ciao è la prima volta che scrivo su questo forum ,io ho provato a simulare un motore pneumatico che usa come vettore di energia il freon,a 20° C si mantiene a circa 9 bar di pressione (evidentemente deve essere usato puro e ben disidratato) in quanto dopo avere svolto il lavoro producendo forza motrice tenderà a raffrddare allo scarico per questo motivo ho pensato che lo scarico dovrà avere una certa capienzae dovrà essere coibentato come una cella frigorifera .Al suo interno si accumula il freon liquido e freddo poi verra convogliato liquido (con pochissimo sforzo) in una zona di riscaldamento ermetica e da li con degli scanbiatori che utilizzano un secondo vettore tipo paraflu attraverso un circolatore rimandarlo in pressione per poi utilizzarlo all'infinito per far girare motori a vapore di freon o pneumatici.Credo che nello scambiatore esterno si avra un flusso di liquido molto freddo che assorbira il calore dell'atmosfera circostante e ritonera nella zona di compressione a temperatura ambiente riscaldando di fatto il freon solo col calore atmosferico.Lo scarto che si produce è il freddo in pratica è il primo motore al mondo con il radiatore che manda aria fredda anche con l'ausilio di un'elettroventola,in oltre la marmitta congela credo in prossimità dei -40° .Vorrei che qualcuno facesse qualche ragionamento su questo mio brevetto che fra un mese circa verrà pubblicato all'ufficio brevetti di Roma dopo i 18 mesi.
Rimango a disposizione per evetuali chiarimenti.
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