Ciao a tutti,
vorrei sollevare una questione e porre a tutti una domanda a cui spero molti vorranno rispondere dando il loro parere:
Secondo voi quale può essere la strada più corretta perchè una qualsiasi scoperta, soprattutto di universale importanza
come potrebbe potenzialmente essere una rivoluzionaria tecnica per ottenere energia, possa davvero diventare un beneficio duraturo ed esteso a tutta l'umanità senza limiti di sorta?
Quando intitolo "Free energy=Free benefit" badate bene non intendo soltanto il concetto di "libero" in senso di gratuito, rinnovabile e con un COP >1 come giustamente in questo forum si è soliti intendere; vorrei sollevare in voi un'altra questione: è sufficiente che una fonte energetica o più in generale una scoperta sia rivoluzionaria perchè davvero porti miglioramenti effettivi e concreti in ampio spettro su questo pianeta?
Se non sbaglio ogni nuovo concetto è stato accompagnato da entusiasmo e critiche, ma pochi hanno retto il giudizio
degli anni, sopraffatti da interessi e altri aspetti spesso poco affini alla iniziale volontà degli scopritori; voi che ne pensate?
Ritenete giusto che ci si affretti a brevettare, a "blindare" con metodi legislativi una scoperta, impedendo di fatto che
questa si diffonda e porti benefici a tutti e facendola nel peggiore dei casi finire in un polveroso cassetto dell'ufficio brevetti perchè "non economicamente conveniente"? Cosa significa per voi il termine "conveniente"? Ritenete che sia solo l'aspetto puramente economico la chiave di giudizio di una scoperta o l'effettivo impatto a lungo termine che ne avrebbe? Considerate i notevoli problemi che certe promettenti scoperte hanno dato dopo decenni e come spesso
il nostro concetto di "sfruttamento" delle risorse si inserisca in modo disastroso nell'ecosistema; immaginate, come potrebbe essere un mondo libero da CO2 ma pervaso da nubi di vapore acqueo? Senza metalli pesanti nell'aria
ma intriso da "un'inquinamento da campi energetici"!? Certo, molto fantascientifica come idea, ora, ma fra 100 anni???
Allora la vera scoperta non potrebbe essere prima di tutto un nuovo approccio alla problematica "energia"?
Pensate, a come in natura ogni macchina vivente utilizzi in modo altamente efficente e non inquinante le fonti energetiche: attenzione, non inquinare non significa non produrre il tizio gas o la tale sostanza, significa inserirsi correttamente in un sistema senza danneggiarlo!!
E allora... ...
Potrebbe essere una valida alternativa utilizzare delle licenze "open" al posto degli attuali brevetti per tutelare e valorizzare le opere dell'ingegno che coinvolgono scoperte di notevole importanza?
E poi, come inserire correttamente una scoperta in un contesto di possibile impatto ambientale?
Anche se non tipicamente tecnica vorrei i vostri pareri su questa questione!
vorrei sollevare una questione e porre a tutti una domanda a cui spero molti vorranno rispondere dando il loro parere:
Secondo voi quale può essere la strada più corretta perchè una qualsiasi scoperta, soprattutto di universale importanza
come potrebbe potenzialmente essere una rivoluzionaria tecnica per ottenere energia, possa davvero diventare un beneficio duraturo ed esteso a tutta l'umanità senza limiti di sorta?
Quando intitolo "Free energy=Free benefit" badate bene non intendo soltanto il concetto di "libero" in senso di gratuito, rinnovabile e con un COP >1 come giustamente in questo forum si è soliti intendere; vorrei sollevare in voi un'altra questione: è sufficiente che una fonte energetica o più in generale una scoperta sia rivoluzionaria perchè davvero porti miglioramenti effettivi e concreti in ampio spettro su questo pianeta?
Se non sbaglio ogni nuovo concetto è stato accompagnato da entusiasmo e critiche, ma pochi hanno retto il giudizio
degli anni, sopraffatti da interessi e altri aspetti spesso poco affini alla iniziale volontà degli scopritori; voi che ne pensate?
Ritenete giusto che ci si affretti a brevettare, a "blindare" con metodi legislativi una scoperta, impedendo di fatto che
questa si diffonda e porti benefici a tutti e facendola nel peggiore dei casi finire in un polveroso cassetto dell'ufficio brevetti perchè "non economicamente conveniente"? Cosa significa per voi il termine "conveniente"? Ritenete che sia solo l'aspetto puramente economico la chiave di giudizio di una scoperta o l'effettivo impatto a lungo termine che ne avrebbe? Considerate i notevoli problemi che certe promettenti scoperte hanno dato dopo decenni e come spesso
il nostro concetto di "sfruttamento" delle risorse si inserisca in modo disastroso nell'ecosistema; immaginate, come potrebbe essere un mondo libero da CO2 ma pervaso da nubi di vapore acqueo? Senza metalli pesanti nell'aria
ma intriso da "un'inquinamento da campi energetici"!? Certo, molto fantascientifica come idea, ora, ma fra 100 anni???
Allora la vera scoperta non potrebbe essere prima di tutto un nuovo approccio alla problematica "energia"?
Pensate, a come in natura ogni macchina vivente utilizzi in modo altamente efficente e non inquinante le fonti energetiche: attenzione, non inquinare non significa non produrre il tizio gas o la tale sostanza, significa inserirsi correttamente in un sistema senza danneggiarlo!!
E allora... ...
Potrebbe essere una valida alternativa utilizzare delle licenze "open" al posto degli attuali brevetti per tutelare e valorizzare le opere dell'ingegno che coinvolgono scoperte di notevole importanza?
E poi, come inserire correttamente una scoperta in un contesto di possibile impatto ambientale?
Anche se non tipicamente tecnica vorrei i vostri pareri su questa questione!
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