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Ristrutturazione abitazione con fotovoltaico ad isola, quale riscaldamento?

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  • Ristrutturazione abitazione con fotovoltaico ad isola, quale riscaldamento?

    Salve a tutti,
    ho trovato il forum molto attuale e in linea con tendenze e tecnologie del momento.
    Grazie al suggerimento di un utente posto qui il quesito perché può essere di interesse comune.
    Sono in fase di ristrutturazione di una vecchia casa di campagna in sicilia, mura in pietra 80 cm spessore, un livello con sottotetto abitabile (zona notte).
    Prevedo :
    Fotovoltaico ad isola con inverter intelligente .
    Termocamino o termostufa a LEGNA.
    Riscaldamento a pavimento o se non possibile caloriferi.
    La mia idea è la seguente:
    Di giorno produco energia elettrica che non consumo del tutto e che vorrei impiegare per la produzione di acqua calda sia tecnica siasanitaria tramite resistenza elettrica.NIENTE CALDAIE
    L'acqua prodotta di giorno riscalda la casa, la si accumula in un serbatoio e quando torno a casa accendo la stufa, o il camino, ed essendo l'acqua non gelida, pochi minuti dovrebbe essere calda, considerando che è stata calda tutto il giorno...

    L'utente di cui sopra mi ha consigliato di evitare impianti di riscaldamento veri e propri e di riscaldare la casa solo con i canali di aria "collegati" alla stufa.
    I pro sono giustamente l'assenza di manutenzione, di guasti, ed un notevole risparmio in termini di risorse economiche.
    Il contro è che non produco acqua sanitaria, e che se non accendo la stufa la casa è fredda.
    La casa è un parallelepipedo lungo 20 m largo 5 m e nel punto alto circa 5 m.

    Voglio evitare il solare termico, come combustibile ammetto solo la legna, n
    o "grid connected" per il fotovoltaico.

    Suggerimenti, critiche esempi ?
    Grazie
    Alessio

  • #2
    La resistenza elettrica per riscaldare l'acqua tecnica è uno spreco di corrente. Potresti investire qualche euro in più e farti una PDC aria-acqua piccola, in modo da tenere in temperatura il volano termico senza necessariamente impegnare una potenza esorbitante come con una resistenza. E ti basterebbe un FV più piccolo.. In pratica la differenza la investiresti in una PDC.

    Inoltre, se devi integrare a legna necessiti di un volano termico, e anche bello grande. I volani termici hanno in genere l'attacco predisposizione resistenza a metà altezza (giustamente, la resistenza si intende utilizzata solo per ACS), quindi lo sfrutteresti poco, oltre che male.

    In primis ti consiglio di valutare una PDC al posto della resistenza.

    Inoltre, dire di "evitare impianti di riscaldamento perchè complicano le cose" è come evitare di mangiare per non dover andare di corpo.... la canalizzazione della caldaia è ok ma se vuoi sfruttare anche il FV come fai? dovresti mettere bocchette di canalizzazione + al minimo delle pompe di calore tradizionali.. questo è complicarsi la vita a mio avviso.

    Nella tua situazione (se non vuoi il termico) come alternativa io sceglierei FV + PDC piccola potenza con mini-volano termico caldo/freddo (sei in Sicilia...) più caldaia a legna e puffer grande. In inverno fai lavorare la PDC direttamente sul boiler grande, in estate lo bypassi e usi il volano caldo/freddo.

    Per la distribuzione, pavimento radiante e/o ventilconvettori (se vuoi fare anche raffrescamento allora i ventilconvettori sono più adatti).
    SunHeat

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    • #3
      Penso che se fai un fv a isola e non "grid connected" vuol dire che la casa è isolata e non servita da rete elettrica, quindi l'energia accumulata ti servirà per le utenze normali e la sera, perciò mi sa che ti conviene (oltre al fv) andare di radiante, solare termico con puffer adeguato (per acs e integrazione riscaldamento) e integrare con idrostufa o tc a legna

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      • #4
        Non a caso sotto il tuo nick c'è scritto pietra miliare ^_^!
        Mi trovo perfettamente d'accordo con te, al momento termostufa+pdc sembra essere la soluzione migliore considerando le "condizioni" che ho posto. Onestamente queste vecchie case sono calde d'inverno e fresche d'estate senza e non avevo pensato all'opzione raffreddamento, che però cosi sembra essere a portata .
        Se ho capito bene il volano termico è l'equivalente di un puffer ma per il freddo giusto?
        Le pompe di calore funzionano con dei gas come i compressori dei frigo vero? che aspettativa di vita ha un PDC?
        Ho letto di un utente che ha realizzato il pavimento radiante e d'estate ci fa girare il liquido freddo, ma usa una PDC 3 fasi O_O .
        Ho dei dubbi anche sull'effettiva validità del raffreddamento a pavimento, considerando le proprietà fisiche dell'aria fredda....
        Escludendo l'ipotesi fresco, un sistema così pensato, può essere implementato con dei termosifoni anziché pavimento o ventilconvettori ?

        @Lore
        La casa è isolata ma la rete elettrica è presente, ma verrà utilizzata come back up per evitare la scarica profonda delle batterie.
        Ultima modifica di nll; 24-09-2014, 19:59. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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        • #5
          La soluzione di SunHeat è la migliore (FV + PDC), ma non puoi pensare di utilizzare la rete elettrica solo di back up, a meno di installare un fv e batterie abbastanza grossi per soddisfare la richiesta della PDC

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          • #6
            Giusta osservazione, devo documentarmi e capire l'assorbimento di una PDC adeguata.
            Però valuta che:
            La termostufa serve proprio quando i pannelli non erogano più.
            Una PDC adeguata al clima NON rigido delle mie latitudini (latitudine :+36,92071 Longitudine:14,82499) non dovrebbe consumare più di 1.4 Kw .
            Ultima modifica di Quarl; 24-09-2014, 11:37.

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            • #7
              non capisco sta fobia delle rete..che tra l'altro già esiste e la devi pagare (fisso) e che in SSP funziona da batterie infinita a costo pu basso di qualsiasi batteria chimica.

              se hai legna gratis e usarla non ti disturba e sei isolato, io metterei una bella caldaia a fiamma rovesciata e un grande accumulo, diciamo 2000 lt, con serpentina sanitaria. e se riesci il pavimento radiante che è il miglior accumulo che tu possa avere. Accendi la caldaia alla e via...lasci salire la T del radiante parecchio per scaldare a dovere casa e masseto per tutto il tempo della carica della caldaia, e quando è finita spegni tutto e lasci accumulo caldo la massimo..cosi la sera la casa è calda e acs a garganella..alla mattina presto parti e usi l'accumulo, che sara vuoto quando poi accendi la caldaia.

              in estate spegni tutto e fai acs con un boiler solare da 500 lt che bel caldo dura 2 giorni..in emergenza accendi la caldaia con mezza carica e con 2000 lt caldi vai avanti 1 settimana.

              metti FV in SSP per usi domestici..
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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