Stagnazione e ripartenza dell'impianto, un consiglio - EnergeticAmbiente.it

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Stagnazione e ripartenza dell'impianto, un consiglio

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  • #31
    Io con i 185 gradi non ho riportato un dato di certificazione ma un dato reale, derivante da tre anni e mezzo di funzionamento. Sulla presunta polemica.... Tu hai scritto di una serie di presunti comportamenti dello svuotamento che porterebbero, secondo te, ad una intrinseca maggior debolezza di questo sistema. Io ho risposto dimostrando che i comportamenti che hai descritto non accadono nella realtà... Nessun intento di far polemica, ma se prima parli di stress termici causati da molteplici riavvii a T altissime (sostanzialmente inesistenti e comunque non molteplici), poi correggi il tiro e dici che lo stress è causato da DT di 15 gradi (ci credi davvero?), poi lo ricorreggi dicendo che è causato dal fatto che vanno a 200 gradi quando la circolazione è ferma e son vuoti... mi sa che la tua è più una pregiudiziale che un'esperienza sul campo su questo tipo di sistemi... Il che non significa che tu non debba avere, e naturalmente esprimere, i tuoi dubbi o le tue opinioni a riguardo: ma come quelle/i di tutti, sono aperte/i alla critica e alla discussione... senza nulla di personale....
    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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    • #32
      T-1000 , visto che hai questa immensa esperienza sul campo elencaci i pregi e difetti dei due sistemi CF in pressione e no ....
      poi ti giudichiamo in base a quello che scrivi......
      AUTO BANNATO

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      • #33
        comunque un DT di 15 gradi è altino, che distanza hai tra i pannelli e il bollitore Sergio?
        SunHeat

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        • #34
          senza nulla di personale....[/QUOTE]
          anche per me nulla di personale,
          non ritratto, le mie perplessità sono nate ascoltando il rumore (che non so descrivere qui a parole) che i pannelli a svuotamento fanno d'estate se vai sul tetto. da li ho guardato bene come funziona rotex e ho appreso che materiale che passa da 60 a 200 °c fa rumore di dilatazione. questo volevo significare. in un impianto in pressione cio avviene "in caso estremo" e sporadicamente. nel svuotamento ad ogni riavvio senti quei piacevoli suoni. prova l'estate prossima a salire sul tuo tetto. tutto qua.

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          • #35
            Ho capito, però con i 'secondo me' si va poco lontano: bisogna essere obbiettivi, i sistemi Rotex a svuotamento ci sono da un bel pezzo e anche se come sistema occupa una nicchia non si sono mai segnalati problemi ai loro pannelli conseguenti allo schock termico. Credo poi che anche alla Rotex abbiano avuto i tuoi stessi dubbi in proposito e che abbiano testato a fondo il loro sistema prima di metterlo in commercio.
            Quot homines tot sententiae

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            • #36
              T1000 la condizione estrema che continui a riportare per i pannelli con lo svuotamento ,non e' una situazione che si presenta di continuo, se ho l'accumulo alla T limite , mica mi riparte 100 volte al giorno.... potra' farlo 1 o 2 volte e lo fara' con liquido a 75° e pannello a 150-170 ..... non continuare a scrivere inesattezze.... se non li vuoi installare non lo fare......
              AUTO BANNATO

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              • #37
                Questa discussione mi fa ridere.. fino a poco fa c'era un pirla che parlava di shock termici e dilatazioni sui sottovuoto "catastrofici"....... e nessuno "osava" rispondere tranne me. Erano illazioni al limite dell'idiozia, forse anche oltre il limite.

                T-1000 ha espresso delle sue personali perplessità. Almeno ha il buonsenso e l'apertura mentale di descriverle come personali e non pensa di essere il portatore del verbo in terra, e sopratutto (a quanto dice) sono frutto della sua esperienza, giusta o sbagliata che sia........................ non ha di certo scritto "osservando un pannello panda ho capito che lo svuotamento..." (cit.)

                Comunque per la cronaca non credo che gli shock termici su un sistema a svuotamento siano il male peggiore ma sicuramente un sistema a vaso chiuso senza glicole ha una durata teorica superiore (senza ossigenazione del fluido, temperature limite inferiori). Detto questo, può durare 40 anni come buttare fuori acqua dopo 1 anno, è anche questione di fabbricazione e difetti di saldatura.

                Sempre mia opinione personale...
                SunHeat

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                • #38
                  Originariamente inviato da sunheat Visualizza il messaggio
                  non ha di certo scritto "osservando un pannello panda ho capito che lo svuotamento..." (cit.)
                  Se era riferito a me . il mio ha un pannello a tubi SHCMV ..... per adesso sto' zitto altrimenti posso andare a ricercare qualche tua discussione 'interessante'
                  AUTO BANNATO

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                  • #39
                    è riferito a tutti quelli che criticano a "senso unico" e non hanno obiettività


                    EDIT: ah se ti riferisci alla citazione è una presa in giro, l'originale era "osservando i miei pannelli piani ho capito che i sottovuoto.." e partiva tutto un discorso delirante.
                    SunHeat

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                    • #40
                      Comunque per la cronaca non credo che gli shock termici su un sistema a svuotamento siano il male peggiore ma sicuramente un sistema a vaso chiuso senza glicole ha una durata teorica superiore (senza ossigenazione del fluido, temperature limite inferiori). Detto questo, può durare 40 anni come buttare fuori acqua dopo 1 anno, è anche questione di fabbricazione e difetti di saldatura.
                      [/QUOTE]

                      ovviamente la mia segnalazione è al netto di quanto credevo fosse gia di pubblico dominio, e cioè
                      1) qualsiasi impianto tecnica svuotamento, chiuso, piano , tubi cpcvchhhshhmmvvv (cosi li ho indicati tutti, credo...) passa per "come è stato e progettato e installato". sembrerà banale.
                      2) a volte semplici dettagli fanno piu danni (come rendimento e durata) che un pannello o un impianto sulla carta scadente.
                      3) è evidente che problematiche tipiche per ogni vaso aperto (dal riscaldamento al solare) sono note e conosciute.
                      4) la mia non è una crociata contro rotex, ho osservato delle cose. punto.
                      5) rotex è un'ottimo prodotto ed è in linea con la mia filosofia che un'unico produttore deve fornirti tutto, dal pannello al tubo del pavimento alla pdc, alla caldaia. integrare tutte queste cose in un sistema di unica marca vuole dire gia risparmio piu di quello che possa fare dettagli come la tecnica del solare.

                      detto questo, e con riserva di altro che mi può sfuggire è tardi devo tornare sul pezzo, io segnalavo solo una situazione, a mio parere sottovalutata, ma oggettiva che ho riscontrato piu volte.
                      e qui chiudo tombalmente.

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                      • #41
                        @sunheat: vedo che perdi pelo ma certi vizi rimangono . 15° sono il DT per far partire la circolazione (default sulla centralina, mai avuto nessun motivo per modificarlo), poi la circolazione rimane attiva finché il DT rimane almeno 2° (default sulla centralina, da me abbassato a 1° d'estate perchè le sonde rotex messe nell'accumulo sovrastimano la T di ritorno). Mi sfugge cosa c'entri il DT di partenza con il dislivello dei pannelli, che comunque è circa un piano e mezzo (5-6 m? Mai misurato)

                        @T-1000: se vuoi ri-esci pure dal silenzio tombale e continua tranquillamente a discutere.... a differenza di qualcuno io non ti darò del pirla.... ma quella dei 60° che entrano in 200° è una colossale stupidaggine, che sono CERTO tu non abbia mai osservato. Ovvio che se uno fa entrare 60° nei pannelli vuoti a 200° si fa un casino bestiale e si sente il ruggito della Metro Goldwin Meyer nei tubi dell'impianto.... ma non c'è nessun motivo (sano) per cui uno debba farlo. Se tu ritieni che ci sia, descrivi una situazione (sana) in cui possa capitare.... e molteplici volte.... così magari parliamo di un esempio e non di una ... come chiamarla .... fantasia?

                        Peraltro, se parli di rotex, non è che io abbia fatto chissà quale trusco per non far partire l'impianto se i pannelli superano 130°: il default di quella soglia è 90°, quindi, pensa un po', io l'ho pure alzata..... e quelle due-tre volte (in tre anni e mezzo) che l'impianto è partito coi pannelli a 130° perchè avevo consumato un po' più di acs di giorno rispetto al normale, la T di mandata è rimasta tranquillamente sotto i 100° (grazie grazie grazie alle dispersioni dei pannelli piani, nonché al sole certamente più calante e meno canicolante rispetto alle ore più calde), riportandomi comunque l'accumulo alla T massima senza problemi.

                        E, per favore, non venire a dire a me di salire sul tetto a sentire il terribile sciabordio dell'acqua nei tubi dei pannelli perchè io davanti ai pannelli messi sul tetto piano normalmente ci prendo il sole....
                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                        • #42
                          Sergio, mai perso il pelo, figuriamoci il vizio

                          Non c'è nessuna relazione tra il dislivello e il delta t. L'unico metro di regolazione del delta-t è la dispersione lungo la tratta collettori-boiler, quindi proporzionale alla distanza. Ti ho chiesto la distanza proprio perchè di solito negli impianti CF normali (piani o a tubo) metto massimo 12°C e il più delle volte sono intorno sui 10 metri di distanza.

                          Non avevo pensato all'utilità dei pannelli piani come specchio per la tintarella..
                          SunHeat

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                          • #43
                            caro sergioconteresa rispetto le tue esperienze e la tua tintarella. io la penso diverso .

                            caro sunheat l'unico metro di regolazione del delta_T (di seguito scritto DT) è la portata.
                            non mi è chiaro come il tuo riferimento alla tratta collettore boiler. se è lunga 5mt o 15mt o 30mt introdurrà una certa perdita di carico e una perdita di calore, a secondo del dimensionamento e del rivestimento, ma mi sfugge perchè sia quella a determinare il DT.
                            illuminami
                            di recente ho avviato impianti con i circolatori elettronici, e penso che a breve monterò una vilo pico o un grunfosso alfa anche nel mio impianto.è spettacolare e consuma 1 sesto di quelli normali.

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                            • #44
                              Quella della pompa variabile e' una buona cosa, cosi' viene regolata la portata in base alla qta' di irraggiamento e di scambio che c'e' , per il consumo va' un po' visto se accendere una pompa da 50w intermittente , o la stessa a velocita' variabile e quindi consumi proporzionali , porti veramente a consumare meno.......
                              AUTO BANNATO

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                              • #45
                                Infatti più che per il consumo (ridicolo in un sistema a CF con circuito chiuso) credo la velocità variabile sia ottima per mantenere, appunto, un DT collettori-boiler costante, minimo, e per più tempo possibile limitando gli on-off.

                                @T1000 la relazione è semplice, se una tratta disperde di più hai bisogno di un maggior delta-t per fare in modo che avvenga lo scambio tra collettori e boiler piuttosto che tra collettori e ambiente circostante. Lo scambio avviene solo se T. ingresso è > T. boiler.
                                Se i collettori sono a breve distanza dal boiler questo avviene anche a delta-T bassi (ne ho installato uno che funziona con un delta-t di 4 gradi, a prescindere dalla portata, 2.5 metri di tubazione).
                                Se invece i collettori sono molto distanti dal boiler, la T.ingresso potrebbe essere inferiore alla T. boiler, e la T. uscita maggiore alla T. ingresso. Ovvero, stai scaldando i tubi con il tuo boiler. Successo anche questo, su impianti mal regolati e poco isolati.

                                Piuttosto mi sfugge la relazione tra il delta-T on/off impostato e la portata, visto che il delta-T comanda solo l'accensione e spegnimento del circolatore (o la modulazione in caso di variabile).
                                SunHeat

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                                • #46
                                  Se ho ON=15° OFF=2° posso pensare che la pompa giri tra un massimo e un minimo proporzionale al deltaT , a 15° posso mandare a tutta , via via che il deltaT scende la velocita' rallenta e trovera' un punto di equilibrio con assorbita /rilasciata nell'accumulo +le perdite , per esempio se ho il massimo dell'irragiamento posso pensare di avere un equilibrio a 6-8° ,se ho basso irraggiamento arrivare vicino ai 2° se scendo la pompa si ferma lo stesso....
                                  AUTO BANNATO

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Una taratura fine dell'impianto si gioca proprio sul fatto di impostare l'ON e l'OFF in modo che si stacchi (OFF) quando si è al limite dell'apporto zero (quindi 2°=OFF ok se il fluido nella tubazione collettori-boiler arriva al boiler con quasi la stessa T. del boiler stesso, se inferiore si va in perdita). Viceversa 15°=ON se t. ingresso boiler effettiva è > di t. boiler va bene, ma se è possibile avere una T. ON minore il sistema lo sfrutti di più perchè riesci a tirare fuori energia più volte quando sono giornate di sole/nuvolo alternato o a inizio mattinata e fine pomeriggio. Estendi il margine operativo.
                                    SunHeat

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                                    • #48
                                      continuo con la testimonianza della mia esperienza (rotex e 5 pannelli)
                                      Tmax dei collettori visualizzata dalla centralina=178°C dal dicembre 2007 (almeno per quello che ricordo)
                                      rilevata da sonda PT 1000 (platino), dotata di ottima stabilità e linearità.

                                      Il mio sistema è regolato per ripartire con qualunque temperatura... quindi, può essere capitato che sia ripartito con acqua a 70° e pannelli spesso verso la tmax. Mai sentito rumori dal tetto mentre il ritorno dentro l'accumulo è un "brruummmm brruuummmm" continuo... anche per più di un minuto. Il flow sensor, durante la fase di vapore, segnala UUUU (fuori scala), il vapore prodotto con mandata a 10 litri/minuto non viene conteggiato nella produzione di calore (kWh).

                                      il deltaT per il riavvio della pompa è fissato, di default, a 15°. Ho provato nel tempo 12°, poi 10°. Ora sono a 12°... più scende, più sfrutta salti minori ma aumenta il funzionamento on-off (con, ad ogni riavvio, il funzionamento contemporaneamente di due pompe per circa un minuto... massimo consumo); non ho notato significativi aumenti di produzione e, inoltre, aumentando l'on-off è meno attivo il funzionamento in modulazione della pompa al variare del deltaT. L'impressione è che si possa lasciare a 15°;
                                      l'unica eccezione è se l'accumulo si trova a temperature bassissime (10, 12°C, temperatura acquedotto) e la temperatura sul tetto sia 20-23°... ecco, un deltaT basso massimizza la produzione perché pesca sia dal sole sia, anche se poco, dalla temperatura esterna... quest'ultima condizione potrà, forse, avverarsi una volta l'anno.

                                      Per quanto mi riguarda, ho scelto di consentire il riavvio anche ad alte temperature dei pannelli per le numerose docce di entrata e uscita dalla piscina e di rabbocco al livello della stessa, in genere di pomeriggio.
                                      ciao
                                      Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                                      FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                                      Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                                      • #49
                                        Mah... Io non so cosa intendete voi per DT. Per quanto mi riguarda ce ne sono due.

                                        Il primo è il DT tra accumulo (parte bassa) e i pannelli, e si usa solo al fine di far ripartire la circolazione dopo uno stop. Il secondo è la differenza tra mandata e ritorno, misurate a ingresso e uscita dell'accumulo, quindi già al netto delle dispersioni lungo la linea, ed è quello che tiene in vita la circolazione.

                                        Il primo DT è il default di 15 gradi, serve semplicemente per avere margine a sufficienza per superare i transitori dovuti alla ripartenza a secco. Magari può essere impostato più basso, ma chissenefrega.... non mi cambia la vita se lo metto a 10° e la circolazione parte 10 o 20 secondi prima...

                                        Il secondo DT è di default a 2 gradi, e siccome è già al netto delle dispersioni non c'è nessun rischio di scaldare i tubi con l'accumulo....

                                        Ecco perché mi sfugge il senso di tutta questa discussione sulla relazione tra DT e lunghezza dei tubi.... Sunheat, evidentemente tu usi solo due sonde e devi fare tutti i casi per garantire che il DT tra pannelli e accumulo sia abbastanza alto da superare le dispersioni sul ramo di rientro all'accumulo mantenendo il margine giusto.... Io non ho questo problema, avendo tre sonde.... Né si estenderebbe il margine operativo se mettessi il DT ON a meno di 15°....


                                        @T-1000: se hai un'esperienza diversa raccontala.... spiegami in quale frangente e per quale (sano) motivo un impianto a svuotamento dovrebbe funzionare molteplici volte in un giorno mandando 60° in pannelli a 200°. A me sfugge.....


                                        @DinoR: basta abbassare la T di ripartenza a 130° per non vedere più né UUUU né sentire colpi d'ariete, e l'accumulo ti si scalda lo stesso. Sinceramente fossi in te io eviterei di far andare l'impianto in quelle condizioni, con 5 pannelli poi non ce n'è davvero nessun motivo.....
                                        Ultima modifica di sergio&teresa; 12-10-2012, 00:29.
                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                        • #50
                                          IL DT o salto termico è una differenza tra due temperature. di per se non è tra boiler e pannello, o tra pannello tubo.. o criceto e ruota del criceto.
                                          all'interno di questa discussione di pannelli solari termici se non scrivo nulla parlo di DT mi viene da pensare che è quello tra temp pannello solare (sorgente termica) e temp corpo freddo da riscaldare. e non è detto che la sonda del bollitore misuri proprio la temperatura del ritorno ai pannelli. per i sistemi rotox aperti può essere perchè è la misura della parte bassa dell'accumulo a vaso aperto dove la stessa acqua poi circola nei panneli.
                                          nei CF spesso la "sonda bollitore" legge un valore che è differente da quello del ritorno ai pannelli.
                                          se parliano di DTdiverso indichiamo tra cosa. cosi ci capiamo
                                          la temperatua di di OFF circolazione di solito è ben superiore a 2° proprio per scongiurare di riscaldare tubi e pannello credendo di spremere l'ultimo watt.
                                          i pannelli sono dotati di una certa capacità termica, la si può sfruttare riducendo il tempo di funzionamento del circolatore che se vi fate due conti non è cosi irrilevante sul bilancio energico offerto dal un piccolo impianto solare.
                                          esempio:
                                          circolatore da 85watt, tarato alla velocità intermedia 65 watt. funzionamento ipotetico di 6 ore al giorno per il periodo estivo.
                                          circa 70 euro. con circolatore basso consumo a velocità variabile in classe a puoi ottenere ( a secondo delle perdite di carico del tuo impianto) la stessa circolazione con 6-10 watt. 60 euro netti di luce risparmiati (senza considerare un ipotetico passaggio a scaglione inferiore per il resto dei consumi) ti paga la pompa in due anni o poco piu.

                                          in piu potendo regolare finemente la prevalenza, puoi trovare il migliore compromesso di Dt deil tuo impianto per favorie una veloce stratificazione in mezza stagione.

                                          @sunHeat: quello che dici non è corretto: puoi avere una tubazione lunga 100 metri con una perdita in temperatura di 1° o 10° o 50°, ma che disperde la stessa quantità di calore.
                                          prendiamo come condizione fissa il tubo, la sua lunghezza, il suo rivestimento. formano una caratterisca di perdita di calore (non temperatura) per perdita di pressione (detta di carico) a seconda del quantità di fluido che l'attraversa nellaunità di tempo. (portata)
                                          faccio esempio pratico
                                          la mia tubazione diametro 16mm ha un rivestimento tale che perde 50watt ogni metro con temperatura del fluido di 60°
                                          è lunga 10mt.
                                          quando il fluido al suo interno è a 60°c mi disperde sempre 500watt. sia che la portata sia di 1 L/ minuto, sia che sia di 10L/minuto.
                                          ma la differenza di temperatura, agli occhi del boiler sarà diversa nei due casi. pur apportando la stessa quantità di calore.
                                          esempio , senza considerare la perdita di calore del tubo 1000watt prodotti dal pannello solare a una portata di 10 litri minuto inducono un DT al bollitore di circa 3° (la quantità di calore si conserva ed è descritta da una quantità di fluido in un certo tempo con un certo salto termico.)
                                          considerando la perdita del tubo il salto termico rimanente è ovviamente di 1,5°c. quindi il tubo si "mangia 1,5" agli occhi dell'osservatore.

                                          se invece lo stesso impianto è regolato a 1Lt/minuto, 1000watt (senza perdita di calore del tubo) corrispondo a circa 15° di DT
                                          se consideriamo le stesse perdite di calore i 500watt rimanenti al bollitore produrranno un DT di 7,5°c
                                          agli occhi dell'osservatore il tubo perde 7,5°c-

                                          in piu: una differenza di temperatura piu marcata nel serpentino del bollitore permette di indurre piu veloce riscaldamento della parte alte.
                                          ovviamente piu il pannello è caldo meno rende, quindi questo limita la possibilità (sottovuoto a parte) di esagereare con il DT elevati (portate basse al limite di quanto prescritto dal costruttore del panneli)
                                          una differenza di temperatura troppo bassa, cioè una portata piu elevata del dovuto, aumenta il costo elettrico della pompa, scalda tutto il serpentino alla stessa temperatura, piu bassa, tutta la massa di acqua inutilmente.

                                          quindi la differenza di temperatura è funzione della portata del fluido che circola, a parità di calore trasportato.
                                          teoricamente, perdite a parte, posso trasferire lo stesso calore dal pannello al accumulo sia con una DT alta e portata bassisisima che con una DT di pochi gradi e portata elevata. in entrambi i casi, nello stesso impianto, il calore trasferito dal pannel al accumulo è (teoricamente) identico.

                                          giustamente come dice sunheat nella parte iniziale, una taratura fine del impianto è doverosa, che in genere è una via di mezzo tra quella piu convegnente (sia di t on - off che di portata alis velocità pompa) tra bassa e alta insolazione.
                                          e giustamente concordo sul fenomeno sottovalutato di raffreddamento del accumulo per ecccessivo DT di off basso.
                                          è bene lasciare un'po di calore nel pannello per il la successiva circolazione che tenerlo caldo a nostre spese semplicemente perchè la sonda infilata nell'accumulo non legge la temperatua di ritorno effettiva al pannelli.

                                          basta so che ho scritto troopo scusate.
                                          Ultima modifica di T-1000; 12-10-2012, 01:34.

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                                          • #51
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                                            @Sergio il DT che intendo io è lo stesso, la coppia ON/OFF. Utilizzo di norma 2 sensori, ma le centraline supportano anche il terzo (il VFS della Grundfos come il vostro). Devo dire che non l'ho utilizzato spesso ma ai fini della regolazione non fa differenza. Piuttosto fa differenza il posto dove sono piazzati i sensori, probabilmente diverso tra il tuo boiler e quelli che tratto io.

                                            @T1000 concordo sul tuo discorso, ma non parlavo di energia dispersa o di quantità di energia spostata ma di ottimizzazione nello scambio della stessa: il senso del mio intervento è che a prescindere dalla portata (che influenza come correttamente fai notare la temperatura e le dispersioni) su una taratura "a punto fisso" il DT deve essere misurato correttamente a posteriori (fuori dalla centralina) per poter fare una taratura funzionante, altrimenti a prescindere dalla quantità di energia che si sta spostando se la T. è inferiore a quella del boiler c'è poco da fare, non si scalda. Stesso concetto su una taratura con pompa modulante, va verificato inizio e fine range per assicurarsi che il DT impostato sia ottimale.
                                            SunHeat

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                                            • #52
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                                              Vero che il vapore passa per circa un minuto (un po' di deriva termica c'è) e che poi l'acqua inizia a rientrare sotto i 100°, scendendo via via fino a un valore di 10-15°C in più della parte bassa dell'accumulo.
                                              SE serviva un collaudo di durata, è così da tre anni... ergo si può pensare che l'accumulo tenga bene e non ci siano problemi.
                                              Ignorandolo, chiedo perché ci sia un "colpo d'ariete"?... non c'è la chiusura immediata della circolazione; l'acqua che arriva ai pannelli caldissimi evapora, aumenta di volume ed è incanalata nel tubo di ritorno... considero scontato l'aumento di pressione, con maggiore velocità sul sensore di flusso... questo ha tenuto ma, visto che costava 120 euro, forse è meglio che tenga in adeguato conto i vostri consigli. Grazie.

                                              Il DT a cui mi riferivo è tra la sonda pannelli (TK) e il fondo accumulo (TR). L'ho dato per scontato, nel futuro vedrò di specificare

                                              ciao.
                                              Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
                                              FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
                                              Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

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                                              • #53
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                                                @Sergio il DT che intendo io è lo stesso, la coppia ON/OFF. Utilizzo di norma 2 sensori, ma le centraline supportano anche il terzo (il VFS della Grundfos come il vostro). Devo dire che non l'ho utilizzato spesso ma ai fini della regolazione non fa differenza. Piuttosto fa differenza il posto dove sono piazzati i sensori....
                                                Non capisco perchè dici che avere due o tre sensori non faccia differenza ai fini della regolazione.

                                                Se hai solo due sonde, una nell'accumulo e una sui pannelli, devi regolare il DT OFF in modo da tenere conto delle dispersioni presunte (che peraltro dipendono dalla T operativa) nella linea di collegamento, in modo da garantirti che in ogni condizione operativa arrivi sempre ad avere al minimo di funzionamento un riscaldamento - e non un raffreddamento - dell'accumulo stesso. Puoi basarti sull'esperienza, su qualche regola più o meno fissa, ma non avrai mai la certezza che il sistema stia funzionando al meglio di quanto può dare. Semplicemente assumi che sia così....

                                                Se invece metti una sonda all'ingresso dell'accumulo per misurare la T di mandata (assumendo che la sonda nell'accumulo sia un buon indicatore della T di ritorno) e regoli l'OFF sulla base del DT tra mandata e ritorno (e non tra pannelli e ritorno), il sistema funzionerà sempre al meglio di quanto può dare (indipendentemente dal livello di dispersioni in linea), senza mai rischiare - in nessuna condizione operativa - di raffreddare l'accumulo.

                                                Se poi addirittura hai una pompa modulante sinceramente non capisco come fai a dire che non ci siano differenze ai fini della regolazione.... E' chiaro che con solo due sonde non potrai che fare una regolazione iper-conservativa, tutt'altro che ottimizzata....
                                                PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                • #54
                                                  Esattamente, con solo due sonde la taratura è conservativa. Nel senso che viene fatta in inverno, nella situazione di massimo delta tra collettori e ambiente.

                                                  Questo significa che la taratura è ottimale per il periodo di maggiore fabbisogno. Magari in estate avrai un delta-t OFF sovrastimato ma forse è anche meglio così...

                                                  Con un sensore come il tuo sull'ingresso boiler l'ottimizzazione è fatta in tempo reale dalla centralina (per quanto riguarda il delta OFF) ma per il delta-t ON (che si basa sul sensore posto sui collettori) va sempre impostato, a mano, dopo aver misurato le dispersioni come in qualsiasi altro impianto.

                                                  Con la pompa modulante si lavora sempre all'interno di un range basato sulla misurazione, una volta misurata la dispersione con pompa al 100% e poi con pompa al minimo della velocità...

                                                  Non dico che sia meglio un sistema con 2 sonde piuttosto che con 3, anzi come funzionamento è sicuramente migliore quello a 3 sonde, ma comunque va fatta una taratura manuale accurata indipendentemente da questo.
                                                  SunHeat

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