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Motore Stirling per Autoproduzione energia

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  • #31
    E qui si cita il cogeneratore da investimento pubbilco, DICHIARANDO che fornisce ZERO EMISSIONI NOCIVE.

    I N F O R M A T E V I che è ora, è anche tardi !!!
    http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_Stirling

    Motore Stirling con gassificatore
    L'integrazione fra il motore Stirling e il processo della gassificazione
    permette l'utilizzo della biomassa come combustibile per la produzione di energia.

    L'utilizzo della biomassa permette di avere un ciclo di produzione ad impatto nullo sulle emissioni di CO2,
    (si rilascia in atmosfera il carbonio che biologicamente era stato inglobato,
    prelevandolo dalla atmosfera, nelle sostanze che vengono combuste);

    Qquesto diviene molto interessante, dato che non è introdotto nel sistema nuovo carbonio di origine fossile.

    Il motore Stirling può diventare così una
    [ tecnologia da valorizzare ]
    per facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto.

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    • #32
      miradoc ...si hai ragione qui nessuno capisce le elementari leggi della termodinamica sulla conservazione dell'energia(prima legge di termodinamica della fisica classica) ... le sai solo tu ...saluti
      Ultima modifica di Mr.Hyde; 20-04-2013, 21:29.

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      • #33
        Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
        L'integrazione fra il motore Stirling e il processo della gassificazione
        permette l'utilizzo della biomassa come combustibile per la produzione di energia.
        Credo così poco ad una rivisitazione della tecnologia Stirling che ne ho progettato uno, che dovrebbe (condizionale d'obbligo, viste le difficoltà tecniche e la mancanza di mezzi per costruire un prototipo) avere le caratteristiche della trivalenza, ovvero produrre EE con un rendimento non inferiore a 0.2, dato un Dt di circa 200°C, poter essere usato come pompa di calore, per innalzare l'entalpia di una serbatoio di calore, poter essere usato come refrigeratore (effetto secondario del precedente). Ovvio che lo sfruttamento di calore a bassa entalpia potrebbe cambiare completamente il paradigma di sviluppo, rendendoci finalmente ed individualmente liberi di usare l'enorme ed illimitata quantità di energia solare, di cui la biomassa è una espressione infinitesima. Per rispondere a Mr.Hyde, io non ho alcuna pretesa di onniscienza, tutt'altro. Solo l'umiltà di provare e credere in quello che sperimento, senza piegare i risultati alle illusioni ed alla retorica.

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        • #34
          Infatti vorrei dialogare con te su che cosa hai realizzato, la sua problematica... la teoria e problematica del rendimento di un Motore Stirling. Se hai esperienze e anche di più bene, ne sapremo ancora di più.

          Tu conoscerai questa Fisica meglio di me, allora ad esempio che critica puoi fare sul sistema solare che per caso (lo sognavo) ieri ho trovato questo link e vorrei come acquistare tale prodotto... che però è in funzione del sole sereno... di norma è invece sempre disturbato dalle nubi, al Nord Italia capisco la faccenda del rendimento... SCARSO... è quello che ho sul tetto, i pannelli solari termici...

          Il rendimento a inseguimento solare e concentrazione non sarebbe ++vincente ?

          Ad esempio successivo, inerente al GASOGENO, non è che prendendo il calore dal tubo di scarico, calore di tipo gas di scarico, utilizzandolo per lo Stirling è troppo poco, oppure questa idea non sta in piedi, cioè si disturba il sistema gasogeno, che ad esempio deve scaricarsi naturalmente ?

          Io sono stao due ore a febbraio 2011 al freddo che c'era dietro l'automobile del mio amico si respirava bene, usciva caldo però nessuno aveva un termometro e nessuno aveva uno Stirling... il freddo esterno era troppo... c'era come di mettere vicino la mano... nessuno ci ha provato, le tenevamo in tasca... ma la automobile si spostava, come se andasse a benzina, e con trovare pezzetti di legno dappertutto poteva andare anche lontano... il gasogeno però era troppo grande... da cui l'evidenza mi pare la caldaia totale, no l'automobile... che dovrebbe andare a IDROGENO grazie alla mia ricerca...

          Allora parliamoci chiaro: un caso è immaginare che si tappa lo scarico, un'altra faccenda è usare sempre le ventole per portare il calore come a seguire un percorso più lungo, coibentato in esterno, e portare calore allo Stirling, lo scarico esce dopo il Motore Stirling, esce come flusso... se il calore passa dal Motore Stirlig probabilmente lo scarico finale è freddo, però il motore gira... confermi ?

          Se ci sono problemi ad esempio che per il Motore Stirling, per il suo rendimento reale, occorre ad eempio un motore a benzina ausiliario, allora tutto ma tuto questo non ha più senso... cioè DISSIPAMI questi pensieri strani... ho intenzione di costruire una macchina gasogeno + motore a scoppio fissa, come una caldaia alternativa.

          Mi è sembrato che tu o qualcuno intende interfacciare un motore Stirling come a dei caldissimi termosifoni... tubazioni... io rispondo ASSURDO! Occorre più energia...

          Il gasogeno parte con 300 gradi in bruciatore fai da te ricavato da un boiler... ghisa... E' ovvio che poi raffredda tutto per produrre il singas, ma io dicevo quello che esce dal motore a scoppio di una automobile... il calore che esce è tanto... quanto è lo scarico, quanto calore si può trasportare entro un metro di tubo.

          Ciao

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          • #35
            Ritocco quanto ho detto con informazioni sicure:

            il bruciatore del nocciolo del gasogeno fai da te (figuriamoci quello industriale)
            è tra più o meno 800° gradi celsisus

            il singas entra nel motore di automobile a 30° C

            Lo scarico di automobile è molto caldo come 200° C

            Penso anche di più, tenendo fermo il motore di automobile, e regolando la sua termodinamica da stufa stressata togliendogli il CALORE in eccesso, in esterno, ma anche mi pare da prenderne molto in interno... i Sistemi Energetici Aperti possono essere ritoccati così.

            Ripeto: si può tentare di mandare ai termosifoni il calore esterno a tutto il sistema GASOGENO+ motore di automobile.

            Lo scarto del gasogeno è nerofumo molto denso nel filtro apposito,
            e BIOCHAR nel presso il
            nocciolo del bruciatore.

            Aria calda in scarico del motore di automobile a circa 300° C

            SONO DA MISURARE... da verificare... però signori, quando c'è il POTENZIALE per ad esempio il Motore Stirling o addirittura due, tenendo conto della dissipazione del calore in esterno bruciatore primario del gasogeno, vi prego CONSIDERATE una invenzione possibile, per il fai da te, per l'autocostruzione. Apriamo un PROGETTO OPEN SOURCE, libero, incondizionato.

            Cioè io ad esempio confermo che la Scienza nemmeno a esortarla interviene per il progresso... allora non vincono le masse, il popolo viene sfruttato, vince il singolo, vinco io oppure tu e tutti se troviamo il COME FARE ALTERNATIVO utile, e confortevole.

            Ciao

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            • #36
              Credo che sarà meglio che studi un po' cosa è e come è fatto un gasogeno, e cos'è la termodinamica, prima di continuare a discutere. Anche perchè dal 1920 non è rimasto molto, da scoprire (e proprio grazie ai VERI scienziati italiani).

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              • #37
                Qesta poi... il gasogeno da fare andare l'automobile è stato REALIZZATO e sta ancora dietro l'automobile usata per L'INGEGNERIA VERA, cioè l'arrangiarsi molto ma molto bene, e STUDIARE dove e quando occorre... L'ingegnere curioso ha studiato e poi ha realizzato tale gasogeno fai da te, come ho detto sopra. Siamo nel 2013, questo modello reale di riferimento esiste da qualche anno, manca di Stirling, è possibile tentare di metterne persino due... però occorre ad esempio sempre porre in causa una volontà... altrimenti si sa che in poltrona ci finisce l'interesse di fare NIENTEEE. Ciao

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                • #38
                  Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                  ieri ho trovato questo link e vorrei come acquistare tale prodotto...Ciao
                  Leggi anche i commenti al video, in cui sono contenute le risposte alle tue domande. La tecnologia Stirling trova un possibile impiego per l'elasticità intrinseca di poter ricevere calore da qualsiasi fonte. Il limite è che la Dt tra testa fredda e calda, per avere un rendimento decente (20-30% max), deve essere almeno di svariate centinaia di gradi. La temperatura necessaria si raggiunge sicuramente in una caldaia (o in un gasogeno, se preferisci), ma non vedo come si possa ricavare gran che dai gas di scarico della tua autovettura, che comunque si dovrebbe portare appresso un peso in legna circa 10 volte maggiore del carburante attuale per la stessa autonomia, saltando a piè pari tutti i problemi dovuti alla combustione ideale e senza eccessive emissioni di un materiale tanto eterogeneo. Lo sviluppo del motore a combustione interna è stato reso possibile dal perfezionamento del combustibile, reso sempre più performante, proprio per garantire le prestazioni ed i rendimenti attuali. Certamente ancora lontani dal ciclo ideale di Carnot. Lo Stirling che ho progettato è per applicazioni statiche ed usa come fonte di energia un serbatoio di calore a T di oltre 250°C, calore ottenuto da qualsiasi fonte sia disponibile (solare termico a concentrazione, caldaia a biomassa, caldaia a combustibile fossile, ecc.), permettendo l'integrazione in un unico vettore di tutte le forme di apporto, vettore che poi origina a cascata le varie forme di energia necessarie all'abitazione. Lo Stirling non è che uno dei componenti richiesti in questo impianto integrato. Se ti interessa leggi la descrizione del progetto qui: Uno qualunque: NEST-casa

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                  • #39
                    Conosco il tuo blog, l'ho considerato, lo tengo come un preferito... ma la realtà è di fare prove... farò sapere, sospingerò questa idea strana con discutere direttamente con il mio amico, che il gasogeno dietro all'automobile lo ha in posizione e che se parte si porta forse una accetta... per fare ogni tanto dei pezzetti di legna... però non può girare! ha solo il permesso quando occorre portare l'automobile come ad una manifestazione organizzata.

                    Io dico a lui di fare prove di caldaia al chiuso ma non ha il locale... le dovrò fare io, appena posso progettare
                    ... conoscere, capire... dato che devo commissionare le parti primarie al fabbro che conosco pure lui ma occorre progetto con più di 90% di sicurezza, vale a dire che a prova di tipo sprovveduto io devo sapere e vedere attivo un Motore Stirling.

                    Per il resto ci sono appunto dei links, delle parole... dove lo scettico ci vede sempre e sepre il BLA BLA e solo questo. Mentre la persona curiosa ci vede il POTENZIALE, va bene, tengo come riferimento quanto mi stai dicendo.

                    Ma secondo voi se in locale chiuso, a norma... si ma quale... ci sta un gasogeno e un motore di automobile il calore in eccesso compreso lo scarico se lo si cattura e poi lo si conduce nel sistema Motore Stirling penso che il sistema dalle sue emissioni alla sua combustione principale e secondaria sia totalmente qualcosa di sicuro, gestibile, con emissioni zero, forse un po' di rumore... è da discutere

                    Io so solo che l'alimentazione ti tipo legna trattata a pellet o quasi si fa con una vite senza fine e un piccolo silos... invece la forma, la misura delle parti del sistema gasogeno le devo capire discutendo... per lo Stirling c'è anche da capire che proporzione deve avere in funzione del gasogeno...

                    Ciao

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                    • #40
                      è possibile tentare di metterne persino due...
                      Du is meglio che uan, sicuramente...
                      Ripeto, credo che sarà meglio che studi un po' cosa è e come è fatto un gasogeno, e cos'è la termodinamica, prima di continuare a discutere. Almeno eviti di dire sciocchezze.

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                      • #41
                        Rispondo dicendo che congetturare non è sciocco, è utile.

                        cioè ripeto: magari neanche uno, se invece il calore, quell'energia che tende facilmente alla entropia termodinamica
                        (esempio la solita aqua calda nel lavandino... il calore va via subito... in un thermos dopo ore, non tante... c'è solo ad esempio un millimetro di vuoto in sezione... se fosse un centimetro ?




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                        • #42
                          Qui non si tratta di congetture: tu proprio non conosci l'argomento, e ti rifiuti evidentemente di soffermarti a pensare un po' prima di scrivere.
                          Un esempio? Due esempi?
                          in un thermos... c'è solo ad esempio un millimetro di vuoto in sezione... se fosse un centimetro ?
                          Lo scarto del gasogeno è nerofumo molto denso nel filtro apposito,
                          e BIOCHAR nel presso il
                          nocciolo del bruciatore.
                          il bruciatore del nocciolo del gasogeno fai da te (figuriamoci quello industriale)
                          è tra più o meno 800° gradi celsisus
                          P.S.: ti sei accorto, magari, che sei su di un forum che parla di energie alternative, che ci sono centinaia di post e documenti che parlano di gasogeni, sviscerandone ogni possibile aspetto, che ci sono esempi di tutti i tipi di generatpre possibili abbnati a tutti i generatori possibili? Sei al corrente che il nostro premio Nobel Giulio Natta CONCLUSE gli studi sui gasogeni nel 1925 o giù di lì, e che tutta la chimica di base italiana è nata in quegli anni proprio grazie ai suoi studi? Sei al corrente delle migliaia di siti in cui ci sono tutte le istruzioni per costruire ogni tipo di gasogeno, rispettando persino le leggi della chimica e della fisica (sic)? E che il manuale più famoso e completo (ci mancherebbe, dopo quasi cent'anni che si usano) è diffuso in tutto il mondo dalla FAO e non da qualche salumiere in pensione?

                          Per parlare di queste cose, cerca almeno di arrivare al livello minimo per una conversazione.
                          COSA?!?!?!?!???

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                          • #43
                            Sono dati che riscontro su realtà vera... il gasogeno per autotrazione è vero, sta presso la officina del mio amico, quello che io cerco di capire è come realizzare qualcosa di vero, che funzioni, appunto in termodinamica.

                            Sono al corrente delle fonti, penso che un calore che esce da un motore o da uno scappamento lo si possa misurare, poi ad esempio contenere, coibentare per l'utilizzo... fare delle prove per poi considerare un progetto.

                            Non ho alcuna fonte di un Motore Stirling applicato allo scarico di un cogeneratore... il gasogeno + il motore di automobile che funziona a singas è REALE, ha dei suoi parametri reali veri anche nel fai da te, domandami e ti porto i dati... ti chiedevo l'applicabilità oppure no. Se è no veramente no finisco di chiedere info.

                            In discussione qui cerchiamo di conoscere la direzione di un progetto, non i dettagli, semmai come io ne sono cosciente, io prenderò le MISURE della mia ricerca, io dovrò prendere gli strimenti di misura e misurare la realtà.

                            Dapprima è come se si domandasse se la forza motrice delle calamite esiste o no, risposta SI, come? la mia ricerca, come si fa? seguire la mia ricerca.

                            La ricerca sugli Stirling c'è o non c'è ? io poi studio il vostro dire... quello di miradoc lo studio, quello del link idem...

                            Se occorre coibentare un contenitore che tiene liquido o gas caldo il vuot è una soluzione, un mm è però come 1 m di polistirolo (spessori) Il Gasogeno fai da te ha hgli scarti come ho detto, veri, si puliscono e sono ad esempio trattenitori di CO2

                            800 gradi di nocciolo del bruciatore sono perché il calore viene tirato verso il basso e si concentra dove la materia legnosa brucia, va in combustione particolare, quella per il SINGAS, per portare i fumi al reattore, che lavora i fumi per produrre gas puro, tanto è che va in un motore a benzina e lo fa girare... veramente GIRA e si ferma solo per fine legname, ok... ma di ramaglie o pellet ce ne sono tante... se è regolato a pezzetti di legno occorre fare il pieno in segheria, facendo acquisto di fette di legno di tronco... mil reattore gasogeno del mio amico è regolato su questo, cerca di regolarlo a pellet... il bruciatore segue il percorso inverso del normale: PIROLISI BIOCHAR sono delle parole che stanno in realtà associate a significati e tecnologie reali.

                            La gradazione dell'interno bruciatore o interno motore sarà da prendere con precisione, ma per calcolo di ingegneria si può ricavare, appunto sono cent'anni e più che c'è questa Scienza... che come sai è la più giovane...

                            Ma all'esterno, per irraggiamento non occorre essere professori... se il calore c'è ad esempio il brucione di giorni fa che ho realizzato incenerendo una massa di rametti quelli insignificanti, e umidi, appena il sistema è andato a regime, divorando materia per la combustione la misura del calaore la fai a quanti metri devi stare per non avere la faccia cotta, capito ???

                            L'ingegneria la si fa da professori, la presa di coscienza reale è invece quello che si dice illusione, ma quando non lo è la differenza è appunto il capire, se mi dici impossibile lo devo CAPIRE, devo come trovarmi davanti ad un muro... e quello dei motori è la loro capacità, se non girano allora è impossibile, se solo girano c'è il rendimento da capire, appunto il rendimento deve essere esagerato e positivo, altrimenti niente free energy !

                            Ciao, probabilmente non ci capiamo per il linguaggio... pazienza.

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