Mi aggrego, dato che ho sul piatto uno "schema perendeviano". Inizio così, con pochi soldi, ad avvicinarmi al più intrigante e costoso sistema magnetico che c'è. Però ho pensato che il "perendev original" è "troppa roba": troppo peso distribuito su tre ruote! D'accordo, ci vuole potenza, ma non occorre esagerare... Rivedere questo progetto sarebbe interessante... Comunque non è questo il problema. Il guaio da considerare è la possibilità sia che una volta costruito non giri, oppure non produca poi la Over Unity necessaria a farlo produttore di energia alternativa.
Ebbene, io accetto la sfida. Me lo faccio da solo oppure in compagnia? Così tenterò di affrontare e risolvere i vari problemi. Così finiremo prima e poi festeggeremo (ovviamente a Pasqua 2010)? Ho mandato delle e-mail ma non ho ricevuto alcuna risposta. Pazienza... Dunque ci vedremo alla prossima fiera della free energy? (sempre che ce ne sia una in Italia). Ah, il mio progetto si chiama in codice: "discorotor". La versione attuale è la 3 ed è - ovviamente - in "fase di ridefinizione" (quando comunico concludo poco!). Per la replica del perendev (minimizzato) ho gia comperato il teflon per una versione "microscopica" alla maniera del Calloway (ma sarà più funzionale).
Tiro avanti in "arte povera". Non mi fido ancora. Può darsi che ci siano problemi insuperabili, per cui dobbiamo sicuramente appoggiarci alla rivista Altra Scienza, cercare Eugenio Odorifero e tramite lui pregare il grande riservatissimo Montefuscoli di fare da osservatore e consigliere. Chissamai che ci tira fuori dai prossimi guai?
Oppure lasciamo stare e invochiamo ad esempio [davyp] ?
Hey, facciamolo prima del 2012. Non si sa mai...
Buone feste. C'è un sacco di neve... che però si scioglie subito! Per via, sapete bene, dell'energia alternativa trascurata da tutti i governi di questo pianeta robusto ma fragile, continuamente esposto all'energia vecchia e sporca che conosciamo bene.
(P.S. notevole)
--> il discorotor3 è costituito da una base in cartone ondulato, stratificato, a sembrare una tavola di legno. Sembra "poca roba" invece è il materiale più duttile possibile per questi studi. In mezzo c'è un rotore inerte tratto da un disco fisso rottamato. Sul piatto c'è un'altro cartone di appoggio, sul quale ho fissato lo schema del rotore perendev.1
Per lo statore, stessa situazione "a contorno" - fissa - e sollevata a livello del disco rotabile. Il rotore dell'HDD è quello migliore per i primi esperimenti. Lo statore porta lo schema di quello del perendev.1 (ovviamente). Ora pensate di incollare tanti magnetini cilindrici assiali... Si pasticcerebbe! Invece, si incollano i pezzeti di tubicino trasparente. Poi, si infileranno i magneti dentro questi. Finito tutto (ed anche durante il montaggio)
si possono sentire le forze magnetiche ed il campo complessivo, con le dita delle mani, senza altro (e senza matematica, per ora non è necessaria). Quasi sicuramente si otterrà un campo di forze stazionario "liscio" oppure a fasi di "start and stop". Niente rotazione? Bravo stupido che sono! Beh, questo è solo un approccio alla complessità del perendev e non si è ancora utilizzata l'ingegneria. Alla fine di queste prove si esce ingegneri (sempre se tutto va come si deve...). Cosa ci renderà "ingegneri sprovveduti"? Il fatto reale di sentire e provare queste forze magnetiche, vedere i problemi, cercare soluzioni, riprovare per migliorare, sino a CONQUISTARE questa "ingegneria molto trascurata" tramite prove reali sempre più precise. La prova complessiva del perendev.1 non finisce qui. Occorre preparare un discorotor4 che (non sarà più un sistema fisico a disco rotante) Sarà invece un sistema a tre ruote, come i perendev. Ecco che questo nuovo studio - reale - avrà bisogno di matematica, fisica, software di simulazione e contributi di TUTTI gli appassionati. Ragazzi, neanche questo emerge dai vostri "importanti ma insufficienti" contributi! Più laboratorio! Hey tenete in mente che io non sono un prof in pensione, ma uno che sfida l'impossibile. Io sono un'esploratore: quando parto col mio zaino è come se "andassi a nozze con la Natura". Io conquisto le montagne, le foreste, l'oceano, solo se si lasciano fare, e mai quando non si deve. Con i motori magnetici si deve - assolutamente fare didattica con questo tipo di laboratorio, e quindi fare poi come voi avete dimostrato di sapere condurre questa ed altre discussioni. Affrontiamo - appena possibile - la problematica di fondo, principale di questa disciplina: formare, rendere possibile il moto utilizzando "magneti" e "macchina" (che li governa, appllicando una forma e una geometria precise).
Quindi la complicazione di un motore magnetico su tre ruote può essere poi più facile da gestire che quella su un disco solo? Io penso di si, ma lo saprò realmente solo se potrò costuire in economia, ma molto precisamente, questo primo prototipo di studio. Prima di andare a fare tagliare, fresare e forare il teflon - pensateci bene - occorre avere un modello in arte povera con ancora qualche grado di libertà di composizione in più.
Se non sbaglio, e comunque per via delle prove da fare poi, non c'è solo da capire il giusto angolo dei magneti che "stanno come su una geometria di una girante"; ma anche se il foro è ad "angolo sfasato" rispetto alla normale che va parallela al piano geometrico che passa in mezzo alla ruota del perendev. Ovviamente altre cose, come avete anticipato (insieme a questa) verranno fuori.
Strano davvero, "mi unisco al coro dei lamentosi" che il perendev non sia preso come modello per la laurea della facoltà di fisica o di meccanica, o di quello che volete voi...
(anche per dimostrare definitivamente che non può funzionare).
Saranno i tempi che corrono? Si potrà poi avere un "albero di natale magnetico" per Dicembre 2010 ? Arriveranno prima i soliti "orientali scatenatissimi e preparatissimi"?
Oppure noi, "conquistatori di prototipi funzionanti"?
Ebbene, io accetto la sfida. Me lo faccio da solo oppure in compagnia? Così tenterò di affrontare e risolvere i vari problemi. Così finiremo prima e poi festeggeremo (ovviamente a Pasqua 2010)? Ho mandato delle e-mail ma non ho ricevuto alcuna risposta. Pazienza... Dunque ci vedremo alla prossima fiera della free energy? (sempre che ce ne sia una in Italia). Ah, il mio progetto si chiama in codice: "discorotor". La versione attuale è la 3 ed è - ovviamente - in "fase di ridefinizione" (quando comunico concludo poco!). Per la replica del perendev (minimizzato) ho gia comperato il teflon per una versione "microscopica" alla maniera del Calloway (ma sarà più funzionale).
Tiro avanti in "arte povera". Non mi fido ancora. Può darsi che ci siano problemi insuperabili, per cui dobbiamo sicuramente appoggiarci alla rivista Altra Scienza, cercare Eugenio Odorifero e tramite lui pregare il grande riservatissimo Montefuscoli di fare da osservatore e consigliere. Chissamai che ci tira fuori dai prossimi guai?
Oppure lasciamo stare e invochiamo ad esempio [davyp] ?
Hey, facciamolo prima del 2012. Non si sa mai...
Buone feste. C'è un sacco di neve... che però si scioglie subito! Per via, sapete bene, dell'energia alternativa trascurata da tutti i governi di questo pianeta robusto ma fragile, continuamente esposto all'energia vecchia e sporca che conosciamo bene.
(P.S. notevole)
--> il discorotor3 è costituito da una base in cartone ondulato, stratificato, a sembrare una tavola di legno. Sembra "poca roba" invece è il materiale più duttile possibile per questi studi. In mezzo c'è un rotore inerte tratto da un disco fisso rottamato. Sul piatto c'è un'altro cartone di appoggio, sul quale ho fissato lo schema del rotore perendev.1
Per lo statore, stessa situazione "a contorno" - fissa - e sollevata a livello del disco rotabile. Il rotore dell'HDD è quello migliore per i primi esperimenti. Lo statore porta lo schema di quello del perendev.1 (ovviamente). Ora pensate di incollare tanti magnetini cilindrici assiali... Si pasticcerebbe! Invece, si incollano i pezzeti di tubicino trasparente. Poi, si infileranno i magneti dentro questi. Finito tutto (ed anche durante il montaggio)
si possono sentire le forze magnetiche ed il campo complessivo, con le dita delle mani, senza altro (e senza matematica, per ora non è necessaria). Quasi sicuramente si otterrà un campo di forze stazionario "liscio" oppure a fasi di "start and stop". Niente rotazione? Bravo stupido che sono! Beh, questo è solo un approccio alla complessità del perendev e non si è ancora utilizzata l'ingegneria. Alla fine di queste prove si esce ingegneri (sempre se tutto va come si deve...). Cosa ci renderà "ingegneri sprovveduti"? Il fatto reale di sentire e provare queste forze magnetiche, vedere i problemi, cercare soluzioni, riprovare per migliorare, sino a CONQUISTARE questa "ingegneria molto trascurata" tramite prove reali sempre più precise. La prova complessiva del perendev.1 non finisce qui. Occorre preparare un discorotor4 che (non sarà più un sistema fisico a disco rotante) Sarà invece un sistema a tre ruote, come i perendev. Ecco che questo nuovo studio - reale - avrà bisogno di matematica, fisica, software di simulazione e contributi di TUTTI gli appassionati. Ragazzi, neanche questo emerge dai vostri "importanti ma insufficienti" contributi! Più laboratorio! Hey tenete in mente che io non sono un prof in pensione, ma uno che sfida l'impossibile. Io sono un'esploratore: quando parto col mio zaino è come se "andassi a nozze con la Natura". Io conquisto le montagne, le foreste, l'oceano, solo se si lasciano fare, e mai quando non si deve. Con i motori magnetici si deve - assolutamente fare didattica con questo tipo di laboratorio, e quindi fare poi come voi avete dimostrato di sapere condurre questa ed altre discussioni. Affrontiamo - appena possibile - la problematica di fondo, principale di questa disciplina: formare, rendere possibile il moto utilizzando "magneti" e "macchina" (che li governa, appllicando una forma e una geometria precise).
Quindi la complicazione di un motore magnetico su tre ruote può essere poi più facile da gestire che quella su un disco solo? Io penso di si, ma lo saprò realmente solo se potrò costuire in economia, ma molto precisamente, questo primo prototipo di studio. Prima di andare a fare tagliare, fresare e forare il teflon - pensateci bene - occorre avere un modello in arte povera con ancora qualche grado di libertà di composizione in più.
Se non sbaglio, e comunque per via delle prove da fare poi, non c'è solo da capire il giusto angolo dei magneti che "stanno come su una geometria di una girante"; ma anche se il foro è ad "angolo sfasato" rispetto alla normale che va parallela al piano geometrico che passa in mezzo alla ruota del perendev. Ovviamente altre cose, come avete anticipato (insieme a questa) verranno fuori.
Strano davvero, "mi unisco al coro dei lamentosi" che il perendev non sia preso come modello per la laurea della facoltà di fisica o di meccanica, o di quello che volete voi...
(anche per dimostrare definitivamente che non può funzionare).
Saranno i tempi che corrono? Si potrà poi avere un "albero di natale magnetico" per Dicembre 2010 ? Arriveranno prima i soliti "orientali scatenatissimi e preparatissimi"?
Oppure noi, "conquistatori di prototipi funzionanti"?
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