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STRUMENTI ATTREZZI E MATERIALI

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  • #31
    si il fatto e' che ho i materiali ma che magari non so bene come si fanno certe cose....

    cmq

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    • #32
      Ma che fine ha fatto tutto il resto del messaggio?
      Ci avevo scritto un sacco di cose su come smontare il trasformatore ecc... ora non mi ricordo più.
      Mi ricordo solo che avevo aggiunto per Ag_Smith che la vernice usata per i trasformatori è una resina monocomponente a base di polistirolo comunemente usata per verniciare il parquet tipo Xilatop o roba del genere, ma dopo deve essere essiccata a 80 gradi circa in forno (non a microonde).
      Mi pare che avevo scritto che la vernice del filo da trasformatore è altamente nociva e se bruciata produce toluolo diisocianato, vedi cianuro quindi ocho a bruciare i trasformatori.
      Poi usare le pinze a pappagallo per estrarre i primi lamierini duri e poi separare gli altri uno per uno con una lama da cutter che ormai non taglia più ed un martello piccolo. Altrimenti segare il pacco di filo in due con un seghetto, recuperare il rame da vendere, e procedere con la lama da cutter come sopra.
      Spero stavolta non mi tocchi riscrivere tutto.

      Ahh ecco mi è venuto in mente, ti dicevo anche che per costruirsi le cose occorre molta pazienza ed impegnarsi all'inizio in cose di importanza minore e maggiore facilità di realizzazione, magari comprandosi i componenti nuovi ed adatti allo scopo, poi pian piano impegnarsi in imprese più ardite. Poi per i consigli scassa i maroni a quelli del forum e pretendi risposte esatte e sensate mandando a quel paese quelli che ti rispondono come supersaggi che sanno tutto ma non hanno mai fatto nulla.
      Ora credo sia tutto.
      Ciao!

      Edited by Lowrence - 14/1/2005, 15:58

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      • #33
        CITAZIONE (ag_smith @ 14/11/2004, 14:41)
        questa e' la parte superiore dell'entrata di corrente si puo vedere il diodo 300volt 14k

        Ciao
        Precisazione: il "diodo" 300V 14K non è un diodo.
        E' un SIOV, cioè un varistore ad ossido.
        E' un componente che allìaumentare della tensione diminuisce la sua resistenza interna.
        E' un po come uno zener solo che entra in conduzione molto piu dolcemente.
        Viene usato per limitare (piuttosto che clampare) la tensione (ai suoi capi). Generamente per protezione da fulmini (insieme ad altro...).

        Il 14K sta per il modello e non per...kiloohm...Esistono 05K...20K...ecc.
        Più alto il numero più grosso il dispositivo e la potenza che può reggere.

        Il 300 sta per il valore di tensione (ac) targa. Per esempio a 300V dc (ac dividere per 1,41 se sinusoidale) la corrente assorbita è trascurabile (10 alla -4 Ampere), mentre ad es a 1mA la tensione rimane contenuta sotto i 550Vdc...a 10mA sotto i 600V... a 100mA sui 600V.............a 10A sui 700V

        Cercate altre caratteristiche sotto Siemens varistori ossido di metallo (SIOV).
        Spero utile. Ciao
        Fare si può! Volerlo dipende da te.

        Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

        Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
        Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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        • #34
          CITAZIONE (Lowrence @ 14/1/2005, 15:54)
          Ma che fine ha fatto tutto il resto del messaggio?
          Ci avevo scritto un sacco di cose su come smontare il trasformatore ecc... ora non mi ricordo più.
          Mi ricordo solo che avevo aggiunto per Ag_Smith che la vernice usata per i trasformatori è una resina monocomponente a base di polistirolo comunemente usata per verniciare il parquet tipo Xilatop o roba del genere, ma dopo deve essere essiccata a 80 gradi circa in forno (non a microonde).
          Mi pare che avevo scritto che la vernice del filo da trasformatore è altamente nociva e se bruciata produce toluolo diisocianato, vedi cianuro quindi ocho a bruciare i trasformatori.
          Poi usare le pinze a pappagallo per estrarre i primi lamierini duri e poi separare gli altri uno per uno con una lama da cutter che ormai non taglia più ed un martello piccolo. Altrimenti segare il pacco di filo in due con un seghetto, recuperare il rame da vendere, e procedere con la lama da cutter come sopra.
          Spero stavolta non mi tocchi riscrivere tutto.

          Ahh ecco mi è venuto in mente, ti dicevo anche che per costruirsi le cose occorre molta pazienza ed impegnarsi all'inizio in cose di importanza minore e maggiore facilità di realizzazione, magari comprandosi i componenti nuovi ed adatti allo scopo, poi pian piano impegnarsi in imprese più ardite. Poi per i consigli scassa i maroni a quelli del forum e pretendi risposte esatte e sensate mandando a quel paese quelli che ti rispondono come supersaggi che sanno tutto ma non hanno mai fatto nulla.
          Ora credo sia tutto.
          Ciao!

          lowrence
          non mi risulta che io abbia mandato a quel paese nessuno....

          cmq il trasfo lo buttato nella spazzatura perche ho provato in tutti i modi ( anche con pappagallo e cutter ) ma niente di fatto... quindi mi restava solo bruciare il trasfo...
          ma siccome appena si e' surriscaldato ( la prima volta quando e' andato in corto... ) e' uscita una puzza bestiale pensandoci ho abbandonato l'idea del tutto...

          ora comprero' un trasfo tra i 15/20 ampere 50v ac solo che quello mi ha detto che questi non li fanno con 4 uscite ctipo caricabbatteria ( cioe' 7v 13v 25v 50v ) ma solo con l'ultima uscita...

          e mi ha detto che lui non sapeva come abbassare la tensione senza influire sullamperaggio e abbassare l'amperaggio senza influire sulla tensione....

          e ho abbandonato l'idea del caricabbatteria perche al massimo arrivano a 8 ampere...


          altra cosa per favore mi dici in quale post ho mandato a quel paese qualcuno magari involontariamente? che lo cancello subito??

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          • #35
            CITAZIONE (ag_smith @ 14/1/2005, 19:36)
            ...ora comprero' un trasfo tra i 15/20 ampere 50v ac solo che quello mi ha detto che questi non li fanno con 4 uscite tipo caricabatteria ( cioe' 7v 13v 25v 50v ) ma solo con l'ultima uscita...

            e mi ha detto che lui non sapeva come abbassare la tensione senza influire sull ' amperaggio e abbassare l'amperaggio senza influire sulla tensione....

            Ciao a tutti
            Ciao Ag-smit, ma che razza di avvolgitore hai trovato?
            Non è capace di fare delle uscite su un avvolgimento continuo?
            Pensa per ripristinare un vecchissimo alimentatore di alimentazione per i trenini elettrici, quelli antichi di una volta a corrente alternata con tre rotaie, mi sono fatto avvolgere un trasformatore da 35 volt con un secondario a salti di 2,5 volt.
            E' costato un po' di più del normale, ma l' avvolgitore non mi ha chiesto neanche il perchè di quelle caratteristiche e lo ha realizzato senza problemi. Visto il costo non trascurabile del tuo trasformatore, ti consiglio di farlo avvolgere da una azienda seria anche comprendendo più uscite,.. per qualsiasi evenienza.

            Salutoni
            Furio57

            Edited by Furio57 - 14/1/2005, 22:58
            L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
            LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
            Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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            • #36
              azz il problema e' che lui non e' un avvlgitore ma uno che ha un negozio di elettronica...
              cmq quanto potrebbe costarmi il trasfo con salti di 3v che da 0 a 51v?? sui 15-20ampere??

              Edited by ag_smith - 15/1/2005, 23:16

              Commenta


              • #37
                CITAZIONE (ag_smith @ 15/1/2005, 23:13)
                azz il problema e' che lui non e' un avvlgitore ma uno che ha un negozio di elettronica...
                cmq quanto potrebbe costarmi il trasfo con salti di 3v che da 0 a 51v?? sui 15-20ampere??

                Ciao a tutti
                Ciao Ag-smith un trasformatore di alimentazione intorno ai 1000 VA penso non costi meno di 120 Euro.

                Salutoni
                Furio57
                L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                • #38
                  CITAZIONE (Furio57 @ 16/1/2005, 01:00)
                  CITAZIONE (ag_smith @ 15/1/2005, 23:13)
                  azz il problema e' che lui non e' un avvlgitore ma uno che ha un negozio di elettronica...
                  cmq quanto potrebbe costarmi il trasfo con salti di 3v  che  da 0 a 51v?? sui 15-20ampere??

                  Ciao a tutti
                  Ciao Ag-smith un trasformatore di alimentazione intorno ai 1000 VA penso non costi meno di 120 Euro.

                  Salutoni
                  Furio57

                  ALLORA IL TRASFO POTRA' ASPETTARE!!
                  a questo pun to meglio una saldatrice con variatore di volt e variatore di ampere no??

                  Commenta


                  • #39
                    Ag-smith, un generatore universale come cerchi tu faticherai molto a trovarlo anche perche' non esiste nulla che ti permetta di variare la tensione o la corrente così come vorresti tu. Se tu prendi un normale trasformatore, ad esempio, questo ti fornira' una tensione pressoche' costante, mentre l' assorbimento in corrente dipendera' esclusivamente da quello che gli colleghi. Il valore di corrente scritto sul trasformatore e' il valore massimo che tu puoi prelevare senza surriscaldarlo. Se tu superi tale assorbimento il trasformatore diventa rovente e in poco tempo lo cuoci!
                    Il trasformatore della saldatrice ha un comportamento particolare: senza alcun carico (cioe' a vuoto) ai suoi capi ti trovi una tensione di circa 50-60V; mano a mano che inizi a prelevare corrente il valore della tensione si abbassa, alla tensione di saldatura (10-20V) ti ritrovi il valore di corrente che hai impostato sulla manopola di regolazione, se fai un cortocircuito (quindi tensione = 0V) la corrente sara' ancora + alta, ma sempre dipendente dal valore impostato sulla manopola.

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                    • #40
                      Il trasformatore fattelo avvolgere schuntato: anche se lo metti in corto non fonde, la saldatrice ha lo schunt (dei lamierini che richiundono il campo magnetico del primario limitando la corrente del secondario) che viene mosso con la manopola.

                      Se hai un po' di tempo puoi acquistare una saldatrice, svolgi il secondario (siccome sono poche spire riesci anche senza smontare il nucleo)contando le spire.

                      Calcoli il rapporto spire/volt dividendo il voltaggio (55v) per il numero di spire.

                      Utilizzando lo stesso filo della saldatrice lo riavvolgi realizzando delle prese multiple sul secondario (facendo andare i fili delle prese intermedie ai mammut)

                      La difficolta sta' nel fare un lavoro ordinato e nel non rovinare la smaltatura del filo del secondari durante la procedura.

                      Assicurati di acquistare una saldatrice schuntata (alcune super economiche non lo sono) grossa: se devi fare un lavoro tanto vale farlo con un trasformatore potente! (più il trasformatore è potente minore sono le spire del secondario quindi fai prima, però il filo sarà più grosso e duro da piegare)

                      Commenta


                      • #41
                        mmm quanto e' grosso il filo del secondario della saldatrice in mm?? altra cosa come faccio ad assicurarmi che la saldatrice sia schuntata prima di comprarla forse in internet?? altra cosa come per le prese ovviamente dovrei usare filo grosso quanto quello della saldatrice?? altra cosa sicuro che poi dopo aver smotato il filo nel rimonmtarlo entri tutto e i piu con l'aggiunta dei nuovi mozzi di filo??

                        Commenta


                        • #42
                          Il filo sarà da circa 3 mm di diametro, riconosci che è schuntato perchè ha la manopoa per regolare gli ampere.

                          Per fare le prese multiple puoi fare così: se il filo del secondario è in rame (può essere in alluminio), quando riavvolgi il filo gratti con la carta vetrata la parte per fare una presa multipla, ci fissi sopra del cavo da 5 o 4mm di diametro (tipo quelli che escono dalla saldatrice fino agli elettrodi), avvolgi del sottile filo (cone quello dei cavi telefonici) che tiene ferma la presa, saldi il tutto con un grosso saldatore o piccolo cannello con lo stagno, ricopri con nasto adesivo la saldatura.

                          Se il secondario è in alluminio: mentre riavvolgi il secondario gratti con la carta vetrata lo smalto del filo nel punto della presa multipla, fai passare (dalla parte non ancora avvolta fino al punto carteggiato) un grosso mammut senza plastica isolante (grosso abbastanza da contenere il cavo del secondario e il cavo della presa multipla), stringi le due viti del mammut dopo averci infilato il cavo della presa multipla, nastra il mammut con nastro adesivo.

                          Il filo riavvolto sta nella sua sede se realizzi le prese multiple dalla parte a vista dell'avvolgimento; se ti rendi conto che il filo non ci sta compri o recuperi del filo appena più sottile e avvolgi il secondatio (se metti più spire otterrai un trasformatore con voltaggio più alto.

                          Tutti i fili delle prese multiple li puoi fissare, in ordine di voltaggio su grossi mammut sopra a ltrasformatore.

                          Per calcolare il rapporto spire/volt puoi arrotolare una ventina di spire di filo sottile sul secondario svolto, misuri la tensione con un multimetro e la dividi per il numero delle spire; non è un metodo preciso perchè allontanandosi dal centro le spire sono più lunghe e sono più lontane dal campo magnetico.

                          Commenta


                          • #43
                            ok ottime informazioni!! siccome ho del filo 1,5 millimetri a quanti ampere potrebbe arrivarmi?? senza fondere?
                            altra cosa come appare il primario?? xhe spessore di filo e' usato? e quante spire ha all'incirca?

                            scusa l'ignoranza ma non ho mai aperto una saldatrice...

                            altra cosa come mai alcune usano filo d'alluminio?? che vantaggi/svantaggi ha??
                            altra cosa si puo shuntare un normale trasformatore gia in funzione per evitare che si possa bruciare in futuro?
                            altra cosa anche se un po improbabile.. se aumentassi di 100 volte la frequenza della tensione in entrata otterrei cambiamenti all'uscita apparte la frequenza??


                            Edited by ag_smith - 16/1/2005, 13:45

                            Commenta


                            • #44
                              Il filo da 1,5 arriverà a 5 ampere massimi, perchè non usi direttamente il filo che va agli elettrodi della saldatrice?

                              Intendi il filo per realizzare il secondario? Puoi usare anche il cavo elettrico del 4 (quello per fare gli impianti elettrici).

                              Puoi lasciare sul secondario le spire necessaarie per arrivare a 20 volt senza svolgerle mai (vai a occhio, Gratti via una piccola parte di secondario e misuri la tensione con il multimetro fino a quando arrivi al voltaggio minuimo voluto): tagli il secondario nel punto in cui misuri la tensione minima che ti serve, con un mammut o una saldatura porti un cavo sui mammut delle uscite multiple e ritorni nel secondario, fai 3 o 4 spire e rifai la procedura fino a quando non hai più spazio.

                              Non so quante spire abbia il primario, sarà spesso 1 o 2 mm.

                              A volte usano filo di alluminio perchè è più leggero del rame anche se conduce un po' meno.

                              Per limitare la corrente in un trasformatore prendi una saldatrice funzionante, metti il secondario in corto (attaccando assieme gli elettrodi), colleghi il primario in serie al trasformatore in cui vuoi limitare la corente, tegoli gli ampere agendo sulla vite dello schunt.

                              Mettere lo schunt in un trasformatore sprovvisto è difficile e si può fare solo se chè spazio tra primario e secondario, quando la forma del nucleo lo permette.

                              Se aumenti così tento la frequernza avresti uscita quasi nulla in quanto l'induttanza del primario limita quasi tutta la corrente circolante.
                              Puoi aumentare la frequanza (senza salire troppo in frequanza per non scaldare il nucleo) diminuendo le spire del primario e quelle del secondario in proporzione

                              Commenta


                              • #45
                                CITAZIONE (deltaHF @ 16/1/2005, 21:26)
                                Il filo da 1,5 arriverà a 5 ampere massimi, perchè non usi direttamente il filo che va agli elettrodi della saldatrice?

                                Intendi il filo per realizzare il secondario? Puoi usare anche il cavo elettrico del 4 (quello per fare gli impianti elettrici).

                                Puoi lasciare sul secondario le spire necessaarie per arrivare a 20 volt senza svolgerle mai (vai a occhio, Gratti via una piccola parte di secondario e misuri la tensione con il multimetro fino a quando arrivi al voltaggio minuimo voluto): tagli il secondario nel punto in cui misuri la tensione minima che ti serve, con un mammut o una saldatura porti un cavo sui mammut delle uscite multiple e ritorni nel secondario, fai 3 o 4 spire e rifai la procedura fino a quando non hai più spazio.

                                Non so quante spire abbia il primario, sarà spesso 1 o 2 mm.

                                A volte usano filo di alluminio perchè è più leggero del rame anche se conduce un po' meno.

                                Per limitare la corrente in un trasformatore prendi una saldatrice funzionante, metti il secondario in corto (attaccando assieme gli elettrodi), colleghi il primario in serie al trasformatore in cui vuoi limitare la corente, tegoli gli ampere agendo sulla vite dello schunt.

                                Mettere lo schunt in un trasformatore sprovvisto è difficile e si può fare solo se chè spazio tra primario e secondario, quando la forma del nucleo lo permette.

                                Se aumenti così tento la frequernza avresti uscita quasi nulla in quanto l'induttanza del primario limita quasi tutta la corrente circolante.
                                Puoi aumentare la frequanza (senza salire troppo in frequanza per non scaldare il nucleo) diminuendo le spire del primario e quelle del secondario in proporzione

                                ma usando filo degli impianti eletrici dimi nuisce lo spazio e quindi i volt che posso raggiungere no??

                                altra cosa dal momento che a me interessa il voltaggio a pieno della saldatrice come piego il folo da 3 mm senza smontare il nucleo??

                                altra cosa il nucleo delle saldatrici mica e' imbevuto di quella specie di colla che ce nei trasformatori?

                                perche penso che mi venga al quanto difficile svolgere il filo da tre millimetri senza aprire il nucleo...

                                altra cosa anche se il nucleo e' shuntato sarebbe meglio aggiungere una bella ventolona??

                                Commenta


                                • #46
                                  E possibile svolgerlo: l'ho svolto anche io (però non l'ho ancora riavvolto)

                                  Normalmente non sono resinati (ache se lo fossero il filo da 3 mm lo stacchi lo stesso)

                                  Il vantaggio del filo da impianto elettrico è che è flessibile e saldabile facilmente (se compri un trasformatore da 140 ampere e metti filo 40 % più piccolo perdi pochi ampere e riesci a parci stare le spire).

                                  Il filo rigido lo pieghi di forza, se vorrai utilizzare un altro filo nel riavvolgerlo lo tagli ogni 2/3 metri quando lo svolgi; io ho fatto così

                                  Commenta


                                  • #47
                                    ok una domandda ma il filo piu picolo del 40% di quello da 3 mm non e' quello da 1,6mm??

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                                    • #48
                                      3mm:100=xmm:60

                                      x=1,8 troppo piccolo

                                      il 40%in meno è un numero indicativo: quando avrai il secondario davanti misuri il diametro e compri una matassa di cavo appeno più piccolo (il 40 %è troppo, fai 20%)

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                                      • #49
                                        Ag_smith, rileggi il post, ho detto che devi mandarli a quel paese i rompiscatole saccentoni, non ho mai detto che hai mandato nessuno a quel paese.
                                        Molti nel forum sono in gamba, altri .... meno!
                                        Devi sapere scegliere.
                                        E ora non mi chiedete chi è chi! Tanto non lo dico!

                                        Ci spieghi cosa ci vuoi fare con quel trasformatore? Forse se ci dici l'impiego magari ti diciamo qual'è la soluzione migliore e ti eviti tante rotture anche di cacciaviti!

                                        Ciao!

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                                        • #50
                                          mi serve come alimentatore da 0 a 50v o piu volt ac e cc con grosse potenze cosi' posso usarlo per tutto.... da saldatrice ad alimentatore per elettrolisi o per fare accendere lampadine o far funzionare circuiti elettronici e soprattutto senza rischiare di sruciare niente!!

                                          domanda
                                          sapete qualcuno che venda filo da 2,5mm?? perche il massimo che sono riuscito a trovare( in internet alla rs component ) e di 1,5mm e dalle mie parti non sanno neanche che significa filo per avvolgimenti....
                                          altra cosa non esiste filo per avvolgimenti ( quindi con isolamento in poliuretano sottile) non a sezione unica?? perche mi pare alquanto difficile riuscire a piegare filo di rame da 2,5mm a mano...

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                                          • #51
                                            CITAZIONE (ag_smith @ 17/1/2005, 14:37)
                                            mi serve come alimentatore da 0 a 50v o piu volt ac e cc con grosse potenze cosi' posso usarlo per tutto....  da saldatrice ad alimentatore per elettrolisi o per fare accendere lampadine o far funzionare circuiti elettronici e soprattutto senza rischiare di sruciare niente!! ...

                                            Ciao a tutti
                                            Ciao Ag-smith! per costruire un alimentatore con queste caratteristiche il trasformatore è il meno a questo punto, occhio non è un progetto banale, anzi... la potenza di dissipazione dei finali però è spaventosamente alta specie se prelevi molta corrente a basse tensioni.... forse c' è chi ha più esperienza del sottoscritto nella costruzione di alimentatori e quindi può consigliarti al meglio, ma se non vuoi intraprendere la tecnologia switching, conviene avere più valori di secondario a seconda della tensione di uscita. Anzi visto che commutare 50 ampere richiedono relais di un certo costo e pregio, forse conviene lavorare sul primario, però alzando il costo del trasformatore. Ma sei sicuro che ti servano 50 A? Se fai qualche corto un piccolo transistor vaporizza o ti esplode in faccia. Per questo il super alimentatore deve necessariamente avere un sofisticato e preciso circuito di limitazione di corrente con relativo strumento di lettura, magari digitale. Secondo me ti conviene avere più alimentatori da usarsi a seconda dell' utilizzo.

                                            Salutoni
                                            Furio57

                                            Edited by Furio57 - 17/1/2005, 15:24
                                            L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                            LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                            Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                            • #52
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                                              1) Ti consiglio di abbandonare l'idea di un alimentatore unico per tutto.
                                              2) Usa una saldatrice per fare la saldatrice. Se vuoi modificala e facci gli esperimenti e le migliorie, invero tante che si possono fare, ma sempre nell'ottica della saldatrice.
                                              3) Un buon alimentatore stabilizzato da 5 a 30V 5A già non facilmente realizzabile ma sempre utile per l'elettronica.
                                              4) Un alimentatore di potenza non stabilizzato per tutti gli esperimenti off-set. Variabile da 12 a 75V.

                                              Con questi quattro oggettini ti sbizzarrisci ad alimentare cosa ti pare (o quasi) nella maniera giusta. Poi, se ne scoppi uno non rimani asciutto di tutto.

                                              Per il filo da 2.5 suppongo tu parli di diametro del filo. Un filo da 2.5mm di diametro ha una sezione di:

                                              pi (2.5/2)^2 = 5mmq

                                              se usi due fili da 2.5mmq di sezione e cioè di

                                              2 x sqr(2.5/pi) = 1.8 mm

                                              e se fai altrettanto....

                                              2 x sqr(1.8/pi) = 1.5 mm

                                              Ne ricaviamo che quattro fili da 1.5mm di diametro danno una superficie circa di uno da 2.5 di diametro. Tu li avvolgi in parallelo, attento, avvolgi in parallelo tutti e quattro i fili, non fai quattro avvolgimenti e poi li colleghi in parallelo, hai risolto il problema.

                                              Ciao

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                                              • #53
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                                                Penso che ag smit voglia un alimentatore (un trasformatore al massimo rettificato con un grosso condensatore.) non stabilizzato per fare il magnegas e cose simili.

                                                Non credo voglia usare i rele per le commutazioni e tantomeno i finali per limitare la corrente e la tensione.

                                                Per selezionare le uscite bastano 10 mammut!

                                                Fare un alimentatore serio limitato in tensione e corrente di quella potenza è difficile (io ho due darlington da 300A 600V andrebbero bene, per dissipare il calore ci vuole un radiatore!)

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                                                • #54
                                                  azz delta ma con cosa alimenti quei darlington?? che hai una centrale nucleare in casa??

                                                  cmq a me interessa avere le uscite in ac cc non stabilizzata e cc stabilizzata cmq usero un ammasso di mammout o di spinotti...

                                                  cmq per quello che devo fare io l'unica cosa che puo andare bene e' la saldatrice modificata perche non ho lo spazio per mettere tutti quegli oggettini...

                                                  per questo cercavo una cosa che come la saldatrice puo essere usata per grandi potenze e grazie allo shunt anche per piccole utenze....

                                                  cmq le dimensioni dei fili che io ho detto sono sempre riferite al diametro non alla superfice...

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                                                  • #55
                                                    Alimentatore stabilizzato vuol dire che anche sotto carico eroga sempre lo tesso voltaggio e non può superare l'amperaggio impostato.
                                                    Serve per alimentare circuiti che richiedono queste caratteristiche e solitamente dissipano molta potenza sui finali.

                                                    Quello che vuoi fare tu è un semplice trasformatore rettificato.

                                                    Dubito che riuscirai a stabilizzare l'uscita del trasformatore (con un ponte raddrizzatore adequato e un grosso condensatore elettrolitico la rendi continua e adatta ai tuoi scopi, però non è stabilizzata in quanto se applichi un carico al trasformatore il voltaggio in uscita si abbassa)


                                                    Ti stai facendo un sacco di problemi: probabilmente il filo che c'è su va già bene

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                                                    • #56
                                                      io come stabilizzata intendevo la tensione cioe' che dovevo mettere il grosso condensatore elettrolitico... con che capacita' me lo consigliate?? se gia non ce neòlla saldatrice??

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        Usa il più grosso che hai (come un bicchiere) con un voltaggio superiore (almeno di 10v se no scoppia)alla tensione massima (che eroga il trasformatore)*1,4

                                                        Facendo 1.4 (radice quadrata di 2)*voltaggio trovi il voltaggio una volta che hai rettificato e filtrato l'uscita del trasformatore.

                                                        Per quello che ci devi fare non è un componente critico (dai 10000 uf va bene) lo puoi semptre sostituire.

                                                        Hai già un ponte raddrizzatore o 4 diodi da 100A 100v quelli si che sono difficili da trovare!
                                                        Se vuoi lavorare salda assieme 100*4 gruppi (100diodi in parallelo per ogni ramo del ponte)di diodi da 1A 1000v; costano 5 euro in fiera 1000 diodi(in negozio di più)

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                                                        • #58
                                                          Vanno bene, mettili in parallelo: gli ampere che ti occorrono sono circa il 40%in più rispetto agli ampere massimi che eroga la saldatrice.

                                                          Effettivamente è più semplice mettere 8 ponti di diodi da 25 ampere che 400 o più diodi! (ho pensato ai diodi piccoli perchè ne ho molti)
                                                          I ponti di diodi fissali su un dissipatore o su una piastra di rame o alluminio (la puoi piegare per renderla simile ad un dissipatore per occupare meno spazio)

                                                          Se non riesci a raggiungere questo valore metti degli interruttori magnetotermici che staccano quando superi l'amperaggio che scegli. (chiedi ad un elettricista dei vecchi magneto termici)

                                                          Ricordati che se metti un condensatore elettroitico enerme (o più condensatori in parallelo), nel momento in cui accendi il trasformatore, nel ponte raddrizzatore passa tutta la corrente che può erogare la saldatrice(per caricare i condensatori quasi istantaneamente): se metti un ponte raddrizzatore piccolo di ampere puo' scoppiare o rompersi

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                                                          • #59
                                                            azz io ho gia i ponti a diodi....

                                                            mm posso chiedervi un favore?

                                                            da questo post in poi potete esprimere le dimensioni dei fili in diametro e non un sezione che mi regolo meglio??

                                                            altra cosa perche i nuclei sono fatti a forma di e chiusa e non con un semplice pesso di ferro?
                                                            se alla fine quello che aumenta il wattagio del nucleo e' solo il dentro e non gli esterni??
                                                            perche la forma a e aumenta il rendimento??

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                                                            • #60
                                                              Alcune informazioni:
                                                              1) Meglio seguire l'indicazione di Lowrence (paralleli) è migliore in termini di flessibilità dell'avvolgimento. La uso spesso anche x il mio lavoro....
                                                              Rimane più difficile da un punto di vista avvolgitura xchè o si usano più rocchetti di filo o bisogna prima calcolare la lunghezza di un singolo avvolgimento e preparare il rochettino relativo tagliano dal rocchetto principale.
                                                              Ci vorrebbe l'attrezzatura adatta (portarocchetti,tenditori,contagiri,ecc.)....

                                                              2) i fili smaltati hanno 1 o + strati di smalto (grado 1,2....N). Generalmente più sono i "gradi" più aumenta la rigidità elettrica. In genere questa diminuisce per i diam. più piccoli a parità di grado.
                                                              A questo sito trovate alcuni dati TABELLA FILI di questa ditta Elektrisola
                                                              ..oppure chiedete qua a Invex

                                                              3) Per il calcolo (da anni io uso un mio programma...ancora in Basic) bisogna considerare il diametro max e non il nominale, cioè più bispessore di smalto e tolleranze. Divirere la gola (minima) del rocchetto per il dmax ed eventualmente per il numero di file (se bifilare,trifilare,ecc.). Ottenete le spire che stanno in uno strato.
                                                              Fatto ciò dividete il numero di spire totati (di una sola fila!) x le spire a strato e vedete quanti strati servono.
                                                              Moltiplicate per il dmax il numero di strati e vedete l'ingombro in altezza.
                                                              Valutate l'uso dello spazio residuo (es x altri secondari) / riempimento rocchetto ed eventualmente riprovate con un altro diametro. Altra cosa sarebbe meglio riempire bene l'ultimo strato (e non un 30,50 o altro %...ecco xchè uso il programma)..specialmente se ci sono altri avvolgimenti (usate almeno un giro di nastro per "parificare")
                                                              Per il calcolo della resistenza (il peso filo penso non vi interessa, ma la lunghezza serve per questo calcolo...) dovete calcolare la spira media. Dipende se il rocchetto e rettangolare quadro o quant'altro..dovrete calcolare la lunghezza di una spira a circa il centro dell'avvolgimento (cioè se ci sono 5 strati calcolate sul terzo), moltiplicatela per il numero di spire (di una fila) quindi tramite gli ohm al metro (che dipendono dalla sezione e dal materiale se diverso da rame/Cu) la resistenza di un avvolgimento. Se plurifilare e se in parallelo dividete x il numero di file per la resistezza del gruppo in parallelo.

                                                              4) Nell'avvolgere dovete stendere con cura e calma (consiglio l'uso della camomilla...da bere prima dell'operazione) SENZA INTRECCIARE...pena i calcoli d'ingombro vanno a put...ne!!

                                                              Ultima cosa esistono fili saldabili e non, cioè quelli che il saldatore non scioglie lo smalto ma occorre asportazione meccanica.

                                                              Ciao

                                                              Edited by gattmes - 18/1/2005, 12:55
                                                              Fare si può! Volerlo dipende da te.

                                                              Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                                                              Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                                                              Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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