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impianto riscaldamento integrato

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  • #31
    Mi accodo alla discussione perché anche io prevedo, per la mia nuova casa, di installare un solare Consolar, con caldaia a gas modulabile in scarico e termocamino di supporto.

    Con il puffer solarcom non serve avere una T elevata perché l'ACS e first in-first out e quindi senza problemi di legionella.
    Essendo poi un puffer molto efficiente come stratificazione, il solare ha buone possibilitá di dare il suo contributo anche nei mesi piú freddi.

    Nel mio caso peró, vuoi per latitudine vuoi per inclinazione, il solare non lavorerá quasi nulla da novembre a febbraio ed é per questo che ho deciso di abbinargli un termocamino che, oltre ad appagare l'occhio, aiuta molto sia per l'ACS che il riscaldamento invernale.


    Alberto<style>FB_Addon_TelNo{ height:15px !important; white-space: nowrap !important; background-color: #0ff0ff;}</style>
    <style>FB_Addon_TelNo{ height:15px !important; white-space: nowrap !important; background-color: #0ff0ff;}</style>
    Ultima modifica di Bertu65; 07-12-2013, 20:14.

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    • #32
      Guest, come regoli la temperatura di mandata ai pavimenti? Hai una regolazione climatica "intelligente"?? Se si basta che cambi la curva climatica della centralina con una un po' piu' "bassa!"

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      • #33
        Guest70, mi scuso per il ritardo mostruoso! Ma sono stato in trasferta per lavoro ed avevo pochissimo tempo...
        Per rispondere alla tua domanda, io ho eliminato l'uso dei cronotermostati. Se lo sapevo prima evitavo pure di montarli, ma tant'è...almeno (essendo lcd touchscreen) mi visualizzano la temperatura ambiente a grandi caratteri!
        Solo nei bagni, avendo gli scaldasalviette sempre in BT, rimangono utili per tenere più caldo rispetto alle altre zone.
        Se hai una sonda climatica, farà tutto lei e tu dovrai solo "aggiustare la curva" se necessario...quindi termostati sempre aperti ed il tutto che funziona 24/24.
        Chiaramente, chi non è abituato, potrebbe avere troppo caldo di notte (almeno io dormo bene con massimo 19-20 gradi, oltre ho fastidio) e magari freddino di giorno. Puoi agire anche sulle valvole dei collettori, per parzializzare la mandata dei singoli circuiti e trovare l'equilibrio ottimale.
        Facendo questo, secondo me, dovresti anche ridurre i fenomeni di attacca-stacca della caldaia. Sembra che, in questo momento, tu abbia i termostati che scattano spesso e ti creano disagio termico ed aumento dei consumi.
        Siamo al 23 Dicembre ed io continuo a mandare a 32-33 gradi con un ritorno di 28-29. In casa si stà benissimo.

        Saluti

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        • #34
          Buongiorno a tutti,
          ho un dubbio che vorrei condividere con voi.
          Ho voluto indagare sul funzionamento della caldaia in specifico e mi sono accorto che nel settaggio della centralina che comanda tutto l'impianto la caldaia è collegata sul contatto pulito on/off anche se la centralina ha l'opzione "modulante" che prevede settaggi della caldaia tra 0 e 10V.
          La caldaia è una BAXI PRIME HT che ha la funzione modulante con l'aggiunta della sonda esterna (optional) che non è istallata perché la sonda che mi hanno messo è collegata direttamente alla centralina per modulare la mandata dell'acqua dal boiler al radiante.
          Ora mi domando ma così come è collegata la mia caldaia quando viene accesa dalla centralina va sempre al massimo.?
          Ho chiamato l'installatore e mi ha detto che la caldaia ha la sua modulazione che si regola automaticamente in base alla temperatura di ritorno dal boiler.
          Può darsi che dica una scemenza ma se la caldaia funziona on/off a prescindere dal ritorno del boiler sempre la massima temperatura deve raggiungere per spegnersi, mentre da quello che ho capito la modulazione varia la temperatura della caldaia in base al confort stabilito e alla temperatura esterna sbaglio.?
          Grazie
          Ultima modifica di Guest_70; 17-01-2014, 16:21.

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          • #35
            Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
            che non è istallata perché la sonda che mi hanno messo è collegata direttamente alla centralina per modulare la mandata dell'acqua dal boiler al radiante.
            Spiegati meglio... intendi dire che la sonda esterna che ti hanno messo è collegata direttamente alla centralina, giusto?
            Sono abbastanza sicuro che le baxi non possano avere un ingresso 0-10v nemmeno come accessorio, quindi la tua caldaia lavora a T fissa: modula la potenza per mantere la T di set point di mandata. Può darsi che ci sia una logica che regola la potenza anche in funzione della T di ritorno, però per saperne di più dovresti controllare i manuali. Implementare una gestione a temperatura scorrevole nel tuo caso sarebbe piuttosto difficile, e probabilmente non troppo utile: quanto spesso entra in funzione la caldaia? A che temperatura è settata attualmente?

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            • #36
              Si ti confermo che la sonda è collegata alla centralina, sempre sulla centralina è impostata la curva di riscaldamento.
              Ho provato a dare un occhiata al manuale ma onestamente non ho trovato nulla in merito.
              Mi pare che la caldaia è impostata a 70° per fare l'acqua calda, ma controllo per sicurezza.
              Che intendi dire quando dici che non si può implementare una gestione a temperatura scorrevole e sopratutto poco utile?.
              Mi preme di capire se il mio impianto è così perché esistono varie logiche di funzionamento o perché c'è un errore di progettazione e quindi poco efficiente?
              E se si montasse anche la sonda sulla caldaia?
              Ciao
              Ultima modifica di Guest_70; 17-01-2014, 17:39.

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              • #37
                Da come descrivevi la logica di funzionamento del tuo accumulo (set point a 50° sulla parta alta per ACS, e set point di 41° sulla parte intermedia per riscaldamento) non ha gran senso che la caldaia sia settata con una T così alta (perdi condensazione). La caldaia ha qualche sonda collegata all'accumulo? Hai ancora il problema dell'attacca-stacca?
                Se la caldaia non ha sonde poste sull'accumulo e viene gestita unicamente dalla centralina (tra l'altro, puoi dire il modello, tanto per sapere?) allora sei costretto a lasciare la caldaia impostata su una temperatura fissa e sufficientemente alta per ogni occasione (quindi 55-60 gradi per poter fare acs). Essendo collegata con un semplice contatto on-off la centralina non ha modo di "dire" alla caldaia se sta lavorando per fare acs (e quindi serve una T alta, tipo 55), se serve per integrare l'accumulo (e bastano 41°, o anche meno se fuori fa "caldo"). Per far lavorare la caldaia con una T diversa a seconda dei bisogni avresti dovuto usare un collegamento 0-10v, che però sono presenti solo su caldaie grosse (quelle condominiali da 40kw e più) oppure qualche raro modello casalingo (tra le Italiane ci sono sicuramente le Sime, forse le Elco, la Viessmann e Buderus hanno accessori costosi che permettono di interfacciare l'interfaccia 0-10v della centralinal bus proprietario della caldaia, e poi magari altre).
                Volendo potresti "staccare" la valvola a tre vie della caldaia lasciandola ferma in posizione riscaldamento e collegare la sonda bollitore della caldaia alla parte alta accumulo: in questo modo puoi lasciare che la caldaia si accorga da sola del fatto che la temperatura lì è sotto il set point (50°) e parte credendo di scaldare un bollitore. Poi metti un setpoint diverso per il riscaldamento (tipo i 41°) cosicché quando la centralina chiama la caldaia parte a 41°. Può anche essere che questo lo abbia già fatto il tuo idraulico. Verifica che lo schema corrisponda a quello postato e vedi come è collegata la caldaia in termini di sonde.

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                • #38
                  Quindi se non ho capito male in un impianto con boiler gestito da centralina, nel mio caso parliamo della centralina consolar control 601, la caldaia non può mai lavorare a temp variabile perché non è predisposta per questo tipo di controllo a meno che non parliamo di caldaie costose e relative a poche case e quindi per ovviare a questa cosa si utilizzano le sonde tra caldaia e boiler.giusto ?.In poche parole mi interessa capire se con caldaia e boiler non si può realizzare un impianto con caldaia modQuindi se non ho capito male in un impianto con boiler gestito da centralina, nel mio caso parliamo della centralina consolar control 601, la caldaia non può mai lavorare a temp variabile perché non è predisposte per questo tipo di controllo a meno che non parliamo si caldaie costose e relative a poche case quindi per ovviare a questa cosa si utilizzano le sonde tra caldaia e boiler. Giusto ?.In poche parole mi interessa capire se con caldaia e boiler non si può realizzare un impianto con caldaia modulante oppure si e se si come sarebbe dovuto essere strutturato.?Grazie

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                  • #39
                    Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                    e quindi per ovviare a questa cosa si utilizzano le sonde tra caldaia e boiler.giusto ?
                    Questo era un possibile trucco per risolvere in parte il problema, non so se nel tuo caso sia così, e comunque bisogna verificare che si possa fare. Può anche essere che ci sia qualche altra soluzione al problema, potresti per esempio lasciare la caldaia sempre accesa in modalità "climatica" (ovvero con il setpoint gestito in funzione della T esterna) così quando il ritorno dall'accumulo raggiunge la T desiderata il bruciatore si spegne.

                    Un altro "trucco" sarebbe stato mettere la caldaia in serie (quindi con unica pompa verso il riscaldamento, tipo qui) impostando una curva climatica lievemente inferiore a quella della miscelatrice solare: così facendo quando la T dell'accumulo è sufficiente il bruciatore della caldaia rimane spento (la pompa invece deve essere sempre accesa), mentre quando la T dell'accumulo scende sotto la curva climatica la caldaia si accende e integra di quello che manca per raggiungere la sua curva climatica (appena sotto quella dell'accumulo per evitare che ci siano pendolamenti quando l'accumulo è relativamente freddo).

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                    • #40
                      Forse c'è un modo, ma serve anche un modifica dell' impianto! ... vado a naso, il manuale della centralina è un pacco da leggere e capire!!

                      Di solito le caldaie a condensazione gestiscono 2 temperature di lavoro, una per il riscaldamento (modulante con sonda esterna, ma anche semplicemente a bassa temperatura a punto fisso) ed una per l' acs.

                      Mi sono guardato il tuo accumulo/puffer, e si vede un attacco molto alto per la caldaia definito kv1.
                      Serve una valvola deviatrice a tre vie, che devii la mandata della caldaia, una sonda da posizionare nella parte alta del puffer (credo che la caldaia sia già predisposta o un termostato on-off).

                      La logica di funzionamento del tutto rimane quella di ora, con le temperature di lavoro dei pavimenti gestite dalla centralina solare, compresa l' accensione della caldaia a condensazione per il riscaldamento.

                      Quello che cambia è che alla caldaia andremo ad impostare 2 temperature di lavoro, una alta (50-55 gradi), dicendo che la sonda o il termostato detto sopra sono l' accumulo di acs (inoltre la caldaia gestisce sicuramente anche l' attivazione della valvola a tre vie che devia la mandata in alto sul KV1), quella bassa (40 gradi) collegata alla centralina solare che se necessario per riscaldamento chiude il contatto (com'è ora).

                      In questo modo riesci a far funzionare la tua caldaia come dovrebbe, anche se non al massimo della condensazione, dato che andrai ad impostare una temperatura di lavoro leggermente piu' alta di quella prevista per i pavimenti!!!

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                      • #41
                        Avevo notato anch'io la presenza della mandata alta del puffer, però sinceramente dovresti mettere mano "idraulicamente" al tutto, e a quel punto forse vale la pena passare ad un sistema con innalzamento del ritorno/in scarico/in serie. Io farei come dici tu (e come sostanzialmente ho detto sopra, forse sono stato poco chiaro), ma "bloccando" la 3 vie e lasciando tutto così com'è. L'accumulo stratifica molto bene a quanto pare, quindi anche se i 60° vengono mandati in mezzo cambia poco (ed è comunque meglio che mandare sempre e comunque 70°, come penso stia succedendo adesso).

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                        • #42
                          .... si immagino che con quel tipo di puffer forse non serve la presa dall' alto.... ma non ho idea di come funzioni!

                          Si potrebbe anche fregarsene delle temperature di disinfezione (antilegionella), tanto l' acs la fa un serpentino, dove difficilmente l' acqua ristagna per giorni, anzi!, e semplicemente regolare la temperatura di funzionamento della caldaia a 43-45 gradi, e se il caso regolare di conseguenza anche i valori di attivazione della caldaia sulla centralina solare (se è quest'ultima che accende la caldaia!).....

                          l' unico dubbio che quella specie di ricircolo interno che collega mandata caldaia e prelievo riscaldamento, rilasci anche un po' di acqua calda verso l' alto per l' acs.

                          Comunque con un sistema come questo, c'è veramente da divertirsi con le regolazioni.... ed io pagherei per farlo!!!!!

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                          • #43
                            Grazie ragazzi, vi invidio per la vostra competenza. Come si dice chi ha il pane non ha i denti.Comunque lunedì sento nuovamente il tecnico e mi faccio spiegare meglio cosa intende quando dice che la caldaia modula automaticamente.Se volete faccio qualche foto così magari si capisce meglio?

                            Commenta


                            • #44
                              Le foto degli impianti sono sempre ben accette!!!

                              Commenta


                              • #45
                                Alla fine mi sono fatto un'idea ma vorrei che qualcuno me la confermasse. Ho capito che in un impianto composto da caldaia a condensazione, impianto radiante quindi senza accumulo, sonda climatica collegata direttamente alla caldaia e gestione della curva climatica sempre dalla caldaia si può operare una regolazione puntuale della caldaia a seconda della temperatura esterna. Diverso è invece il caso con un accumulo e con una caldaia collegata on/off e gestione dell'ACS in carico dove è la centralina che imposta la curva climatica ottimale per la mandata al radiante. In questo caso si è costretti a lavorare a T fissa sia per ACS che per il radiante a meno che non si dispone di una caldaia che lavori 0 10v ma mi pare si capire che sono molto costose e poco utilizzate. Se si vuole comunque mantenere una gestione dell'ACS in carico l'alternativa al problema è utilizzare o una T più bassa sia per il radiante che per l'ACS o cercare una soluzione alternativa per la gestione di due T una più alta per ACS e una più bassa per il radiante ma comunque sempre due T fisse. È corretto il mio ragionamento secondo voi?
                                Grazie
                                Ultima modifica di Guest_70; 21-01-2014, 12:04.

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                                • #46
                                  Mah, sostanzialmente si, poi il mondo della termotecnica è vasto e ci possono essere soluzioni nascoste. Potresti verificare che la caldaia possa funzionare a temperatura scorrevole anche se abbinata ad un comando on-off, può darsi che sia possibile. A quel punto puoi tenere le due temperature separate: una fissa per il "bollitore", ed una scorrevole per il "riscaldamento". Leggiti il manuale.

                                  C'è anche chi aveva pensato di trasformare la sonda esterna in un ingresso 0-10v, costruendo qualcosa che convertisse il segnale 0-10v in una resistenza (che poi per la caldaia diventa una T esterna in proporzione alla quale setta la temperatura), però richiede smanettamento elettronico non di base; difatti non ho visto nessuno che abbia realizzato l'idea nel concreto. EDIT: per la verità sembra nemmeno così difficile... se ci si abbassa a dedicare un arduino allo scopo dovrebbe bastare qualche resistenza (per misurare gli 0-10v con un'entrata analogica) ed un potenziometro digitale...
                                  Ultima modifica di Yapok; 21-01-2014, 12:10.

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                                  • #47
                                    Ok grazie,
                                    siccome il sistema così come è strutturato l'ho voluto io, cercavo di capire se era stato realizzato a regola d'arte oppure no.
                                    So che posso scatenare l'ira di Dio ma la faccio lo stesso la domanda:
                                    Ma allora un sistema come il mio alla luce di quanto ci siamo detti potrebbe essere meno efficiente in termini di risparmio energetico rispetto ad un tradizionale caldaia e radiante?.

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                                    • #48
                                      Guest..ma non si puo collegare la sonda ANCHE alla caldaia e usare la stessa curva che hai impostato sulla miscelatrice (semplicemente traslata + 1 grado)? E poi mettere la sonda bollitore esterno+deviatriceper fare ACS come dice Yapok?
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • #49
                                        Guest: il tuo è un impianto fatto per funzionare quanto più possibile a solare e termocamino direi.... se devi farlo andare solo a GPL e con temperature fisse, allora si, ovviamente andrà meno bene della sola caldaia (hai pompe in più, dispersioni in più, il problema, comunque relativo, della T di mandata + alta del necessario etc.). Ciò detto, ti trovo un po' troppo fissato sulla sola caldaia (che auspicabilmente dovresti usare molto poco): con quel che costa il GPL (dalle mie parti ormai supera il costo dell'energia elettrica...) è meglio se carichi per bene il termocamino e cerchi di andare a legna per quanto possibile.

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                                        • #50
                                          Yapok il tuo ragionamento non fa una piega e lo conferma il fatto che da ottobre a oggi ho la caldaia spenta, in sostanza avrei potuto anche non istallarla.
                                          Andando solo con il solare e termocamino in quasi quattro mesi ho consumato circa 15 qt di legna per un costo complessivo di 200 euro.
                                          Fino ad oggi questa gestione è stata possibile perché mia moglie potendo lavorare da casa durante il giorno si occupa di mettere legna nel termocamino, durante la notte l'impianto è regolarmente spento mentre tu m’insegni andrebbe lasciato acceso h 24.
                                          Sicuramente non possiamo lamentarci perché come ho detto qualche post più indietro lo accendiamo nel primo pomeriggio con una temperatura interna intorno ai 16-18 C e arriviamo a sera a 21 C. Questa T durante la notte s’incrementa ancora sicuramente per l’inerzia del massetto e si riesce a mantenere fino a mattino verso le 07:00.
                                          Ora la mia non vuole essere un’ossessione ma capire se una gestione del genere è corretta oppure no, capire se poi in fin dei conti per avere un una T costante su tutta la giornata mi devo vendere un rene o se con delle piccole accortezze sull'impianto e qualche euro in più di GPL posso avere 20 C in tutta la giornata.
                                          Ultima modifica di Guest_70; 21-01-2014, 17:11.

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                                          • #51
                                            Dov'è che "spegni" il riscaldamento? Hai programmato la centralina per far andare la pompa del radiante solo il giorno? L'unica per sapere come va è provare... prova a fare una carica nel termocamino la mattina (riempilo per bene e lascialo andare) e lascia girare i pavimenti tutto il giorno. Non hai mai risposto alle domande del primo post però: dov'è la casa (geograficamente) e perché hai isolato così poco?

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                                            • #52
                                              Sono i cronotermostati che lo spengono. Un solo carico del termocamino non credo che duri così tanto dopo un pò la centralina farà accendere la caldaia per integrare l'acqua nel boiler perlomeno a me accade questo. La gestione del termocamino è una bella rottura perché da una parte devi controllare che il calore non si abbassi tanto da far scattare la caldaia e dall'altra evitare che la temperatura non salga troppo se non viene smaltita dal boiler.
                                              Non ho omesso di risponderti ma mi è sfuggito, comunque mi trovo zona castelli romani.

                                              Tu mi dici che ho isolato poco la casa, io invece ne ero così fiero.

                                              Con 12 ore ho perso solo 2C, forse ero abituato troppo male nella precedente casa?
                                              Ultima modifica di nll; 10-09-2014, 19:50. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                              • #53
                                                Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                                                dall'altra evitare che la temperatura non salga troppo se non viene smaltita dal boiler
                                                Questo è un problema che non dovrebbe esserci, e più "grave" di quello della caldaia... a che temperature arrivi? In grazia dell'accumulo il termocamino non andrebbe gestito come una caldaia a gas (che modula la potenza in funzione della temperatura, nel tuo caso la modulazione la fa la moglie che aggiunge la legna alla bisogna), dovresti caricare, accendere e via... le temperature saliranno parecchio, ma tanto vanno nell'accumulo, da li poi il radiante si prende quello che serve. Tra l'altro, hai un sistema anticondensa sul ritorno del termocamino?

                                                Quando è stata costruita la struttura della casa? 5cm erano lo standard negli anni 90, e su un edificio "storico" riqualificato sono già meglio che niente, ma se la casa è stata costruita di recente sono pochi (anche se a Roma serve di più lo sfasamento termico, ma 5 son pochini comunque per il 2013).

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                                                • #54
                                                  Io so che ogni volta che l'orologio vicino al termocamino segna 55C la centralina spegne la caldaia se in quel momento è accesa e il termocamino scarica l'acqua nel boiler. Ipoteticamente se riuscissi a mantenere il termocamino sempre a 55 C la caldaia non entrerebbe mai in funzione. Ma ti assicuro che non è così facile mantenere una temperatura 55/60 costanti nel termocamino.Quando la temperatura esterna non è particolarmente rigida mi è capitato di trovate a impianto acceso la temperatura nel boiler anche fino a 70C. Allora ho pensato che se avessi continuato a mettere ulteriore legna la temperatura sarebbe salita ancora di più così ho ridotto il carico di legna. Quando invece fuori fa molto freddo dato tra l'ultimo scarico del termocamino e il nuovo scarico passa quel l'asso di tempo in cui boiler ha finito l'acqua per il radiante e accende la caldaia. In sintesi ci sono giorni in cui a parità di carico di legna l'acqua del boiler sale molto rispetto a quella che viene ceduta nel radiante. Credo che questo dipenda dalla sonda esterna e dal l'impostazione della curva climatica nella centralina.

                                                  Per quanto riguarda lo scarico della condensa non saprei dirti se c'è oppure no, posso dirti che esce un tubo dal termocamino e va nello scarico dell'acqua. Potrebbe essere questo ?
                                                  Ultima modifica di nll; 10-09-2014, 19:50. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                                  • #55
                                                    No, non parlavo di uno scarico per la condensa ma di un sistema anticondensa, ovvero una valvola anticondensa posta sul circuito idraulico del termocamino: serve ad evitare che nel termocamino entri acqua troppo fredda che crea condensa (creosoto) sulle pareti. Guarda su google o nella sezione biomasse.

                                                    Non dovrebbe essere tanto la temperatura del termocamino a comandare l'accensione della caldaia, quanto quella nell'accumulo, e sempre a quella dovresti fare riferimento quando fai andare il termocamino: carica tuta la legna che puoi e controlla quanto si "riempie" termicamente l'accumulo (hai dei termometri sul puffer alias "bollitore"?). Dato che hai un accumulo dovresti essere in grado di riempire "completamente" il termocamino, accendere dall'alto ed avere almeno un paio d'ore di combustione che scaldino il puffer di un "tot". Quel tot è il tuo "budget" termico da spendere nella giornata. Il fatto che la mandata del termocamino sia a 55 non significa che lo sia anche la mandata al radiante, così come il termocamino potrebbe essere spento ma l'accumulo potrebbe essere sufficientemente caldo da non richiedere l'intervento della caldaia. Comunque questi sono argomenti da "biomasse".

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                                                    • #56
                                                      Forse è questo il sistema anticondensa?, a me hanno montato questo.
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                                                      Forse stiamo dicendo la stessa cosa e con molta probabilità mi esprimo male io.
                                                      Il boiler dice alla centralina tramite la sonda che l'acqua nella parte centrale non è sufficientemente calda per il radiante quindi la centralina comanda l'accensione della caldaia. Se nello stesso momento il termocamino raggiunge la temperatura di 55C° la centralina, non so con quale sistema, spegne la caldaia e si apre il circuito del termocamino che scarica acqua calda e preleva acqua più fredda dal boiler, credo che scarico e prelievo avvenga nella parte centrale del boiler ma su questo non ci giurerei.
                                                      Al mattino quando faccio ripartire l’impianto, metto molta legna come dici tu in modo da far andare al massimo il termocamino cercando di stare sui 60C° per il motivo che ti ho detto prima, in questa parte di giornata il fabbisogno di acqua calda per il radiante è molto frequente e siccome non sto tutto il tempo davanti al termocamino può accadere che nel frattempo il termocamino non è sufficientemente caldo da evitare di far attaccare la caldaia. Da qui nasce l'esigenza di poter utilizzare anche la caldaia.
                                                      Con il passare delle ore il massetto si riscalda e la temperatura richiesta dal radiante diminuisce, me ne accorgo non soltanto guardando la centralina ma anche dall'orologio del termocamino che quando ricarica acqua dal boiler già parte da una temperatura più alta. Se continuo a mettere legna fino a sera con quella frequenza la T del boiler si alza di molto e ho notato che la pompa del circuito del termocamino rimane fissa accesa, probabilmente perché il camino continua a riscaldarsi con la legna e l'acqua di ritorno dal boiler e parecchio calda. In questa fase credo che sia normale ridurre la quantità di legna perché l’energia richiesta dal riscaldamento è molto inferiore al calore che continua ad accumularsi nel boiler o no? Se quest’ultimo ragionamento è corretto come si può gestire il termo camino senza una sorta di controllo?. Questa situazione poi non si verifica scientificamente sempre allo stesso modo poiché entrano in ballo molte variabili, tipo temperatura esterna, temperatura interna ecc..La notte poi come lo gestisco?. Ho chiesto espressamente che l’impianto potesse andare principalmente a legna ma ho richiesto anche che all’occorrenza potessi utilizzare la caldaia.
                                                      Ultima modifica di Guest_70; 22-01-2014, 11:50.

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                                                      • #57
                                                        Quella è solo una pompa, qui ti spiegano cos'è la VAC (valvola anticondensa):
                                                        Caleffi - Rivista Idraulica -
                                                        Se non la hai no va bene.
                                                        Il tuo sistema quindi controlla due cose per far partire la caldaia: se l'accumulo è freddo ma sei già partito a caricare il termocamino non accende la caldaia (sostanzialmente sapendo che il calcore è comunque in arrivo e acoontentandosi di una T più bassa pur di evitare di accendere la caldaia).
                                                        L' "orologio" con la temperatura (altrimenti noto come termometro) è posto nello stesso punto della sonda della centralina? SU mandata o ritorno?
                                                        Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                                                        in questa parte di giornata il fabbisogno di acqua calda per il radiante è molto frequente e siccome non sto tutto il tempo davanti al termocamino può accadere che nel frattempo il termocamino non è sufficientemente caldo da evitare di far attaccare la caldaia.
                                                        Non dovrebbe succedere in un impianto ben bilanciato, almeno finché il termocamino sta andando. Evidentemente parti con l'accumulo troppo freddo...
                                                        Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                                                        Se continuo a mettere legna fino a sera con quella frequenza la T del boiler si alza di molto e ho notato che la pompa del circuito del termocamino rimane fissa accesa, probabilmente perché il camino continua a riscaldarsi con la legna e l'acqua di ritorno dal boiler e parecchio calda. In questa fase credo che sia normale ridurre la quantità di legna perché l’energia richiesta dal riscaldamento è molto inferiore al calore che continua ad accumularsi nel boiler o no?
                                                        No, almeno finchè non arrivi a T davvero troppo alte. Il punto di avere un boiler è che puoi accumulare energia in più (oltre i 43°, fino anche a 80 e passa) che in quel momento non serve ma che puoi riutilizzare dopo. L'idea sarebbe quella di caricare il termocamino con legna che basti al fabbisogno durante l'accensione (l'energia consumata dal pavimento) + quella che serve per portare l'accumulo a 70, 80 gradi (o più). Così poi durante la notte, quando non carichi legna, l'accumulo si "scarica" (continuando a scaldare i pavimenti) passando dai 70-80° che aveva alla fine della combustione fino ad una T più bassa (idealmente 40-50 gradi, che bastano per far andare i pavimenti). Se non accumuli energia in eccesso non puoi poi usarla quando non carichi. Lo stesso dovrebbe avvenire la mattina.
                                                        Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                                                        e ho notato che la pompa del circuito del termocamino rimane fissa accesa
                                                        E' esattamente quello che dovrebbe succedere quando il termocamino sta andando, vuoi dire che normalmente hai attacca-stacca? Questo non va bene (anche per la storia dell'anticondensa, che bisogna verificare), vuol dire che non stai caricando abbastanza legna. Prova uno di questi giorni a far andare a "palla" il termocamino e verificando che temperature raggiunge l'accumulo (devi però avere un termometro anche sulla parte alta dell'accumulo), una volta che la temperatura del termocamino supera i 60° non devi preoccuparti tanto della temperatura alla quale lavora, ma di quanto fa salire la T dell'accumulo!

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                                                        • #58
                                                          A questo punto per la valvola non so che dirti,potrebbe essere posizionata lateralmente al termocamino?. Non posso neanche verificarlo dato che è murato.
                                                          Il termometro è collegato direttamente sul termocamino, poi c'è una sonda per la temperatura sia per la parte alta, bassa e sotto dell'accumulo che però posso controllare solo accedendo alla centralina.
                                                          Si ho degli attacca e stacca.
                                                          Quando mando il termocamino a palla e magari il riscaldamento non gira, c'e un manometro situato sul tubo collegato nella parte bassa del boiler dove c'è anche una valvola almeno credo che sia, con su scritto "1,5 bar". Bene se i riscaldamenti non vanno in quel momento il manometro arriva anche a superare 3,5 bar con una T del Boiler di 60 sopra e 55 al centro è normale? posso continuare comunque ad accumulare calore?.
                                                          Ho notato che anche il manometro situato sul pannello frontale della caldaia segna le stessa pressione anche se la caldaia è spenta questo pressione mi fa gocciolare acqua da un rubinetto della caldaia al quale non è attaccato nessun tubo.
                                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                          • #59
                                                            Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                                                            Si ho degli attacca e stacca.
                                                            Male. COn che frequenza? Probabilmente il sistema anticondensa semplicemente controlla la pompa, facendola partire solo quando la T del termocamino è superiore a quella anticondensa (55° è il minimo sindacabile). Presumo che la T del termocamino socilli su valori bassi (sempre a causa della poca legna) e quindi al pompa attacca-stacca.
                                                            Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                                                            se i riscaldamenti non vanno in quel momento il manometro arriva anche a superare 3,5 bar con una T del Boiler di 60 sopra e 55 al centro è normale? posso continuare comunque ad accumulare calore?.
                                                            Ho notato che anche il manometro situato sul pannello frontale della caldaia segna le stessa pressione anche se la caldaia è spenta questo pressione mi fa gocciolare acqua da un rubinetto della caldaia al quale non è attaccato nessun tubo.
                                                            Male. Non è normale che la pressione salga così tanto. Probabilmente il vaso di espansione è troppo piccolo, verificane la dimensione (assomiglia a uno di questi): Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                            Dovrebbe essere come minimo da 50lt (meglio se 60-75). Dovrebbe esserci un etichetta con scritto il volume. Ce ne potrebbero essere più d'uno, e ce ne sarà anche uno piccolo per il solare (quello non centra e non contribuisce per quel che riguarda il riscaldamento). Evidentemente quanto cominci a scaldare sul serio la valvola di sicurezza della caldaia comincia a gocciolare, devi risolvere il problema. Dovresti poter far andare il termocamino molto di più: avresti T più alte (senza problemi di attacca-stacca e condensa), così potresti caricare di più l'accumulo e poter caricare meno di frequente. Verifica per prima cosa il vaso d'espansione, se è troppo piccolo tira le orecchie all'idraulico e pretendi che te ne metta uno delle giuste dimensioni.
                                                            Il coso vicino al manometro nella prima foto serve a regolare la pressione di riempimento dell'impianto: regolalo su 1,5-1,8; e svuota un pochino l'impianto per ripristinare la giusta pressione (1,5-1,8). COmunque se il vaso d'esp è piccolo non ci sono santi che tengano...

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                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da Guest_70 Visualizza il messaggio
                                                              Bene se i riscaldamenti non vanno in quel momento il manometro arriva anche a superare 3,5 bar ....
                                                              .... questo pressione mi fa gocciolare acqua da un rubinetto della caldaia al quale non è attaccato nessun tubo.
                                                              Ciao


                                                              3,5 bar sono troppi e non va bene..
                                                              Il componente della prima foto, è un gruppo di riempimento automatico Caleffi, tramite la manopola grigia, devi regolare la pressione di carico alla stessa del vaso di espansione (vedi manuale).
                                                              Nella terza foto, il componente con la manopola rossa (dove perde l'acqua) è una valvola di sicurezza, solitamente hanno taratura 2,5 /3 bar. Nel tuo caso penso proprio si tratti di una 3 bar, ed è normale che perde, perché l'impianto si trova alla stessa pressione di taratura 3 bar che è troppo elevata (vedi foto2)

                                                              Saluti
                                                              Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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