Riscaldamento: Termostati o strozzatura manuale? - EnergeticAmbiente.it

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Riscaldamento: Termostati o strozzatura manuale?

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  • Riscaldamento: Termostati o strozzatura manuale?

    Salve a tutti,
    dal titolo forse non si capisce quindi è meglio se vi spiego la mia situazione.
    Ho una casa di 130mq riscaldata interamente a pavimento con caldaia a condensazione Buderus Gb172-24, regolazione tramite sonda esterna e gestione temperature giorno/notte/bagni con termostati On/Off.
    Ho notato che il termostato, quando si attiva, segnala alla caldaia e alla pompa di far circolare l'acqua per scaldare l'ambiente che in poco meno di 2 ore (Cucina e soggiorno sono molto ampi) arriva in temperatura e il termostato ritorna in stato di "riposo". Accade però che la temperatura vista anche l'isolazione termica con cappotto e serramenti nuovi non cali più o meglio ci metta parecchie ore per scendere, anche 8 ore. Nel frattempo la temperatura dell'acqua nel pavimento scende di un bel po' essendo il liquido fermo e "stagnante" e al momento della ripartenza presumo che un po' più di fatica la caldaia la faccia nel riscaldare.
    Son veramente dubbioso sulla taratura dell'impianto considerando che la temperatura di mandata si aggira sui 32°C mentre quella di ritorno dopo una lunga pausa dell'impianto è di circa 18/20°C.

    Leggendo in rete ho visto che alcuni hanno eliminato e termostati drasticamente e hanno "strozzato" con valvole manuali le varie mandate sul collettore. Così facendo, se ho capito bene, una volta trovata la giusta calibrazione il liquido nel pavimento continua a girare a temperatura costante evitando sbalzi alla caldaia.

    Vorrei sapere da chi è più esperto qual'è il metodo più indicato per utilizzare il riscaldamento a pavimento.

  • #2
    Io ho sistema a pavimento ma siccome mi hanno sovradimensionato la caldaia, ho adottato proprio una strategia a "ore" per avere poche accensioni giornaliere e un ritorno a T inferiore (massa acqua piu fredda)..in pratica nelle 24 ore faccio fare 3 lanci di riscaldamento, durante i quali la caldaia non si spegne e la T di ritorno è bassa.
    prima invece avevo una strategia di H24 acceso e la caldaia aveva lanci molto brevi, perchè il consumo della casa è inferiore alla modulazione minima della caldaia (10 kw), salvo pochi giorni all'anno (i più freddi,diciamo una ventina...)
    Quindi a fine anno consumavo 10% in piu di oggi a parita di comfort e T interna (il massetto si raffredda molto lentamente, soprattutto nel reparto notte che è in legno, scambia poco ma si raffredda anche lentamente essendo "isolato" dal legno).
    Anche perchè sti dannati tedeschi (la mia è Broetje) hanno fatto un sistema per pavimento che tiene il circuito principale 6 gradi sopra la necessità dei circuiti derivati..il tecnico dice perchè non si puo far lavorare la miscelatrice con una T di ingresso pari alla T di miscelazione..perchè sarebbe costretta a lavorare sempre aperta e a modulare attorno alla massima apertura, lavorando male, e bruciandosi spesso..mah..
    Morale..se mi serce 30 in circuito derivato, la caldaia si setta a 36 sul principale..siccome è sovradimensionata stacca a 38 (ritorno 34)..e riattacca a 30..quando il ritorno è 26...ritorno che potrei avere sempre se il sistema fosse diverso (penso).
    Comunque ormai questo ho....quando sarà vecchia toglierò 10 kw di potenza alla caldaia e tutto andrà meglio..

    Comunque gestendo "a ore"..il ritorno è spesso inferiore a 26..cosa che migliora forse un punto il bilancio annuale..

    Senza contare il consumo elettrico delle pompe (3).. circuito principale e due circuiti a BT..che va circa 8-12 ore giorno (dipende dalla stagione) invece di 24.

    Comunque nel tuo caso..mi pare che avere 32 in andata ORA (con sti caldi) sia esagerato..a meno 5 cosa chiede, 40?
    Per cui poui senza dubbio
    1) tarare meglio la curva climatica (io l'ho man mano abbassata adeguandola alla mia abitazione..e parlo di dimezzare i valori impostati dal tecnico)
    2) se possibile, rallentare la velocità di circolazione del circuito, controllando però che anche le zone piu lontane si scaldino, perchè se poi non superi la prevalenza dell'impianto è un problema

    Insomma, piuttosto che disabilitare i termostati, tara le T in modo che i termostati siano sempre attivi o quasi (si devono spegnere le stanze piu soleggiate..se si spegne una zona non è un problema...ma tutte insieme salvo una, crea inefficienza)

    Cosi facendo , devi vedere se poi la tua caldaia non è eccesiva..130 mq olto ben isolati..nella mezza stagione, assorbono meno di 7 kwh che è il minimo della tua caldaia..per cui alla fine avrai diverse accensioni orarie anche tu, e nei transitori la caldaia rende meno.

    Perc ui non è detto che una startegia di tante ore a bassa T sia molto diversa rispetto a fare 2-3 blocchi orari, col vantaggio di avere ritorno piu basso, lancio lungo e comunque a bassa potenza (perchè anche se riparte, ma dovendo portare acqua da 20 a 28 la caldaia non è detto che vada al 100%, anzi certamente si setterà poco sopra al,minimo comunque) e minor consumi elettrici.M
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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