E' possibile montare uno scaldabagno elettrico all'uscita del solare termico ??? - EnergeticAmbiente.it

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E' possibile montare uno scaldabagno elettrico all'uscita del solare termico ???

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  • #61
    Originariamente inviato da cesco405 Visualizza il messaggio
    ... Fv residenziale ... ottimizzare i consumi ...
    in realtà, se leggi i post degli ultimi 5 anni, troverai molte discussioni sulla resistenza... anche nel boiler solare sul tetto (un vero e assoluto non senso). Uno sposta il boiler elettrico dal bagno (a 20 gradi anche a gennaio) e lo mette sul tetto, all'esterno... a meno 5, meno 8... con il sole che va via alle 16 e torna (se è bello) alle 8.
    vediamo parchi Eolici fermi ... bloccare i alcuni grandi impianti Fv perché la rete non regge ... iniziassero ad investire anche loro.
    beh, è evidente che chi ha installato parchi eolici dove non c'è elettrodotto, forse doveva pensarci;
    è vero che la rete, con eccessiva energia discontinua, potrebbe non reggere... zero black out finora, però.
    Si deve investire in reti... o nel consumo sul posto. Se fai i parchi in puglia e devi portare l'energia in pianura padana, è un problema importante... non facilmente risolvibile. Pensare di prevedere un piano regionale di maggior equilibrio risulta essere indispensabile.

    devo dire, in verità, che anche in Danimarca, nei paesi bassi, in germania, anche nella camargue francese mi è capitato spesso di vedere un parco eolico con alcuni aerogeneratori fermi. in modo particolare, la domenica.
    Direi che, al pari della nostra caldaia di casa, il pieno regime è garantito solo per qualche giorno all'anno (per fortuna!)... quando la produzione costerà meno, sarà normale avere più sistemi di produzione in cui hanno precedenza quelli "gratis" (vento, sole, idro)e, in subordine, gli altri... se c'è il sole, va il nostro termico, o il FV, o entrambi... o se c'è vento... in subordine, bruceremo legna o metano.
    ciao
    Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
    FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
    Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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    • #62
      Originariamente inviato da DinoR Visualizza il messaggio
      in realtà, se leggi i post degli ultimi 5 anni, troverai molte discussioni sulla resistenza... anche nel boiler solare sul tetto (un vero e assoluto non senso). Uno sposta il boiler elettrico dal bagno (a 20 gradi anche a gennaio) e lo mette sul tetto, all'esterno... a meno 5, meno 8... con il sole che va via alle 16 e torna (se è bello) alle 8.
      Credo che nella discussione si stia parlando di un sistema a cascata eliminando la resistenza del Boiler solare e installando un boiler elettrico il più vicino possibile all'utenza, possibilmente all'interno, con questo sistema ho raggiunto ottimi risultati da fine Marzo a oggi il 99% di acs prodotto totalmente dal sole e nel periodo più freddo la resistenza del boiler all'interno rimane accesa al massimo per 20 min. per doccia.
      Non in tutta Italia si possono avere questi risultati, ma non sempre la resistenza e spreco.

      beh, è evidente che chi ha installato parchi eolici dove non c'è elettrodotto, forse doveva pensarci;
      Credo che l'eolico si installi dove ci sia del vento e non nelle vicinanze di un elettrodotto.

      ciao.
      Fotovoltaico 3 kw produzione anno 2012- 4602 Kwh
      Solare Termico con tubi sottovuoto
      Eolico Futurenergy Fe1048 & windmaster500

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      • #63
        ovviamente l'eolico deve essere installato dove c'è vento...
        ma se non c'è l'elettrodotto è come realizzare un ottimo porto sul mare....senza strade per farci andare le persone a lavorare e per trasportare a destinazione le merci.
        Non ci si deve lamentare, DOPO. Si progetta PRIMA. :-)

        Sull'uso di una resistenza, è sempre uno spreco di energia. Poi, se uno abita a Pantelleria e ci va un weekend d'inverno, fa bene a spendere il meno possibile. Ma per l'uso quotidiano, è una follia.
        Secondo me, i sistemi che utilizzano resistenze ad integrazione NON dovrebbero avere diritto a detrazioni perché palesemente non efficienti. Avrebbero in comune un'uguale destino degli incentivi sulle caldaie a condensazione...VS le altre caldaie.
        Dare incentivi esclusivamente ai dispositiv più performanti. Questo è diffondere le buone pratiche di efficienza e di sapiente e responsabile uso delle energie rinnovabili.
        ciao
        Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
        FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
        Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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        • #64
          Dino R.:
          Scrivi che la resistenza sia sempre uno spreco,ma dai messaggi precedenti dovresti porti qualche dubbio.
          Se dopo un termico mi mancano 5 gradi al confort acs, ovvero una potenza di 3,5 kW per i 10 l/min,pensi sia uno spreco maggiore utilizzare un rapido che ben che vada ne fornisce minimo 5 ,(9 nel mio caso),o un elettrico che fornisce solo l'energia necessaria e magari anche in autoconsumo?
          Concordo che siano solo le buone pratiche da incentivare.
          Sul discorso caldaie ahinoi,dovremmo vedere quanto possano condensare in impianti ad alta temperatura da meritare d'esser considerate tanto performanti,o si abbassano le temperature di ritorno o temo che si recuperi davvero poco,forse dei ventil le fanno lavorare meglio,oppure aumentare gli elementi e abbassare velocità della pompa e temperatura di mandata.

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          • #65
            Per DinoR,
            secondo me tu hai inghiottito il libro, ma mi sa che ti è rimasto incastrato a metà strada; non fai proprio nessuno sforzo per comprendere che ci sono tante realtà diverse, dato che ritieni una bestemmia scaldare 5 litri di acqua con il fornello o piastra elettrica della cucina, come si faceva una volta quando le caldaie erano un lusso, per lavarsi magari una volta alla settimana; chi viveva in città non aveva altro mezzo, se non aveva la stufa a legna. Per fortuna oggi non è più così, ma chi l'ha provato, sa che potrebbe ritornare quel periodo.

            L'ultimo carico di 20 quintali di gasolio l'ho fatto 4 anni fa e ne ho ancora per 4 anni e forse più, se continuo a sfruttare le energie rinnovabili, cioè legna a costo quasi zero (esclusa la fatica che non è poca) ed una piccolissima compensazione al solare termico con energia lettrica con il fotovoltaico attivo, (il protocollo di Kioto parla principalmente di queste cose, anche se per il momento, rarissime volte compenso il solare termico con il gasolio); comunque in una casa di quasi 40 anni, situata in campagna, con le varie opportunità accumulate nel tempo per il fabbisogno energetico in genere, a me sembra intelligente badare più al contenimento della mia spesa, che alla presunta "etica morale" di cui tu ti riempi sempre la bocca (non si deve sprecare il denaro "pubblico").

            Avendo un'abitazione nuova, come si vede dalla foto allegata nei tuoi post, posso benissimo capire che "progettare prima di fare" sia il tuo motto, ma dovresti comprendere che ci sono realtà molto diverse dalla tua (ho passato i 60 anni e ne conosciute tante), quindi secondo me, tu non potresti criticare (è quello che hai fatto) chi, per esigenze che tu non puoi conoscere, cerca soluzioni alternative, soprattutto avendo già dato un contributo notevole alla comunità, non gravando con il suo operato sulla bilancia dei pagamenti dello stato, come sto facendo io da sempre (penso che tu non sia nato super "equipaggiato" di tecnologie, ma ci sia arrivato per gradi).

            Certo che se avessi la tua età (dai ragionamenti che fai sembri un giovane gallo che mostra la sua cresta e se non è così, complimenti) procederei allo stesso modo, avendone la possibilità, ma non mi sognerei mai di pensarla come te, anche perchè se ci pensi bene, fra qualche anno troverai pane per i tuoi denti, con quelli che adotteranno le prossime nuove tecnologie, sicuramente migliori di quelle che tu ora hai. Non penso che in caso di applicazioni o modifiche ai tuoi impianti, butteresti via la tua super tecnologia diventata obsoleta, per non trasgredire alla famosa "etica morale".

            Si fa presto a dire che a Kioto hanno sancito delle regole da applicare per non peggiorare e cercare di migliorare la situazione globale: -ho visto sanzionare contadini che bruciavano gli sterpi secchi della vigna, dagli stessi vigili urbani, che non comprendendone molto di semaforica, dimenticano letteralmente che un minuto in più di sosta al semaforo, nelle grandi arterie cittadine, inquina l'aria mille volte di più.

            In qualche modo anch'io ho fatto "demagogia", ma basata su parametri bilaterali, se questo si può dire!
            Concludo con una frase di mia moglie: - dato che ti sei fatto tutto, perchè non ti sei fatto anche quelle cose che hai comperato? - la botte piena ed il marito ubriaco; forse non era così ...

            Ciao

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            • #66
              Donchi51:
              Quanto livore all'alba...
              Scherzo per alleggerire,anch'io quando vedo posizioni rigide che non considerano la moltitudine di variabili presenti nelle singole situazioni tendo a fare così.
              Vorrei aggiungere alcune variabili.
              Con il sistema termico cn-boiler elettrico in integrazione-caldaia con rapido solo quando il termico non produce nulla,si hanno ulteriori vantaggi,tra i quali la nettissima riduzione degli interventi manutentivi sulla caldaia,sia perchè si riduce di parecchio il tempo di funzionamento,limitandolo ai periodi durante i quali lavora anche per i termosifoni,sia perchè il calcare che rende inutilizzabile lo scambiatore è limitato dal minor salto termico che deve fare l'acqua.
              Per quanto ora qualcuno griderà allo scandalo,se in una giornata di Dicembre o Gennaio io vedo la temperatura del boiler al minimo e nel mezzogiorno il mio pv sta producendo un'oretta di boiler mi elimina tante possibili grane.
              Io,con questo sistema,non ho effettuato negli ultimi 5 anni riparazioni che prima annualmente dovevo fare.

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              • #67
                sono certo di aver già scritto che PER ME è un nonsenso l'uso di resistenza, ovunque, nel boiler o fuori.
                Che per questo sono MOLTO radicale, per me.
                Poi ognuno fa quello che gli pare. Però, se chiede informazioni, trova anche qualche sciocco come il sottoscritto che perde il suo tempo per cercare di fare capire la propria posizione, SENZA imporre nulla a nessuno.

                Cordialmente.
                Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                • #68
                  Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                  ho 6-7 metri di rame di 14 e qlc i 16 vedo di fare una serpentina con 6-7 spire e dovrebbe bastare...... ricordati che non e' uno scambiatore 'istantaneo'
                  Si, ce lo sapevo...
                  Ma io mi riferivo alla temperatura di ritorno del riscaldamento, se cioe' e' sufficiente per tenere l'acqua in temperatura per l'uso diretto.
                  Per tenere l'acqua in caldo quando il riscaldamento e' fermo, forse potrebbe servire un bypass che dirotta il circuito del riscaldamento direttamente nel puffer, senza andare ai radiatori, ma necessita di un po' di adattamento.

                  DinoR di solito quando leggo i tuoi interventi rimango stupito per quanto sono d'accordo con te.
                  Pero' in questo caso mi sembra hai posizioni troppo rigide.

                  Ricordiamoci che conta anche la quantita', se due sistemi danno risultati uguali a meno del 10 % beh per me sono equivalenti.
                  Anche perche' in queste discussioni ci sono delle variabili un po' fuori controllo. Io non ci metto la mano sul fuoco che un'integrazione elettrica nel caso descritto da trigen sia peggiore dell'integrazione a gas, in termini di energia primaria. Comunque se anche fosse un po' peggiore non mi darebbe fastidio.
                  Diverso e' il caso di chi ha impianti fotovoltaici sovradimensionati perche' pagati dagli incentivi e pretende di scaldare l'acqua col bollitore elettrico.

                  Poi nel caso di Donchi io devo riconoscere che lui fa' molto piu' di me, io ho ancora il riscaldamento a gas...

                  ciao
                  Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                  Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                  • #69
                    Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                    DinoR di solito quando leggo i tuoi interventi rimango stupito per quanto sono d'accordo con te.
                    Pero' in questo caso mi sembra hai posizioni troppo rigide.
                    Opinione legittima :-)))
                    è vero, ho scritto che sono "radicale".
                    Non faccio del male a nessuno, pur con questa determinazione. :-)

                    Abbasso le resistenze :-)))) (e sono un elettronico per formazione!)
                    Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                    FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                    Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                    • #70
                      Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                      Ma io mi riferivo alla temperatura di ritorno del riscaldamento,
                      Chi ha parlato di serie ?! lo mando in parallelo al riscaldamento .... e' lo schema classico del pannello solare con serbatoio a due serpentine .... per avere il massimo comfort ACS.......
                      col fatto che sto' per tentare di mettere le valvole termostatiche , mi va' a pennello , lascio il radiatore del bagno sempre aperto assieme alla serpentina dell'accumulo..... nel caso ci siano tutte le valvole degli ambienti chiuse .... ci sara' qualche scompenso di portate , ma non credo mi interessi .....

                      Tra l'altro apro anche una discussione sul collegamento di caldaia in serie a valle di preriscaldo....
                      AUTO BANNATO

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                      • #71
                        Buongiorno a tutti, sono Claudio e vivo nel Salento. Ne approfitto per presentarmi poichè, pur essendo iscritto a questo interessante ed utile forum da parecchio è la prima volta che partecipo ad una discussione. Ho letto e riletto parecchio di quello che è stato pubblicato prima di muovere i primi passi verso il solare. Sono intervenuto qui perchè molto in tema con quello che ho intenzione di fare. Vi spiego la mia idea. Per far lavorare il meno possibile lo scaldino elettrico (da 50 litri che uso per il bagno e la cucina) proverò a fare quanto segue: pannello autocostruito (2 metri x 1 metro) con struttura in legno, fondo isolato da polistirene, poi piastra captante in alluminio verniciato con nero marmitte e tubo in rame (ne metterò il più possibile) + copertura pannello in vetro. L'acqua nei tubi in rame scorrerà azionata da una pompa a 12 volt che andrà in circolo (collegata direttamente allo scaldino elettrico (distanza 5 metri, ovviamente previa opportuna coibentazione dei tubi) solo se c'è il sole (per farla funzionare metterò un pannello solare della giusta capacità). Quindi se piove è nuvolo o niente sole, niente produzione e niente circolazione. Al contrario invece se è soleggiato il pannello azionerà la pompa e farà circolare l'acqua nello scaldino elettrico (tarato a 37 gradi). Metterò anche una valvola di sfiato o vaso di espansione al boiler e al pannello per sicurezza; nient'altro. Premesso che dalle mie parti ci sono mediamente 9 mesi di sole all'anno e non più di 30 giorni di pioggia all'anno (sempre di media), posizionerò il pannello in modo che prende più sole possibile sopratutto nei mesi invernali per avere una maggior resa quando fa freddo e ridurre il calore eccessivo d'estate. Così facendo, senza impiego di centraline, deviatori e altre menate di cui ancora non sono riuscito a capirci molto, credo che lo scaldino elettrico lavorerà pochissimo. E' giusta la mia teoria? che ne pensate? Grazie a tutti per eventuali chiarimenti che vorrete darmi. Se riesco faccio un disegno e lo allego.
                        Ultima modifica di Kappadeppolo; 26-08-2014, 13:22.

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                        • #72
                          Allego schema

                          Mi scuso per la poca precisione ma sono negato per il disegno.


                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   schema pannello-boiler.jpg 
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ID: 1945917

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