Ciao a tutti
Qui di seguito i dati del Meg di Bearden come dal suo brevetto:
Nucleo prodotto da Honeywell in Metglass 2605SA1 AMCC-630
Magnete permanente in Samario Cobalto - SmCo5, misure: 40mm x 1.00 inch x 1.5 inch
Caratteristiche magnetiche sconosciute.
Filo avvolgimenti in rame #18 AWG cioè 1,02mm di diametro
Numero di avvolgimenti di eccitazione 40 spire, metodo di avvolgimento sconosciuto.
Dalle foto del suo prototipo le bobine sembrano essere molto strette, circa 10mm.
Numero di avvolgimenti secondario 450 spire, metodo di avvolgimento sconosciuto.
Frequenza di pilotaggio bobine di eccitazione 87,5 Khz duty cycle 50%
Il circuito di pilotaggio dei mosfet è composto da un oscillatore da un flip flop e da due finali a mosfet. Un circuito più completo per variare il duty cycle comprende anche due "one shot" (monostabili) fra le uscite del flip flop ed i finali.
Da notare che i monostabili sono regolabili indipendentemente l' uno dall' altro.
Bearden dice: ...è quindi desiderabile determinare per una specifica configurazione del generatore magnetico, la larghezza di un impulso che fornisce il più rapido cambiamento pratico nel flusso magnetico e poi fornire questa larghezza d' impulso variando la frequenza dell' oscillatore. In questo modo le bobine d'input non sono lasciate "on", oltre il necessario...pena inutile spreco d' energia attraverso il riscaldamento interno delle bobine senza ottenere un ulteriore incremento di potenza sulle bobine di uscita (secondari).
(nota: Bearden dice che il periodo è di 11,45 microsecondi quindi la frequenza è più bassa dei 87,5 Khz periodo circa 11.428 Microsec.)
Le bobine di eccitazione sono pilotate entrambe con tensioni positive.
Le prove sono state fatte alimentando gli avvolgimenti di eccitazione con otto livelli di tensione: da 10V a 75V, quest' ultimo valore è dato per il limite massimo dell' alimentatore switching a disposizione nel suo laboratorio.
Bearden da dei valori di corrente e tensione estrapolando quelli precedenti più bassi, portando l' alimentazione delle bobine di eccitazione a 100V:
con una corrente di 140mA denuncia una potenza di 14Watt alle bobine di eccitazione.
All' uscita ottiene 12 mA a 4000V cioè 48Watt per ogni secondario con un COP di 3,44.
Dice inoltre che la tensione di uscita è facilmente riducibile abbassando il numero di spire dei secondari.
L' esempio riduce le spire da 4000 a 12 con il conseguente abbassamento della tensione di uscita a 106,7V ed un incremento di corrente a 0,5A.
Dice poi che in questa maniera si può variare la tensione e corrente variando il numero delle spire, senza nessuna modifica sostanziale della corrente d' ingresso che determina la quantità di flusso magnetico "shuttlato" (commutato da una parte all' altra), durante il processo di commutazione.
Conclude prima di passare ad un' altra configurazione (embodiment) dicendo:
Riguardo alle considerazioni termodinamiche, è da notare che quando il generatore elettromagnetico (MEG) è operante, esso è un sistema aperto non in equilibrio termodinamico.
Il sistema riceve energia statica dal flusso magnetico del magnete permanente. Perchè il generatore elettromagnetico è autocommutato senza una energia di input addizionale,l' operazione termodinamica del sistema è un sistema dissipativo aperto, ricevendo, accumulando, e dissipando energia dal suo ambiente;in questo caso dal flusso magnetico immagazzinato all' interno del magnete permanente.
Continue operazioni del generatore elettromagnetico, causa la demagnetizzazione del magnete permanente...... questa invenzione, non si dovrebbe considerarla una macchina a moto perpetuo, ma piùttosto come un sistema nella quale il flusso irradiato dal magnete permanente è convertito in elettricità che è usata per alimentare l'apparato stesso ed un carico esterno. Questo sistema è analogo ad un reattore nucleare
nella quale un numero di barre di carburante irradiano energia; e che è usato per sostentare la reazione a catena per scaldare acqua per la generazione di corrente per alimentare carichi esterni.
Salutoni
Furio57
Edited by Furio57 - 27/1/2005, 02:08

Qui di seguito i dati del Meg di Bearden come dal suo brevetto:
Nucleo prodotto da Honeywell in Metglass 2605SA1 AMCC-630
Magnete permanente in Samario Cobalto - SmCo5, misure: 40mm x 1.00 inch x 1.5 inch
Caratteristiche magnetiche sconosciute.
Filo avvolgimenti in rame #18 AWG cioè 1,02mm di diametro
Numero di avvolgimenti di eccitazione 40 spire, metodo di avvolgimento sconosciuto.
Dalle foto del suo prototipo le bobine sembrano essere molto strette, circa 10mm.
Numero di avvolgimenti secondario 450 spire, metodo di avvolgimento sconosciuto.
Frequenza di pilotaggio bobine di eccitazione 87,5 Khz duty cycle 50%
Il circuito di pilotaggio dei mosfet è composto da un oscillatore da un flip flop e da due finali a mosfet. Un circuito più completo per variare il duty cycle comprende anche due "one shot" (monostabili) fra le uscite del flip flop ed i finali.
Da notare che i monostabili sono regolabili indipendentemente l' uno dall' altro.
Bearden dice: ...è quindi desiderabile determinare per una specifica configurazione del generatore magnetico, la larghezza di un impulso che fornisce il più rapido cambiamento pratico nel flusso magnetico e poi fornire questa larghezza d' impulso variando la frequenza dell' oscillatore. In questo modo le bobine d'input non sono lasciate "on", oltre il necessario...pena inutile spreco d' energia attraverso il riscaldamento interno delle bobine senza ottenere un ulteriore incremento di potenza sulle bobine di uscita (secondari).
(nota: Bearden dice che il periodo è di 11,45 microsecondi quindi la frequenza è più bassa dei 87,5 Khz periodo circa 11.428 Microsec.)
Le bobine di eccitazione sono pilotate entrambe con tensioni positive.
Le prove sono state fatte alimentando gli avvolgimenti di eccitazione con otto livelli di tensione: da 10V a 75V, quest' ultimo valore è dato per il limite massimo dell' alimentatore switching a disposizione nel suo laboratorio.
Bearden da dei valori di corrente e tensione estrapolando quelli precedenti più bassi, portando l' alimentazione delle bobine di eccitazione a 100V:
con una corrente di 140mA denuncia una potenza di 14Watt alle bobine di eccitazione.
All' uscita ottiene 12 mA a 4000V cioè 48Watt per ogni secondario con un COP di 3,44.
Dice inoltre che la tensione di uscita è facilmente riducibile abbassando il numero di spire dei secondari.
L' esempio riduce le spire da 4000 a 12 con il conseguente abbassamento della tensione di uscita a 106,7V ed un incremento di corrente a 0,5A.
Dice poi che in questa maniera si può variare la tensione e corrente variando il numero delle spire, senza nessuna modifica sostanziale della corrente d' ingresso che determina la quantità di flusso magnetico "shuttlato" (commutato da una parte all' altra), durante il processo di commutazione.
Conclude prima di passare ad un' altra configurazione (embodiment) dicendo:
Riguardo alle considerazioni termodinamiche, è da notare che quando il generatore elettromagnetico (MEG) è operante, esso è un sistema aperto non in equilibrio termodinamico.
Il sistema riceve energia statica dal flusso magnetico del magnete permanente. Perchè il generatore elettromagnetico è autocommutato senza una energia di input addizionale,l' operazione termodinamica del sistema è un sistema dissipativo aperto, ricevendo, accumulando, e dissipando energia dal suo ambiente;in questo caso dal flusso magnetico immagazzinato all' interno del magnete permanente.
Continue operazioni del generatore elettromagnetico, causa la demagnetizzazione del magnete permanente...... questa invenzione, non si dovrebbe considerarla una macchina a moto perpetuo, ma piùttosto come un sistema nella quale il flusso irradiato dal magnete permanente è convertito in elettricità che è usata per alimentare l'apparato stesso ed un carico esterno. Questo sistema è analogo ad un reattore nucleare

Salutoni
Furio57

Edited by Furio57 - 27/1/2005, 02:08
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