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Dal brevetto di Bearden

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  • Come ti ho gia'detto nel precedente post.La mia bobina e' snella come le altre poiche' non ho usato un filo unico ma bensi tanti spezzoni e poi saldati in cima.La corrente quindi scorre dal basso verso l'alto poi verso il basso poi in alto.......
    Tu invece sempre dal basso verso l'alto e questo comporta uno spazio tra una fila e l'altra,minore induttanza (perdite) e una capacita' maggiore.Penso comunque che le mie o tue misure non devono essere molto diverse.
    Ciao

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    • Accidenti, ti sei proprio dato da fare.
      Forse avrei dovuto pensarci prima. Il fatto che la bobina normale, cioè quella avvolta avanti indietro strato su strato, se gli strati sono isolati da polipropylene presenta una capacità di qualche pF. Quindi, anche un miglioramento del 100% non si noterà.
      Forse nelle bobine di uscite che hanno più spire. Poi non si sà perchè ma se così è facciamole, un piccolo miglioramento porterebbe a grosso miglioramento globale. Ora credo che proverò a far funzionare il secondo MEG non lo posso chiamare più SEG perchè ho visto che già esiste, peccato, a frequenze molto più basse da 500 a 5000Hz non di più. Il materiale del nucleo in questa fascia di frequenze ha un sacco meno di perdite. Poi se si tratta di accordare le bobine con i condensatori ne ho trovati quattro in ceramica placcati oro variabili. Erano i condensatori di accordatura di un trasmettitore navale. Poi accordo tutte le bobine sulla frequenza di lavoro e .... chissà cosa succede....
      Niente, che cavolo vuoi che succeda.
      Ciao!

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      • Gia' purtroppo e' questo.... comunque provaci, io avevo raggiunto un rendimento altissimo ma usando poca potenza.Ho visto invece ora (l'attuale configurazione)che aumentando la potenza d'uscita il rendimento cala....
        Il problema e' sempre quel cavolo di magnete che non sta facendo un tubo....va be ,ma se il MEG fosse cosi' semplice tutti l'avrebbero gia' a casa.
        Ciao e facci sapere come vanno i tuoi test ora che hai messo a posto tutta la famiglia
        Bye bye

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        • una domanda:

          per quando pensate di riuscire a ottenere un oveunity anche di mezzo joule??

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          • Caro Agente Smith, forse domani, forse tra un mese come pure tra un anno e come forse mai! Lo que serà serà!

            Mandria di bufali, anzi di facoceri, altro che famiglia.
            Comunque ora c'è il capo con il microauricolare del cellulare a scassar i marron.

            Ieri sera ho fatto delle prove con le varie bobine, e tramite il solito sistema per misurare indirettamente la capacità parassita ho determinato le capacità di alcune bobine fatte in maniera straneiforme. Anzi quasi quasi spiego come ho fatto, tanto per la cronaca.

            Tanto per cominciare, occorre dire che se consideriamo il circuito equivalente di un induttore reale, questo è composto da un induttore ideale con in serie una resistenza del valore della resistenza del filo della bobina misurata in corrente continua, entrambi in parallelo ad un condensatore, dobbiamo tenere presente che si parla di una bobina avvolta in aria, cioè senza nucleo magnetico.
            Questo particolare è importante perchè il nucleo magnetico influenza molto le misure portando ad una falsa determinazione della capacità parassita in parallelo.

            Per i nostri scopi, cioè, ridurre la capacità in parallelo, modificando la struttura della bobina questo sistema va bene, a patto che il confronto tra bobine sia fatto sempre in aria. Una volta montate sul nucleo le bobine si comporteranno in modo diverso ma comunque non potremo fare nulla di più per ridurre le capacità parassite di quello che abbiamo già fatto.

            Quindi, per misurare la nostra capacità parassita applichiamo una frequenza molto bassa tramite un ponte a resistenze, alla quale la capacità non manifesta pressochè nessun effetto significativo. Ruotiamo il potenziometro, possibilmente a strato di carbone, fino a bilanciare il ponte. Scolleghiamo il potenziometro di bilanciamento e misuriamo la resistenza. Questa resistenza è il valore di reattanza induttiva XL a quella frequenza della nostra bobina sommata della resistenza interna della bobina stessa. Se la bobina ha una resistenza interna trascurabile.... la trascuriamo, altrimenti la sottraiamo dalla XL misurata. Poi tramite la formula:

            XL=2 pi f L

            troviamo che:

            L= XL/(2 pi f)

            ed ecco che abbiamo trovato L.

            Per sicurezza rifacciamo la stessa misura su altre due frequenze possibilmente non armoniche tra di loro e confrontiamo il risultato che dovrebbe essere identico.

            Adesso conosciamo l'induttanza della bobina, mettiamo in serie alla bobina una resistenza, possibilmente non induttiva ed applichiamo una tensione da un generatore ai capi del circuito LR. Misurando la tensione ai capi di L, la bobina in prova, aumentiamo la frequenza fino a trovare la frequenza di risonanza naturale della bobina cioè quella frequenza per la quale abbiamo il picco della curva di maggior tensione. Misuriamo la frequenza.
            Secondo la formula:

            f0=1/(2 pi f sqr(LC))

            possiamo, trovare C convertendo la formula in:


            C=1/(w^2 L)

            C=1/(4 pi^2 f^2 L)

            Calcoli alla mano, trovata la fastidiosissima capacità C.

            -------------------------------

            Allora a conti fatti, tra tre bobine di stesso numero di spire ma avvolte diversamente ho ottenuto che:
            Spire= 150 filo da 0.5mm di diametro.
            Avvolta a spirale ricorrente: C= qualche picofarad.
            Avvolta a banco: C= qualche picofarad.
            Avvolta a strato: C= qualche picofarad.

            E per l'induttanza L vale quello di cui sopra.

            Che delusione!

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            • saluti a tutti,
              ho usato il mio nucleo a doppio c a lamierini per fare qualche prova.
              bobine di eccitazione 58 spire l'una su un piano, quelle di uscita 290 avvolte come venivano.
              adesso bisogna costruire un controllore e rimediare il magnete.

              per adesso ho fatto delle prove con dei generatori di segnale sincronizzati da 16 V con pochi mA.

              primo problema, sopra i 3 KHz il rendimento cala vistosamente (colpa del nucleo?).

              non so quanto tempo riuscirò a dedicargli ma vorrei costruire un controllore in corrente.


              ciao

              Edited by daniloz - 11/1/2005, 20:01

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              • Hai hai, ti hanno contaminato con i generatori di corrente?
                Purtroppo, tutti i nuclei in metallo presentano spaventose perdite sopra i 1000Hz. Quelli in microcristalli o nanocristalli ( tra poco apparirà anche quelli in gnomocristalli) a frequenze di poco più alte di 5Khz assorbono energia riscaldandosi. Forse per quello è stato aggiunto il magnete ed i circuiti sono tutti a ramo aperto. Perchè si voleva, per gioco o per amore, lavorare solo su di un piano di isteresi? L'inversione della polarità porta uno spreco molto alto di energia per l'inversione dei domini magnetici recidivi.
                Comunque benvenuto nel novero degli intossicati di MEG.

                Io sto ricostruendo le bobine in maniera normale per un MEG con nucleo sperimentale a lamierini misti di radiometal sottili e grossi e di diversa orientazione. Ho abbandonato la costruzione di bobine speciali per due motivi. Uno perchè prima di morire di vecchiaia vorrei avere finito e due perchè ho notato che la differenza tra le bobine normali ad alto rendimento e quelle avvolte a bassa perdita capacitiva per il diametro del filo usato, per la frequenza di impiego (io intendo stare intorno ai 5Khz non di più) non presentano differenza alcuna, se si eccettua il peso e l'aspetto. Sandro ha trovato differenza ma lui lavora intorno ai 40Khz e si è incollato tutte le mani con la locktite.
                Buona fortuna, e mi raccomando facci sapere!
                Ciao!

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                • Gia gia tutto incollato
                  Le bobine cosi' realizzate servono a me principalmente per seguire la pseudo teoria di Bearden riguardo al potenziale vettore A longitudinale..... poi ci sono le caratteristiche riguardo alle capacita' parassite .
                  Se pero' inserisci degli isolanti tra gli strati di spire,allora tutto il lavoro e' perfettamente inutile.Solo se non si aggiungono isolanti e a parita' di costruzione gli avvolgimenti da me proposti possono avere una capacita' inferiore.
                  Il fatto principale di questo tipo di bobine (e anche quelle proposte da Lowrence) sono che hanno un unico verso di percorenza delle corrente e questo dovrebbe essere il motivo dell'intercetazione del potenziale A un-curling.
                  Questo almeno da quello che ho interpretato dal libro di Bearden.......ed e' tutto da dire....
                  Ciao

                  Edited by sandro-meg - 12/1/2005, 09:39

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                  • Ma ti è riuscito di capire dove è che si trova quel cavolo di potenziale? Io mi sono riletto tutto per l'ennesima volta, ma mentre per il condensatore il potenziale elettrico si trova sulle armature, per la batteria si trova sugli elettrodi, per il campo magnetico "normale" si trova tra due espansioni o ai poli di un magnete, dove si dovrebbe trovare secondo Bearden il potenziale A? Un potenziale è un vettore che va dal punto A al punto B, oppure parte dal punto di trazione ( infatti i vettori si chiamano anche tensori) ed ha una direzione ed un verso oltre che ad una intensità. Nel MEG dove si trova questo vettore che così sappiamo come usarlo?
                    Mah?! Discorsi vecchi.

                    Piuttosto ho fatto alcuni esperimenti con i due toroidi anti-gravità di Naudin. Mentre aspettavo che la colla si asciugasse. Ho fatto una botta inimmaginabile con un condensatore da 100,000 uF caricato a 65V.
                    Il tappino di carta è volato via dalla paura. Ma poi mi sono accorto che era il tappo di una bottiglia di vetro scuro ed aveva una superficie ricoperta di alluminio. Lo ho sostituito con uno fatto ad hoc di sola e pura carta di cellulosa. È volato via lo stesso. Ne ho fatto uno di polypropylene è volato anche quello. Cominciavo quasi a credere alla storia quando mi è venuto in mente di sospendere il tappino con un filo di cotone a mezzo millimetro dai due toroidi. Non si è mosso. Il moviento è dato dalla magnetostrizione dei poveri nuclei alla violenta saturazione bestiale o forse anche dal tremendo e subitaneo riscaldamento dei fili che rischiano quasi di spellarsi in un istante infinitesimo. Fine dell'anti-gravità.
                    Non ho pensato a metterci un magnete ma il contattore che ho usato per chiudere il circuito cominciava a minacciare lo sciopero.
                    Forse mi sbaglio, ma questo vettore A dipendente da B non credo sia facile da fargli cambiare direzione e verso se non si fa altrettanto con il normale e conosciuto vettore induzione B.
                    Moh! Le bobine vanno avanti. Poi seguono le prove.
                    Ciao per ora.

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                    • Quando lo prendo ti faccio un fischio ....
                      Apparte gli scherzi, il discorso e quello che abbiamo gia' fatto tempo fa (e' inutile ritornarci sopra).Appena hai letto i documenti che ti postero' questa sera,dimmi tu se ho capito male io.Bearden afferma che esistono 2 potenziali A (curling e un-curling):quello che noi sfruttiamo attualmente e' il curling mentre quello che dovremo sfruttare (assieme al curling) e' un-curling .(parallelo a B ma esterno al toroide nello stesso posto di quello curling che poi e' il normale e straconosciuto potenziale vettore A).
                      Leggi pure con calma e poi sappimi dire.
                      Per quanto riguardo le altre prove anche Naudin e' ritornato sui suoi passi.Al lupo al lupo....
                      Ciao e a presto

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                      • CITAZIONE (Lowrence @ 12/1/2005, 09:11)
                        Purtroppo, tutti i nuclei in metallo presentano spaventose perdite sopra i 1000Hz. Quelli in microcristalli o nanocristalli ( tra poco apparirà anche quelli in gnomocristalli) a frequenze di poco più alte di 5Khz assorbono energia riscaldandosi. Forse per quello è stato aggiunto il magnete ed i circuiti sono tutti a ramo aperto. Perchè si voleva, per gioco o per amore, lavorare solo su di un piano di isteresi? L'inversione della polarità porta uno spreco molto alto di energia per l'inversione dei domini magnetici recidivi.

                        Ciao a tutti!
                        Salve Lowrence!
                        Ti chiedo alcuni chiarimenti su quanto hai scritto.
                        Dunque, i nuclei in metallo presentano grosse perdite a partire da frequenze di 400-1000 Hz. Questo succede se facciamo fare al nucleo ferromagnetico un completo ciclo di isteresi. Magnetizziamo il nucleo alternativamente con un campo magnetico positivo e poi negativo, arrivando con l' intensita' del campo fin all'inizio della saturazione. Si forma quindi un classico ciclo di isteresi e l' area racchiusa dalla "S" dell' isteresi rappresenta l'energia per unita' di volume dissipata in calore dentro il nucleo. Questo lo otteniamo appunto applicando ad una bobina avvolta sul nucleo una corrente alternata.
                        Ora immagina di applicare alla bobina una corrente alternata a cui e' sovrapposta anche una componente continua: anche in questo caso con il valore massimo del campo evitiamo di arrivare in piena saturazione e al tempo stesso con la componente continua impediamo al campo di cambiare verso. (facevo prima a descrivere il comportamento di un trasformatore di un amplificatore a valvole in classe A, lo so ... )
                        In tale situazione si verifica comunque il ciclo d'isteresi? In teoria no, perche' come dici tu, non ci sono piu' i domini magnetici da "raddrizzare". Non c'e' piu' quindi tutta quell'energia dissipata? Il nucleo puo' sopportare quindi variazioni di flusso ben + veloci del KHz che hai scritto se non invertiamo mai il campo? (applicando una componente continua alla bobina o mettendo un magnete nel circuito magnetico come nel Meg)

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                        • Si in pratica è come dici per le perdite per isteresi, che non sono poche. Per le altre, quelle ad alta frequenza no. Quelle restano e si comportano come resistenza in parallelo alla bobina di valore equivalente. Ma sicuramente molte perdite vengono azzerate. Prendi per esempio i nuclei in ferro laminato microcristallino e .... come si dirà in italiano anealing? ammorbidito? orizzontalmente che ha postato Sandro qualche post sopra e vedrai che non è poca cosa. Certo è che il flusso deve essere ridotto a metà. Cioè ti occorre un nucleo doppio perchè ne puoi sfruttare solo metà. Se consideri poi che alimentare una bobina in corrente continua porta via energia, quella dissipata dalla parte resistiva dell'avvolgimento, vedi il famoso generatore di corrente costante, un magnete te la fa risparmiare, ma attenzione a come montare il magnete, per evitare che poi lui ti rimangi parte della componente alternata, vedi MEG.
                          Per le altre perdite, non credo ci sia altro da fare se non usare ferrite con flussi specifici di saturazione molto più bassi e frequenze di lavoro molto più alte, insomma è tutto un maledetto compromesso.

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                          • CITAZIONE
                            tale situazione si verifica comunque il ciclo d'isteresi? In teoria no, perche' come dici tu, non ci sono piu' i domini magnetici da "raddrizzare". Non c'e' piu' quindi tutta quell'energia dissipata? Il nucleo puo' sopportare quindi variazioni di flusso ben + veloci del KHz che hai scritto se non invertiamo mai il campo? (applicando una componente continua alla bobina o mettendo un magnete nel circuito magnetico come nel Meg)

                            Magari..... purtroppo le isteresi esistono comunque e il ciclo e' praticamente identico a prima.
                            Ciao

                            Commenta


                            • Ciao Sandro, allora sei lì al pezzo?
                              Grazie per l'e-mail. Provvederò a darti al più presto la mia opinione in proposito.
                              Ciao!

                              Commenta


                              • No al lavoro.....
                                Di niente,anzi sono ben felice che ti faccia una idea chiara su questo benedetto A un-curling e quindi ti sfrutto...
                                Ciao

                                Commenta


                                • CITAZIONE (sandro-meg @ 13/1/2005, 09:19)
                                  Magari..... purtroppo le isteresi esistono comunque e il ciclo e' praticamente identico a prima.
                                  Ciao

                                  Ciao sandromeg
                                  Perdonami se insisto. I domini magnetici rimangono sempre orientati nello stesso verso se non invertiamo appunto la direzione del campo magnetico, non dobbiamo spendere quindi energie di smagnetizzazione. Perche' dici che il ciclo e' identico a prima?
                                  CITAZIONE
                                  Si in pratica è come dici per le perdite per isteresi, che non sono poche. Per le altre, quelle ad alta frequenza no. Quelle restano e si comportano come resistenza in parallelo alla bobina di valore equivalente

                                  Hola' Lowrence. Cerco di portarti ancora off-topic, ma e' solo per prendere in considerazione altri tipi di situazioni pratiche....
                                  Prendi in esame un trasformatore di uscita di un ampli audio. Se così fosse ci sarebbe un' attenuazione elevatissima delle frequenze acute, eppure un buon trasformatore riesce a riprodurre pure quelle. Adesso mi dirai che l' avvolgimento presenta una reattanza molto elevata a quelle frequenze e che vengono trasferite in uscita per via capacitiva, ma non sono mica tanto convinto (le capacita' tra gli avvolgimenti non sono poi così elevate da giustificare un trasferimento di tanta potenza). Questo sempre consideranto un avvolgimento in cui scorra anche corrente continua (tra l'altro sara' pure presente un traferro onde scongiurare la saturazione). In un trasformatore di un push-pull invece, in cui l' induzione nel nucleo cambia alternativamente verso ed e' teoricamente + stressato, il limite delle frequenze acute riproducibili si abbassa?

                                  Edited by Marco78mo - 13/1/2005, 13:08

                                  Commenta


                                  • Se posso rispondo anche per Sandro.
                                    Credo che lui si riferisse al ciclo del MEG che inserendo il magnete o no il ciclo non cambia.


                                    Fai bene a non essere convinto dell'accoppiamento capacitivo.
                                    I trasformatori di uscita audio hanno il o i primari intercalati con i secondari e l'accoppiamento è sempre magnetico quello capacitivo si cerca sempre di evitarlo perchè comporta problemi di distorsione di fase ed attenuazioni all'aumentare della frequenza. Ma il segreto è proprio quello di intercalare primario e secondario. Il nucleo in ferro prende importanza alle basse frequenze.
                                    Un buon sistema è quello di realizzare due ampli, uno per i bassi ed uno per i medi-acuti. Quello per i bassi con un bel trasformatore con nucleo in ferro e quello per i medi alti in aria.
                                    Il traferro si usa per impedire la saturazione negli stadi single ended dove il trasformatore è attravaersato dalla componente continua della corrente anodica senza che l'altro ramo bilanci il campo magnetico come nei PP.
                                    Alcuni single ended usano due avvolgimenti uguali uno sull'anodo ed uno sul catodo. Essendo attraversati dalla solita corrente ottieni un ampli single eneded a triodo in classe A con trasformatore piccolo, senza traferro e basse capacità, una chicca. Se non fosse per i problemi di pilotaggio.
                                    Le perdite nel ferro però continuano a rompere in tutti i casi.
                                    Forse è per questo che nel MEG Sandro ottiene solo piccole variazioni all'inserimento del magnete. Solo perchè evita le perdite da isteresi. Boh!
                                    Sono stato esaustivo ho ti ho creato altri dubbi?
                                    Ciao!

                                    Commenta


                                    • L'argomento e' vasto e non mi chiedere di spiegarlo......troppo difficile.
                                      Ti posto un link che ho trovato su due piedi e che ti fa vedere cicli d'isteresi parziali (figura 5 ).La cosa e' riferita a dei magneti permaneti ma il discorso non cambia (la curva su un nucleo sara' molto piu' stretta e l'area piu' piccola)
                                      Ciao

                                      Ops. mi sono dimenticato il SITO

                                      Edited by sandro-meg - 13/1/2005, 16:34

                                      Commenta


                                      • Grazie sandro-meg e Lowrence. Ho chiarito un po' di dubbi. I circuiti magnetici purtroppo non li ho mai digeriti
                                        Lowrence mi hai dato pure qualche nuovo input
                                        [OT-MODE ON] A proposito, proprio oggi un venditore di ampli di lusso a valvole mi ha raccontato che la ditta costruttrice che gli fornisce il prodotto realizza gli avvolgimenti dei trasformatori di uscita in argento (come pure gli avvolgimenti delle bobine degli altoparlanti) e che per avvolgere tale trasformatore l' operaio impiega circa una settimana adottando pure sistemi di igiene stile laboratorio di chip di silicio (sara' poi vero?) L' ampli costa + di 50000$ , magari l'avvolgimento in argento ci sta pure. [OT-MODE OFF]
                                        Che ne dici Lowrence di provare a realizzare le bobine del Meg in argento? Il rendimento dovrebbe aumentare sicuramente di qualche punto percentuale.... se non altro puoi considerare così il Meg un fondo di investimento Lo so questa battuta era brutta, ma mi sto gia' autopercuotendo

                                        Edited by Marco78mo - 14/1/2005, 00:11

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                                        • È tutto vero. Ed il prezzo non è una pirateria. Il trasformatore negli ampli a valvole è tutto ed è anche il componente più costoso.
                                          Un amplificatore a valvole oggi è qualcosa di più di un affare per sentire la musica a tutta birra. È un oggetto di pregio che compri per tutta la vita.
                                          Tuttavia, anche se l'argento ha una resistività più bassa di poco del rame, ritengo che alcuni accorgimenti possono produrre trasformatori con bobine in rame anche migliori di trasformatori con bobine in argento ed ad un costo molto più basso. Un esempio è utilizzare nuclei più piccoli ma con capacità di sopportare flussi alti superiore. Questo riduce moltissimo, numero delle spire per il poco di diametro in meno, la lunghezza degli avvolgimenti e quindi la resistenza finale, molto di più che averli avvolti in argento. Un altro sistema è quello di usare alimentatori particolarmente buoni per l'alta tensione, una tensione stabile sullo stadio di uscita riduce l'impedenza di uscita molto i più di quello che può fare un avvolgimento in argento, più introduce altri benefici che gli avvolgimenti in argento non introducono. Se poi si adottano tutte queste tecnologie e si vuole avvolgere il trasformatore in argento perchè fa chic allora va bene.
                                          Volevo fare delle prove con i nuclei usati nel MEG per vedere se si riesce ad ottenere dei trasformatori audio migliori, e più avanti lo farò. Anche se un buon ampli a valvole con trasformatore adatto anche se standard non è neppure lontanamente paragonabile ad un ampli a stato solido, anche se quelli misti, drivere a valvole ed uscita a MOSfet sono abbastanza buoni. Ma il discorso è lungo forse più del MEG.
                                          Tornando IT, ho fatto delle prove, ieri, per controllare la simmetria delle bobine nuove sul nuovo nucleo ed ho scoperto un grosso problema che affligge il MEG oppure non lo affligge ma è una sua peculiarità. E cioè:
                                          Le bobine di eccitazione, poste in alto sono molto separate dalle bobine di uscita e vicine, invece, tra di loro. Perciò l'influenza che hanno tra di loro ed in particolare con il magnete è superiore a quella che hanno nei confronti delle singole bobine di uscita.
                                          Un pò complicato?
                                          Mi spiego meglio.
                                          Se prendiamo un toroide e ci montiamo due bobine uguali sia per verso sia per numero di spire, quando alimentiamo a tensione alternata una bobina dovremmo avere la solita tensione sull'altra a causa del rapporto di trasformazione 1:1. Questo avviene solo se le due bobine si compenetrano oppure se l'intero toroide è avvolto da entrambe le bobine. (Se il toroide ha un'altra forma il discorso non cambia, il mio è quadro). Quando la distanza tra le due bobine aumenta la tensione sulla bobina indotta diminuisce a causa delle perdite delle linee di flusso che abbandonano il nucleo, toroide o no, flusso minimo, flusso massimo o saturazione, il risultato non cambia. Queste si chiamano perdite di accoppiamento.
                                          Se avete sottomano uno schema del MEG fatevi un'idea di quanto sono strani questi accoppiamenti tra bobine di eccitazione, bobine di uscita e magneti.
                                          Che ne dite?
                                          Io intento, stamani procvedo con la lettura dei documenti di Sandro.
                                          Ciao!

                                          Edited by Lowrence - 14/1/2005, 09:16

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                                          • Gia' e' cosi': d'altronde cosa pretendi da delle bobine cosi' strette e 'alte'?
                                            Il flusso si concatena maggiormente con la bobina d'uscita del medesimo seminucleo.Se vuoi lavorare in modo che le bobine d'uscita siano concatenate nella maniera identica,devi avvicinare le due bobine d'input al centro del nucleo.Peccato che poi non puoi inserire il magnete..... Altra possibilita' (anche questa gia' provata...) e' quella di inserire altre 2 bobine d'input in basso.In questo modo il tutto ridiventa piu' equilibrato.
                                            Bye bye

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                                            • Con maggior dispendio di energia!

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                                              • Certamente.....

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                                                • Comunque, ora ho finalmente davanti un fine settimana senza rotture, noooo dimenticavo la stufa con il sensore di fiamma da sostituire........ basttaaaaaaa non ne posso più.
                                                  Comunque, ora non mi resta che avvolgere le due bobine di output. E provare il nuovo MEG. Ho già fatto qualche foto da postare. Ho scoperto che le fotografie all'oscilloscopio con la macchina digitale vengono bene, con quella normale venivano a pezzi. Quindi potrò postare anche forme d'onda con facilità.
                                                  E poi se facessi un MEG con bobine avvolte in .... aria?
                                                  Basta che tolga il nucleo....
                                                  Vedi che gli esperimenti da fare sono un'infinità? E poi ricordati del cappello di pinocchio. Ed anche dei primi esperimenti che inserendo il magnete si riusciva a spostare potenza da un lato all'altro in misura considerevole.
                                                  Chissa in cosa ha inciampato Bearden agli albori? E poi quel pretesuoso di Naudin?
                                                  In cavità risuonanti magneticamente? Bobine anomale? Campo magnetico focalizzato? Risonanza molecolare? Zone nere di Bloch? Un miscuglio di queste cose?
                                                  Non sono panzane queste cose esistono usate in altri campi non nella free energy ma... chissà?
                                                  Ciao a Lunedì e buon fine settimana a tutti!

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                                                  • CITAZIONE (Lowrence @ 14/1/2005, 09:15)
                                                     ...Le bobine di eccitazione, poste in alto sono molto separate dalle bobine di uscita e vicine, invece, tra di loro. Perciò l'influenza che hanno tra di loro ed in particolare con il magnete è superiore a quella che hanno nei confronti delle singole bobine di uscita......

                                                    Ciao a tutti
                                                    Ciao Lowrence! Ocio! c' è una versione del Meg di Bearden (quella che uso io), che per rendere il meg perfettamente simmetrico usa una delle due bobine di eccitazione spostata nella parte opposta alla normale installazione.
                                                    Ovviamente questo richiede anche un' inversione di polarità della stessa.
                                                    Questa configurazione penso elimini totalmente l' influenza fra le due bobine di eccitazione e rende come già detto, il tutto perfettamente simmetrico.

                                                    Salutoni
                                                    Furio57

                                                    Edited by Furio57 - 14/1/2005, 22:34
                                                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                    • Purtroppo, dove le metti le metti, le bobine si influenzano l'una con l'altra.
                                                      In alcuni punti di più in altri di meno.
                                                      Ma il fatto che si influenzino di meno è un male. Indica che il nucleo presenta (come normale) una resistenza al passaggio del flusso, o se la vuoi mettere in altri termini, disperde il flusso.
                                                      Più lungo è il percorso del circuito magnetico e maggiori sono le dispersioni di flusso che si presenta come una resistenza in serie al generatore di tensione equivalente delle bobine di uscita.
                                                      Non è vero un tubo che con i nuclei in microcristalli o di qualsiasi cosa siano non si ha perdita di flusso. La differenza, se non ci credete consultate le caratteristiche, sta nella permeabilità del nucleo. Maggiore la permeabilità maggiore l'induttanza che si ottiene a parità di bobina.
                                                      Occorre dimenticarsi di contenere tutto il flusso all'interno di qulche cosa.
                                                      Anche i nuclei toroidali di lamiera microcristallina avvolta a spirale e con la bobina avvolta per tutto il nucleo abbiamo dispersioni di flusso.
                                                      Contrariamente a quello che dice Bearden ripetutamente non è un problema di vettore A che non si manifesta se disperdiamo il vettore induzione B. È che se disperdiamo il vettore induzione B disperdiamo energia e basta, in altre parole abbiamo un cattivo accoppiamento tra le bobine, o se si vuole anche tra le bobine ed il magnete. Ciò non va bene, non va bene nei trasfromatori normali che non a caso vengono avvolti tutti su di un rocchetto con il primario prima ed il secondario dopo, e neppure in un MEG con una configurazione magnetica così scarsa.

                                                      Ho finito di montare il MEG nuovo ed ho fatto alcune prove, ma ho ancora da organizzare i risultati, in settimano vi faccio vedere qualcosa.

                                                      Ciao!

                                                      Commenta


                                                      • Buongiorno a tutti.
                                                        Finalmente ho portato a termine alcune prove con il nuovo MEG e posso postare i risultati su cui discutere. Non ho ottenuto un buon risultato e forse non sono neppure sulla retta via per raggiungere un'efficienza maggiore ma credo che da queste prove qualcosa si possa ricavare. Non vi anticipo nulla, prima guardate.

                                                        Intanto l'oggetto di cui stiamo parlando è questo:

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                                                        Una delle prime prove che ho fatto è controllare se qualcosa cambiava alimentando le bobine di eccitazione, prima, in modo che il campo del magnete discordasse con quello generato, e poi in modo che concordasse. Poi senza il magnete.


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                                                        Questa è l'uscita delle bobine di out in serie con campo discordante, senza carico.

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                                                        Questa è l'uscita delle bobine di out in serie con campo discordante, con carico 47Ohm.

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                                                        Questa è l'uscita delle bobine di out in serie con senso del campo concorde, senza carico.

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                                                        Questa è l'uscita delle bobine di out in serie con senso del campo concorde, con il carico.

                                                        E ora, meravigliate:

                                                        Senza magnete!

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                                                        Senza carico.

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                                                        Con carico.

                                                        Poi ci sono i picchi di extratensione:

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                                                        Con magnete positivo.

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                                                        Con magnete, negativo.

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                                                        Positivo con carico.

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                                                        Positivo senza magnete.

                                                        Edited by Lowrence - 20/1/2005, 10:08

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                                                        • Bravo Lowerence,
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                                                          Un consiglio,poiche' tutto quello che hai messo sul forum vera' cancellato dopo un paio di mesi automaticamente e poiche' hai pesantemente rallentato il forum,perche' non fai un documento in doc e l'ho spedisci a me o Roy ?
                                                          Cosi' facendo lo renderemo sempre disponibile a tutti e il forum sara' piu' snello e veloce.
                                                          Appena sono a casa stampo tutto e poi commentiamo.
                                                          Tu intanto se hai tempo e voglia fai questa cosa o altrimenti ci penso io piu' tardi.
                                                          Ciao e grazie

                                                          Edited by sandro-meg - 20/1/2005, 11:56

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                                                            Intanto stronca, che tanto ce n'è.
                                                            Ciao!

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                                                            • Nessuna stroncatura quando si hanno in mano dati sperimentali,bisogna al massimo, interpretarli.
                                                              Non vedo grosse novita' anche se tu lavori a bassa frequenze.Le piccole differenze all'inserimento del magnete le troviamo,ma forse sono dovute a leggere modifiche alla permeabilita' e al differente percorso delle linee di forze.
                                                              In fondo il circuito senza magnete deve essere piu' performante ed e' infatti quello che tu ottieni con il tuo prototipo.La stranezza era se con il magnete il rendimento migliorava (penso al tuo precedente meg).
                                                              Complimenti per il tuo ennesimo trasformatore .......l'ho metteremo insieme ai miei,forse prima o poi faremo un MEG
                                                              C
                                                              Ciao

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