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Ecco gli ingredienti, aiutatemi a scegliere la ricetta :D

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  • Ecco gli ingredienti, aiutatemi a scegliere la ricetta :D

    Ciao , sto facendo casa (a dire il vero é praticamente finita) e sono arrivato al momento di dover scegliere precisamente che tipo di impianto realizzare per ACS e Riscaldamento.
    L'impianto per i radiatori é già fatto (parallelo credo, 2 tubi per ciascun radiatore fino ai collettori di acqua fredda e calda), e ho gia il tubo corrugato in acciaio per solare termico passato (10/11mt circa fino alla sala impianto).
    Sto in provincia di Cagliari a 200m slm , parecchio sole e minime sui -1/-2 (max qualche giorno all'anno); 130 m2 su 2 livelli , buona coibentazione e tetto in legno ventilato.
    In origine ero orientato su termostufa a pellet da abbinare a kit solare (pannelli+puffer doppia serpentina per ACS) in modo da usare la stufa anche per ACS collegandola alla seconda serpentina. Ho visto dei kit di marche italiane che comprendono tutto il necessario (tranne il tubo rame/acciaio di collegamento pannelli) con puffer per tutte le esigenze. Mi sembrava una soluzione abbastanza semplice e non troppo costosa (sui 1500 per un kit solare con puffer da 300L e 5 m2 di pannelli piani + costo stufa e spese di installazione) .
    Ora però ho alcuni ripensamenti dovuti alla paura di non fare la scelta migliore.
    Prima di tutto non saprei se sia meglio integrare solo per ACS e lasciare il riscaldamento diretto alla stufa, oppure prendere in considerazione un kit per integrare il solare anche per riscaldamento (doppio puffer o uno dentro l'altro). In alcuni articoli in rete si legge di una concretà possibilità di utilizzare il solare termico anche su impianti a radiatori.
    Migliorerebbe l'efficenza del mio impianto ? Io credo non sia fattibile nel mio caso in quanto i tubi per i radiatori ormai sono già murati e sono stati predisposti pensando a elementi in alluminio (quelli comuni da 100 di prof. e 600 di interasse) e credo che per usare anche il solare avrei dovuto dimensionare in maniera molto maggiore. Oltretutto ho anche il dubbio sul materiale dei termo: alluminio o acciaio?
    Se avete qualche dritta mi date proprio una mano.
    Se magari c'é anche qualche rivenditore/installatore che lavora in provincia e vuole farmi un preventivo non mi dispiacerebbe affatto (mandatemi un mp nel caso ).

  • #2
    Per i radiatori la scelta è un po' complicata.. alluminio = minore inerzia termica (quindi ottimo per accensioni rapide). acciaio = maggior interzia (quindi migliore reazione su un uso continuo).

    A parte l'inerzia c'è il fattore estetico, non trascurabile, vedi quale ti piace di più. A prescindere comunque ti consiglio di sovradimensionare abbondantemente i radiatori e farli funzionare per più ore ad una temperatura relativamente bassa. Questo ti viene comodo anche considerando che con una caldaia a pellet non puoi fare accensioni e spegnimenti come se fosse una caldaia a metano-gpl.

    Riguardo l'impianto, se devi integrare caldaia + solare, mantenendo il boiler in temperatura di mandata dell'impianto sappi che le prestazioni del solare degenerano... e non puoi farci niente. Ho un impianto simile in casa mia: caldaia a legna/bricchetti, solare termico, ma pavimento radiante. E sono in Medio Campidano.

    A volte in inverno capita che accendi la caldaia, l'accumulo sale magari a 60°-70°C.. questo perchè il riscaldamento ha la sua gestione quindi richiede quando serve e stacca quando non serve. Se poi esce il sole ti trovi a lavorare in condizioni abbastanza penalizzanti (dipende poi da diversi fattori come la tipologia di pannello, l'isolamento e la lunghezza delle tubazioni..).

    Se accetti questo compromesso di rendimento allora vai sull'impianto solare + riscaldamento ma 300 litri e 5m² di pannelli piani è veramente poco. Io metterei 600 litri e il doppio della superficie oppure l'equivalente di casa mia che è 550 litri + 6m² (superficie netta) di tubi sottovuoto.

    A consumi di acqua calda come siete messi?
    SunHeat

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    • #3
      Conta che dobbiamo ancora andarci a vivere . Siamo in 2 e ci vorrei collegare anche lavatrice e lavastoviglie.
      Il prob é che fino a quando si parla di schemi per sola acs riesco ancora a capirci qualcosa , ma per l'integrazione del solare anche per il riscaldamento ho serie difficoltà e dovrei trovare un buon intallatore (altro problema non da poco) . Qualcuno che non ti chieda perchè vuoi inclinare i pannelli solari a 50° o più .
      Lavorando entrambi il riscaldamendo starebbe acceso un piao d'ore la mattina (sempre che la coibentazione della casa non funzioni tanto bene da tenere una buona temperatura dalla notte prima , ma mi pare troppo bello) per riaccendersi prima di rientrare per pranzo. Poi la sera dipenderà anche da quanto lavora bene la stufa e la coibentazione. I termo nel mio caso forse sono meglio in alluminio proprio per la bassa inerzia anche se avrei preferito qualcosa di più "radiante" ma ho visto che l'acciaio a colonne per esempio ha rese molto inferiori a parità di dimensioni (tipo la metà o anche meno sispetto all'alluminio). La soluzione più versatile mi sa che resta quella della stufa diretta ai termosifoni e collegata anche all'accumulo per lavorare col solare per ACS. Metterei valvole termostatiche in tutti i termosifoni (compresi gli scaldasalviette). La temperatura di mandata della stufa andrà regolata in base alla resa dei termosifoni. Magari farò delle prove allungando i tempi di accensione della stufa e diminuendo la temperatura.
      Una cosa che non ho ben capito é in che modo far lavorare la stufa sull'accumulo; collego quest'ultimo come fosse un'altro termosifone, e fin qui ok. Gli altri termo però avranno le valvole che fungeranno da "interuttori" . L'accumulo invece avrà sempre il rubinetto in ingresso sempre aperto?
      Poi dovrò anche mettere uno scaldino elettrico a cascata (per ultimo) per le mezze stagioni dove la stufa sta spenta e il solare magari non basta. Meglio questo o una resistenza elettrica nel boiler?
      Esistono dei kit già completi per ACS con collettori e boiler a 2 sepentine a Tubi sottovuoto invece che coi pannelli piani?
      Non so se la maggiore resa valga la maggiore spesa iniziale.
      Grazie comunque per le info.

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      • #4
        Esistono kit per qualsiasi tipologia impiantistica, con pannelli piani, a tubi, come vuoi.
        Ma alla fine nel caso di generatori a biomassa tipo stufe-caldaie-termocamini a legna-pellet-bricchetti tutto si riduce a due possibilità:

        1) Colleghi il generatore al puffer parte alta, il solare al puffer parte bassa, riscaldamento e ACS alle serpentine dedicate. Tieni il puffer in T. mandata e ottimizzi il rendimento della caldaia perchè la fai lavorare senza modulazione. Si accende, brucia tutto in fretta e porta il volano termico in temperatura. Questo causa una maggiore penalizzazione al solare, ma un maggior rendimento del generatore e può fare fronte a forti richieste in tempi brevi.

        2) La soluzione che hai descritto: colleghi il generatore al collettore di mandata ai terminali e interponi il puffer tra il ritorno dei terminali e l'ingresso in generatore. Colleghi il solare sempre al generatore, e l'ACS alla serpentina dedicata. Così' facendo il puffer si porta in temperatura di ritorno dell'impianto (più bassa della soluzione 1) con minori dispersioni ed un incremento del rendimento lato solare.
        Di contro, penalizzi il rendimento del generatore perchè lo fai lavorare con un salto termico inferiore costringendolo a modulare. Va inoltre previsto un bypass (basta una semplice 3 vie anticondensa) tra il collettore di ritorno e il collettore di mandata per non reimmettere nel generatore acqua a temperatura già pronta per il riscaldamento.

        Personalmente preferisco la soluzione 1. Perchè il solare non consuma combustibile, penalizzarne il rendimento non incide sui costi vivi. Il generatore brucia combustibile, penalizzare il rendimento significa aumentarne i costi di esercizio. Ma la scelta dipende fortemente dal rendimento della tua caldaia, sopratutto quanto perde in modulazione.


        Per capire meglio scarica questo pdf

        http://www.caleffi.it/it_IT/caleffi/...raulica_32.pdf

        Pagina 9, lo schema 9 è la soluzione 1) , lo schema 11 è la soluzione 2)
        Ultima modifica di sunheat; 03-05-2012, 11:17.
        SunHeat

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        • #5
          La 3-vie anticondensa é la cosidetta "valvola ESBE"?
          Ne ho letto qualcosa in qualche manuale di termostufa a pellet (obbligatoria per il corretto funzionamento).
          Ma lo schema 1 prevede un doppio boiler? Hai uno schema grafico "for dummies"?
          Se ho capito bene il liquido vettore (che circola nel generatore) é quello dentro il boiler (o i boiler) che trasferisce il calore al liquido dentro le serpentine . Mentre nello schema 2 essendoci solo ACS da scaldare i liquidi dei generatori (stufa+solare) circolano nelle serpentine e trasferiscono il calore all'ACS nell'accumulo.
          Non ho capito però perche dici di collegare il solare al generatore: non andrebbe collegato alla serpentina dedicata?
          La soluzione 2 come differisce rispetto ad avere l'accumulo in parallelo con gli altri radiatori invece che messo come ultimo in ritorno prima del generatore?

          Per capirci lo schema che stavo prendendo in considerazione io é una roba simile:
          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   1050_L0_I1_SCHEMA_POWER_B2_650_456_.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 134.8 KB 
ID: 1930406

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          • #6
            La valvola anticondensa è quella, si. La ESBE è una delle marche che la producono. E' una miscelatrice un po' grezza, niente di speciale.
            Da un lato è d'obbligo per evitare il ritorno in caldaia troppo basso (favorisce la formazione di condense acide). Come anticondensa la devi mettere in entrambi i casi.

            Dall'altro lato la useresti per bypassare la caldaia (si può fare anche con una valvola a 3 vie motorizzata). Tenendo presente che ha senso bypassare la caldaia solo se è spenta..!!

            Questo schema (mi sembra di riconoscere dalla grafica Cordivari) ... è semplicemente un solare con integrazione caldaia per produrre ACS.

            Come vedi dal ramo caldaia-serpentina alta, c'è una doppia circolazione, se osservi il verso dei circolatori si capisce che è fatto per riscaldare il boiler sfruttando la caldaia, non viceversa. Anche perchè lo scambiatore del boiler è dimensionato per fornire potenza sufficiente al riscaldamento di quel volume d'acqua... potrebbe essere molto sottodimensionato per un impianto di riscaldamento.
            Questo schema si usa per assorbire la potenza in esubero dalla caldaia e sfruttarla come produzione ACS (il caso che dicevi tu, dei detentori che chiudono).

            Invece l'altra tipologia prevede l'uso di un volano termico anzichè un normale boiler. Già questo è da sottolineare, perchè normalmente i boiler ACS hanno una coibentazione da 50-55mm, un puffer va dai 100 ai 150.
            Inoltre, avendo degli scambiatori dimensionati per il riscaldamento o meglio ancora utilizzando direttamente l'acqua di volano possono dare delle prestazioni nettamente superiori allo schema che hai postato.

            No, non devi collegare il solare al generatore, i collegamenti dell'altro schema che ti dicevo sono come di seguito:

            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   puffer-solare-caldaia.png 
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Dimensione: 98.8 KB 
ID: 1930409
            SunHeat

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            • #7
              Si quello schema che ho postato é del kit cordivari solo per ACS.
              Lo schema che hai postato tu usa un puffer tank in tank (correggimi se sbaglio ) giusto? E permette di sfruttare entrambe le fonti (solare + caldaia/stufa ecc.) sia per ACS che per riscaldamento.
              Quello che mi chiedo é se abbia senso avere una soluzione simile , in zone come le nostre , usando termosifoni che al massimo possono lavorare a temperature "medie" (passatemi il termine) . Una termostufa a biomassa alla fine non credo possa modulare tanto (verso il basso intendo) da poter stare sempre accesa.

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              • #8
                S è un tank in tank ma lo stesso identico schema si applica anche al pipe in tank (scambiatore istantaneo ACS).

                Personalmente preferisco il pipe in tank perchè offre maggiore flessibilità nella disponibilità di ACS.

                Esattamente, proprio perchè la biomassa modula poco e male ha senso utilizzare un accumulo abbastanza grande che faccia da polmone. Nelle zone come le nostre la richiesta del riscaldamento è fortemente discontinua, e il puffer è una soluzione per ammortizzare questi picchi.

                Anche se lavori a temperature basse questo sistema va bene, anzi è meglio..
                SunHeat

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                • #9
                  SE ho capito bene con quel sistema il calore prodotto dal solare e dall'altro generatore scaldano contemporaneamente sia l'acqua del riscaldamento che quella dell'ACS giusto? Decidendo per una soluzione del genere il dimensionamento si fa molto più complesso rispetto ad un impianto per sola ACS. Per 500/600 litri (sempre che bastino per 130m2) quanti m2 di piani o numero di tubi servirebbero?
                  In ogni caso consigli l'uso delle termostatiche su tutti i radiatori per gestire gli ambienti?
                  Nel mio caso dovendo usare 2 fonti (solare+stufa) il puffer dovrebbe avere 1 sola serpentina (+quella ACS se ho capito cos'é il Pipe-in-tank) al quale collegarci il solare, mentre la stufa andrebbe direttamente sul puffer.
                  Ultima modifica di Asphalto; 04-05-2012, 11:29.

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