per le immissioni in rete è molto inferiore alla quota spesa per il consumo (la metà o anche meno).

ok, e logico... ma io sottolineo che cmq. per scaldare si deve utilizzare una fonte energetica che costa. Utilizzando l' energia elettrica elimino la caldaia, avete considerato l' ammortamento e la manutenzione? In piu aggiungo, la sicurezza e l' inquinamento.
Il problema vero e' quantificare quanto costa scaldare con quel sistema nel periodo invernale. Volevo far presente che l' accumulatore che ho visto e diviso in 2 parti, proprio per scaldare con la resistenza solo l' acqua strettamente necessaria e non tutti i 200-300 LT.

Prova a pensare come viene prodotta quella corrente che andresti ad usare: per il 60% è generata mediante energia termica che viene trasformata in elettrica. Tu la ritrasformi in termica, con un'efficienza molto bassa.

In termini di sistema sarebbe un pessimo affare, e per il tuo portafoglio un mezzo disastro. Si vede che non hai mai usato uno scaldabagno elettrico...

Comunque fai tu...

Io non sarei così drastico,anche perchè con una valvola termostatica potrebbe mandare l'acqua al boiler,(rimango dell'idea di un ulteriore scaldacqua separato),solo quando effettivament c'è il bisogno e la stessa acqua sarebbe già preriscaldata.
Se poi volesse ulteriormente ridurre i consumi potrebbe mandarla ad uno scaldacqua in pompa di calore,ma avendo già il solare termico lo ritengo superfluo.
Non ho capito il discorso del gse,con lo ssp viene incentivata tutta e conguagliata dall'ENEL,sbaglio?

Si, sbagli.

1) L'incentivo è cosa diversa dall'ssp, ed è pagato per tutta la produzione. La quota pagata dipende perciò solo da quanto l'impianto produce, e non da quanto di quello che viene prodotto viene autoconsumato o immesso in rete.

2) Il pagamento di quanto non autoconsumato e immesso in rete (questo è l'ssp) è un'altra cosa, e viene ripagato alle tariffe che ho scritto poco sopra.

L'enel (o qualunque altro gestore) non ripaga né 1) né 2), paga tutto il gse.

Il nostro amico spenderebbe un botto di corrente consumata quando non c'è sole per mancata produzione dell'impianto fv. E immetterebbe (come già starà facendo) un sacco di corrente in rete quando c'è il sole e la resistenza non gli servirà.

A parte l'incentivo (che prende lo stesso sia che metta la resistenza sia che non la metta), alla fine dell'anno il gse lo ripagherà la metà o anche meno del botto che ha speso.

Non è un buon affare, oltre ad essere una pessima scelta dal punto di vista energetico (parlo della resistenza elettrica per scaldare l'acqua).

diciamo che un Kwh di energia ceduta all'acqua tramite una caldaia a gasolio o meglio a metano sta sempre sotto (come costo) se lo stesso lo cedessimo con una resistenza elettrica; detto questo sconsiglio di far "scaricare" il mio surplus di energia Fv con una semplice e mera resistenza , ma opterei per uno scaldabagno a termopompa che come rendimento rispetto ad una resistenza ha un rapporto come minimo doppio!

Concordo ma solo in parte con voi.
Lo scaldacqua in pompa di calore lo avevo consigliato anch'io ma non so se sia necessario,per me molto dipende dalla resa del solare termico.
Io ad esempio ho spento già da un pò la caldaia e utilizzo il boiler da 80 l per portare l'acqua alla temperatura necessaria,con un temporizzatore che lo fa partire di giorno quando il fotovoltaico produce.
Mi spiego meglio,dipende molto anche dalla potenza minima che riesce a modulare la caldaia,perchè se l'acqua è già quasi alla temperatura necessaria magari bastano 0,5 kWh per portarla al livello ottimale ma dubito che anche le più moderne caldaie modulino sotto i 5 kW di potenza.

Rileggendomi mi sono accorto di poter essere frainteso.
Sicuramente omaccio ha ragione sullo scaldacqua a pdc.
Il mio è un discorso meramente economico,riguardo alle spese d'impianto e tempi di recupero,non certo di rendimenti dove ovviamente la resistenza è inferiore sicuramente alla termopompa,non so se lo sia alla caldaia per il discorso delle potenze minime.

Io, con il solare termico ho un boiler in PDC da 200 lt con serpentina di scambio termico solare, mi ci trovo bene. Poi comunque per il FV non serve il sole pieno, se c'è abbastanza luce produce comunquenei giorni scorsi quando era nuvoloso il FV produceva tra i 700-1000 W, nella giornata 7-8 KW. E se la PDC funziona di sera, la tariffa elettrica è minore. Saluti a tutti.

Informazione del tutto inesatta, non esiste il conguaglio dei consumi:
La farsa del pro-quota giorno

Parlavo di conguaglio ssp, come poi chiarito nei post successivi, non certo di conguaglio in bolletta elettrica.

posso riportare la mia esperienza personale: impianto FV da 6 Kwp e pannello solare a circolazione naturale con boiler da 300 l. Località Lecce. Mi sono fatto mettere una resistenza elettrica all'interno del boiler da 1,5 Kw un temporizzatore che mi permette di decidere se e quando far partire la resistenza tarata per attivarsi con temperature inferiori a 50 gradi. Ho acquistato anche un sensore crepuscolare con funzionamento inverso, le cui indicazioni le ho trovate nel forum, per far staccare in automatico la resistenza in caso di ombreggiamenti da nuvole, ma non ho ancora avuto occasione di farlo installare. Il boiler ha un sistema di 21 tubi sottovuoto hp ed è di un'ottima marca. Vi è poi compreso nel kit una termo valvola miscelatrice deviatrice che devia in automatico in caldaia del metano l'acqua quando questa arriva sotto i 45 gradi. Risultati: ho chiuso il rubinetto principale del gas ad aprile scorso e l'ho riaperto a metà novembre. L'altro giorno mi sono reso conto facendo il bagno che la caldaia non aveva attaccato per niente, in quanto il riscaldamento a termosifoni non aveva staccato affatto. Conferma l'ho avuta l'altro ieri quando sono dovuto scendere giù in sala caldaia per aumentare un po' il termostato dell'acqua Acs perché era regolato talmente basso che non attaccava proprio. Devo dire che ad oggi sono molto soddisfatto considerando il 55% di detrazione su una spesa complessiva tutto compreso di IVA e lavoro di 2400€