salve a tutti,vorrei sapere se qualcuno sa come funziona e se è utilizzabile in altro modo un nuovo tipo di batterie per orologi uscito ad una fiera in questi giorni,funzionante con gli sbalzi di temperatura
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orologi alimentati con la temperatura?
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Proprio quelli,però speravo ci fosse una schema per capirne il funzionamento e provare ad amplificare una radio ad auricolare.Non so' se fa energia sufficente(magari facendo ruotare i 2 contenitori tra stufa calda e acqua fresca.
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Guarda che quelli non sono mica orologi elettrici... Le differenze di temperatura (grazie ad una lamina bimetallica) e di pressione (tramite una capsula Bourdon) caricano la molla dll'orologio.
Non ci sono "batterie" negli orologi meccanici a caricamento automatico. Con un palloncino come la capsula Bourdon non generi energia elettrica.
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basterebbe poca
So che generano solo movimento ma anche i recenti orologi con anodo e catodo collegati alla frutta(ne ho regalato una a mia figlia) utilizzano veramente poca energia(come il biogas) e con i progressi dei nostri tempi se ne puo ricavare (magari con una relativa dinamo)una fonte la cui entropia è nel gas che senz'altro sarà costoso.Penso che l'obbiettivo di una ricerca si conosce solo quando si raggiunge e per ora abbiamo chiesto troppo alla terra,quindi la peculiarità utile del momento è l' adattamento.animosi unimosi
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Non ci ho capito niente.
Gli "orologi con la frutta" sfruttano il potenziale elettrochimico dei metalli che ci pianti dentro, e l'acqua acidulata contenuta nella frutta come vettore degli ioni.
Puoi ottenere la stessa cosa con un bicchiere d'acqua in cui metti qualche goccia di aceto e ci immergi un elettrodo di rame ed uno di ferro... Tutto questo accrocchio si chiama "pila", ed è esattamente uguale alle pile che si facevano agli albori degli esperimenti elettrotecnici.
La potenza ricavabile è nota da tempo (ed anche molto diffusa, visto che le pile le trovi ovunque).
Comunque, non c'è nessun biogas in ballo.
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ciriprovo
sicchè la forza motrice che muove le lancette non è in grado di modificare campi magnetici condensabili in modo da veicolare elettricità? Penso che al solito non è minimamente paragonabile alla potenzialità delle elettrolisi e tantomeno della fossile ma questo non era nelle mie intenzioni.Le pile è vero che si trovano ovunque ma sono sempre racchiuse in negozi ;visto che di frutta rame e ferro cen'è a sfà potrei usare un sistema simile a quello che ho comprato per caricare qualche accumulatore,scusa dell'insistenza e dei rigiri di discorsi ma il tema lo vedo disponibile a svariate letture anche da chi come me sa qualcosa qua e là.ciao
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????
Ho detto che usa energia meccanica, non elettrica: è un palloncino pieno d'aria, che si gonfia con la dilatazione dovuta alla temperatura.
Campi magnetici non ce ne sono (cosa vuol dire "condensabili?), elettrolisi nemmeno..
visto che di frutta rame e ferro cen'è a sfà potrei usare un sistema simile a quello che ho comprato per caricare qualche accumulatore
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Magari non direttamente ma il piccolo movimento generato dalla capsula ,vidi anni fa un ruota che tramite sbalzi di temperatura girava grazie a sbarrette che si dilatavano,può interessare un sistema di ingranaggi che azionando una dinamo(o bobina non ricordo)danno carica ad un condensatore che scarica al picco giusto elettricità.il generatore a frutta si può forse collegare in parallelo per altri usi diversi dall'orologio .
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Originariamente inviato da danbart Visualizza il messaggiosalve a tutti,vorrei sapere se qualcuno sa come funziona e se è utilizzabile in altro modo un nuovo tipo di batterie per orologi uscito ad una fiera in questi giorni,funzionante con gli sbalzi di temperatura
Però se parli dell'"Atmos 561 clock"
Atmos, l’orologio che si alimenta con gli sbalzi di temperatura - Gizmodo IT - Il gadget weblog
quello in particolare non sembra avere accumulatori elettrici, ma un sistema che dà al posto tuo una carica alla molla che poi farà girare le lancette... sicuramente usando un meccanismo a cricchetto per dare carica alla molla (che ne sò quando la temperatura scende o viceversa) sfruttando le proprietà di espansione dei gas (etilcloride+gas... BO?) per muovere meccanicamente il sistema di ricarica...
Poi se sai di per certo che ha un accumulatore, sarà così scarso nelle prestazioni di potenza che rimarrà sicuramente limitato in quel campo, sfruttando magari solo l'elevata durata nei cicli di carica/scarica...(TA)-Hard-Core Cit."Non date da mangiare ai trolls" http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)
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Comunque mettere del tempo e energia, solo per cercare di agire in relazione a questo(il tempo)guardandolo,mi appassiona meno dell'utilizzo per esempio di questi congegni nel sollevamento di se pur minime quantità d'acqua essendo questa(l'acqua) improntata già molto verso questa caratteristica(la risalita capillare)e da noi poco aiutata in questo, se non con attrezzi che "affrettano" rendendo innaturale e ostacolato questo movimento,dal desiderio stesso di quiete di tale elemento nello sviluppare questa lenta caratteristica. Comunque scrivo male scusate...
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Non è che scrivi male, è che sbagli proprio...
1- la capillarità non esiste proprio, senza "gli attrezzi che affrettano", e cioè i tubi capillari.. altro che ostacolarla.
2- che l'acqua abbia "un desiderio di quiete", è un concetto poetico e non certo scientifico... oltre che indimostrabile.
3- l'acqua non viene "aiutata poco" (o molto...) e non è "improntata molto" (o poco) al desiderio di risalire, ha semplicemente delle caratteristiche precise e ben determinabili, e da quei calcoli non si scappa di un millimetro.
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Dico ostacolano perchè non si usa metodi che gradualmente ridanno forze ben captate dall'ambiente( vedi la gestione dei fiumi come in realtà riesce ad essere gestita in genere,pensando solo ai grandi invasi ),l'obbiettivo della quantita predispone alla mancanza della sensibilità verso i piccoli sistemi . La quiete di cui parlo è quella simile ai tempi che permettono per esempio ai prodotti come vino e olio di sedimentare,cosa che richiede un impronta statica dall'esterno;la forza che muove certe sfoliazioni nei liquidi non è ne grande ne piccola ma solo relativa a quel che produrrà. In teoria si potrebbe fare vino anche da un chicco d'uva e la stessa cosa con le capsule Bourdon negli orologi (accumulandone il prodotto)avvalorerebbe un'applicazione dell'espansione dei gas in sistemi applicati e magari utilizzati da organismi in grado di rendere energia. Ci vorrebbe spazio per parlarne ma, mi si fraintende come quando si fa soqquadrare un tappo in un barattolo(se non s'inizia in piano non entrerà mai); non miro a congegni che producono cose tangibili necessariamente dall'uomo. La micro elettrosmosi usata solo(MEMS)in pochi campi può darci un esempio di come applicare le caratteristiche di forza intangibili ma fondamentali per avviare pratiche di interazione con la "volontà"di aderire tra elementi diversi. Scusa il solito casino, magari ci riprovo. Perchè si fa fatica a portare energia meccanica in elettrica e/o magnetica?
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Ti capisco,non sono tanto leggibile. Comunque non mi torna che il fattore tempo(non si puo far decantare il vino in centrifuga,credo)è un accessorio facoltativo. Questo per dire che la capillarità(accentuata nei tubicini) è il chiaro esempio dell'imporsi delle caratteristiche innate di un elemento, che non hanno nulla ha che vedere con quelle imposte dall'esterno; ho tirato giù casa mia in questi giorni e in ambiente umido da tempo, riusciva(sotto di se,anche se non aveva tetto e solai)a mantenere il monte asciutto per una continua veicolazione imposta credo dai suoi pesi. In pratica la sotto era sempre estate. So che è strano paragonare questa particolarità ad uno stato di quiete ma quando ci penso vedo dei limiti nei miei ragionamenti dati dalla semplificazione delle letture delle forme a se stanti, a meno che non le leghi con tutto il resto.Se sappiamo che dei congegni muovono dei pesi(le lancette),non dovrebbe essere difficile utilizzare quella forza per formare una sequenza progressiva(come nel codice binario) tale da mettere insieme una costituzione radiale(non infinita). Sempre peggio?
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Ti capisco,non sono tanto leggibile.
Questo per dire che la capillarità(accentuata nei tubicini) è il chiaro esempio dell'imporsi delle caratteristiche innate di un elemento, che non hanno nulla ha che vedere con quelle imposte dall'esterno
La quiete di cui parlo è quella simile ai tempi che permettono per esempio ai prodotti come vino e olio di sedimentare,cosa che richiede un impronta statica dall'esterno
Per il resto, è un'esposizione decisamente pasticciata. Prima di ripostare, ti suggerisco caldamente di rivedere il tuo modo di esporre.
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[Non hai le idee chiare, il che è anche peggio)
Non si dovrebbe arginare empirici che provano a chiarirsi le idee.I campi che vorrei approfondire non li conosco un gran che,tutto li'
(La capillarità è un fenomeno fisico legato al movimento dei liquidi attraverso una microstruttura tubolare, può andare bene con l'acqua, l'olio, l'alcool, quello che vuoi.)
L'adesione o meno di superfici con cariche diverse non credo debba per forza essere dentro tubicini per offrire(grazie alle superfici stesse e non dall'adesione in se esclusivamente)ciò che vediamo, ma non sfruttiamo al meglio, se non per muovere lancette.(scusa Atmos)
(la sedimentazione è il frutto del lavoro della gravità. Essa è più o meno rapida a seconda della composizione chimica delle sospensioni presenti nel liquido e del liquido stesso.]
Questo lo so però non si accellera con forzature che non rispettano cicli lunari e tempi di coltura(perchè allora i biologi mettono in coltura per analizzare,basterebbe accellerare gli sviluppi delle sostanze); non c'è essuno che fa il vino?Ogni mese va cambiato o quasi e non agitandolo. Per "ostacolare" e"rendere innaturale" l'azione della capillarità intendevo: L'uomo prende certe cose( es. Amanita Cesarea)che la scienza non riesce a ricreare proprio perchè non ha le "idee chiare"(o forse pensa di averle ma solo in laboratorio). E capisco(tramite questi dibattiti tra scettici)la difficoltà di superare lo scoglio(i Cartesiani uccidevano i cani perchè dicevano non servire:in cosa sbagliavano?). Salto grosso:come mai in internet è comune l'anonimato(un pò come la capillarità non capi'ta)? Si pensa che cosi' le eventuali azioni sbagliate non ci vengano assegnate,però perdiamo il senso della responsabilità e un ipotetico bimbo che vede tutto il movimento in rete non crede sia fatto da "elementi"contigui e raggiugibili. Ogni goccia fa il mare non solo tutte insieme."La mia reductio ad absurdum non va inibita"
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L'adesione o meno di superfici con cariche diverse non credo debba per forza essere dentro tubicini per offrire(grazie alle superfici stesse e non dall'adesione in se esclusivamente)ciò che vediamo, ma non sfruttiamo al meglio, se non per muovere lancette
Questo lo so però non si accellera con forzature che non rispettano cicli lunari e tempi di coltura(perchè allora i biologi mettono in coltura per analizzare,basterebbe accellerare gli sviluppi delle sostanze); non c'è essuno che fa il vino?
Per "ostacolare" e"rendere innaturale" l'azione della capillarità intendevo: L'uomo prende certe cose( es. Amanita Cesarea)che la scienza non riesce a ricreare proprio perchè non ha le "idee chiare"(o forse pensa di averle ma solo in laboratorio).
l'ultima parte è ormai un plateale delirio, vale solo due parole: no comment!
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[ Apri un libro). Ci provo, ma tu leggiti "Domande d'un lettore operaio".
( l'invecchiamento del vino non vive certo di cicli lunari e tempi di coltura, quindi che piffero dici? Sono le condizioni di una cantina oppure di un apparato industriale molto ben calibrato a permettere un corretto invecchiamento del vino.)
Non è che ne vive ma ne è stimolato.Perchè allora i biologi starebbero ad aspettare i tempi di coltura per capire cosa hanno davanti? Perchè"industriale"e "ben calibrato"?le cantine sono cantine con tutte le finezze accessorie più o meno utili
(che c'entra un fungo commestibile con la ricreabilità in laboratorio?!]
Ho detto questo per invitare a vedere i limiti della scienza,che non riesce a fare ciò che giustamente "non"scrive sui libri. Valmax non è che tendi a(quella che io chiamo) fare megliocrazia?. Forse in effetti sto cercando di proporre nel forum la voce"limiti che allontanano studiosi e braccianti". Non lo definirei delirio:un pò di rispetto per chi davvero è succube di quell'eccessiva autostima...Credo sia accettabile la tolleranza per approfondire un argomento.A me è sempre piaciuto F.Zappa che nella musica fa un pò come quello che confonde nei miei ragionamenti: prendere qua e là.Ultima modifica di danbart; 21-12-2009, 14:18.
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