Carissimi,
Mi sono sentito di scrivere questo articolo per sfatare il mito che riguarda i famosi "motori magnetici" (mi riferisco al progetto di utilizzare magneti per far muovere un rotore senza immettere energia)
Volevo dare una spiegazione scientifica sul perché da questi dispositivi non è possibile estrarre energia.
- Un magnete crea un campo di forza elettromagnetica che permea lo spazio circostante.
- Sul rotore è posizionato un altro magnete che interagisce con il campo dell' altro magnete.
- I due magneti si respingono come naturalmente avviene.... ma nello specifico cosa accade?
- L'energia potenziale del rotore, data dalla posizione particolare del suo magnete nel campo prodotto dal magnete fisso si trasforma in energia cinetica che fa ruotare il rotore: ma nulla si crea e nulla si distrugge. L'energia potenziale che voi gli avete dato mettendo i magneti in quella posizione iniziale si trasforma in energia cinetica (l'energia potenziale ora non c'è più) che fa ruotare il rotore.
- Successivamente il rotore rimette in posizione i magneti trasformando l'energia cinetica (che si consuma del tutto) in energia potenziale, la quale ricomincerà il ciclo, facendo girare in continuazione il rotore e dando l'impressione del moto perpetuo.
- Il punto importante sta nel fatto che il "motore" (anche se non è corretto chiamarlo motore) non genera energia, ma è solo un astuto sistema per conservarla, la stessa energia che gli avete dato continua a trasformarsi ciclicamente, nulla viene creato.
- Qui viene il brutto: se tentate di estrarre energia cinetica dal dispositivo diminuirete l'energia cinetica del rotore, che non si trasformerà più in energia potenziale e di conseguenza farà rallentare il rotore fino a farlo fermare del tutto, e quindi alla fine servirà immettere nuova energia per farlo ripartire.
- Ma sorge un altro aspetto negativo: la termodinamica. Essa dice che in ogni trasformazione di energia una parte di essa si dissipa in calore non utilizzabile. Il movimento del rotore, a causa degli attriti che non si possono eliminare, genera calore, che andrà a sottrarre energia cinetica.
- Concludendo, sia che estrarrete energia dal dispositivo, sia che lo lascerete girare autonomamente, alla fine (dopo un tempo più o meno lungo) l'energia cinetica verrà meno e il rotore si fermerà.
Nulla di crea nulla si distrugge: tutto si trasforma. Non hanno inventato il "motore magnetico" ma hanno ideato un interessantissimo dispositivo per la conservazione ciclica dell'energia (Potenziale --> Cinetica, Cinetica --> Potenziale)
PS: la termodinamica vieta il moto perpetuo, mi dispiace, dovremo trovare altre fonti di energia alternativa al petrolio .....
Mi sono sentito di scrivere questo articolo per sfatare il mito che riguarda i famosi "motori magnetici" (mi riferisco al progetto di utilizzare magneti per far muovere un rotore senza immettere energia)
Volevo dare una spiegazione scientifica sul perché da questi dispositivi non è possibile estrarre energia.
- Un magnete crea un campo di forza elettromagnetica che permea lo spazio circostante.
- Sul rotore è posizionato un altro magnete che interagisce con il campo dell' altro magnete.
- I due magneti si respingono come naturalmente avviene.... ma nello specifico cosa accade?
- L'energia potenziale del rotore, data dalla posizione particolare del suo magnete nel campo prodotto dal magnete fisso si trasforma in energia cinetica che fa ruotare il rotore: ma nulla si crea e nulla si distrugge. L'energia potenziale che voi gli avete dato mettendo i magneti in quella posizione iniziale si trasforma in energia cinetica (l'energia potenziale ora non c'è più) che fa ruotare il rotore.
- Successivamente il rotore rimette in posizione i magneti trasformando l'energia cinetica (che si consuma del tutto) in energia potenziale, la quale ricomincerà il ciclo, facendo girare in continuazione il rotore e dando l'impressione del moto perpetuo.
- Il punto importante sta nel fatto che il "motore" (anche se non è corretto chiamarlo motore) non genera energia, ma è solo un astuto sistema per conservarla, la stessa energia che gli avete dato continua a trasformarsi ciclicamente, nulla viene creato.
- Qui viene il brutto: se tentate di estrarre energia cinetica dal dispositivo diminuirete l'energia cinetica del rotore, che non si trasformerà più in energia potenziale e di conseguenza farà rallentare il rotore fino a farlo fermare del tutto, e quindi alla fine servirà immettere nuova energia per farlo ripartire.
- Ma sorge un altro aspetto negativo: la termodinamica. Essa dice che in ogni trasformazione di energia una parte di essa si dissipa in calore non utilizzabile. Il movimento del rotore, a causa degli attriti che non si possono eliminare, genera calore, che andrà a sottrarre energia cinetica.
- Concludendo, sia che estrarrete energia dal dispositivo, sia che lo lascerete girare autonomamente, alla fine (dopo un tempo più o meno lungo) l'energia cinetica verrà meno e il rotore si fermerà.
Nulla di crea nulla si distrugge: tutto si trasforma. Non hanno inventato il "motore magnetico" ma hanno ideato un interessantissimo dispositivo per la conservazione ciclica dell'energia (Potenziale --> Cinetica, Cinetica --> Potenziale)
PS: la termodinamica vieta il moto perpetuo, mi dispiace, dovremo trovare altre fonti di energia alternativa al petrolio .....
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